Un inconto di Giolitti con Salandra

Un inconto di Giolitti con Salandra Un inconto di Giolitti con Salandra La voce del paese = Le adunanze dei gruppi «« trattenuto con un gruppo, di cui face-1 p vano parte, fra gli altri, gii onorevoli Fa ««rzilai, Finocchiaro-Aprile, Tedesco, Di Sant'Onofrio, Schanzer; egli ha discorso brevemente di cos.e estranee alla situazione „„uj;„„ .. „„,;,., ,.i dove |pLa vigilia della riapertura della Camera jdha segnato una giornata movimentata a zMontecitorio. La folla era grande; la posta nsegnava duecento deputati presenti. Doma- dni ve ne saranno circa quattrocènto; ma j dfin dà oggi, mono Luigi Luzzatti erano pre- ssenti tutto le maggiori personalità parla- cmeritar!. Una pleiade di ex Ministri popola- pva lesale della. Camera. Vi arizionc degli aOnorevoli Giolitti e Salandra, i loro colloqui nèon l'on. Marcora e il colloquio intermedio cti a l'attuale e l'ex Presidente del Consiglio. Phanno costituito gli episodi più interessanti i della giornata. L'on. Giolitti e giunto aMon. fecitorio, come sempre, a piedi alle ore 16 e si è recato nelle sale di conversazione, dove i gnp Politica, indi è salito al primo piano è stato subito ricevuto nel gabinetto presiderizìa'o dall'on Marcora. l'on Giolitti hi voluto portare il suo saluto affettuoso a! Presidente della Camera giunto ieri sera a. Roma ed ha avuto oggi con lui un lungo cordiale colloquio di cui si ignorano i particolari ma che deve indubbiamente aver riguardato la situazione politica e paria mentare. Alle 10,45 l'on. Giolitti, congedandosi dall'on. Marcora, usciva dall'appartamento di quest'ultimo accompagnato fino ai- srnniepnnts I appartamento presidenziale il del Consiglio on. Salandra, giunto pochi mi ,. . EU>1 puma lo scalone dal Presidente della Camera. In quel momento entrava nell'anticamera del- Pivsidento' a Montecitorio in automobile- l'on. Salandra si recava dall'on. Marcora a conferire con lui intorno all'ordine dei lavori parlamentari. L'incontro fra i due uomini politici fu cordiale. L'on. Salandra s-ese la mano all'on. Giolitti dicendosi lieto di vederlo e chiedendogli notizie «iella sua sìlute. che appariva del resto ottima. L'on. Giolitti rispose con altrettanta cordialità. Fra i due uomini vi fu un breve colloquio di qualche minuto dinante il quale fon. Marcora si trasse, in disnarté. Si ignorano i particolari del collocano Giolitti-Salandra, , . , cordiale con cui esso si è svol- 11111 LU'i 1,111,1 UMU,'UI- <-u" "-'-u 1 lo si può ritenere che l'accordo completo c piste fra l'ex e l'attuale Presidente del Con sigilo nel senso che fon. Giolitti darà il }tU,, leale appoggio al Ministeri nel momento attuale. Quindi, salutato l'on. Giolitti che usciva da Montecitorio, il Presidente, dei Consistilo è entrato con l'on. Marcora negli seguiranno la seduta di domani, essendo uffici di presidenza, dove è rimasto per circa mezz'ora, prendendo dui il Presidente della Camera gli opportuni accordi circa l'ordine delle discussioni da seguire in Parlamento, ("ìli accordi riguardano specialmente i lavori parlamentari nelle giornate che già preventivamente stabilito che questa sarà unicamente riservala alle dichiarazioni del Governo c alle commemorazioni. ! Per limitare la discussione A quanto sembra, è intervenuto l'accordo •anche nel senso che dalla Presidenza «lei Consiglio conio dalla presidenza della Cannia partirà l'espressione del desiderio che che. incomincerà venerdì, sia . "* ""r"*?""'» bruttata di proporzioni e che gli oratori si (ii]Iinstrino consci della impressione clic 'ol'° giudizi e le loro richieste circa l'attèg- giumento dell'Italia nel conflitto europeo possono fare all'estero. Gli accordi presi fra gli onorevoli Salandra e Marcora riguardano l'opportunità o meno di rinviare, come per il momento si era vagheggiato per evitare complicazioni e lotte, le elezioni per le cariche presidenziali, fra le quali due po sti di vice-presidenti della Camera; ina questo rinvio, che sarebbe stato spiegabile trattandosi di un periodo di poche sedute, apparirebbe artificioso qualora la Camera prolungasse i suoi lavori, carne sembra, fin verso il 20 dicembre. Perciò, a quanto pare, si propenderebbe, tanto da parte della Pre- gjQgjizo della Camera quanto da palle del Presidente del Consiglio, di non turbale, anche in questa circostanza, le consuetudini. Un altro degli accordi presi nel colloquio Salandra-.Marcora consiste nella soppressione delle interrogazioni e delle interpellanze, ciò per le ragioni che vi abbiamo precedentemente accennato. Una buona parie delle interrogazioni e delle interpellanze, presentate in questi ultimi tempi, riguardano questioni riflettenti il conflitto europeo come, ad esempio, la neutralità del Belgio, il bombardamento della cattedrale di Reims, i casi di spionaggio, ecc. Orbene, trattare tali questioni significherebbe svolgere argomenti che il Governo, data la neutralità dell'Italia, non vuole in alcun modo toccare. Quindi, secondo si è stabilito questa sera, da domani fino alle vacanze natalizie l'intera seduta della Camera rimarrà dedicata alla trattazione di un solo argomento, che sarà dapprima il programma del secondo Ministero Salandra, e in seguilo hi domanda di esercizio provvisorio e la con- 11 Governo spera, in tal modo, di ottenere una abbreviazióne dello discussione, tantoche nelle sfere ministeriali si afferma diel'on. Salandra intenderebbe di propone di versl0ne in legge dei decreti reali tener seduta anche domenica, onde tentare di flnire domenica stessa la prima diseus- . , „ ; „ ,,; „,,,„,„ ... .. sione; ma la realizzazione di questo nsopo sito è impossibile. Per quanto la discussio- 'ne possa essere ridotta, per quanto, ciò che è difficile, i socialisti accedano ad abbreviar- - . ,. „■ „ „„„ ,, n„. „ ■ • ,'». PU« la discussione non può finire pn|ma della settimana prossima- Potrebbe fidomenica 6 dicembre in un solo caso, j-ii>-.sì_„, , n„ • 1 parola dell enigma. Domani per ora assolutamente inverosimile, va'e ti Iddire nel caso che i socialisti ufficiali, rinun- G ziando a sollevale le questioni su'.<9 quali|p non intendono transigere in occasione rei a dibattito sulle comunicazioni del il r: wto, j n decidano invece di sollevarlo durante In di- j S scussiòne per l'esercizio provvisorio In tal j G caso il terreno della battaglia «.mime seni, plicemente spostato, ma, per .ira, ri ili vi è alcun indizio che i socialisti ufficiali voglia no attenersi a. questo ardine di 'dea c r.er ciò le previsioni più ragionevoli sino sun Pre per il voto .alla, settimana presuma, i Ad ogni modo, la riunione di domani del i gruppo socialista ufficiale dirà la prima altre che giornata delle dichiarazioni del Governo, sarà pure la giornata delle riunioni dei gruppi. Domani mattina alle 10 si aduneranno i La giornata dei gruppi cccsplslbddCesocialisti ufficiali per distribuirsi le vario arnatene: amnistia per i ferrovieri condun-, snati per la settimana rossa, spese militari!"in relazione alla neutralità, provvedimenti jceconomici, ecc. sui quali dovranno parlare|1parecchi oratori. Si dico che non parleranno più di soi oratori, i quali non abuseranno della pazienza della. Camera pure trattando dei vari problemi suesposti. Anche i socialisti riformisti si aduneranno domani subito dopo udite lo dichiarazioni de! Governo. Per essi, si sono iscritti a parlare l'on. Ivanno Bonomi e l'on. Marchesane. Vita dichiarazione di voto farà anche l'on. Bissolati. Domani si riunirà puro il grup- ' P° repubblicano. Nella riunione di questo saranno designati gli oratori, che saranno l e o e a e a solamente due e cioè gli on. 'Colajanui e. Chiesa. Il primo approverà le spese, inili! tari, imre negando la fiducia al Governo; il secondo negherà al Governo la fiducia e le spese militari. Per i repubblicani autonomi parlerà, con la consuèta coscienza della situazione internazionale, l'on. Barellai, il quale pronuncierà una breve dichiarazione di voto. Per venerdì alle 10,30 è stato convocato il gruppo parlamentare liberale, che deve procedere anche alla nomina del presidente in sostituzione dell'on. Grippo assunto al potere. 11 gruppo sembra abbia intenzione di affidare la direzione del partito ad un comitato di ire persene. Sono candidati alla elezione di questo comitato gli on. Arlotta, Dar! e Calisse. Il gruppo della Sinistra liberale democratica sarà convocato domani nel .pomeriggio subito dopo le dichiarazioni del Governo. Prevale, in questo gruppo, la tendenza di limitarsi ad una semplice- dichiarazione di voto. L'on. Grillini, il barbuto segretario del cbcdruppo della Sinistra, ilemocralica, insieme|agli on. Luciani e Teso, ha diramai.i sto- mane. l'invito a lutti i deputali del suo gruppo per la riunione di domani subilo dopo le dichiarazioni del Governo. Anche la Sinistra democratica farà probabilmente co- nosceré il suo pensiero con una semplice (dichiarazione di voto che sarà affidata al-!l'on. Finocchiaro-Aprilè o all'on. L. Bianchi, [S. j | I [Èssendo il Governo risoluto a seguire 'coca la linea di condotta che ha seguilo j finora, linea di condotta, che non dispiace j a h Previsioni sulla discussione gruppi rientrano nella realtà? | L' assurdo dei repubblicani Roma, 2, notte. 11 fortunato incontro nella sala, in cui suole adunarsi il Consiglio di presidenza, fra Fon. Giolitti, che usciva dal Gabinetto del presidente, al quale aveva l'atto visita e dal quale era accompagnato, e l'on. Salandra. clic doveva, l'aie visita al Presidente e che era accompagnato dal commendatore Montatemi, ha importanza politica unicamente' per il l'atto che gli on. Giolitti, Salandra e. Marcora, comunicandosi le loro previsioni sull'andamento dei prossimi lavori parlamentari, si sono trovati d'accordo nel fare una previsione ottimista. L'on. Giolitti ha aggiunto che in Ó08 qualcuno potrà portare nella, discussione una nota, stonata, come avviene in una grande orchestra da qualche suonatore di violino, ina questa, eventualità non potrà, destare preoccupazioni. E' veramente molto sintomatico che i deputati arrivati, fra ieri ed oggi dalle varie regioni, sono concordi nel riferire che lo popolazioni, nella, loro immensa maggioranza, sono contente della neutri iiià e non prestano orecchio a. coloro che sostengono l'opportunità di un intervento dell'Italia nella conflagrazione europea. In questa constatazione convengono tanto i deputati del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, quanto quelli della Toscana, delle Provincie meridionali del continente ed insulari. Essendo questa la corrente popolare, è ben naturale che anche fra i rappresentanti della nazione, senza distinzione di parte politica, prevalga, il proposito di discutere con la maggiore calma e senza compromissioni in un senso, o nell'altro col proposito di non creare imbarazzi al Governo e di lasciare ad esso la responsabilità della condotta che dove seguire l'Italia. an- i nazione, come risulta dal fatto che non attecchito :! movimento iniziato dai partiti avanzati allo scopo di far pressione sul Governo per costringerlo ad uscire dalla neutralità, tulle lo voci che sono corse oggi intorno ad un possibile accenno all'intervento nelle comunicazioni del. Governo non hanno fondameli to di' tmta'. &• coaiumWioni che l'on. Saian- dra farà domani in Parlamento a nome del Governo, saranno laconiche e tali da non permettere ad alcun interprete di torcerle o a favore dell'intervento o a favore dellai neutralità ad ogni costo. In sostanza, l'on. Salamini si limiterà a dichiarare che il Governo persisterà scrupolosamente nella, condotta che ha tenuto fino, da.l giorno iti cui proclamò la neutralità dell'Italia, et chiederà un volo eli piena fiducia, perchè sia completamente libero nella sua aziona per la tutela degli interessi italiani. In quae caso e ciuvie questi interessi debbano essere tutelati, l'on. Salandra .non dirà nele comunicazioni già scritte e si guarderà bene dal dire nella replica ai discorsi dei deputati. Il voto di fiducia quindi che il Presidente del Consiglio chiederà domani alla; Camera supererà, in importanza, tutti i voU eli fiducia che la Camera italiana ha dato ai Ministeri che si sono succeduti dalla coslituzione del Regno d'Italia, perchè giani"13' l'Itttlia si 6 trovata nelle condizioni in cui si trova adesso; giammai l'Italia si è 1 l'ovata di fronte ad un bivio tanto preoccupante; giammai si è presentato un problema tanto grave quanto l'attuale, dalla cui soluzione può dipendere tutta la fortuna della patria. La Camera, in queste condiB zioni, non è in grado di tracciare al Gcn verno la via da seguire, perchè da un lato la nazione approva tacitamente la linea di azione del Governo e dall'altro lato mancano completamente ad essa gli elementi necessari per dare un giudizio con cognizione di causa. La Camera non c nemmeno ih grado di conoscere quale .sia il vero stato dei singoli eserciti combattenti dopo quattro mesi di guerra. Ed è appunto per questa condizione di cose che, innanzi alle iinmani difficoltà del problema da risolvere, si sono automaticamente allentati i legami di parte fino al punto che non soltanto i partili, che espressero la fiducia nel primo Gabinetto Salandra. ina. anche quelli che presero posizione ostile di fronte ad esso, rifuggono, ora, dal votare contro e di creare imbarazzi al secondo Gabinetto Salandra. Clie questa affermazione corrisponda a verità risulta dall'odierna discussione avvenuta in seno al gruppo radicale, che ò stato finora il partito maggiormente ostila al Gabinetto presieduto dall'on. Salandro. fi' vero che oggi non è stata preso, alcuna deliberazione, ma è anche vero che gli oratoli odierni del gruppo non hanno parlato in modo da preludiare ad un voto di sfiducia. Ciò, che io vi ho detto in ordine all'opinione prevalente nel paese, è stato detto nell'adunanza del gruppo radicale, nella ""ale parlarono deputati provenienti da op Poste parti d'Italia e che hanno concorde n'ijénte dichiarato che le popolazioni sono fortemente per la neutralità. Si spiega cori condizione di spiriti come la prevista* nc< falta dall'on. Giolitti nel suo momentaneo incontro con l'on. Salandra, sia ge neràlmente confermata nelle sale di Monte» ottono. Ci potrà essere, nella imminente dt- scussiòne, qualche nota stonata ma non potrà, essere tale da destare preoccupazioni^ Ih qualche circolo politico si temeva che l'on. Cappa, repubblicano, parlando « prò Belgio », potesse provocare qualche manifestazione incompatibile con i doveri della neutralità; ma l'on. Cappa, appena arrivato a Roma, e ripartito alla volta dell'alta Italia col proposito di star lontano da Montecitorio. Ripartendo, scrisse una lettera all'on. Chiesa per dirgli: « Son venuto a Roma questa mattina col proposito di restarci per i lavori parlamentari, ina, letto il tuo discorso e lo deliberazione che avete preso, mi affretto a riprendere il treno lasciando a te il compito di' spiegare alla Camera come si possa votare contro le spese militari e chiedere all'Italia proprio la guerra ». L'onorevole Cappa starà lontano da Montecitorio, perchè non se la sente di seguire il gruppo repubblicano nel più grande assurdo. Il momentaneo c fortuito incontro fra l'onorevole Salandra e l'ori. Giolitti è stato da qualcuno ingrossato alle proporzioni di una conferenza prestabilita. Questa notizia non Jia ombra di fondamento. L'on. Giolitti sarà assiduo alle sedute della Camera ed è molto facile di prevedere che, a differenza della scorsa estate, quando egli eia molto lontano da Roma, questa volta non potrà essere ripreso, senza opposizione, il gioco di accusare l'ultimo gabinetto Giolitti di tutti i mali del mondo. Allora i suoi colleglli di gabinetto ebbero il torto, lui assente, di non reagire all'iniqua campagna; ora, lui presente o circondato da numerosi e fedeli amici, non potrà essere ripetuto impunemente che Giolitti lasciò il paese in condizioni disastrose. C.