Il dietroscena della situazione albanese

Il dietroscena della situazione albanese Il dietroscena della situazione albanese {Per telefono alla Stampa). Roma, 26. notte. Il Giornale d'Italia pubblica sul retroscena dell'attuale situazione albanese le seguenti informazioni avuto du una persona' torinese, di cui il giornale non fu il nonio!, reduce du Durazzo: « Il vero scopo della proclamata guerra santa è quello di sollevare contro la Serbia parte dell'Albania, che dal trattato di Londra venne assegnata alla Serbia, per costringere questa' a distrarre una parte delle truppe che ha lanciato contro l'Austria. Gli albanesi di Tirana, che prima sostenevano Essad pascià ' contro il principe di Wied, si sono ora sollevati contro Essad pascià, e ad essi si sono unite le città di Bachiri, Elbussan e Cavaja, I ribelli, co. mandati da ufficiali turchi, che hanno preSo evidentemente gli ordini dall'Austria e dalla Germania e dagli antichi seguaci del principe di Wied, si sono avvicinati a Siak, al di là del fiume Arzea. Durazzo è ora telegraficamente separata da tutto il resto delF_Albaiiia, tranne dalla parte del fiume Mati, che e unita ancora alle citta di Kroia e di Dibra e al villaggio di Siak, le cui popolazioni sono rimaste fedeli a Essad pascià. Essad pascià, completamente circondato da elementi a lui nemici, è partito il 23 da Dibra e Durazzo iter Kroia, per prendere gh opportuni accordi colle sue truppe fedeli, circa 12 mila uomini, per marciare contro i ribelli di Tirana comandati ria ufficiali turchi e istigati da emissari austriaci e da vecchi suoi nemici, ai quali egli, dopo il suo recente ritorno in Albania, aveva concesso ampio perdono. E' certo che Essad pascià gioca ora la sua estrema carta, tanto vero che il barone All'otti, Ministro d'Italia a Durazzo, mi disse nei .giorni scorsi, quando Essad pascià partiva contro i ribelli: «Quest'uomo va a farsi ammazzare ». Sulle colline di Rasthull, che circondano Durazzo, Essad pascià ha eretto parecchie opere di fortificazioni, che rendono la città, ove Éssad pascià occupa il palazzo già abitato dal principe di Wied, assai ben protetta contro i ribelli. « Il barone Aliotti doveva partire per l'Italia il 23 corrente, col piroscafo Ionio. della Società Puglia, per le vacanze natalizie, ma dovette sospendere la partenza di fronte al precipitare degli avvenimenti ».

Persone citate: Aliotti, Bachiri, Dibra, Mati