I problemi dell'alimentazione e degli esoneri agricoli alla Camera Proposta di mozioni - La Camera non è in numero legale

I problemi dell'alimentazione e degli esoneri agricoli alla Camera Proposta di mozioni - La Camera non è in numero legale I problemi dell'alimentazione e degli esoneri agricoli alla Camera Proposta di mozioni - La Camera non è in numero legale (Per filo diretto e per telefono alla "STAMPA,,) dpdntagRoma, 22, sera. Le deficienze del raccolto e le licenze agricole La seduta comincia alle ore 14. ' MOSCA GAETANO svolge due interpellanze sui provvedimenti per riparare alla deficienza del raccolto granario o sulla necessità di concedere licenze agricole nella maggior, proporzione possibile ed in tempo utile. Rilevando che il nostro raccolto granario è stato in quest'anno di soli 38 milioni di quintali, nota che rio ara ovvio, data la diminuzione delle terre seminate. Una diminuzione analoga è avvenuta in lutti i paesi belligeranti ed è in parte conseguenza necessaria della guerra, in parte e dovuta agli errori di coloro che hanno avuto la direziono della politica alimentare. Anche finita la guerra, il primo coefficiente Al una politica forte all'interno ed al'estero ■sarà l'indipendenza alimentare, e se ideale non potremo raggiungere, ad accDbudpstnlclinquesto j sesso ci I nlohbiamo per quanto C possibile avvicinare. I qMa ciò non è però possibile, se non restituendo 1 run certo numero di uomini all'agricoltura: il "che sarà utile anche ai fini militari, poiché immediatamente gioverà, anziché nuocere, all'esito vittorioso della guerra. E* quesia divenuta una guerra di logoramento e vincerà chi saprà più a lungo resistere. Ora resistere significa non mancare nò di soldati, ne di munizioni, nè di denari, ne di viveri. Una grave deficienza di uno solo di questi quattro fattori basterebbe a distruggere la superiorità incontestabile che abbiamo negli altri tre. E l'oratore, concludendo, esprime la* fiducia che il Governo, con ' saggi ed adeguati provvedimenti c sopratutto con la più completa utilizzazione delle nostre risorse Interne, saprà assicurare la resistenza alimentaria della nazione (Vive approvazioni; congratulazioni). Parla il ministro d'agricoltura RAINERI, minestro d'Agricoltura, premesso che la nostra produzione granaria nel 19i7 è stata di 33 milioni di quintali, nota che sulita. diminuziono di circa il 20 per cento in rapporto al raccolto precedente hanno specialmente influito le sfavorevoli condizioni dell annata agrana. Circa la riduz'-one della superficie coltivata a grano, nota che questa cominciò a determinarsi anche nell'anno decorso. R.leva inoltre corno il fenomeno della minore produzione non si sia verificato in eguarmisura in tutte le diverse regioni d'Italia. l'essa in rassegnarle varie cause che hanno prodotto Qa diminuzione del raccolto granarlo in Itala od in tutti i paesi belligeranti e nota anzi die esse hanno avuto da'.non una influenza minore che altrove. Osserva che oggi è questione sopratutto di mezzi di produzione e fra questi, principalmente, di mano d'opera e di volontà direttive. Ora, per dare .all'agricoltura questi mezzi, il Governo ha fatto quanto era possiWte con le supreme esigenze della condotta della guerra, da cui 11 Governo non può prescindere nella sua azione, come la Camera nel suo giudizio. E polche si è talvolta messa in dubbio la cordiale collaborazione degli alleati nel provvedere alle importazioni necessarie per completare 11 deficit che la produzione nazionale presentava di fronte al consumo, accenna agli accordi esistenti su questo punto e rileva che dal settembre 1916 ali agosto 1917, per la nostra importazione granaria dall'estero, che fu di milioni e mèzzo di quintali. l'Inghilterra ha messo a nostra disposizione tre (plinti del tori nellaggio necessario. In Inghilterra poi si va ora intensificando l'uso dei succedanei nella fabbricazione del pane: e noi, che già qualche passo abbiamo fatto in questa via, potremo seguirne l'esempio. E' lieto che l'on. Mosca gli abbia offerto l'occasione di fa^re queste dichiarazioni, le quali dimostrano che. mercè l'intensificazione della produzione interna, con la sicurezza delie importazioni dall'estero e con la disciplina dei consumi, potrà il paese superare anche questo difficile periodo, senza che la nostra resistenza interna abbia a 'rimanerne menomamente scossa (apvtovazioni). Appena il ministro Raineri ha finito di parlare don. COLAI ANNI esclama: — Alte ab'ire nhqdtvcsp—(AsoVncqdcicnt10tmde—dnu1dstnsd—iinterpellanze risponderà il suo successore (Ma-, rità). U vice-presidente Alessia da la parola | all'on. Mosca per dichiarare se e soddisfatto. Micheli e Co lai anni protestano perchè vogliono che ai paesi allo svoSigfaiemto delle altre interpellanze. ALESSIO: — L'on. Mosca ha diritto di partare per rispondere. MICHELI: — Chiedo la parola per una mozione d'wdineALESSIO: — Le 'interpellanze hanno tutte una loro autonomia. MODIGLIANI: — Questo è ostruzionismo. MICHELI: — Ma sono tutte interpellanze riguardanti lo etesso argomento. L'on. Alessio scampanella e la pace ritorna. MOSCA GAETANO non può con rincrescimento dirsc' soddisfatto delle dichiarazioni del ministro, che giudica inadeguate. Constata che molte importanti questioni dall'oratore sollevate sono rimaste senza risposta.. Avrebbe desiderato' conoscere il ipems'ero ilei ministro circa i vari espedienti come calmiere, razionamenti e altri che l'oratore persiste a r'tenere inefficaci ed anzi dannosi, insisto perchè, .nella In sufficienza del grano, st Importino i succedanei di questo. • RAINERI, ministro all'agricoltura, assicura che ài granturco e il riso sono stati Importati l'anno scorso rispettivamente dall'America e dall'India e. 'le importazioni, continueranno anche quest'anno. Esoneri e concessioni di mano d'opera .MICHELI svotlgo un'interpellanza circa le nuove disposizioni per gli esoneri e le concessioni di inano d'opera agricola e circa il funzionanien.to delle Commissioni provinciali di agricoltura Lamenta che anche quest'anno si sia caduti, per la concessione delle 1 cenzo agricole, nesli stessi errori commessi negli anni precedenti concedendole troppo tardivamente e senza tener oonto delle diversità di condizione tra regione e regione. Afferma che il secondo turno nella licenza autunnale, cosi come è ora disciplinato, riesce quasi completamente Inutile al fini detlla produzione. Lamenta anche che non si sia accettata una sua nroposta di anticipare le licenze invernali in modo da permettere ai soldati di partecipare ai lavori ài semina. Si complace delle disposizioni recentemente emanate per accordare l'esonero al militari anche di classi anteriori al ISSI quando si tratti di aziende agrarie a conduzione famigliare, in cui non sia. rimasto più rt.essun uomo vàlido fra i sedici o i 65 anni. .Osserva che le Commissioni provinciali di agricoltura sono nell'impossibilità di lunzionai\e, dato il numero enorme di domande che esse' debbono esaminare, la mancanza d'indennità per i loro membri e la mancanza di qualsiasi stanziamento destinalo a far fronte alle spese necessarie. Crede che la loro opera potrebbe assai meglio esplicarsi se con esse collaborassero Commissioni locali presiedute dal pretore o da altra autorità estranea alle piccole competizioni di parte. Conclude affermando *he, poiché, pei- quanto concerne la produzione degli alimenti, la via della Ubera iniziativa ha dato cosi cattivi risultati, occorre preferire quella dell'organizzazione o, se occorre, anche della coercizione ,se si vuole provvedere alle supreme necessità delle nostre popolazioni. (Approvazioni, congratulazioni). Ripartizione regionale ed esoneri CDLAJANNl interpella sulla ripartizione regionale •« sulla Insufficienza dei-'li esoneri agrarl. Profondamente conscio delle necessità della guerra, della quale è stato ed è tònaca assertore, si rende conto di tutte le esigenze ili ossa, ma muovendo alcune crjtiche è convinto di parlare nell'interasse della resistonaa del Paese e quindi nell'Interesse Stesso sttiU Kuwca. suiw* la, dimlnuak.ua àau»AfeUa della produzione granaria mondiale. Segnala dpure la tendenza costante ad una ulteriore ndiminuzione. In presenza di questa eondizio-1 pne di cose, non conviene creare pericolose il-j vtastoni*E' convinto che la nostra produzione|'Vgranaria di quest'anno sia superiore a quella)accertata, poiché molte provviste di grano, che non figurano nelle statistiche, debbono certamente esistere presso lutti i contadini. Dò nonostante, considera come una. Ineluttabile necessità la limitazione del consumo, ma una necessità non meno ineluttabile ò quella, di procurare con ogni sforzo l'aumento della produzione interna pel 1918 e pel 1919, anche se nel frattempo si avrà l'auspicata pace vittoriosa. A stimolare la maggiore produzione non giova l'aumento del prezzo, perche, date le condizioni e le tradizioni della nostra agricoltura, in linea generale non vi e a temere li pericolo della sostituzione della coltura granarla con altre eventualmente piti redditizie. Nemmeno gioverebbe in questo momento il j sistema propugnato da altri, della requisizioI ne delle terre abbandonate o incolte, mentre I queste lo sono per mancanza di mano d'ope 1 ra- No" crfidc che 1111 ostacolo alla produzlo "e sia rappresentato dal prezzo di requisizio a a a a ne, che ritiene sufficiente. 11 vero ostacolo si ha nella deficienza della mano d'opera, e in questo campo inndriierevol'i sono 1 deilc'enze del Governo. Si occupa quindi particolarmente delle condizioni dell'agricoltura in «Sicilia. L'on. Colajanni conclude dicendo che non vorrebbe, come corre voce, che vi fossero circolari segrete circa l'applicazione delle norme sugli esoneri agricoli che distruggessero quelle palesi. li ministro GIARDINO con energia: — Non vi è nulla di quésto, on. Colajannil (Approvazioni). CO LA IANNI : — Tanto meglio. Ad ogni modo, concludo dicendo che tutti i soldati d'Italia hanno dirttto di essere trattati olla stessa stregua. '(Commenti e rumori). Voci: Ma certe supposizioni non si dovrebbero neppure fare. DE FELICE : — Vi sono però circolari che le autorizzano.' Domanda la parola il ministro GIARDINO, il quale con energia dice: — Già in altra seduta della Camera ed in conversazioni private avute cogli onorevoli Colajanni e De Felice ho avuto il piacere di attestare il valore dei soldati siciliani. Di esso ho una testimonianza personale, perchè ho potuto personalmente constatare il valore dei siciliani in questa guerra e 10 molte prove, che essi hanno dato di lealismo 0 di fedeltà. Confermo ancora altissimamente tutto quanto ho detto. (Vive approvazioni). Non mi consta poi, e devo quindi escluderlo in modo assoluto, che ci sia qualcuno nell'esercito elle non abbia il mio stesso parere. DI GIORGIO, che è generale dell'esercito : — Non c'è nessuno! Non c'è nessuno! Replica brevemente l'on. Colajanni per prendere atto delle nuove dichiarazioni /lei ministro della Guerra: Repetita juvant! dice il deputato siciliano. Comunque, sarà sempre utile che ella, faccia intendere a tutti i sivn dipendenti l'opinione che ha.uui espresso. " Un' altra interpellanza sugli esoneri ■Prende quindi la parola l'on. MODIGLIANI, 11 quale svolge un'interpellanza sùgfj esoneri agricoli. Comincia col deplorare che il Governo non si sìa acconto di certi manifesti stampati alla macina, in cui si parla di sedute dislattiste dulia Camera, di intenzioni sabotataci della guerra e si invitano gli interventisti ad una dimostrazione oontro il Parlcmento, ool proposito di additare al Paese 11 Ministero che deve essere composto, sovrapponendo così il pensiero di alcuni sfaccendati a quello della Camera. In questo manifesto ai fa già il nome dolla triade che dovrebbe comporre il nuovo Ministero; BoseiliBissoLati-Sonnlno. E' meglio, dice l'oratore, di non feimarsi a queste manovre e continuare serenamente per il bene d'Italia a discutere 1 gravi problemi che incombono sul nostro Paese. Egli propone il congedo dellp classi del 1874 e 73. Da tutte le regioni d'Italia, da tutti i pulpiti non sabotatori — basta guardare i nomi dei firmatari delle Interpellanze — è partita all'indirizzo del Governo una paiola di rimprovero, un giudizio di incapacitaAfferma che non c'è tempo di discutere e bisogna riformare il rnoluloó od il modulo 6. -, a | ,?l,so>'na.. r>rovve^-Jeje pròntaiii-ento dandola!o — a è e . . l e o , i a a o a e i i o i i e i aa n e oeal nù i. di ohe ndi te ra se te le ra ra re cle re eatà a ze nnso Ua l'agricoltura lo stretto necessario. La semina è molto inoltrata, date le condizioni del temiio, e tra un mese dovrà essere comp'uta. Perdm-o trecento-mila nomini alla terra non crede si debbano sovvertire le operazioni belliche. L'eli lesto, dice, basterebbe racimolare una buona parte degli imboscali, che si divertono a fare delle dimostrazioni nelle varie piazzo Venezia d'Italia e mandarli ai fronte al posto del contadini (approvazioni). Se è vera la cifra da noi detta, cioè del'.e braccia occorrenti all'agricoltura, st deve trovare subito la maniera di soddisfare a questo bisogno. Lamenta che il Governo abbia, proprio in questo momento, indetto la revisione dei riformati, gettando nei popolo — dice — irv quest'ora, che deve essere dedicata alle semine, un patema d'animo. E' così che il Governo custodisce l'elemento psicologico della resistenza.. Onesto è stato un vero atto di sabotaggio della guerra. Altro che 1 -XO casi singoli dei sindaci della circolare Lazzari! Rinviate almeno le chiamate alle armi. Il deputato socialista dice che i dati esposti oggi dall'ori. Raineri sono disastrosi. RAINERI : — No, facevo .l'Ipotesi dell'incleimaiiza della stagiono! ■MODIGLIANI: — Lei, per essere troppo competente, fallisce nella sua opera! Se è verocheto, guerra è passata dallo stato di potenza allo stato di resistenza e sono necessari piti che mezzi umani molti mezzi meccanici, prov- vedete ai mezzi meccanici e ridate i mezzi umani aH'agwcottura. La Francia ha concesso1un concedo per quattro classi. Il problema tri Italia è posto- 'bisogna risolverlo, bisogna eongedare le classi de*^1874, 1875, che del resto sono state chiamate in deroga alila legge del reclutamento. Pensate feria monte al problema, che vi sottoponiamo, problema che non per-mette alcuna dilazione. I>a Camera ha il do- vere di interessarsi di queste cose e non la- seiarsi dall'interventismo di piazza o di altreparti distrarre xlai ver; interessi del paese. .Sappiate nero che l'Italia non è terra da Hin-dentourg di qualunque nome (Applausi dai so-cialisti) Modigliani annunzuia che data lagravita dell'argomento ha cambiato la sua In-terpellanza in mozione. Prnnnc+n Al mnvhni rroposxa ai mozioni 11 vice-presidente ALESSIO osserva che poi-cite l'ora ò tarda, la discussone incominciatasarà proseguita il prossimo lunedi (Agitazionesocialisti). MODIGLIANI domanda la parola e dice: — E' dovere del Governo di rispondere subito so vuole .pensare sino a luuerlì Lon. Roselli mi darà la risposta dal sepolcro, sepolcro ministeriali?, si intende. Così facendo iti Governo dimostra di don voler prendere sul serio l'argomento di cui si inieressa ila Camera. Ora questo dilazione sarebbe delittuosa. . ,11 PRESIDENTE dà lt'ittura di due mozioni sufrlì esoneri, una dell'on. Giretti e di a.l'ri deputati radicali ed un'altra dell'on. Modigliani per il congedamento dello classi del 1S71 e 187"), e chiede al Governo di fai • conoscere il proprio pensiero sulla dala dflla discussione dèlta mozione stessa. I 'on ROSELLI propoli'.' ohe le due mozionsiano roste all'ordine dol giorno e prega proponenti di consoni re che la discussione avvenga In un'altra seduta, dopo la discussione dell'esercizio provvisorio. l'on. MODIGLIANI rileva che. dato il carattere d'urzenza dolla questione ed n considerazione della crisi, la discussione della sua mozione non dovrebbe prorogarsi. Prefiaote ytalfi via WMPdMawÉ> &te provo** del Governo perche la proposta si discuta do n mirri. L'on. GIRETTI, invece, consente nello, proposta del dovi ino, purché la sua mozione venga discussa lo stesso giorno di quella del Von. Modigliani li l'HE-SiDtiNTE avverte che sulla proposta di Modìgàìani è stata chiesta Spcla votazione per appello nominai:: Domanda la parola il PRESIDENTE DEI. CONSIGLIO, il quale' tra l'attenzione della t'amerà, fattasi numerosa, dice: «Faccio os servare all'ori. Modigliani ed alla 'Camera che l'ordine del giorno di domani è già sta' bilico e non si potrebbe perciò accogliere, la proposta dell'on. Modigliani senza interrompere la discussione del disegno di legge per l'esercizio provvisorio, discussione che è grave e di un'importanza speciale. Prego pertanto la Camera di non interrompere la discussione in corso e prego l'on. Modigliani di nati insistere sulla sua proposta », L'on. ALESSIO la poi osservare che non è consuetudine deila Camera di modificare l'ordine del giorno per lutei-rompere una grave discussione in corso. L'on. MODIGLIANI crede di avere una trovata per raggiungere l'intento e. chiesta la parola, dice : o Accolgo il suggerimento indiretto che mi viene dalle parole del presidente del Consiglio e trasformo la mia proposta, nell'altra, di discutere domattina, In una seduta antimeridiana, la mia mozione PRESIDENTE: « Io inetto in votazione la proposta ilei Governo ». MODIGLIANI: «No. on. Alessio. Ella ha già fatto rilevare iu altre circostanze che la precedenza delle votazioni spetta agli emendamenti. Ora, io ho fattu un emendamento alla mia proposta ed insisto perchè esso venga posto prima in votazione, c ciò oltreché per ragioni di procedura, per questione di principio, perchè la proposta del Governo vuol dire volere e non volere quello che è nella mozione » (Rumori e commenti). BOSELLI: «Mi dichiaro assolutamente contrario alla, proposta' Modigliani, perchè stiamo facendo in questi giorni una discussione molto importante, che non è opportuno interrompere ». MOLINA dichiara die voterà contro la proposta Modigliani, col significato che la discussione della mozione si debba fare Immediatamente dopo la discussione delltesorcizio provvisorio. Voci -. « Ma è quello che dice anohe il Governo! ». PIETRA VALLE, radicale, dichiara che egli ed i firmatari della mozione Giretti voteranno contro la proposta Modigliani. Presentando ■la mozione, pgli ed i suoi amici intesero provocare provvedimenti immediati del Governo dmd,gpuzbssannstTcssulla questione degli esoneri agricoli. Votando oggi contro non intendono rinunziare al «l-ignf ficaio della loro mozione. BELTR.AMI : j Ne parlerete dono le semine». Voci: «Do-ipo la crisi!,.. PIETRAVAtLLE: «Ne parlerò- mo anche con l'altro Ministero » EUGENIO CHIESA dichiara di votare contro la proposta Modigliani, e rivolte ai socialisti, dice: «fe vi ha dato alla testa l'elezione di tre presidenti negli Uffici, non è una buona ragione per tentar? di imporre a noi di seguirvi (vive approvazioni). Noi non vogliamo che il problema per quanto grave vi serva di pretesto per sbarrarci la via in I miglio che è l'adempimento del nostro dovere (Applaifcl). La Ca.-neirt non è in numero. Il PRESIDENTE avverte che si procederà all'appello nominale sulla, proposta dell'onorevole Modigliani, di discutere domattina la sua mozione. Coloro i quali approvano risponderanno -si. quelli che non Approvano risponderanno no. Sono le 20.15. SI fa, l'appello ed il contro-appello; poi il PRESIDENTE comunica che la Camera non è in numero L'on. Modigliani potrà ripreèentaire la sua mozione in fine di una delle prossime sedute. La seduta è tolta tra vivissimi commenti.