Vienna inedita

Vienna inedita Vienna inedita Ufficiali e funzicnzri del Kaiser occupano i ministeri Lo sco ramento del popolo // prussianesimo conquistatore — Di mostrazioni prò pace dopo la vittoria ! •• Francesco Giuseppe raffreddato e invisibile — Fame e colera. (Nostra corrispondenza particolare) VENEZIA, 22. Dalle tèrra irredento continua l'esodo di giovani die arrivano,a Venezia ineoguiti dal sospetto e carichi di Imputazioni tremèndo. Essi narravi!) episodi dolorosi dalla vita dei cittadini italiani, rei di sentimenti nazionali, costretti a vivere sotto l'oculata vigilanza dello autorità imperiali di Trento e di Trieste, dove vige di latto la legge marziale. Ad Arco, la cittadina più austriacizzata del Trentino, è rinato, nell'angoscia delle giornate guerresche, un inatteso fervore italiano: molti giovani studenti che bì recavano per l'inizio dei corsi universitari a Innsbriick, qiiest-anno non si sono presentati: anche quelli non obbligati a vestire la divisa militare, sono scomparsi, sono scesi in Italia, a Padova, o a noma. Un giovane allievo ingegnere ili Arco, certo Giulio M..., ha accompagnato al confine set goliardi italiani, tra i quali due «tudenti di teologia, ed è riuscito a farli passale sul territorio italiano. Anche dalle vai- late Ampezzuie è continuo il numero dei giova- ni e anche dei meno giovani che fuggono in-Italia: perchè la vigilanza è enorme questi fuggiaschi scendono a Misurina dai passi più difficili dei monti dolomitici : e qualcuno è ■ aduto in mano dei gendarmi e dei soldati lirolesj che vigilano anche nelle località più impercie o nei posti d'osservazione organiz- zati, in questi ultimi tempi, presso le cime di Lava rido, da dove si può scendere nel Cadore. L'umiliazione di Vienna Poche e laconiche sono le informazioni attendibili che giungono da Vienna o che sono trasmesse dalle agenzie, o dai corrispondenti. La censura, questa secolare istituzione, funziona in modo perfetto nei domini della Monarchia degli Asburgo: nessuna corrispondenza anche la più innocente o la meno politica varca il contine senza, un esame, non sempre intelligente, delle Autorità governative: e non entrano merci di contrabbando : fra le merci di contrabbando il doverno centrale di Vienna comprende tutti i giornali e moltissimi libri: giorni sono furono confiscate alla staziono di Vienna alcune lassi' di volumi... proibiti: alcuni libri scolastici, perchè contenenti poesie del Carducci, e quel libro... rivoluzionarlo che è Piccolo Momlo Antico, di A. Fogazzaro, sono slati respinti : Questo « altro informazioni assai interessanti e originali ho raccolto dalla viva voce di un giovane funzionario residente a Menna e arri vato da pochi giorni in Patria.. Egli mi ha, tra l'altro, assicurato che, contrariamente alle voci corse su qualche giornale italiano e su parecchi giornali francesi, l'esercito, bene omale, tra un insuccesso o un mezzo successo si tiene ancora unito. L'onore delle armi, un certo orgoglio, lo spirito di disciplina e più che tutto la paura tremenda delle punizioni se-vere e delle esecuzioni capitali hanno dirni- nuito il numero dei soldati disertori. 11 mio informatore mi ha detto fra l'altro: — Nei recenti combattimenti intorno a Przemysl e sulle linee Zakliczin-Krosno interi battaglioni di trentini si sono battuti con coraggi".' e con impeto cosi da meritare un elogio speciale da parte dell'Arciduca ereditario. — Ella esclude .quindi che ci siano delle defezioni e delle rivolte nell'esercito austrungarico... — Nulla escludo perché nulla so di preciso. Lo notizie delle sconfitte c' anche delle vittorie giungono a Vienna con ritardi enormi e sono comunicate al pubblico in comunicati anche più sibillini di quelli che il Ministero, della guerra comunica alle Agenzie, per l'estero o ai diplomatici. Lo statù morate del pubblico viennese, fra il quale ho vissuto fino a pochi giorni sono, è impressionante Vienna la città più allegra c ridanciana della Monarchia, abitata da una popolazione, scettica e ironica elio sopporta ogni angoscia con quella virtù che in Italia si chiama slraffot.tenza, ha subito la guerra nei primi mesi c'ino una necessità atroce, senza entusiasmi e senza ira. Ma nel corso dei giorni dolorosi, di mano in mano che ogni cittadino 'poteva, constatalo, assistendo al ritorno dei feriti e degli ammalati, che le sorti della guerra Impopolare -i facevano sempre meno propizie alle armi della Monarchia, l'allegra anima viennese Si modificava radicalmente per quanto silenziosamente. Oramai sul volto sorridente della città delle birrerie, delle fontane, delle grandi austere cerimonie religiose e delle gran- di orgia fescennino e dispendiose, c'è una maschera d'odio, «' I viennesi odiano la guerra non solo perché gli austriaci perdono terreno sui fronti russo c serbo, ina specialmente perché, non solo sui luoghi dove si combalte, ma al Ministero della Guerra, al Ministero della Marina, dovunque, trionfa la. Germania, comanda la Germania, domina la Germania. Il pangermanismo che ha feniatu di tedeschizzare, ma Invano, il Garda italiano e il Trentino insonne nella sua muta, passione di lai unta ha prussianizzato completamente irGovèrno di Vienna. Ufficiali e funzionari del Kaiser nelle vie di Vienna — Come è avvenuto questo? Ma, uon esiste un Governo Responsabile a Vienna? — Il Governo esiste c funziona: esisto pure ino Stato Maggiore austriaco. Ma e 1] Governo '.entralo e la Direzione, della Guerra pur rimanendo austriaci di diritto sono diventali teli sdii di tutto. Appena avvenuti i primi rovesci sul confine ru--so-orientale le alte cariche nilitari di Berlino, avvertite dagli atlaehès miliari dell'Ambasciala germanica che si erano ■er-eti al fronte, decisero dopo un breve scarnilo di spiegazioni di inviare sul fronte russolUstriaco parecchie centinaia tra uitlciali superiori e. subalterni, quasi tutti appartenenti ilio Stalo Maggiore. Il Ministro della Guerra iustriaco e il eonte Berthold trangugiarono laimiliaziono e la imposero al generalissimo ed igli altri gros-bon-net*. Tiiza, verso i primi di Ottobre — appena, appresa in notizia dell'invio iegli ufficiali dei Kaiser a dirigere le truppe austro-ungariche — telegrafo una vivacissimi protesta al Presidente del Consiglio per •'atto umiliante e- contrario alla. Costituzione, la notizia del telegramma usci dal Palazzo le! Governo: qualche, giornale, ungherese rivelò - in breve — l'episodio: i giornali imprudentiProno soppressi... Tit/.a, dopo un colloquio 5on Berehtold, modificò U suo atteggiameuto t approvo in una pubblica dichiarazione la jecisione « del due Governi di Berlino e di .'icima che faceva più forte e potente la di•ezione della guerra e Che rendeva più in,imi i rapporti tra i due eserciti alleati ».a spiegazione non persuase nè gli ungheresi, uè gli austriaci. Anzi diffuse in tutta l'iifleiahta un senso di scoramento profondo, sco■amenio eptdemico che si propagò, con rapiiita impressionante, nei Circoli politici delle juo Capitali e poi anche tra l'alta borghesiail popolino. Per ragioni d'ufficio io ho frequentato, fino alla vigilia della partenza da Vienna, i ministeri. A me. straniero, faceva .•norme e triste impressione vedere aggirarsi n"cinti • funzionari tedeschi che intervenivano, anche non richiesti, nei colloqui. Agli ufficiali per i primi giorni della loro permanenza a Vienna fu consigliato di vestirò In borghese: ma ora,, dopo la festa iter il genetliaco dell'Imperatore, e in occasione della quale vestirono l'alta uniforme, si vedono ufficiali del Kaiser passeggiare, in di- pubblici poteri. Credetemi: l'Austria-governo, l'Austria-burocrazia che sembravano organismi perieli], sono ridotti a una finzione alla quale nessuno crede più. La più grande vittoria il Kaiser l'ha vinta a Vienna, inviando i suol ufficiali su! nostro fronte, contro i nostri ne mici ; l'Austria sta diventando, come la Tur chia, un paese di Capitolazioni e di rapine poli tiche *. Forse il deputato austriaco, che ha com battuto al fronte ed è ritornato ammalato dagli Visa nei corsi di Vienna, sì vedono funzionari addetti all'Ambasciata germanica che passano la giornata e la notto al... Ministero della Guerra I II fatto, di una gravità senza precedenti, ha umiliato la scettica ma orgogliosa anima. dei viennesi che credevano di avere un Governo sicuro e indipendente. Foche sere sono ui deputato cristiano-sociale, molto ligio al Gabinétto e al Partito nazionalista, quasi sinthiozzandu, mi diceva: « Non aveva torlo il dottor Virginio Gayda, giornalista italiano, nel pronosticare la rovina dei accampamenti esagerava, era. pessimista. La veramente maestosa, organizzazione statale austriaca non si distruggo tanto facilmente. Ma. è certo che l'effetto morale della presenza dei prussiani a Vienna è enorme, Si sento che è incominciata l'occupazione politica... Le parlile a scacchi e il raffreddore di Francesca Giuseppe — Ma il vecchio Imperatore, così fiero e orgoglioso dei diritti della Corona e del prestigi! dello Stato, non è intervenuto? — Che cosa vuole; a Vienna ci sono'molti enigmi che nessuno riesce a spiegare. Francesco Giuseppe — è inutile negarlo — e tuicora l'uomo più popolare dell'Austria : questa figura tragica s'estolle, sulle sventure sue e dulia Monarchia, venerata e amata da tutti. In Italia lo chiamano il Monarca degli impiccati; in Austria, e non solamente in Austria, ma anche in Ungheria e nelle regioni bosniache, ina anche in una parte del Trentino, Franz Joseph è venerato. Perché? perchè e vecchio e -infelice, perché era l'unico sovrano del molilo al quale potessero avvicinarsi, in un gior- no dena settimana, tutti i sudditi, anche i più umili anche i più poveri, i contadini, gli ar tigian'i, gjj opera», i pastori. La Reggia più tl.istc, c ,)iu ,.upa si upriva a tutti.'Forma, non sostanza: illusione non realtà: ma t-'1' umjn amano le illusioni. Essi credono all'In. rpra|0rc perchè lo conoscono e gli hanno par lal0 Ma m,e!=to Monarca, che teneva unito l'artificioso mosaico di un popolo diviso di razza e offeso dal Governo medioevalista, dal' giorno dei funerali dell'Arciduca assassinato è scomparso, è morto alla vita pubblica. Nessuno può avvicinarlo: pare più lontano dal. suo pcpolo ilei Mikado e del Gran Lama. E ben pochi lo vedono. Io so che lo stesso Ambasciatore d'Italia, Duca d'Avarila, ha chiesto di conferire con lui più volte e non ha ottenuto che rare udienze; al Nunzio Apostolico e a altri diplomatici fu spesso, cortesemente, dichiarato che l'imperatore non poteva riceverli perchè lievemente raffreddato. Il raiire.ddore dell'imperatore non guarisce mai... A metà di novembre un giornaletto clandestino, stampato alla macchia, pubblicava ima puerile tavola con i ritratti dei due Sovrani morti e regnanti : il Negus-Negliesti Menelik e S. M. Apostolica... — In balia si dice .chi? l'Imperatore sia stato colpito, dalla strage- di Sera levo, nelle sue. facoltà mentali,.. — Non credo: io ho visto, da vicino, Francesco Giuseppe il giorno dei funerali dell'Arciduca ereditario e lo sentii parlare con Berehtold. col Nunzio e col ministro di Bulgaria, sulla soglia della Cappella. Era alto, quasi diritto, pallido come uno spettro, il volto senza una contorsione, gli occhi sporgenti senza una lagrima. Una quercia cosj solida, un corpo cosi fossilizzato' non vegeta a lungo ; muore di colpo, fulminato. Qualche settimana dopo si ammalo: parve imminente la mone; nei circoli prossimi alla Corte si visse in angoscia. Pochi giorni prima di lasciare la capitale austriaca, verso il 10 dicembre, una dama di Corte dell'Arciduchéssa /Ha mi assicurava che Sua Maestà soffre di insonnia, e di incubi, c svogliato e irascibile, non fuma più, ina mangia regolarmente — a cena — la sua insalata verde e. alla sera, col suo aiutante di campo, segue sulle grandi Carte i movimenti delle truppe; ma anziché con le bandierine segna i punti di avanzala e di ritirata dòn le pedine degli scacchi... Miniane nel cervello e nel cuore del Vecchio la passione e l'interessamento per la guerra e per l'esercito. Il resto non l'Interessa " più. Quando, per esempio, gli venne annunziata, con i dovuti riguardi, la motte di uno dei suoi più fedeli servitori, dei cerimoniere di corte intimo conte Scapinelll di Legnigno, zio paterno del Nunzio pontificio, patrizio italiano per famiglia e per nascita. Francesco Giuseppe rimase impassibile: disse soltanto, in veneto, il dialetto che usava col defunto: Beato la che xe morto! Una dimostrazione "prò pace,, all'annunzio dalla presa di Belgrado Ho voluto interrogare n mio informatore sull'impressione prodotta ji Vienna dall'annunzio della occupazione — 'osi effimera - di Belgrado che. secondo le notizie ufficiose avrebbe gettato nel tripudio piu pazzo la pop'o-lazione viennese. — Ecco — rispose l'amico — di dimostra-ziotii se ne fanno poche a. Violina. 1 viennesi.anche i più scalmanati, bulino un sacro terrore degli agenti di P. s. Qualche dimostra-zinne si è latta, ma in senso, se non sovversivo, pacifista. La glande massa proletariaebraica, Immigrala fra le palesi ostilità dei cri- stiuno-soeiali. ha saputo crear,' a. Vienna una correlile assolutamente contraria alla comi- Dilazione dell,- ostilità, l.a .-era della presa di Belgrado i giornali fecero, come ,-,i dice, mattare l'avvenimento; gli od ilici pubblici furono illuminali : in piazza si organizzò una dimostrazione al grido di: Viva l'esercito!Viva l'Imperatore! Vogliamo la pace! la popolazione, ormai tutta in limo e in condizioni economiche atroci, accetterebbe anche unnpace semi-vergognosa, purché la guerra finisse... lo nou credo che il popolo austriaco — se ini popolo austriaco esiste — possa scattar; in una rivolta e inscenare anche una etti mera rivolta civile. Vienna non è Parigi, non è Roma, non ù- Berlino. Il bastone e l'inquisizione di staio hanno imperato per troppi secoli, pei che il popolo, non unito di ideali e di passioni, abbia uno scatto di rivolta... Ma la sua passività no.U'ussistere all'agonia di unImpero i forse più fatale per l'Impero e perla Monarchia... — E l'Arciduca ereditane! £ gli Arciduchi? E i socialisti?. — L'Arciduca ereditario e un giovane senza fascini e senza prestigio. E' un timido. Non godo nò buona nò sinistra fama. Dicono che. al fuoco sia impavido. Io non so altro. Gli Arciduchi, morto il vecchio, il bravo Ranieri, sono soldati comuni. I socialisti sono mediocri o pavidi. Quelli che potevano fare qualche cosa sono fuggiti all'estero o sono in prigione. Ne il trono, no il popolo hanno validi e coraggiosi patroni... Gli spettri — E' vero che la, carestia incombe sull'Anstri a-Ungheria, e che oltre che di feiiti. gliospedali di Vienna, di Leopoli. di Budapestsono gremiti di malati di colera? — 'La farne minaccia, ma è ancora assai lontana. Quest' anno i raccolti sono stati opulenti: di grano c'erano, allo scoppio dellaguerra, enormi depositi. Da. un'inchiesta recentemeute fatta per conto di un diplomatico, inchiesta legittima e sincera, risulta che la vera fame ora serpeggia solamente in alcune Provincie ungheresi e in Bosnia. Nei vii-laggi «l'Austria, è meno sentila elio in città : le patate costano circa 40 centesimi al chilo.ma ce ne sono ancora. Il eosidetto pane di guerra, che. si consuma a Menna — un pamche non ricorda le soffici brioches candide di sei mesi or sono — è salito a 70 o 80 centesimi al chilogramma. per spiegarci in italiano. L'aumento del prezzo del pone ha diminuito ogni fervore guerresco, anche tra i redattori della lìelchspost, l'organo personale di Kon-rad... Il " pane di guerra » è buono, salubre e nutriente: è una specie di pane integrale. Anche le carni sono salite a prezzi alti : la carne suina — il nutrimento classico del popolino — non si vende più perché era quasi tutta importata dalla Serbia, e il pésce si servo forse alle mense delle Arciduchesse... Casi" dicolera e di tifo si sono certo verificati a Vienna, ma non in forma impressionante: in-fatti per ora nessun viennése e fuggito incanì-pagna, terrorizzato dal morbo asiatico. Benché siano aperti i teatri sussidiati dallo s-ttito. anche i signori, che hanno i milioni assicu-rati nelle Banche d'America, non vanno agli spettacoli : si vedono pochi spettatori comandati. Vienna è una. città moralmente amma-lata: è colpita, nel suo cuore orgoglioso; piùelle 'a guerra, la. contrista tragiruirie potestà prussiana, Non si parla dell'Italia! — E dell'attitudine dell'Italia? Degli .• menti a) confini ni ih Polii, di Trieste che guarda in attesa verso Itoma ? — A Vienna è proibito parlare la i'rentuio.'ilelìo sialo digii'èr- .Vinile i |iiù guerrafondai e i più italofobi di nove mesi fa pensano con terrore all'eventuale uscita dalla neutralità dell'Italia, lutti sperano nel barone Macchio, in Voti BOlow: benché verso l'Italia siano concentrati centinaia di migliaia d'uomini, nessun fanatico osa pensare di poter scendere in Italia a rioeciipare Venezia e a. restituire Roma al Papa. Si li.-i pania che l'Italia attacchi! pensi che da) giorno della dichiarazione della neutralità italiana, l'Ambasciata. d'Italia non è più centro di dimostrazioni ostili, e che l'ambasciatore D'Avarna e salutato ossequiosamente come un Arciduca quando passa in carrozza per le vie e lungo i viali della Capitalo. Non basta : un prete, che ha. insolentito dal pergamo l'Italia dei mas. ini, è .stato sospeso a divinls, d'ordine di Berehtold. Finalmente, in Austria si ha paura dell'Italia! ». f