L'interpellanza Renaudel alla Camera francese

L'interpellanza Renaudel alla Camera francese L'interpellanza Renaudel alla Camera francese (5ervi:(o spedate della Stampa) P.-.rigi, 2. notte Qauntunque all'ora in cui telegrafo il voto non sia ancora, avvenuto, è certo che il Governo ha ritrovato oggi alla Camera la sua maggioranza, grazie sovratutto all'abile manovra del suo capo. La discissione si è Impegnata, come vi ho annunziato, intorno alla interpellanza Renaudel strila situazione poli, lica e sulla questione dei -passaporti pei delegati socialisti a Stoccolma.. Renaudel ha cominciato domandando al Governo maggiore fermezza nello sua politica di guerra, t Non basta opporre al nemico una serie eti smentite, ma occorre combatterlo con difensiva attiva ». Certi equivoci generati da frasi vuote devono cedere il posto alla enunciazione chiara degli scopi della Francia. Troppe false leggende sono state accumulate stille nostre intenzioni specie in tema di garanzie. Occorre parlar chiaro anche sulfn questione della riva sinistra del Reno. « Una campagna è organizzatila nel paese sul fronte slesso diretta a ravvivare, eccitare vecchie cupidigie nazionaliste >.. Barre», che interrompe, è rimbeccato con vivacità. Renaudel eontiuna: « Il Governo ha oramai la tattica di nascondere la testa sotto le ali e lasciar parlare gli altri. Le nazioni' ansiinointi aspettano una parola chiara». Renaudel attacca Ribot per la politica interna nella quale vede la mancanza di una volontà continua. « E' necessario «a-pere — dice — quale autorità il Governo avrà nel futuri Consigli degli alleati ». Termina notando che le difficoltà economiche crescono ed egli dubita che lì Governo non sia capace di superarle. D. R,

Persone citate: Barre, Ribot

Luoghi citati: Francia, Stoccolma