Girardengo ha corso senza convinzione come isolato ma ha desistito dalla lotta insieme a Brunero e Sivocci ha staccato tutti i superstiti

Girardengo ha corso senza convinzione come isolato ma ha desistito dalla lotta insieme a Brunero e Sivocci ha staccato tutti i superstiti Il Giro del Veneto : una ct focfte à. surprsse Girardengo ha corso senza convinzione come isolato ma ha desistito dalla lotta insieme a Brunero e Sivocci ha staccato tutti i superstiti Padova, 3, mattino. Appena arrivali ieri a Pàdova ci siamo tro■vati di rronte ad un colpo di scena. Girardengo, iscritto alla corsa e presente in città, avrebbe dovuto parare naturalmente in uua- liti di isolato perchè la vertenza fra l'U. V. I. e la casa non ha subito alcuna varia- ziono. La notizia diffusasi fino dal mattino per mezzo dei giornali cittadini e da speciali avvisi aveva mésso in fermento l'ambiento sportivo della città che vive una assillante, vigilia del suo grande avvenimento. Il gesto del campione che vuole ad ogni costo difendere la sua vittoria ha esercitato un fascino elettrizzante-, accendendo nuove simpatie e rinfocolando quelle sopite, portando cosi al delirio i più spinti. La decisione di Girardengo non poteva che sorprenderci, ed anzi la notizia ci ha lasciato un po' dubbiosi, sicché abbiamo cercato di avvicinarlo. Non avevamo avuto torto: la partecipazione di Girardengo non era ancora un fntto compiuto. Egli, serrato da raccomandate e da pressioni da parte dei dirigenti della sua casa, si dibatteva in dilemma assillante e sentiva vacillare la sua ferma ardente volontà di lottare per la maglia tricolore detenuta da 9..anni. Alla sera soltanto, dopo che Girardengo ebbe reclamato il diritto di difendere il tuo lo e la posizione di leaders e scioltosi dagli impegni con la casa si poteva contare sulla sua partecipazione alla corsa come isolalo. Cosi la lotta si impegnava fra i due leaders del campionato, l'uno sorretto da una poderosa compagine tinta votata al sacrificio per lui, l'altro con la sola sua formidabile volontà di .vittoria. Ma la gara fu una successione di sorprese. Innanzi tutto nella condotta dei due maggiori protagonisti relegati all'estrema coda del gruppo e perciò costretti nd abbandonare la lotta. Il fatto in sè ha poche scuse per l'air teggiamento di Drunero perchè ieri Girardengo se pure la gara si adattava ài suoi mezzi non era certo nella migliore sua giornata perchè fisicamente srosso dalle traversie dell'assillante vigilia. Strano da parte del novese, in quanto che egli impegnato in ima partita di interesse supremo doveva giocare fino in fondo tutto le sue carte. I due essi si sono voluti superare l'un l'altro in una gara, di astuzia. Sivocci, formidabile atleta, ieri ha dato una singolare prova della sua costanza inflessibile e della sua ar'"'dènte fede. Il milanese ha riportato una tipica vittoria di forza eliminando l'uno dopo l'altro tutti gli avversali che con lui erano ripartiti da Hassano. A valorizzare nella sua giusta misura la prova di Sivocci «asterà ricordare che ha compiuto gli ultimi lpo Km. da solo e che ha strappato e rafforzato il suo vantaggio proprio nella fase più faticosa della «ara. A Molon è spettato il secondo posto, o meritatamente: il padovano o stato ee non proprio prodigo, resistente e regolare proprio come lo voleva la gara odierna. Accurata in ogni particolare l'organizzazione della società ciclisti padovani. Hà Biranlenyo nè Braner-o vogliono combattere di Caprera, troviamo i presenti nella più viva Giungendo al «ritrovo per la partenza, 1 lavila apprensione per un allarme portato in quell'istante- Girardengo non può partire perche è sprovvisto di macchina!... Si organizsa •«■ cito una spedizione agli ordini di Gardelur. che ritoma poco dopo a V.anquihare gli animi. I ccirriaori si avviano verso la località Stagga sullo stradone dove è fissata la partenza. Allo 5,20 tutto infine è pronto e Lardellili può dare il « via ». Zanaga scatta tirascir-ando il gruppo velocemente. Giraidengo al eentra,, sorridente e sereno, risponde al uelirio di applausi della folla. Sembra in florido condizioni fisiche. U campione pare debba -estere, impegnato in una lotta tacdunacedesifletrdupochnustcooris/£2'5al1SdiISM(SriebalmmMGrpoied'pevaSpe LeinnedomLogafagichPLoDviMpaLoPpisePru3.mBm... . sovrumana etutto sodo contro 20 avversari formidabili. La [samattinata fresca e serer.a è lieta delle migliori promesso. Il lungo corteo non solleva un filo di polvere. Ma 'dopo una prima sfuriata dovuta al campione junior --- raggiunte nella nuovissima muglia tricolore — l'andatura rende di colpo a proporzioni modestissime, j 24 uomini procedono riuniti nel mezze dello 6tradone al comaroio dei bianco-grigi che insistono nell'azione. 11 passo si mantiene animato fino a Treviso ed il gruppo si allunga: (in fila indiana. Chiusane vince il premio di 'traguardo. I due tricolori Zanaga e Girardengo marciano affiancati in mezzo al gruppo. Al ponte delia Priula, Brunero si accoda e chiude la marcia. Quando però Girardengo si arresta per girare la ruota il gruppo fugge di scatto. Compiuta l'operazione, il novesé in mer.a di un chilometro rientra e, naturalménte, con ■lui ritorna la calma. Alle 9,43 si giunge a Belluno (118 Km.) dosre in un ampio piazzale affollatissimo è posto il controllo a firma. Wolor. davanti a Chiudano e ad Enrici si aggiudica il premio di traguardo. Si parie dopo due minuti di neutralizzazione. Nulla da se-1 inalare fino a Feltro (150 Krn... ore 10,501 dove Chiusano vince il premio di traguardo. Poi Gaietti, colpito da malore, è costretto a ritirarsi; Tecchìo fora e rientra. Da Feltro a Pri• molano (Km. 171 j, Girardengo guida seguito da Zanaga. I due campioni sono ancora in testa. Scendendo per Val Brenta, dopo Val d'Agno sorpassiamo il gruppo, che è condotto per qualche tratto da Girardengo, elio fa la spola fra la testa e la coda del gruppo affiancandosi a Brunero, che è sempre restato all'ultima posizione. Il ciriacese tentenna. I due assi si attardano un po', si sorvegliano, fanno quasi dei svrnlaces. Proprio iti questo momento una sgroppata di Linièri. Sivocci, Bassi, Molon. Agostani e di qualche altro, assume improvvisamente proporzioni serie e diventa senz'altro uria fuga. 11 gruppo si divide immediatamente in tre frazioni. Nell'ultima sono Girardengo, Brunero, Enrici, Monatto, Chiorda, che vengono nettamente tagliati fuori e non accennano ad inseguire. Girardengo e Brunero si offrono e si scaricano a 'vicenda con inappuntabile cortesia l'ingrato compito di condurre, e cosi con _-..una scena, che non sappiamo se troppo fine o troppo pietosa, si decide la corsa. Linnri intanto, arrivato a Bassano alle 12,44, precede di 10 metri 1 compagni di fuga vincendo il traguardo. Gli idtri arrivano -'n confusione ; abbiamo però individuato fra i primissimi Sivocci, Bassi, iMolon. Aymo, Agostani. Chiusano. Ferrari. Tecchio, nei Zanaga, Gandini, Bottecchio. Lo spiazzo per le operazioni è tenuto perfettamente »g-imrirc: non cosi il varco d'uscita.. Da questo inconveniente e dalla imperfetta neutralizzazione nasce fra i primi e i secondi arrivati un momento di confusione. Sta di fatto che parécchi non sono ripartiti regolarmente, cioè coi tre minuti prescritti di neutralizzazione,che invece vengono applicati con severijà quasi feroce a Girardengo ed' a Brunero, Enrici, hnmptibvgfa10maSr•C8csrvlo22tLnttevdrGnB3inminccMora di ritardo su rda; giunti con circa, 2 minuti primi. La Vittoriosa fuga di Sivocci Il loro distacco ò perciò aumentalo, nè d'altra parte essi accennano a colmarlo. Anni. (Jirarile.ngo e Brunero riprendono il solito scambio di inviti.- Kss. restano soli, fanali di coda volontari e rassegnati. Li lasciamo al loro destino, dopo aver saputo che a tylnrostica avranno 10 minuti di distacco, e corriamo verso i primi. Rimontiamo nell'ordine Chiorda. Romagnoli (che afflitto da foruncoli si ritirerà in seguilo): Agostani, che ha forato: Moratto. Della Fina. Enrici. Bottecchio, Buffoni e Linari. che ha guastò IL rapporto maggiore. Mercanti, Zanaga. Dopo Thiene troviamo Aymo appiedato, e siamo infine sui leaders-. Bassi, Sivocci. Mo. lon Tecchio e Chiusano. Poco prima di ■ Schio veniamo informati che Girardengo e Brunero si sono ritirati a Marostica. Si at- IdlrddenoaFz7Catcricnm3nEgCm tacca la salita di Passo Xon; Sivocci conduce sempre, finché resta solo, perchè Zanaga non ha potuto girare la ruota e deve cedere. Continuando la sua azione sorprendente di energia e di continuità, regolarissifn'a e calma, Sivocci arriva ni culmine delle salita — dura specialmente nell'ultimo tratto, oltreché per la pendenza, per il fondo duro e inghiaiato — alle H,:ìl'30". Passano poi Molon alo 14,32; Aymo allo 1433; Tecchio aile 14.34. A Vicenza, Sivucci ha 7 minuti di vantaggio su iMolon e giungo indisturbato al traguardo. Ecco l'ordine di arriro: l.o SIVOCCI ALRREDO, alle 17,53'0" 2/5; compiendo i 350 chilometri del percorso in ore l-2,29"0" 2/5. 2.o Molon Luigi ((l.o dei junioros e degli isolati! alle 18. 3.o Aymo B.. a una macchina; 4.o Tecchio /£, alle :;«,3'0" 1/5; 5o. Lipari, allo IS.0'0" 2'5; Co Acostoni, alle ig.G'lO"; 7.o Zanaga. alle -18,10'D" 1/5; 8.0 Ferrari Paride, allo 1S.10'2": 9.o Bassi, alle 18,14'0'; 2/5; lO.o Caudini alle 18,i4'0" 3/5; 11.o Moratto. allo IS.23'0" 1/5 12.0 Marchi ; 13.0 Eottecchio. cpr4