La Bulgaria e gli altri Stati balcanici Dichiarazioni ai Comuni

La Bulgaria e gli altri Stati balcanici Dichiarazioni ai Comuni La Bulgaria e gli altri Stati balcanici Dichiarazioni ai Comuni Londra, 31, notte. Alila Camera del Comuni, Noel Buxton, durante la discussione dei crediti di guerra, Invita il irdnìswo degli Esteri ' Balfour a fare juna Pubblica dichiarazione sui mutamenti in terni che avvengono in Austria. In Bulgaria e ]IÌ Turchia. Balfour riconosce che eflettiva ' men*o cambiamenti in senso democratico si '■ i effettuano in Ungheria ed in Austria, cambio- ' ; mentì che, come Buxton suppone, sarebbero ; assai incoraggianti, quali sintomi di uno svi-. I luppo nel senso di una sana lineria Ma Bal ; four rifiuta assolutamente di fare una diòhìa i razione qualsiasi in base a ta'i supposizioni : Vogliamo Tutti, aggiunge veder sorgere una i ; nuova Europa, iper quanto è possibile libera , ! una Europa che non racchiuda alcun fermen ; to di future anscordie, conseguenza del man ceto adempimento delle aspirazioni nazionali o o a i a i a i e e e e < , e i i ò e a i e o o Balfour non è disposto ad afidare piti lungi di quanto abbia già fatto, dichiarando in che co-1 sa consistano le nostre speranze ed i no.wi ' desideri. Buxton esprime lì voto che la Bui-1 garia non abbia, dopo la guerra, alcun sentimento di malcontento, ina Ja Bulgaria Ca una 1 camipagne contro di noi, essa ha, di proposito deliberato, sceUo la causa dei nemici delle nazioni, che pensavano invece di essere vin- j celate od essa da un forte sentimento citi rico- i noscenza e di riguardo. Siamo con Buxton ! vivamente desiderosi di vedere la Bulgaria uscire dalla guerra senza argomenti di malcontento perchè il malcontento sarebbe causa di nuove guerre. Vi sono perù altre nazioni, che vorremmo vedere uscire dalla guerra senza argomenti di malcontento. Vi sono la Grecia, la Serbia, la Romanità. Bisogna che ciò avvenga per esse. Balfour 'dice che 'desterebbe in finitamente che si trovasse qualche mezzo perchè, dopo la guerra, gli Stai Ba'canici ■potessero vivere amichevolmente insieme e formare una forza unica contro le aggressioni esterne. E' lieto di vedere che i tre Stati balcanici, che combattono insieme cogli Alleari, sono legati tra loro dai ipiù forti vincoli di reciproca fedeltà. Pur desiderando che la Bulgaria non abbia, dopo la guerra, alcun argomento di malcontento, non bisogna che la soddisfazione della Bulgaria sia conseguenza di un tradimento verso gli altri Stati, che hanno messo tutto dalla parte della causa degli Alleati e che sono pronti a combattere con noi fino alla fine. Questi Stati sono nostri alleati. Essi combattono con valore e fanno grandi sacrifici per la causa comune, nella quale Buxton ha altrettanta fede di me. Essi combattono dalla buona parte e Buxton ne conviene. Essi combattono aalla parte della luce contro le tenebre. Bisogna dunque che, dopo la guerra essi non abbiano alcun argomento di malcontento. Ciascuno degli Stati balcanici è stato calpestato a morte sotto il tallone del turco oppressore. Ciascuno ni essi ha impegnato gli stessi combattimenti per la libertà e con l'aiuto dell'Europa, n-n bisogna mai di meni icario, essi sono usci.d vincitori dalla lotta: hanno ottenuto l'indipendenza e l'autonomia ed hanno dimostrato che quasi per ogni riguardo ne erano degnL poiché hanno fatto progressi in tutte le arti civili. Ma in una cosa essi non sono riusciti, e non voglio ora cercare di chi sia la colpa.- Si sarebbe potuto credere che il ricordo comune dell'oppressore 11 avrebbe uniti. Invece essi non sono >mai riusciti a vivere reciprocamente in pace e in amicizia. Sono lieto di pensare che quelli degli Stati balcanici che sono j ora nostri alleati sono legati dai più forti | vincoli di amiciziì e di fedeltà non soltanto j alle Potenze dell'Intesa ma anche gli uni | verso gli altri, e non neoo che io non ho | alcun desiderio politico pili vivo riguardo a questi paesi di quello di vedere tutte le nazioni, che dovrebbero essere amiche, essere ■ veramente amiihe Ma non siamo arrivati al. punto in cui ciò possa essere questione di ! politica pratica immediata. Siamo nel mezzo \ di una guerra. In questa guerra abbiamo de I gli allenti, a questi allenti siamo uniti da ; tutti i vincoli di fedeltà- Pertanto, per quanto desideroso io sia che la Bulgaria, dopo la mierra non abbia arcomento di malconten-J to, la soddisfazione di questo desW.Tìo nos. deve essere ottenuta a prezzo dell'abbandono: di coloro che hanno tutto sacrificato per ap-j poggiare la causa degli Alleati e che sono \ pronti a combattere con noi fino alla fine ». Alla Carnet a dei Comuni le decisioni della; Conferenza economica di Parigi sono oggetto di varie interrogazioni. Viene domandato ali Governo se tutti gli Alleati e la Gran* Bre-1 tagna le applicano nei loro paesi; se la Gran | Bretagna sta per applicarle e prende mlpiire al riguardo. Bonar Law risponde: ■> Molto èj stato fr.tto in proposito, ma ciò rende neces-j sari scambi di eomunicaziioni con gli Alleati. | che non possono essere pubblio!. Tuttavia, il Governo prepara una dichiarazione in ptopo-j sito. Il modo Hi vedere del Governo britannico vi sarà esposto, per quanto è possibile, insieme con le vedute degli Alleati ». Siccome | alcuni deputati 'insistono per conoscere l'attitudine df-eU Stati Uniti in 'proposito, Bonari Law dichiara di non poter aggiungere altro a quanto ha detto.