Poincaré, Viviani, Deschânel e Dubost visitano le posizioni nelle Argonne ed i forti di Verdun

Poincaré, Viviani, Deschânel e Dubost visitano le posizioni nelle Argonne ed i forti di Verdun Poincaré, Viviani, Deschânel e Dubost visitano le posizioni nelle Argonne ed i forti di Verdun (Per telegrafo alla Stampa). i 29 tt y a a a i i i a e e o i , i à o e e e e. e e l n n I r nbo il e to al re a, ti a ei rci a a; ia o Parigi, 29, notte. « Il presidente della Repubblica, Poincaré — dice una Nota ufficiosa — il presidente del Consiglio, Viviani, il presidente della Camera, Déschanel, il presidente del Senato, Dubost, hanno ieri visitato le posizioni della foresta delle Argorme, e si sono particolarmente interessali ai ripari di terrà e di rami costruiti con notevole ingegnosità. « Percorrendo a piedi le linee attraverso il bosco, si sono fermati presso parecchie batterie e si sono fatti spiegare i particolari dell'organizzazione elei tiro indiretto. Essi hanno visto col cuore stretto la sventurata citt.aelinu di Clermont en Argonne, incendiata e distrutta dai tedeschi. Si sono poscia recati a Verdun, ove hanno visitato nei suoi particolari il forte Donaumont e le opere avanzate del campo trincerato. Hanno anche fatto una lunga visita all'Ospedale Militare, dove, tra i feriti hanno visto l'exsottosegretario di Stato Maginot. « La sera sono partiti da Verdun », Heligoland irriconoscibile Uno straniero ha potuto visitare Heligoland; egli si ò trovato nella baia una delle sere dell'ultima settimana. Era quasi buio, il viaggiatore non vedeva che la luce a prora del canotto nel quale si trovava. Ad un tratto si avvicinò una torpediniera, che faceva una perlustrazione nella baia. Ogni sette minuti delle torpediniere in perlustrazione facevano dei segnali lo ime colle altre. L'isola ha mutato aspetto dopo la guerra. Al posto della stazione balneare vi è una terribile fortezza. Tutti gli abitanti hanno lasciato l'isola. Non si incontrano più che marinai e ufficiali di marina. Alcuni operai e alcuni ingegneri sono i soli borghesi clie si incontrano. Le infermiere sono le solo donne che si trovano nell'isola. La parte dell'isola più fortificata è la regione delta Oberland. Molte case sono state distrutte e molti alberi sono stati abbattuti per fare lo spazio libero ai cannoni. Ciò nonostante, lo spirito della guarnigione è gaio, la musica dà concerto ogni pomeriggio. Fra le sei e le sette di sera incomincia il duro servizio notturno. Bisogno, sorvegliare il mare. Gli uomini infatti vigilano e attendono tutta la notte, per non essere sorpresi dal loro potente nemico. Un cieco glorioso Mandano da Bigione una .-cena molto suzosebumil algtazifuuCufrgfenspcsl'tedseine rSmpgfrvdicsl'vidmfgmisactcommovente. Il generale Journès, governa- Utore eli Digiono, ha consegnato la croce del la Legion d'onore, alla presenza dei meni bri dellis sua famiglia, al glorioso ciecei, illftenente Muller, di 95 anni. Questo ufficiale, j che era prima. Clelia guerra ingegnere a ' Parigi, guidava i suoi uomini all'assalto delle trincee tedesche sulla Musa, quando una palla nemica gli attraversava il viso da un occhio all'altro, infrangendogli l'osso nasale. L'eroico ufficiale era già stato citato all'ordine del giorno per la sua bella condotta. Suo fratello è pure gravemente ferito e si trova all'ospedale di Lione. vSotto un cimitero zlmttttl| pa il eli 2i le Mandano da Ghalons-sur-Saóne una let-l tera diretta alla sua. famiglia da un tenente| eli artiglieria, il quale scrive: «Ad alcuni chilometri da.... love mi trovo in questo ; Smomento i tedeschi si trovano da una par l'te del cimitero, ed i francesi dall'altra, seni-. Ppre nelle trincee. Un giorno il Genio fran- «cose ebbe l'idea eli costruire una galleria asone il cimitero; ma i tedeschi fecero lo : RBfesm e uno scóntro micidiale ebbe luogo ««ulto le, tombe D'altronde i tedeschi presero Ndelle tombe di famiglia, dopo aver- fsarcofaghi P si servirono elil sIÌH inglese fucilato r., . . li;n giornalista americano, il signor Ihoin- 'son, racconta, come un soldato inglese, ai- possesso ne trasportati questi sepolcri come trincee di spionaggio, attitudine sino restalo in flagrante delitto conservò una ammirevole all'ultimo momento. «A Nieuport stavo scrivendo nella mia camera, — scrive il Thomson - - quando intesi sotto le finestre i soldati tedeschi gridare: «Un inglese', un inglese». Mi precipitai fuori, c vidi, circondato dagli ulani un uomo, il quale sotto gli abiti borghesi lasciava vedere una camicia kaki. Si trattava, senza dubbio di un solelato inglese, alto, biondo, coi capelli in disordine, l'uomo era una imponente figura dalia lesta ai piedi, zalAlcuni soldati tedeschi che conoscevano u-Iqualche parola d'in e mani, gridando: celi' una spia plese lo indicavano con «E' una spia è una o.!spia,... seguii questo piccolo gruppo fino alla If..n„..ir. rtftve =i twimva il Oimitipr r.ene. o-! fattoria dove si trovava il Quartier Gene o-irate degli avamposti tedeschi, per farmi una i idea di'quello "che sarebbe avvenuto. Ero lelesideroso di vedere come si sarebbe agito verso di lui. Ignoravo tutto di questo di- ! sgraziato, anche il nome del reggimento al ! quale doveva appartenere. Indovinai sola-.• i mente dall'aspetto che non era un ufficiale. ri!Esso restò chiuso circa un'ora. Tutto d'un [tratto lo vidi uscire inquadrato da quattro |uomini armati con la baionetta in canna,a- comandati da un ufficiale, nessun legamena gii stringeva le braccia nè gli impediva dila marciare e con andatura ferina lo vidi a-u- vanzare, il corpo diritto, calmo ■? senza che di il viso tradisse la minima emozione. La vi- tà sta di questo disgraziato marciente verso ie- la morte, come se si fosse trattato «li una na rivista, sorridente, Ja fronte alta, il petto n- diritto mi fece scendere le lagrime dagli si occhi, e non potetti resistere, nonostante il io. pericolo che io correvo, di gridargli: «Bra- he voi Arrivederci!». Egli volse dolcemente la ito testa, e fissandomi gli occhi, fece un segno do cK ringraziamento; che n«llo stesso tempo voleva dire indifferenza pei- ciò che andava succedendo. I soldati si collocarono in mez zo ad una strada. «Lontano gli obici rumoreggiavano, e si sentivano avvicinarsi a poco a poco il tamburi e le trombe di un reggimento in marcia. I quattro uomini che costituivano il plotone di esecuzione indietreggia.va.no di alcuni passi per prendere posizione. L'inglese si raddrizzò neramente e battendo i talloni l'uno contro l'altro si mise in posizione di attenti. Si intese mia scarica di fucili e l'inglese non era più... Una visita al Kaiser «La. Francia di domani», racconta che una signora francese appartenente alla Croce Hossa era stata fatta prigioniera in una battaglia lungo l'Aisne. La signora francese, essendo stata accusata, di spionaggio, risolse di scrivere al Kaiser, il quale fece condurne a se la prigioniera. Il giornale, al quale è bene lasciare tutta la responsabilità del racconto,, così narra il colloquio : « Presso la stazione di Charleville, erano state disposte due case per il Quartiere dell'Imperatore. Dei cannoni disposti sopra il tetto proteggevano la residenza del Kaiser dagli areoplani. Il Kaiser faceva delle passeggiate a cavallo e in automobile, di tanfo in tanto passava qualche ora colle truppe, e cercava di ispirare loro, colla famigliarità del linguaggio, devozione e coraggio. Sopra il Kaiser vegliava giorno e notte il maggiore von Plessen, dal quale il Kaiser prendeva consiglio per la minima passeggiata, per il minimo ricevimento. « — Riceviamo la dama della Croce Rossa francese — aveva giudicato il maggiore von Plessen. — Ed il Kaiser aveva dato or dine che la signora fosse introdotta- Essa fu introdotta in una sala illuminata dall'alto come il laboratorio di un artista. Era la sala da pranzo della casa occupata dall'Imperatore. Giunta sulla soglia, la signora vide seduto a un piccolo tavolo, ingombro di carte, un ufficiale vestito con un'uniforme verdastra. La signora durò non poca fatica a riconoscere in quell'ufficiale Guglielmo li.. Egli si alzò e disse: — Porgo i miei saluti a una signora francese. «L'Imperatore si era fatto radere i baffi, il suo viso ingiallito rassomigliava piuttosto alle caricature che si fanno di lui che ai suoi ritratti. Lo sguardo era vago e incerto, tratto tratto si notava un leggero tic nervoso, sorridendo. L'Imperatore- ripetè sedendosi: « Rivolgo LpbqqasrridscLrvis Un saluto a una signora francese ». Poi ri- farmì la guerra'.' — Sire, creda... volse alla prigioniera questa domanda — Perchè la Francia vuole ad ogni costo - Non sapete che la Francia ha mobilizzato per la prima? — Credo invece che sia stata la Germania la prima ad invadere il Belgio. — Ah! l'invasione del Belgio! Ecco ciò che mi si rimprovera! Ebbene, sentite: abbiamo trovato a. Bruxelles la prova che esisteva un trattato fra il Belgio, la Francia e l'InghilteiTa per assalire la. Germania. — Sire — mormorò la signora — appartengo alla Croce Rossa. Sono stata acculata di spionaggio, perchè mio marito... — Quanto all'Inghilterra — continuò l'Im| peratore senza dar valore a. ciò che la. signora diceva — essa è la perfidia persóni l | ; Spora «nceva - essa e la l'Hata. I. Inghilterra ha tradito tatti, me per . P.'-nv;- Domani essa tradirà anche a Fran «f. Come mai la Francia ha potuto unirsi al a sua eterna nemica? Attendevo di me : R.H" da voi. Voi macchiate la vostra reputa «one chiamando in vostro aiuto de, barbar N- Nea vediamo che le vostre truppe sono formate da negri avidi di sangue umano, l Ln signora francese sollevo il capo e disse semplicemente con ve>ce calmissima: — Non ho mai senUto dire che i nostri li ragliatoli negri assassinassero bimbi, fuci- lasserò vecchi, incendiassero case, violns- ' -,be n , a o La signora aveva pronunciato le ultime parole quando von Plessen socchiuse la porla. — Sta bene- concluse il Kaiser — Siete stata accusata a torto: sarete rilasciata. Non mancate di ripetere, ed esattamente, ciò che vi ho detto. li dono delle donne di Rivesaltes a Joffre 1! generale Joffre a.vrà. come tutti i suoi soldati, una maglia, eli lana.. Le madri, le ragazze di Rivesaltes. paese natio del gene l'ale, hanno avuto un commovente pensiero: quello di confezionargliene una. Tutte le a donne del paese vi hanno collaborato, dalla . bimba più giovane alla più vecchia nonna: a tutte hanno voluto portare rver In maglia E. R. o dol » nostro Joffre », come esse dicono, un o po' di lana, o fare qualche maglia. L'indù- mento è stato spedito al gran Quartiere gel nerale, e sarà consegnato a .Toffre dalla più -.vecchia donna del paese igpdrzPccr