Situazione intollerabile

Situazione intollerabile Situazione intollerabile Il pane, malgrado pi-omesse e assicurazioni, seguita a mancare e si rinnova quotidianamento il disagio per migliaia di famiglie. Operai ed impiegati uscendo a mezzogiorno, dopo il lavoro, trovano le panetterie Chiuse, reclamano e protestano con giusto Edegno. In qualche rione, ih vicinanza di fabbriche, ha dovuto intervenire la forza pubblica a sorvegliare prima la vendita delle esigue provviste di pane e poi a sorvegliare che per l'esasperazione non avvenissero incidenti. 11 sindaco ha affermato che la situazione avrà riparo prestissimo; pia poiché nessun miglioramento si è verificato, si fa strada la supposizione che la (mancanza di pane continuerà ancora per parecchi giorni. . Il Consorzio granario dal canto suo assicura che gli approvigionamenti non hanno l subito che un breve arresto di dieci o do' dici giorni e che la farina è stata distribuita con un crescendo notevole. Il quantitativo infatti di luglio e della prima decade di agosto — malgrado l'assenza di qualche diecina di migliaia di torinesi recatisi in campagna — supera quello di piaggio e giugno. Ed a prova, comunica il Seguente specchietto: In Torino In Provinola Mapgio Q.li 28386 Maggio QAi 17373 Giugno » 2087!) Giugno » 21735 Luglio » 33460 Luglio » 24S01 Agosto (9 .giorni) 11200 - Agosto (0 giorni) 12502 Si aggiunge infine che il Consorzio fa bemplicemente e rigorosamente il dovere buo nei precisi limiti assegnatigli: distribuisce, cioè con la massima sollecitudine le farine che riceve dal Governo e in quantitativo che dovrebbe risultare sufficiente bel consumo quotidiano. Sta alle altre autorità di controllare se eventualmente càlibe diverse cooperino all'attuale disagio. Il sindaco al segretario della Camera del lavoro ha affermato semplioemento che esso dipende dalla mancanza di carri ferroviari ina che il disservizio avrà, come abbiamo detto, pronto riparo. Altre autorità tip, noi interpellate dichiarano che la farina non tnanca, ma è distribuita male. Infine i panettieri affermano questa sola circostanza: che la farina manca! Ora questa situazione, jcho ha Iati curiosi, ma che e di una serietà indiscutibile, deve essere prontamente chiarita. Le autorità vinno alla ricerca delle cause; si palleggiano le responsabilità, promettono rimedi, ma intanto il pane manca. hè vediamo quando i panettieri potranno corrispondere regolarmente, come un tempo, al consumo della cittadinanza. Occor irono meno promesse ma rimedi efficaci Se vi sono deficienze bisogna eliminarle, ovunque siano; se vi sono responsabilità è necessario colpirle. Il pane è tale nutrimento, di così largo c indispensabile uso, che ogni sforzo, ogni severa energia di Governo e di autorità locale deve convergere iad eliminare la tormentosa crisi che ci travaglia e che mentre lascia la nostra cittadinanza in una condizione di inferiorità rispetto a quelle di altre parti del paese, può diventare causa di ben pia gravi agi tazioni. Alziamo la nostra voce di protesta (reolamando provvedimenti prima che il problema, già grave, peggiori. Un'aitps riunione di panettieri 1 proprietari forno hanno tenuto ieri sera bella sedo della Lega Esercenti una seconda (riunione. La. prima era stala dedicata esclusi reamente alla stampa, _ quella di ieri sera alle inutorità cittadine, assessori, consiglieri comunali, deputati, ecc. Numerosi intervennero ; (panettieri, rate le autorità. Incordiamo il de (pittato Grosso Campana, i consiglieri cavaliere Bosso e cav. Ratti, il càv. Guglielmi, l'avvocato Gerardi e il cav. Ronco per la Lega esercenti Ha aperto l'adunanza il segretario avv. Bassotti che diede lettura delle adesioni 11 signor Capra e stato relatore per incarico cleU'Associtìzione proprietari .forno. Ha parlate lungamente osservando die se le autorità .avessero dato maggior importanza agli ordini del giorno dei proprietari Forno, Torino no:i si troverebbe al punto scabroso in cui si trova. Oggi inon sono solo 1-panettieri che chiedono farina ina è la cittadinanza che chiede pane. La qunn tità di farina che giornalmente è fornita non solo è insufficiente a creare le antiche scorte, ma non servo neppure al consumo giornaliero che e di 1400-1500 quintali. L'oratore na dato conto delle pratiche fatte presso il Commissario cav. Corinaldi. Questi ha telegrafato al mt histro on. Canepa chiedendo il rifornimento di uno stock di 5 mila quintali di grano e conterà foraneamente ha. disposto perchè siano numeri tate le dotazioni ai mollili e siano ciimiinat vari altri inconvenienti. Ili nostra scienza c Risulta pure che il cav. Cor-inaldi ha avuto in Gieme al sindaco un colloquio col presidente idei Consiglio on. Boselli, al quale sono state ifalte vive premure al Une. di risolvere la deplorevole situazione attuale. 'L'oratore ha poi ripetuto le sue osservazioni di carattere tecnico circa la maggiore o mino ir? effteenza delle varie qualità di grano, insi Btendo sulla proposta adozione delle tavole d ragguaglio. Ha riconosciuto che il pubblico hi diritto di lagnarsi del pane cattivo e la stamp. di rendersi interprete di tali lamenti, ed ha aggiunto che solo un tipo unico di farina c darà un pane migliore. Il signor Capra ha toc cato ' ine vari altri punti che interessano la classe dei proprietari forno ed ha concluso af. fermando che questi hanno fatto e fanno do sacrifici epperciò hanno diritto alla gratilurli me della cittadinanza. I panettieri presenti ap plaudono ed ha la parola Bosco che accenna a vari inconvenienti verificatisi in questi giorni di ressa alle panetterie dove individui del pub iblico a furia di gomiti potevano fare rilevanti acquisti di pane che poi rivendevano stili strada a prezzo di bagarinaggio. L'on. GrossoCampana ha dato lode allo lucide osservazioni del signor Capra caldeggiando anch'agli rado iione della tavola di ragguaglio e invocando •per l'industria dei Mobili l'appoggio del Go verno, sopratutto la concessione della mano d'opera che è indispensabile in questo monaca to ad un'industria così importante per il vet iovagliamento del Paese. Il cav. Guglielmi ha portato l'adesione della t/ega Esercenti da lui presieduta; il cav. Ron co a proposito del decantato pane fabbricato nei forni delle Cooperative ha letto i lamenf cui invece dà luogo, pubblicata éaW Avanti!, ed infine è stato votalo questo ordine del gior no: «L'assemblea dei proprietari-forno di To rino, confermando l'ordine del giorno della lauta dèi 27 luglio u. s. : 1, deplora che non siano presi i provvedimenti suggeriti, atti scongiurare la crisi della mancanza del pane preveduta e che purtroppo si verifica, e ii'Si «te per il ripristino della tavola, di ragguaglio B.o invita le autorità a provvedere urgentemente uno stock di farina atto a rifornire per qualche eiomo gli esauriti depositi : ed a prov Vedere giornalmente al fabbisogno, riconosci 4o in quintali 1500 circa ; 3. raccomanda che 1 consegue della farina siano fatte nov-oltr «li otto giorni dalla data dd pagamento; ripartendo, occorrendo, le medesime In diverse spedizioni, in modo che la farina sia più equi mente distribuita ; 4. Invita le Autorità a dan •la massima pubblicità alle disposizioni pr-c-ci ,se, chiare ed esaurienti circa l'orario di vendita del pane ».

Luoghi citati: Grosso, Torino