Arresto a Roma degli ex-deputati Brunicardi, Buonannno e Dini

Arresto a Roma degli ex-deputati Brunicardi, Buonannno e DiniL'affare Cavallini e compa; •ni Arresto a Roma degli ex-deputati Brunicardi, Buonannno e Dini Roma, 7, notte. Dopo l'arresto del comm. Cavallini e della marchesa Picei si prevedevano altre operazioni della Polizia. In seguito alle risultanze delle perquisizioni eseguite nell'appartamento dei due imputati di intelligenza col nemico, gli agenti dell'ufficio centrale di investigazione politica hanno operato tre arresti. Gli arrestati sono tre ex-deputati, cioè l'on. Adolfo Brunicardi, l'on. Buonanno e l'on. Dini. 1 due primi avevano spiegato una grande attività in imprese di pubblicità. L'ex deputato Brunicardi rappresentò il collegio di Rocca San Ca.sciano nelle legislature dàlia, ló.a alla 21.a, poi cadde e non fu più rieletto. Ma G0 anni. L'ex deputato Luigi Dini rappresentò il collegio di Monte Corvino (Salerno), dalla Pi.a alla 17.a legislatura, poi non fu più rieletto. Ha G2 anni. Ecco ampi particolari sull'arresto dei tre deputati. La moglie dell'on. Brunicardi, signora Adele, ohe convive col marito in un villino di Piazza Indipendenza, cosi ha narrato l'arresto del marito: «Alle otto di stamane mio marito si disponeva ad uscire di casa-, avendo indossato il soprabiti e messo i guanti. Gli è stata annunziata la visita di un funzonario di P. S., il dottor Murino. Con impassibile tranquillità mio marito ha detto alla persona di sei-vizio che facesse passare il funzionario. Sono entrati in quattro persone. Penso che gli altri tre fossero guardie in borghese, mentre fuori del cancello, come ho saputo poi, c'erano altre due persone ad aspettare. Il funzionario cortesemente ha detto a mio marito che aveva ricevuto l'ordine di fare una minuta perquisizione in ca.sa no stra. Mio marito senza levarsi il soprabito ed i guanti e senza punto scomporsi ha detto loro: Si accomodino, e li ha accompagnati poi nelle stanze. Hanno rovistato per tutto, persino nella nostra camera da Ietto, lo ero turbala per il fatto insolito, ina più per la presenza di quegli estranei, che mettevano le mani in lut.'o le robe di casa mia. Hanno voluto infine che mio marito consegnasse loro tutte le carte, cosa che egli ha fatto con disinvoltura, accompagnando l'atto con queste parole: Io non ho mai voluto spogliare i miei documenti; lo facciano loro penne. Io credevo che tutto fosse per finire con quella perquisizione. Sènonch , il giovano funzionario, che pareva sulle mosse di lasciare la casa insieme con i suoi agenti e non pretendere più altro da mio marito, si è volto ad un tratto a. questi e gli ha detto: Vorrei conferire con lei da solo a. solo. — Eccomi ti lei, liti risposto Adolfo. Sono entrati nello si urlio e vi si sono chiusi. Quando uscirono dallo studio, Adolfo mi ha chiamato a sé e mi ha detto con sorriso amaro: Vedi, non ti impressionare, ed ha indicato il funzionario che aveva un foglio nelle mani spiegato. Mi hanno dichiarato in arresto. Non ti impressionare. .Sarà spiegato, sarà chiarito tutto. .Sai bene che tuo marito è reo solo di avere denunziato .•!. tempo le manovre di quel criminale (leggi Bolo) ». L'arresto dell'on. Buonanno è avvenuto nel le seguenti circostanze. Slamane .alle 7 un fun. zionario e tre guardie si presentarono nella casa ili Piazza S. Claudio, abitazione ilei Buonanno. Il portiere di casa non voleva lasciarli passare, ignorando chi fossero, perchè l'on. Buonanno dormiva. « A lei non devo interessare ciò», hanno risposto, e senz'altro sono salili a! quinto piano, dove l'on. Buonanno abita, presso la cognata, signora Bretagna, Introdotti nel salòtto, hanno chiesta dell'ex deputato Buonanno, il quale non si era. ancora levato da letto. Dopo avere declinata la loro qualità di funzionari di P. S., i tre ospiti hanno cortesemente invitato l'on Buonanno a. volerli seguire nell'ufficio centro le di investigazioni, dove lo si attendeva, per un interrogato-rio. L'ori. Buonanno, evidentemente seccato, ha. dovuto fare di necessità virtù. Vestitosi in fretta, si è. accompagnata ai tre funzionari e si è accinto a recarsi all'ufTlc'd ; eli P. S. Come il Buonanno si è trovato ama ! presenza dell'autorità di P. S. e stato sottopo I sto ad un breve interrogatorio, dopo di che igli è stato comunicato l'ordine di arresto. 11 ! Buonanno lui. protestalo vivacemente la sua 1 innocenza. L'on. Luigi Dini è stalo arrestato in casa sua al primo piano dello stabile X. 49 di via Santa Chiara. L'abitazione del Dini consiste in due modestissime stanze. Egli abita quella casa da circa tre anni, insieme alla nipote Giovanna Vitossi di nazionalità francese. En trancio in quell'appartamento, si ha l'impres sione del più grande, disordine e della più inde povertà. Alle pareti si vedono due fo togralìo: quella dell'on. Buonanno e l'altra del defunto' prof. Saverio Fera, capo della Massoneria dissidente. La prima reca questa dedica: <• All'amico carissimo on. ing. Dini, affettuosisimo Buonanno». La seconda: «Al mio caro e vecchio antico, sempre fedele confratello comm. ing. Luigi Dini, in pegno di riconoscenle ed imperituro affetto. Saverio 1 Francesco S G C. G. M. ». Nella camera della signorina si nota questo particolare: un re-; ciniente di terracotta pieno di patate lesse, LA padrona di casa ha descritto la vita ino-1 destissima del'a piccola famiglia, che non h„T.,ir. lèi sotrrrf dPlin sua nresenza- « Guanto dava quasi segni della sua Piesenza. yuanu al mnnrnen o _ ^sa dis^e - devo due per ia venta, che si cibavano ' ^ ^ stagne Qualele volta, ala set a mangiav ai o la pasta asciutta. Da quanto ho potuto sapere, il Dini doveva essere oberato di debiti, tanto è vero che alcuni giorni or sono sono venuti a cercarlo alcuni creditori che, causa il mancato incasso cui speravano, non mancarono di fare una scenata al povero signor Dini, che è rimasto assai mortificato ». Gli onorevoli Brunicarli e Buonanno, ora arrestati, erano noti negli ambienti giornalistici, che frequentavano spesso. Molte volte si erano fatti i loro nomi dopo l'arresto del comm. Cavallini e di altre persone come complici di qualche losca impresa. Ma le affermazioni loro e di alcuni amici facevano pensare che il ccv. Gasti non si accontentasse di soli interrogatori, i quali invero in questi ultimi tempi si erano l'atti più frequenti e più stringenti, e appunto dopo che il capo dell'ufficio di investigazione centralo si è fatto persuaso della loro responsabilità in seguito a perquisizioni e confronti, ha ordinato il loro arresto. Esso fu determinato, oltre chc dalle circostanze suaccennate, dai seguenti fatti. -Dopo il drammatico interrogatorio fatto subire alla marchesa Bicci nel gabinetto del cav. Gasti, di cui parlammo a suo tempo, venne eseguita una perquisizione, nell'appartamento dell'amica dol 'comm. Cavallini in via Toscana. Si rinvennero telegrammi e corrispondenze che furono esa^ minati dall'autorità giudiziaria, e militare, che si occupò largamente dello scandalo Bolo in Italia. La fuga dell ing. Lorenzo D'Adda in Isvizzera diede motivo all'autorità di approfondile le. indagini intorno ai personaggi che. ebbero relazioni col comm. Cavallini, molti dei quali nominati nelle corrispondenze. Si venne così a conoscenza delle strette relazioni fra il'cx deputato Brunicardi ed il comm. Cavallini c degli affari insieme, combinati. Subito furono ordinati dal cav. Gasti pedinaménti e appostamenti intorno alio abitazioni degli indiziati. Prima chc venissero spiccai i mandati di cattura dall'autorità giudiziaria, per circa tre notti agenti in borghese si aggirarono intorno alle case degli on. Brunicardi e Buonanno, che, ignari di quanto slava per accadere, continuavano a stare a Koma per sentire le voci clic correvano sul ioro conto. Oltre lo due citate, sono staUs assicurato alila giustizia altre persone, delle quali ancora, non ci è permesso di fare i nomi e di pubblicare le ragioni dell'arresto. La personalità più .nota dei tre arrestati è certamente l'on. Adolfo Brìi nicardi, che è. ingegnere. Egli militò nelle filo del partito za.nardelliano e, come l'on. Buonanno, si occupò di affari avvicinando uomini politici italiani o stranieri. Durante il soggiorno dei coniugi Caillaux ti Poma, Von. Brunicardi ebbe con lui vari colloqui. 11. saio nome si Tece spesso, specie in questi ultimi tempi, a proposito di rapporti avuti con i personaggi arrestati o già indiziati. L'on. Buonanno è del Mezzogiorno, dove venne a. Poma una. ventina di anni fa. Fu redattore del n Popolo Romano », poi si gettò subito nella vita politica e riuscì a farsi eleggere deputato di Capua per una legislatura. La seconda volta pose la sua candidatura, ma gli fu contrastata dal marchese Dusinet, per brogli e corruzioni. Fu pure accusato di aver fatta lucri illeciti a favore di negoz'anti della sua provincia, adoperandosi coli'Tinfluenza che aveva presso il Governo. Il « Mattino » condusse in proposilo una vivissima campagna corr.ro di lui, accusandolo di avere avuto denaro da un negoziante per fargli ottenere, forniture dello Stato. Il Buonanno querelò il « Mattino ». Ebbe luogo un processo clamorosissimo dlnan. zi al tribunale di Capua e da cui il a Mattino » usci assolto p-cr avere raggiunto la. prova dei fatti. Il Buonanno lascio poco dopo la. Camera, e dovette abbandonare l'Associazione della stampa, dove aveva coperto qualche carica. Giova poi ricordare le dichiarazioni, che egli fece alcuni giorni fa in un'intervista con un giornale, romano. Egli dichiarò elio avendo da poco conosciuto il comm. Cavallini ed essendo in cerca di un alloggio, subaffittò il pianterreno della casa in via Toscana, a! primo piano della quale era la marchesa Ricci. Egli disse di sapere che il Cavallini ha moglie, dalla quale è diviso da parecchi anni, ed un figlio, lenente di artiglieria, elio è stato qui a Roma, addetto alla censura militare e- che ora trovasi ad Alessandria, inabile alle fatiche ili guerra. Disse pure di conoscere la marchesa Ricci per la. comunanza dell'ufficio che egli aveva col Cavallini, la marchesa, recandosi spesso a trovare il Cavallini in ufficio.

Luoghi citati: Alessandria, Isvizzera, Italia, Roma, Salerno