II congedo di Virginia Reiter

II congedo di Virginia Reiter II congedo di Virginia Reiter ! L'attrice che ci "lascia, e che avrà sfaserai«nel nostro teatro Carignano il saluto del con. j^ Humiilto delle su©.memorie. S nuoit'riihlianiìnnn ini un non so cho di |tig*SfflSteSoj di ricordo, d'i rim- ijiianto per cose e per sensazioni che non ri- 1»^^»^^ dice. Vol In ^iJj.»„corà «ptesta sera o per podi* altre an- !'céra sulla «cena di un teatro questa che per tante sere e per tanti unni vi attrasse e vi dominò col buon fascino dell'arte sua.li dice- Ecco, è per l'ultima velia ch'ella. « ri<je 0, r)KLnfro per voi E«a è inSn óioMvln ilka di■ treót'anni fa che.iucud._p.ccaiia.iiKa ai nenxanni la.^cneIjeftl, ch^hTdàto nella Guerra in tempo di pace fece adora-bili il suo riso, la sua. ingenuità, la sua,grazia, vivace, con la. freschezza, di un bolfiore primaverile; ussa è quella Figlia di Jefte, che ha dato il soffio delta, realtà alla; «enttoiwufote eroina del poeta lombardo; jche voi- cjueiffl'. che si congeda oggi da voi ha incominciatocosi a camminare per la bella via dell'arte sua: libera., agile, sicura, con il cuore ePer questa strada tutta, sua, e solo sua, essa ha. comminato per più di (rent'aiini. GIS esempi, i metodi, le mode bizzarre o morbose delle sue compagno non l'hanno cambiala o distratto:- ossa è rimasta fe- clele a se stessa, til suo equilibrio morale ed artistico. K non 6 passata per stanche?.-e non ho. perdute ::t tutto questo lem-no la sua fede, la sua costanza, la suavo- lontà di lavoro, quella, virtù insstiraabilodi interprete', che persiste e si rinnova ogni terà, davanti ad Ogni; pubblico, in ogni genere di opere, "f>n perfetta disciplina, di se stessa e con immutato fervore. Per tutto questo tempo — per trent'anni — essa ha lavorato e conquistato degnamente il riposo, clic oggi sta per conce-, dersi. Cammino, senza fermarsi ma': dalla ! . iprete e effimera e giornaliera, ed e il piti caduco, forse, di tutti gli sforzi dell'tatoHi- lgcnza; non,ha ^thmità e rimiovamentn i;;---^!,'1^;^^^!'^1 ^ per la sua eecelknza. sente più vivo il ramlmaTjc0 ch'essa non debba più rlprodin ' Lg 'trace scuola di Giovanni Emanuel e queUa di sestessa, passò tra i toni più vorii. toccò i generi niù diversi, soli alle interpretazionipiù difficili ed audaci. La. piccola Ilka. bi- ricchina e leggera, eh Mòser e Schòntan, di-vento donna appassionata e fremente neiflramnii del Dumas, del Sardou, del P'-uerò, comprese ed espresse l'arguzia irò- nica -3 sottile delle commedie di Bracco, tonile lo scettro dell'arte rappresentativa.da Pietro Cosso al Feydeau. Non imitò\nessuno. fu lei sola, sempre, in ogni stialnuova figura, lei con la maschera ricca e mirah"- del volto lei con 1 Impeto della; sua passione, con ta sincerità del suo sen-so e del suo buon senso, con la misura e IMnlelligenza del suo spinto, con la sapien-za e v. lesero della sua voce. *"* Ora. tutta questa offerta, eli energia e diari" che Virginia Itoiter ha fatto al teatro iiar.ioiiak' e stu'aniero non si può eli-meriti-case tanto facilmente. L'opera dèll'iniér- di : etisazloni da un'epoca all'altra, ma ap viccrctl ? "I domMua. noi senimmo cne se essa ha deciso eli ritirarsi, nessun filtra, forse, può con parila eli forze e di opere occupai e il posto che si fa. vuoto nella 'schiera attiva delle nostre interpreti, niu- i L h ; c e„ f ne! iol. tempo della sua giovinezza, cosi varia e agile, co- • -, ,- . *i valida e tnwnediata comunicatrice eli in - pressioni, così sapientemente temprata di l„np!i.i!à e di finzione, «li sensibilità c di fervore- Ella e slata veramente, ed oggi, i che ci lascia e ancora sempre la buona ar tfcta, esperia e sagace, che onora e rende ult:.Jm sicr- SS "la, decisione gfflia Re iter, ansiosa e commossa al pen siero di recidere d'un tratto, senza più ri 1» cudt-rlu, In catena, dell'arte sua, ci Ira J^KmSt^At^t J^nS^J^ 'I10 se la beila vivace energia d'un tempo *-"n-o tuttora .'n lei forti e fervide, ella, ben conosce, con saggezza e franchezza di per■<]che vi sono del• tonati sul teatro, Che un interprete non può rinnovarsi e pro- durre rndefinita.mentc, e che M teatro che*' scrive non può piti essere sempre adatto ,^ ^ i.a Oltino m& espressioni. nèj, ,*» può P"i rappresentare m esso crea .clc uonjba propria del suo decoro e dal« ■ -a- S85 .J0, , ., , .., Lf .vincendo i-l saio desiderio, conten jjnendo U suo non attenuato fervore per ciò cli;' 0U-P° finora l'intiero sua. vita, e acuì i1 'nrc£°' ,.Cllo0 ferma decisione non sia in ;I!!1..,'.e.1.1-Zi,.tll.?!:z.z,0 ,lon.,Fi Puo dire. Mentre tremore di commozione, c'era nei suoi grandi occhi ardenti ancora di vita un velo di turbamento, quasi di lagrime. Forse era tutta una visione d:. teatro che le passava dinanzi, tutta una schiera di compagne, al cui fianco cominciò la sua vt ta felice e vittoriosa di attrice: Adelina , .Marchi, Graziosa Glech, e un'altra Virginia, jdalla gola d'oro anch'essa, Virginia Ma rini, e tuffa una schiara di compagni, fra li quali e=sa. fu l'attrice predilètta, Punica limona, la collaboratrice costante e pazien te. docile ed amata: Giovanni Emanuel, Francesco Pasta. Claudio Leigheb, sconi- , parsi già. o Virgilio Talli, e Flavio Andò e il Reynach. simo al Carini, e tetta uni schiera di eroine, che esso abbandonerà d'ora innanzi;'e non saranno più per lei vive ed ardeutj sulla scena: FrourFrou, Fornan- i da. • Odetto, Margherita GaUthier, Fedor... jSans-Gène. Paula Thampieray. Fraiieillon... ! S ilufiamola dunque anche da questo paìgiée di giornnl?. che raccolgono in eme«ti .giórni tf;n{o orr0re 0-j guerre e furore d' | uomini, tanti e così atroci spettacoli d' tat té, innanzi allò emali si fanno timide e si jienziose. qui si per tema, di es?ér frivole voci dell'art>, delta grazia e delle fìnz/o\nì Spirituali,; salutiamola anche noi l'àtlftibe che ci l'ascia. Essa 6 degna d»l salmo e di n„,M|0 ci,e te rivoteera stadera, nella e.aJa del suo teatro, il pubblico, che non Uoltanto la vede ora, dono trent'anni e più L,. fm.idl., 0SCrciZio artistico, allontanarsi |con rammarico'dal 'campo delle sue gitati diano fatiche, ma sa e ricorda la bontà e I l'eccellenza dell'attrice, e l'opera, ch'ella ho j raccolto per Io spirito nostro con inesau j làbile ricchezza di energia e con raro ono1 re per il teatro. d. I.

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