Una grande battaglia

Una grande battaglia Una grande battaglia (Da uno dei nostri inviati speciali al ironici QUARTIER GcNERALE, 25. ottobre. T„ •„„„„. .,• „•„,.. », n,,nur„ i„ <,., La 9^^J*t^^^^J^ f* !Z1,-0J£%%J*JJ%n% , S!h una paiie litaHa dallaltra l Austria e la Germama si sono impegnate in una azio- ne militare che e certamente la più nnpor- tante di quante si svolgano sui fronti eu- ropet Oggi sull'Isonzo si combatte per le ;Sr S'SR LuZ£y\u\i d il tempo che durano oggi le più grosse battagli e passera di ora in ora di gwr- no m giorno attraversa vicende vane e granasse. Se fossimo per uscire dalla lenta guerra di tn«cea nuove possibilità , nuove esigenze entrerebbero oggi in cani- po per quel che riguarda il problema cen- troie della difesa e della resistenza e non si potrebbero misurare, con le piccole prò- porzioni di ieri le mosse e gli schierameli, , delle f0^eJ^^fr^ do ci Pf^J^^J»** rrSS FB£fjy$B irò di noi. Il che guarda non soltanto li tedia, ma tutta.f^Trtw- lì fendiamo *f}J*°*~£'%™J ESESùJu difesero sanguinosamente ed eroicamente TcT2aZ c,4?S^a^/^Sa W1 tumporanea obbligala dal ricominciare del cattivo tempo. Di [atto all'alba Vartigneria nemica apriva una pausa, che fingeva rallentamento e. stanchezza e voleva jar credere alla rinunzia. Sul Ironie d'attacco s'avvicendavano le pioggie, le nebbie e le nevi. Della nebbia approfittarono alcuni reparti nemici per tentare le prime irruzioni. Ver^o le ore. G e mezzo incominciò improvviso un vero fuoco tambureggiante, che durò fin verso le otto. Le zone più specialmente battute furono la conca di Plezzo, la cortina del Vrsìc Mrzli, le nostre difese [ronteggianti Tolmino, e poi la conca, di Gargaro, insomma tutta il fronte ìsontino a nord di Gorizia. Il coiumc di fuoco si sparpagliava melodicamente sul le prime e seconde linee, sui passaggi obbligati, sulle strade d'accesso, sulle zone munite di artiglierie. Gas lagrimogeni e irritanti cercavano di preparare il miglio} effetto degli altri. Ma le mascliere fecero buona prova. Gli attacchi si annunciai ano non solo a nord-ovest di Tolmino, ma ad ovest e a sud della poderosa testa di ponte, contro il vallone dell'Auscek e contro il saliente Iiain*izza-Santo Spirito. Di fatto le puntate che eseguirono le fanterie nemiche, precedale, dai solili reparti d'assalto, furono molteplici; non meno di otto, alcune de:ie quali non raggiunsero alcun obbiettivo, mentre altre, provocavano i primi movimenti locali. Impediti dalla nebbia, i nostri tiri di interdizione non. potevano raggiungere, i bersagli, e cosi prima di mezzogiorno il nemico — mosso dallt più ampie ambizioni strategiche — rantara alcune infiltrazioni e. qualche occupazione di luoghi nostri meno facilmente difendibili. Ollre-pasiate le nostre lince più avanzale sultu sinistra dell'Isonzo, i reparti austriaci che avevano iniziata l'azione, ingaggiavano dura battaglia su alcuni tratti della riva destra del fiume. Una forza del nemico fu il suo vecchio & solido panetti dflle. altura &i Santa Maria e Sanla Lucia, che, poco a sud di Tolmino, riempiono il gomito dell'Isonzo. suHo sita riva destra. In questo tratto l'attaccante non aveva bisogno di passare il fiume; era giù sulla nostra sponda, in una posizione che ricorda quella del vecchio Podgora davanti a Gorizia. Da questo ponte naturale, da questa specie di trampolino, » reparti austriaci avanzarono verso le alture nostre, in direzione approssimativa est-ovest, cercando di appigliarsi di sotto, in su rapidamente e tenacemente agli •'ntricati inviluppi di al. ture, di creste, di dossi che imbottiscono largamente le testale delle vallette che poi scendono più ad ovest nella profonda incassatura dell'ludrio. Potenti contrattacchi delle nostre fanterie si svolsero e si svolgono su quelle pendici di riva destra, con inevitabili alternative. La battaglia e cominciata da poco più di venliquattr'orc. L'attaccante non ha ancora esaurito Usuo naturale impeto iniziale ; i nostri si dispongono sempre più metodicamente alla difensiva avvicendata alla controffensiva. Siamo ancora nella primissima fase sussultoria del combattimento. Specie in terreno montagnoso non è assolutamente possibile attenersi con norma assoluta al metodo della difesa rigida. Ad, attacchi aggiranti bisogna opporre contromanovre avvolgenti. Nella lotta di posizione i luoghi servono per starci; in azioni più complesse essi servono per muovercisi. La lotta in questo settore ferve movimentati. Non è ancora possibile . individuarla, ili tante linee, e fissarla su specifici capisaldi. Uguale fisionomia essa ha attualmente restante bacino dell'alto Isonzo, dove nostre sistemazioni avanzate correvano ™lla ™a sinis"'a del nume. Il comuni-t ri H hc ,., . { stret- , di s ha rexistu ■ t é d . ìmnnrinnte «™„ À 7„„„ 3, „«„ uZL ^^^J^^Ve^Sn «„„„.„ „ .„„,,;,", » 25*2*8 a fé* ehil irUo e J«f *WJSSb o^ffrfal^ tl,ma m0?ltano del Pdomiteli (punto più alt0 im) che si slende da 0VJ[ ^. £ bastione, j cui speroni oc cidentali scendono sc0s'celsi finVquali ai , , d , fl ft c ' f 1 « , ,R >barra^0 F ehia% Je «"Jgjg col le dividevamQ le varie Munsidlà . & m fi , contro questa importante difesa, e di incanalarsi lungo la via natura e e stra- *omsi™Ue S™n*"onluZ°clnTdì Capo! ^nctTA^T^ War& uU J di me zìi, accu¬ ratamente preparato , condotto, non può non «™r *at0 nl ■>?m'"c0 aM risultati, dfl. qwM mn rf ^ desumere aUr0 ch'e W„lH Vigono ponderatamente' Queste 1 battaglie non sarebbero così lunghe se ai ppdtncmdcnicrfccmcpcci i primi successi dell'attaccante, che spostano sempre l'una situazione o l'altra, fosse possibile opporre con rapidità fulminea non il piano, ma l'attuazione pratica immediata e generale, di una controinizialiva che annullasse in venliquattr'orc i risultati di una lunga preparazione. « * Il comunicalo richiama la nostra attenzione anche sull'altipiano di Bainsizza, dove almeno ira due punti l'avversario cercò di irrompere nelle nostre linee, ad ovest del Volnik, e dal S. Gabriele, e ci lasciò nelle mani qualche centinaio di prigionieri. Sulla Bainsizza sarebbero dunque avvenuti tentativi di irruzione entro la nostra sistemazione difensiva più avanzata, ambedue respinti; segno evidente che anche questo altipiano interessa mol-1to il nemico, il quale non combatte su al-su Ternova e il San Ga-0 tenterà senza dubbio al- volitali e. di ala. cune pendici di riva destra dell'lsonzosenza preoccuparsi di un saliente che gli si incunea nelle posizioni di riva sinistra. Assisteremo probabilmente ad altre azioni, forse più impegnative contro la Bainsizza; e più distese, con tentativi di utilizzare tutte le posizioni che incardinate a sud della testa di ponte di Tolmino ranno ad arco ver.-o il vallone di Chiapovano c si saldano bride. Il nemico tre. operazioni f Per finire l'odierna rassegna, poche parola del settore carsico dorè si svilupparono grossi duelli (Phrliglieria, che possono essere stati provocati da intenzioni diversive, ma non si esclude possano essere preludio a notevoli operazioni di fanterie. Anche net settore carsico, sono state segnalate nelle retrovie riserve germaniche, e da referti di prigionieri abbiamo ragione di desumere una cifra di divisioni nemiche schierate o disposte contro di noi, superiore a quella data ieri. Pie mneara tei risultati già detti fa jan. sare a una grande offensiva questo considerevole apparalo di forze austro-germaniche che attendono di entrare in azione. Si tratta, veramente di una grande, baltaglia impegnala i cui sviluppi occorre attendere, con la più alla fiducia, con la più rigida calma ala solidità di lutto intero il nostro schie tomento e di uomini e. di cannoni. LUIGI AMBROSINO no & Plau 5 -j°Km|

Persone citate: Gargaro, Luigi Ambrosino

Luoghi citati: Austria, Gorizia, Tolmino