Un'eco a Torino dello scandalo Bolo Pascià = Cavallini

Un'eco a Torino dello scandalo Bolo Pascià = Cavallini Un'eco a Torino dello scandalo Bolo Pascià = Cavallini Com'è nolo, Insieme alle notizie delle peregrinazioni e deU'armìsto doll'ex-dopuiato Cavallini, In seguito allo scandalo Bolo Pascià e C, venne fatto il nome di Lorenzo D'Adda. Lo si disse arrestato col Cavallini, di cui era 6egTetario, ma poi questo particolare fu smentito e si affennù che D'Adda si trovasse a Losanna. Comunque non e stata smentita la partecipazione del D'Adda nelle vicende del cornai Cavallini, ne sopratutto suno siate smentito le voci corse subito sul conto del D'Adda stesso, la cui persona ritorna oggi di attualità anche a Torino, dov'era notissimo per avere qui dimoralo nel periodo, -d.remo, più movimentalo della sua esisienza, cioè quando — dopo avere dilapidata una sostanza famigliare che si afferma ragguardevoliìsstnia divenne giornalista, conre-renz'iero. artairiavae — in questi ultimi anni — qualche cosa di non ben definito ma di molto misterioso, infatti sull'attività di Lorenzo D'Adda — che paro non sia nè ingegnere nè marchese — 1 sospetti non sono di data recente. Incominciarono ad essere sussurrati negli ambienti politici che, piuma del conflitto -europeo, iirecominclò a fircqu e citare, nazionalisti, Lerra navale, ecc. Poi ria questi ambienti venno eliminato. In seguito scomparve da Torino vivendo a lunghi intervalli a Parigi, dove affermava di curare l'acquisto del brevetto dei cannoni Deport. Allo scoppiò del conflitto europeo, il D'Adda — che eia stato corrispondente di guerra del « Secolo d durante la guerra russo giapponese — diventa collaboratore militare della • Gazzetta del Popolo » e lo troviamo altresì commentatore spicciolo In qualche frequentato ritrovo pubblico delle prime operazione di gurrra. Ricordiamo che il D'Adda in questi ritrovi ostentava con visibile compiacenza fasci di telegrammi di provenienza tedesca a lui inviati personalmente, con lo scopo di tenerlo al corrente degli avvenimenti della guerra. Sino a qua! punto si è giovalo di questa corr spondenza telegrafica? Qualche volta il giudizio dello scrittore apparve singolarmente contradditorio, e si rammenta come in u:i articolo, accennando a certi risultati delle ultime grandi manovre navali inglesi, ricordasse come fo -se facile l'invasione dell'Inghilterra pei- un .neml co « anche inferiore In forze ma ben detrrminato a tentarla » (« Gazzetilado! Popolo », 7 agosto 1914). Pochi giorni dopo in un altro scritto sulle forze navaili inglesi e tedesche,!] D'Adda invece affermava: « Se1 dunque 'a Germania vuol gluocare sul mare un'altra partita ancor più disperata di quella che sto £iuocando su terra, aa cruale Nemesi la sta aspettando sulle brumose ed irrequiete acque del mare del nord. Come saranno catturate, predate, disperse su tutti i mari le navi innumerevoli della sra marina mercanti!]*1, cosi sairarmo sgominate, ed infrante le superilo corazzate della, sua flotta militare. Germania ed Austra hanno vclu'o scatenare sull'Europa gli orrori d^lla guerra. Ebbene sconteranno questa criniino-a follia con la rovina dei loro imperi » (« Gazzetta del Popolo», 16 agosto 1914). La » Gazzetta del Popolo » quando già la collaborazione militare del D'Addi durava da un pezzo, usciva con questa pubblicazione: c Dal Quartiere generale del Kaiser: Una curiosa sorpresa è capitata stanotte al nostro egregio collaboratore militare ing. Lorenzo D'Adda. Egli è stato svegliato due volte dai fattorini telegrafici i quali gli recavano lunghi dispacci datati dal Quartier generalo del Kaiser, e firmati così: ■ l'er ordine: Dorzberger ». Il quale Dorzberger è un signore perfet tissimamente ignoto al nostro collaboratore, il quale non ha certamente mai sollecitato n nessun modo dal Comando tedesco l'invio di alcuna notizia. I telegrammi provengono da fonte troppo evidentemente in>terosn;ita, ma ci sembra interessante e sintoma'ica la nuova documentazione della straordinaria, completa preparazione dei tedeschi alla guerra. Ess .hanno certamente lutto previsto e tutto organizzato, se sono giunti perfino a piocur.usi l'indirizzo privato :?-i più autorevoli, orinici militari europei , al Quartiier geni?rale del Kaiser trovano il lampo di <<etiegTaf.aina lunghi resoconti con particolari assai più diffusi che non nei comunicati ufficiai!. Ed ecco i due telegrammi: «Berlino, 26 agosto, oro 23: Da' Quartier generale del Kaiser, 26 agi sto: 1 a strada per Parigi sta aperta per l'esercito 'o desco, lutto il Belgio, ad eccezion» di Anversa, è occupato dai nostri soldati; l'epoca dell.: caduta di Anversa dipende sola.rmvnte dati Comando superiore tedesco. La conquista di Liegi e Namur ha dimostrato che anche le p ù forti moderne fortificazioni non possono resistere all'artiglieria d'assedio tedesca. Ieri ed oggi i corrispondenti di guerra e gli addetii militari stranieri si sono recati in autorriobJl -nel Belgio, per personalmente convincersi in un lungo giro di circa cento chilometri che di una resistenza armata contro i sfidati t deschi nel Belgio non è quasi più da parlare I soldati belgi nella loro ritirata hanno devastato le opere civili del loro proprio paese. Soldati del Genio tedesco costruiscono nuovi ponti ed un tunnel ostruito dal .nemico venne rapidamente riattato per il transito dei treni da alcune migliaia dì minatori tedeschi. Avvicinandosi a Namur si offerse ai corrispondenti di guerra un quadro quasi impossibile a descriversi. Sorprendente è il numero s'rngrande di uniformi gettate via, il che conferma che la maggior pane dei soldati beigi fjancesi hanno nello zaino un abito ria borghese che indossano fuggendo per poter facilmente trovare scampa, il.a popolazione, co me pure, gli ufficiali belgi fatili prigionieri, sono meravigliati dell'opera compiila dall'artiglieria tedesca e del coraggio dai 'soldati. ■L'ultimo forte in mano d^i lv'ci quelito trimanzi Hallegne. è stato preso d'assa'to da un centinaio di soldati ed espugnato. Nella popò lazione l'ostilità contro i tedeschi non si mi nifesta più co=ì apertamente come ai primi gliomi. Comincia invece manifestarsi lo sdegno cernirò francesi ed inglesi che dopo aver fatto le più mirabolanti promesse non prestano quasi nessun aiuto in certe contrade. Tuttavia la] popolazione ostinasi ancora nel suo contegno barbaro L'amministrazione tedesca è già mas. sa in opera nel paese. Anche i vecchi ostili alla Germania sono d'accordo con quelli favorevoli a noi nel riconoscere un atto di riguardo nella nomina del maresciallo von der Goltz a capo dell'intera amministrazione e ine.) porre accanto a lui una personalità la quale già nel Belgio è da anni conosciuta, cioè il prefetto dtl Acquisgrana. I,ion Trimborn, che ha per moglie una belga di cospicua famiglia. Ancora una parola sulle truppe tedesche nel Belgio: sia che esse partissero pel campo o tornassero da una battaglia si mostravano con allegria ornando le armi con fiori. Lo stato di salute internamente buono. Desta molta meraviglia non solo presso la popolazione ma anche pres. so gli attaché militari degli altri Stati la copia di cucine trasportabili da campo, mediante le quali fu possibile trasportare ai più lontani fronti di battaglia un pranzo caldo. I carri per trasporto d'acqua furono letteralmente ammirati, giacché hanno 11 mezzo di rendere in pochi momenti potabile qualunque acqua, anche la più infetta. L'Intendenza lavora con una sicurezza e prontezza come se si trattasse di una solita manovra Imperiale. Chi viaggia attraverso il Belgio guadagna la convinzione che la Germania ha sapulo In pochi giorni mettere In atto una cosi adatta ammlnistrazio. ne nel paese. Per ordine: Dorzberaer. Berlino, 26 agosto, ore 23,7: Passiamo di Victoria in vittoria su tutta la linea. I quattro ultimi forti Namur hanno capitolato, la città è interamente in mano dei tedeschi, il bottino ò colossale, gli inglesi, che già al primo scon tro colla cavalleria tedesca - fecero pessima figura, hanno perduta un'intera Divisione: tre loro generali sono prigionieri. L'esercito del Kronprinz, costretta Longwy alla resa., ha pure respinto vittorlosomente un assalto del francesi provenienti da. Verdun contro la sua ala sinistra. E" Indescrivibile l'entusiasmo pel doppio successo del popolarissimo Kronprinz. Nell'Alsazia superiore cui eccezione di pochi luoghi 1 francesi sgombmino e scompaiono. Un evviva alia brava armato germainlica. Per ordine : Dorzbcroer. Della collaborazione «•r-aordinaria del deputato Erbergor lr-viamo traccia in un altro articolo del D'Adda, pubblicalo sempre sulla * Gazzetta del Popolo » il 6 settembre, dal tìtolo «A proposito di pallottole rlum-dum ». D'Adda notava: «Era già foritto quest'articolo quando mi ipervenho 11 seguente telegramma da Berlino del deputato Erberger, relatore militaro della Commissione imneria-le del bilancio: » Berlino, 9 settembre, ore 21,30: 11 corr spendente di guerra della «Tages Zeit-ung » riferisce che nel riparto munizioni di Montmédv piace un gran numero di quelle palle dum-dum che contrastano ad ogni sentimento umano E D'Adda aggiungeva trattarsi evidentemente di cartucce da stand. Il curioso è die continuò a ricevere fisci di costasi telegrammi dalla Germania. Pagati da chi? Per incarico di chi? Con quale scopo? Ebbero diffusione a mezzo della stampa c dove? E' un'indagine che l'autorità deve approfondire. Più tardi, e cioè quasi alla vigilia dell'entrata in guerra dell'Italia, D'Adda abbandona Torino e riprende il suo va.gab-.mriaggio all'estero. E' questo periodo che atti ra maggiormente i swr»N.tj rìril'n'itorità di Pubblica Sicurezza. Notoriamente <=forn!'to di mezzi pronri ed In cattive acque finanziarie sino a risolversi a chiedere un sussidto alla Casa Reale, viaggia dalla Francia alla Sv'zzera e da questa in Germana. I.o scandito della famosa comitiva dei sette giornalisti Italiani in Germania, coinvolgi? avelie 11 D'Adda, il quale tuttavia prosegue nella sua aiilv'tvmisteriosa e nei suoi viaggi, ben munito.di passaporti e di documenti regolarissimi .rilasciati rispettivamente dal Governi francese, ted-esco e svizzero, con una facilità Inconsueta in onesti tempi. Tn Germania visita cantieri navaM ampi di guerra e rie^e persino ad avere una ntervistn col Principe Federico. L'autorità insiste nelle sue indagini, ma senza r's 'Val notevoli e nensa n,d tate-mare M D'Adda a:l suo "rnss'mo ritorno in Italia; quando questi forse presentendo il provvedimento fissa defln't'va •nenie la sua dimora all'estero. t-raftenienHofi in 'svizzera insieme ad una signora francese. Tn acuto dissidio con la moglie e col Agito, tacita ambedue con l'assegno di una gro-ra *omma che poi pretende di ritorno minacciando denunzie e cause. Comuni Amici s: interpongono ed il D'Adda può riaver? unti narte della somma, cio*> ventimila lire. L» autorità torinesi più tardi -ebbero la persuasione che il D'Adda fosw. in rapporti col comm. Cavallini, i cui viaggi frequenti in Fra.ne'n. Italia e T=vi7ze-Ta, «rano pure s-teti nota.tl 'ai fnnztonarl di confine. Cavallini invitato in eiuestura a Torino dtodo spiegazioni che però non persuasero in quanto che la sorvegltanza •ontinito e.,1 anzi un giorno tn treno' verso Rardonecchla, mentre trovavasi in compagnia tell-'ex deputato Bntnieordi, subì una minuta nerquisizlone che non diede nero quel risu'tati -he si .nitendevano. L'autorità eNie visone, 'ra gli nitri documenti, di una le*tora firmata < Vittorio » e che si capi essere di Vitto-io Fera "•elativa a cose della massoneria. Protesto il CavaMini prmso lo, Ou*>i=<tuirà d! Torino o proposto mire pve,==o il Contando dei rms'rl caro-toieri che nvcvnno eseguita la perqui^iztone. Fu in seguito a ciò che la Legione del catabiffiierj «li Torino abbandonava CavalMnj e -ni-i ni loro liberi viaggi .. ed a' loro utili cprvigi, E altrettanto faceva In Questura di Torino, cos'i che la nostra autorità di pubblica «d'■ure.zza in questi giorni non ha. fatto che riaprire una vpce'iKL pratica già iniziata da empo e misteriosamente sospesa