Blow e la sua missione a Roma

Blow e la sua missione a Roma Blow e la sua missione a Roma propositi degli Alleati : riaccordo concluso col ' MiKado per ¥ invio in Francia di 500.000 Giapponesi. (Per telefono alla STAMPA) do « lo sPInto- P« Rovinare dalle prime Parola che f ex-Cancelliere dell'Impero pro- nuncierà nella nostra Capitale, dai primi gesti della sua attività diplomatica, il fine arcano del suo ritorno in Roma presentare il suo Paese, come è ufficio di Roma, 17. notte. Il Principe di Bulow è arrivato a Roma. Tutti gli aruspici d'Italia tendono lo sguar- Perchè sembra già inteso per ammissione concorde che il Principe di Biilow non può cssere venuto i" Italia al 8010 scoP° di ogni Ambasciatore, come fanno in questo momento tutti i Legati germanici nelle Ca pitaIi neutrali.-Questa spiegazione è troppo semp]ice e banalc per <,ssere vera. Non „rc. sentera iX Pnnc,I>e d' Bulow «r nostxo Sovra no le credenziali di inviato straordinario? Dunque, deve essere senz'altro straordinaria la sua missione. E così i cervelli si sbizzar- riscono, e le ipotesi più stravaganti fiori- sc°n° «il giornali e nei conversari del nc- stro chiacchierino Paese, mo come Bulow, che ha raggiunto i supremi onori e coperto le più elevato cariche del l'Impero germanico, non possa leggermente compromettere il suo brillantissimo passato, 6 concludere con un fiasco colossale la sua fortunata esistenza: auasi che la Germania, S'è cominciato col presupporre che un uo- come tutti gli altri Paesi del resto, non desse in questo, momento l'esempio della più mi- rabile disciplina, e giornate storiche, come queste in cui viviamo, permettessero ad un uomo di indiscutibile valore politico e mo- rale dj collocare le vicande della propria , ... . ,. . . , ,, carriera al di sopra degli interessi e delle y " -necessità della Patria, come nelle più usuai. giornate del più basso parlamentarismo im. maginabile. E così si è affermato e stampato che il mrgcvsvlvagitscsdcqpAQpcbccaslKodsfi:ne, si è salutato con entusiasmo Principe di Bulow, per riuscire, non poteva venire a mani vuote in Italia, ma doveva recarci doni preziosi, la sovranità del Trentino e la libertà anseatica di Trieste, da contraccamhiare col mantenimento della nostra j neutralità: e, sulla base d. questa previfliQ-l_l'inviato straordinario del Kaiser, o si sono levati xerso di iui gridi d'allarme, secondo le ten. denze „ , si è ^untl fino a Pendere (come ieri l'altro fece un giornale ìnterven^omsta del- -, la Capitale), che il Principe di Bulow non portava in grembo la pace e la guerra, non veniva a negoziare la neutralità italiana, ma \a indurre n Governo italiano a muovere , , ,, „ ,, . 'passi presso le vane Cancellerie dEuropa . ; ,- per la conclusione della pace. Non esitiamo a dichiarare assolutamente infondata questa nuovissima tesi. Come di-1 renio più innanzi, gli Alleati si preparano! -' ad un0 sforao troppo vasto per debellare la1 Germania, perchè la Germania possa già - necessità di chiedere la media- " i. ♦WWiH Hi Riilnw - 210116 dl chicchessia. La toovata ai uuiow -' paciere non ha maggior attendibilità ctie _ . .. l'altra di Bulow mallevadore del Trentino italiano e di Trieste autonoma, che la Koel- " iliache Zeitung smentiva l'altro giorno in termini così categorici e fermi. , L a««»~ *m* „n«*™ a l o, ;\ Emendiamoci di un difetto della nostra a mentalità troppo sottile: quello di attnbuire l -r,i.r»<,nfi nho nnTkPnfl pseono dal -agli avvenimenti, che appena escono oai m normale, eause complesse, contorte, raisterio. ,jgg quando le cause chiare, semplici, di '.' , bastano a soddisfare schietto buon senso Bastano a Boaaraiare qualunque intelligenza imparziale. Se si os- mente scevra di preconcetti la - serva con situazione creata dal conflitto all'Italia, que- sto si deve concludere: che la neutralità, assistita da un vigoroso perfezionamento assi.uui uu un y.= w i dei nostro apparecchio militare, ha conside- revolmenlo aumentato il valore nostro, il , ,, , _ „„ .„„„.,„ peso della nostra forza sulla bilancia euio- pea. Le altre cinque grandi Potenze quoti- dianamento consumano uomini, materiale, . . „• resistenza economica: noi. dove non ci rm- Ivigoriamo, rimaniamo inlatti. Ciò significa ingrandire, aumentare di potenza e di effi- b ' ., .. . . .. ... cienza: perchè il mondo pohtico è relatività. Se la nostra forza era 10 il giorno in cui il conflitto scoppiò, oggi è certo 20, e sarà 30 E coppio, ue6, v.^..w ^ - - ri» primavera. Si incomincia a scrivere sul e in Germania, chedarà il tra-a Berlo, in Inghilterra . ! l'Italia può essere il peso che u^.o. « ■""■ 'collo alla bilancia, la forza decisiva capace a cui si .inscriverà o, >i»c»vc« . .... a] QuaJe sorpresa se, in condizioni simili,all'Italia ai suoi movimenti, alle sue inten-a<d assiCUrare la vittoria al gruppo e ; ■ ■ ■ .; ., i- zioni è assegnata un importanza molto più a- fx,-ande che in passato, ed ogni giorno ere-m- scente? E se questo è, quale meraviglia che i- uomM di primissimo ordine, se già non <-( R vi siano mandati dai belli- a- «*"v * geranti, per spiegarvi quellopera di infor- inazione, di penetrazione, di propiziazione, che si chiama diplomazia? Se non si usan in momenti come questi i « 420 della diplomazia », come qualcuno chiamò Bulow. aIquando si devono impiegare? Anche la Risia invio nei Balcani delle Missioni o dei Legati straordinari, per far fronte alla si- tuazione straordinaria. Niente di illegittimo i .... , ,. . . „ 5 0 di incomprensibile per le chiare vie della j )ogica pjù domestica che ar)che la Germania » abbia provveduto in modo analogo ai propri interessi por l'Italia, la quale è, ni^amuii&- ^^.^ Intervento Mno stati molo, la sola grande Potenzia europea che rimane neutrale. Il Principe di Eùlow svolgerà del suo meglio, nelle forme corrette che gli sono proprie, l'opera che riterrà conveniente al sno paese: s/enza diffidenze e senza preoccupazioni instolite, che non avrebbero assolutamente ragiono d'esistere, la Consulta tratterà com. lui, come trattava prima con Flotow, ispirandosi soltanto all'interesse nazionale* Sarebbe fare torto grave al nostro Ministero degli Esteri vivere in orgasmo solo perchè arriva un ambasciatore che fu già Cancelliere dell'Impero a scrisse un! libro sulla politica germanica che arieggia i a Pensieri e Ricordi » di Eismarck. I nostri Ulissidi non hanno insogno di cera per turaDtei le orecchie al dolco incantamento delle, sirene, nou foss'altro per questa ragione, che le sirene non esistono più. Dicevamo pfù innanzi dei propositi degli Alleati sulla condotta futura della guerra Questi propositi sono veramente serii e imponenti. Ecco quanto da fonte ineccepibile ci risulta. Gli Alleati contano di aver sgombrato per la metà della primavera la Francia e por la fine il Relgio, richiudendo l'esercito tedesco nei confini della Germania Per assicurare» questo risultato essi getteranno sul teatro occidentale della guerra, oltre all'esercito di un milione di uomini che Lord Kitchener sta organizzando in Inghilterra, oltre ai contingenti di volontari inviati dallo Colonie britanniche, nuovi eserciti di soldati indiani, in modo da raggiungere l'altissima forza complessiva di 700,00(1 uomini. Qualora questi rinforzi non bastassero, alla fine della primavera parteciperanno alla guerra 500,000 Giapponesi. Gli accordi per definitivamente conclusi: e il Mikado ne faceva cenno abbastanza trasparente nel suo discorso del Trono, quando diceva che nuovi sacrifìci forse sarebbero stati richiesti al j suo Impero. ccCcecmpreinliRctoTnzoIupncdplsmefgcriemcqpatet«dnvpdvgpcnnsvvesppcvvdCome si vede la truerra euronei non ha ' uome si vecie, la guena europea non na ancora raggiunto il suo pieno sviluppo. Nuo- l_ ^ ^ ^ I e nel conflitto. V'è di meglio in questo niomen- ; dto da fare in Italia che almanaccare sulla ; missione di Bùlow, e preparare contromine da opporre ai suoi incantesimi. Basta essere, e sentirsi sempre, in ogni ora ed in ogni momento, italiani, puramente, semplicemen,te italiani. L'arrivo A " Villa delle Rose „ Il ricevimento in Quirinale - Commenti Roma, 17, notte. ! Roma, 17 notte 1 stona al]e 9>15( è alTÌV,ato 'alla sUa. zione di Termini il principe, di Bùlow in- Sieme .alila principessa I principi viaggia- vano m ul1? scompartimento riservato di un vagon-salon delie ferrovie germaniche. Alla.stazione erano a riceverlo ì senatori I Vi ( a nvnni'oo n r\ Contini ,n tnttn il nnvrn nlmscFp g1?^*3SeSa&,«nRS^?tIl p^SSK * di Bulow e. la principessa si sono diretta- mente recati in automobile alla loro resi- dfìlfroÌe» ^ ^ "Vi,laj t. -2£ ' - ,-. ..... n principe eia principessa di Bùlow han-Ue ^."^-iS34^' U Tmo ^dn«c?ìtòre . Malia, poscia u,nuovo ambasciatole ha avulo> sempre a villa Malta, un lungo colloquio col suo predecessore von Flotow, jl quale lascia Roma in lungo congedo mo- ì1^, d* ragioni da salute. Von Flotow, che è diplomatujo artista, essendo appassionato simo di musica e di pittura, fu già ricevuto jn udienza di congedo dagli onorevoli Sa- landra e Sonnino. Nel colloquio di oggi von - Flotow ha naturalmente posto al corrente il successore di tutti gli affari in corso pres. o f° l'Ambasciata di Roma. Il principe di' Bu |0W L, US(.,t0 nei poniengs-io in carrozza e - ha fatto una lunga passeggiata colla princi pessa. Rientrato a Villa Malta, ricevette po chi intimi. Egli inizierà le sue visite ufficiali UlcmAo visitl a Paiazz0 m.n*c\n al presi- - dente del Consiglio, on. Salandra, e alla Consulta, al ministro degli esteri, on. Son- nino. Poscia sarà ricevuto dal Re, al quale - presentera le credenziali, e si dice anche a una lettera autografa dell'imperatore di Ger- mania La cerimonia avverrà in forma solentie. Il Re manderà a Villa Malta una ber- ]jna di gflla a quattro cavalli, e il cerimol nlere di Corte per prendere il principe di 0 Biilow, & quale sarà, collo^stesso cerimonia. - ]e do - u riceviménto del Re, accompagna l 1o n viUa Malta e| Il principe di Biilow venne a Roma la pri-'ma volta quarant'anni or sono, nel 187-t, ■.„lia]c semplice segretario dell'Ambasciata I e adesca e vi rimase fino al 1875. Tornò a Ro-j i ima nel 1893 corno ambasciatore, e tenne tale',« i «„„ „i iso7 nr,™ i„ m,« fi, .1,,-nmitn ufficio fino al 1897, arnipo^^™ .c™»™»w a Berlino per la nominaa segretario di Sta- ,|to> minist.r0 degli esteri. Nel 1900 sali alla -ipiù alta funzione di cancelliere, che conser- 'v'ò fino al 1902. Ritiratosi dal potere, venne l Vò fino al 1902 Ritiratosi dal potere, venne ù frequent€mente a Roma, dove ero abituato -L trascorrere l'inverno e dove acquistò » Vii- e Ila delle Rose», per risiedei vi lungamente, n - - , n . i - o a a i - I «ornali si occupano dell'arrivo de! min- !1 6 .." . . .... Icipe6 ma il solo commento politico pubblicato è quello del Giornale d'Italia. In questo corn-|mento, notevole trattandosi di un giornate amico del ministro degli esteri, è molto detto : « Con quali criteri il principe di bulow, consideri le relazioni fra l'Italia e la liei-'mania in questa ora storica nella vita del imondo con quale metodo si proponga di rag- igiungere la mèta cui egli mira a noma, a ;nessuno è noto. E' chiaro che egli è mosso.sovratutto, come patriota tedesco, dalla reali-1stica considerazione dell'interesse che ha il 'suo Paese di conservare e possibilmente svi- toppare le buone relazioni con l'Italia. Ma è facilmente supponibile che egli, uomo di alto intelletto politico, non si dissimuli la neces- sita di considerare anche gli interessi dell'I- : talia, poiché altrimenti egli, per quanto fine diplomatico, lavorerebbe sulla sabbia. La gvvctào aaagsicT-uiza della Nazione italiana considera con molta serenità e con molta calma l'eventuale azione diplomatica che l'exCancelliere germanico svolgerà a Roma, perchè ha piena fiducia nel senso di patriottismo e di senno politico del Governo, il quale chiese ed ottenne da ambo i rami del Parlamento la piena e completa libertà d'azione per la ferma ed esclusiva tutela degli interessi dell'Italia. Quindi sarebbero grandemente inopportuno cosi la aprioristica diffidenza, coli? : la incondizionata confidenza.-Vi sono a Roma dei governanti capaci di condurre le conversazioni diplomatiche con qualsiasi Stato, non avendo di mira che il bene del Paese. Tali conversazioni è doveroso lasciar svolgere nell'ambiente il più tranquillo e corretto, senza affannarsi a respingere fantastiche insidie od a raccogliere altrettanto fantastiche offerte. Il principe di Biilow troverà senza dubbio un tale ambiente in Roma, e lo troverà anche presso l'opinione pubblica italiana, la quale non può affatto adombrarsi — al contrario! — che uomini di alto valore discutano problemi di enorme gravità come quello dei rapporti prosenti e futuri tra duo grandi Nazioni come l'Italia e la Germania. Qualunque debba essere il corso che darà il destino agli avvenimenti riguardo ai rapporti avvenire fra Italia e Germania, è certo che il contatto fra l'uomo forse più rappresentativo della Germania e gli uomini di Stato italiani sarà utile per chiarire una situazione, per definire punti di rista, per impostare problemi. La Germania e l'Italia hanno pieno diritto di reciprocamente sostenere le rispettive ragioni, come si compete a Nazioni libere ed indipendenti, le quali non debbono trarre norma che dai propri legittimi interessi e dalle proprie giuste aspirazioni. Il nuovo ambasciatore tedesco trova, in Italia una salda concordia tra Re e popolo, tra Governo e Parlamento per la tutela dei supremi interessi della Patria. « Gli interessi d'Italia — termina il Giornale d'Italia — unica norma, unica guida della nostra politica nazionale ». A puro titolo di curiosità, eccovi la nuova versione dello scopo della venuta del principe di Biilow, cho il Giornale d"Italia riceva da Berlino: * Secondo questa notizia riservatissima, il viaggio dell'ex-Cancelliere sarebbe stato suggerito da opportunità di politica interna. Il principe di Bùlow sarebbe stato già designato come il primo commissario della Germania nel futuro Congresso europeo per la pace, non solo, ma sarebbe altresì imminente il suo ritorno ad un'attiva partecipazione al Governo. Come occasione del suo ritorno alla vita pubblica, e non per altro, sarebbe stato escogitato l'incarico straordinario a Roma. La sua missione nou avrebbe altro scopo che di preparargli la via per risalire i gradini del potere, e non avrebbe perciò il valore politico che le si è voluto attribuire, ma un semplice valore formale. Si .dice infatti che sarà brevissima la sua permanenza a Roma e appena di pochi mesi, dopo ' ' 1leM- dopo 1 ciualì 11 Principe di Bulow nentrebbe in Berlino con un tito]o dl più e con una carica maggiore. 'Non si I esclude -^condurW^rTnformazione del gior- principe di Biilow ; dovrebbe iniziare accordi col Governo india¬ no. in vista della pace non lontana, affinchè l'Italia, con speciali compensi, si faccia intermediaria fra le Potenze belligeranti ». *** A Palazzo BrasUii, il Presidente del Con. siglio, on. Salandra, ha ricevuto in visita di congedo l'Ambasciatore di Germania, von Flotow, il quale, come è noto, lascia la Capitale.

Persone citate: Blow, Contini, Kaiser, Parola, Salandra