La moratoria e l'aumento della circolazione

La moratoria e l'aumento della circolazione La moratoria e l'aumento della circolazione Nuova moratoria od aumento di circolazione? - Scienziati e uomini d'affari - Gli aiuti al commercio ed i bisogni del Tesoro -Un prestito italiano per la difesa nazionale ? ' t.-^,.,- «ai „;„r^„i; *:j;„ x i Peive nei giornali quotidiani e tecnici u- afa u^SZSfà-u* m,oKa paT" rts«."l Ì ...1 ? > * u^"^,.0 od essa partecipano valorosi cultori delle discipline economiche e uomini pratici di commercio e di banca-. Del nostro Piemon- te vi hanno preso parte segnatamente Gu- «tavo Deslex, Luigi Einaudi, Acliìlle Loiia, Edoardo Giretti e il Fabris delle Opere Pie gi S. Paolo- ;L'Italia deve ancora, o no, aumentare la tireolazione cartacea? ! l'osta in questi termini generici ed astrat- ti, la domanda non avrebbe consistenza pra- tica. In tempi normali e di pace, scienza od esperienza di governo oramai condanna.no i i>. ripudiano coucordi le veccliie e sfatate il-i lusioni dell'inflazionismo cartaceo. Una sai- iti rircnl-r/iiMie n ri-servi ■mr*-n pd un aiste-'da circolazione a «serva .iurta ed un s.ste ma equilibrato di bilancio internazionale dei ^amenti, sono la base prima cella prospe- ntu economica e del credito pubblico e prl- concussa,.^.^«OM.^5lratoioiW'de- vaio di un paese. Oramai js convinzione in- genera nell'aggio dell'oro, che debilita c sfi. lira l'esistenza economica di un paese, fai- ladra i: salani, rincara 11 credito ed i viveri «costituisce una subdola e pericolosa rasi- dm al benessere popolare. . Ma oggi il problema pratico di governo e diverso. La guerra ha creato un ingente re- Etrizione di fiducia, di credito e di mezzi mo- netarii e bancarii in tutto il mondo civile, anche neutro: dagli Stati Uniti all'Olanda, nei paesi del Baltico come nella Svizzera ed in Italia Di fronte a tale crisi, temporanea ma intensa, che minaccia scuotere la prò- " il lavoro nazionale, quale ò :' duzione ed il lavoro nazionale, quale e il mezzo concreto, pratico, di cui può c deve servirsi un Governo per sostenere c per te- nere, su la debole compagine economica, del- l'Italia, sia nella stasi della neutralità, sia nel momento, assai più gra.ve, di una even- ruale entrata in campagna? Tre o più mesi di esperienza ci consento- no oramai un giudizio concreto e positivo eulla base dei fatti. L'Agosto fatale sorprese,,in modo fulmi-neo, tutii i Governi del mondo civile col pericolo di una immane e tutti non ebbero che due mezzi per iromeg- piarla : aumento di circolazione e moratoria, Ma a questo punto, tosto si verificarono tendenze diverse. / Un primo gruppo di Stati, Germania, In- ghilterra e Svizzera-, poggiarono quasi esclu- Bìvamente sulla creazione teoricamente illi- mitata di emissioni cartacee o di altri slru- del mondo civile col pe- «e catastrofe monetaria: Oic due mezzi per fronteg- monti di credito, come i conti coiTenti con chòques, Questi paesi, economicamente e bancariamente forti, rinunciarono quasi al- la moratoria o l'adottarono in forme atte- nuate amiti. Ed bramai ne W usciti. . Un altro gruppo di Stati, Austria, Unghe- ria, Francia e Russia, utilizzarono ad un tempo emissioni cartacee larghe, a miliardi, « moratorie rigide. Ma il recente decreto del Governo francese attenua, fortemente la mo- ratoria ed avvia la Francia alla ripresa nor- male colla riapertura delle borse. Per ultimo. l'Italia, quasi sola in Europa, compresse, più d'orai altro paese, le emis- wioni di biglietti per il commercio: adottò invece un sistema rigido di moratoria. Essodura ancora e si ignora che. cosa avverràcol nuovo anno. Moratoria o aumento di circolazione ? Siamo tra, due mali, dolorosi, ma inevitabili. Quale scegliere? In fondo v'ha molto di vero nell'affermazione di un autorevole giornale finanziario che gli uòmini di scienza sono in buona parie — non tutti però — per la restrizione, dli uomini pratici sono invece per l'aumento di circolatone. Ed in questoieiiso si pronunciano le Camere di Commor-econcmicli- del eenso si pronunciano ciò e le rappresentanze paese Chj ha ragione? Chi mi torto'? - - Arduoproblema, che giova esaminare sopratutto dal sunto di vista delle necessità pratiche di governa. Achille Loria, illustrazione dell'Ateneo To«clama, «viglio i danai della moratoria cl»^nw,«,.,„,«o^.t^ rlnlM mmuili c raorrrln <1f-I. iì deprezzamento della moneta e l'aggio de loro, prodotto da un eccesso di emissioni Ma a lui pare rispondere, pure con indiscussa autorità scientifica. Vilfredo Pareto, che, con spirito di rassegnata praticità, osserva che un giorno o l'altro dovrà cessare la moratoria, e in quel giorno sarà necessario aver denari per restituire i depositi. Ed in allora bisognerà allargare la circolazione! E qui, fra le opposte opinioni scientifiche.motte, d. ^ttuMmJOtjmm» «1credlto: e colla eccezione, quasi unica del l'Italia, ogni Governo, assai più di una dura moratoria, ha preferito ricorrere adun aumento, anche laigo, di circolazione Lo riconosce implicitamente lo stesso Prof Fontana-Russo, che abilmente dirige l'otti ma «Finanza italiana» e che ha intrapresauna vigorosa campagna contro l'aumento dcircolazione. Tutti gli Stati civili, anche neu-tri - dall'Olanda tleiiimatica alla Svizzeraaccorta. hanno, in proporzione, ricorsopiù dell'Italia, all'aumento di circolazioneTutti si adoperano per districarsi dalle vetsterilizzanti della moratoria. 8000 1 In Inghilterra Lloyd George ha diramate00 lettore al commercio, che in maggio•anzasi pronunciò contro la moratoria; cheverme abolita. E lo stesso Governo inglesecon una politica di cui persino gli aweraarproclamano il successo, dopo aver data latjroDTiafiararizia ai rischi marittimi', ed allecambiaU circolanti al 4 agosto (per 2 ,niliardi e mezzo di franchH), ora ha acquistati zuccheri per 450 milioni di lire, perrifm-nime il paese; garantisce il 60 pecento deli riporti su titoli e valori di borsaed ha iniziati gli studii per assumere sopradi sè tutti i crediti iu sospeso dalPlnghillcrra verso l'estero, che pare si aggirino intorno ad mi miliardo. Ed a tutto ciò provvede con una. polit:c;i, monetaria semplicissima: coQJ'apoitui .1 illimitata, di crediti', a miliardi, presso la Banca d'Inghilterra coiremissione di higliett;1 di Stato mai visti prima d'ora in Inghilterra forse chgià ha raggiunto eli 800 milioni di lire. Or beiv, qui si ripre-senta lo inesorabildomanda, che altre volte ho posta a instesso ed ai lettor;. Tutta la numerosa valorosa, pleiade di Ministri, direttori dbanca, uomini di affari, professori ed economisti del mondo intero, che in ogni .Statcivile — più assiai che in Italia — ricorsa cosi larghe emissioni cartacee, ignoravl'orse i pericoli e le aberrazioni di Giovalini Lav e dell'inflazionismo cartaceo? O nonprevedeva il^e^zamejito dei bigl^ti soùto la pari dell oro. che È già salito al 7 pemento in Germania ed al 10 per cento, circain Austria? No certamente! Ma di fronte all'immaued improvvisa catastrofe, clic minacciav,i .•rugg'-.rc. ad uno tal uno, gli strumen i , , .... ,, d- del sistema economico di ciascun Stato, i m" U t'ì0Ver"ì 1,a-mCi- sonUta» dH Pi»'al a0 I,DUIÌ0'-1;1 "e<«ssitf d! assumere la difesa se degli interessi collettivi della nazione. UniDi paese non può lasciar cadere il suo sistema - bancario, monetario, industriale e commer- ciale, senza iLscire spossato e sfinito dalla , neutralità, come dalla guerra. Da ciò Io e sforzo supremo di ogni Governo di sorreg ;gere al massimo le energie nazionali, per a una futura ripresa, economica, ! E dove l'azione dello Stato fu più larga. - e sollecita — sopratutto con gli aiuti dell - credito. — ivi appaiono minori i danni c,j d maggiori le energie riparatrici! o i „ . — -i Commercio e tesoro - T,..nu.,i,i1„ tn4t- j „„„,.,„.,. -'. ' P'°b.ibi.le che due fatti di particolare irnportanza sluno gfllgBiti agli avversari1! i ^iV,„„„„„(„ ,,„n, ■ 8 dell'aumento della circolazione cartacea, - E è ,tant si pi ò bt - _*K UI1 ahl(Iizif, sif.„,.fl £ KiStf 1 sarò, un giudizio sicuro e fondato. Il primo è la dissonanza, in Italia fra lei - emissioni ..autorizzate» e quelle «.effettua-1 - . u7^1b^àm^mi& nfSmuTt^ST - m^S^^^^^^^ i gamcnt0 di circolazione, che .. teoricamen- le„ poteva crescere di 1.785 milioni quasi di a miliardi! In realtà, questi aumenti di cir- e co]Mione, speciailmente come aluti al coni- merci©, restarono in buona, parte puramen- te potenziali. Alle ultime situazioni, del 10 , ottóbre, rammento di circolazione tra Ban, che e Stato, non era che d d ni, ossi ;jpiedelocipsgve aspqmappena a me autorizzate. Tipico e il fai - Iioni di maggiori biglietti: coi ' circa i io niM.'o43 per cento delie somfatto dei 300 mi... concessi con R. l Decreto del 18 agosto per rimborsi delle e Casse ordinarie di risparmio. Ili tre mesi, - l'emissione loro non è in realtà salita ohe"il - j>3 milioni sopra 300, ossia a meno del 9 a per cento! - Un secondo fatto, degno di rilievo, si <■ pure prodotto. In Italia abbiamo due specie o- di ciicolazione cartacea: o la circolazione bancaria per sconti ed operazioni di commercio, clic è la vera pro- -!dultivà e sana; eg- sinuiscc un pericolo indiscutibile di imrnobi-lea, "zzazioni e di deprezzamento della moneta I ao Or bene, di quanto crebbero dall'agosto in !Poi in Italia le due specie di circolazione? n- Al l.o agosto la circolazione bancaria tou- «ale in Italia era di 2.265 milioni: alle ultji- me situazioni è di 2,865 milioni; 600 miliou- ni in più. Ma di essi il commercio non. prò- d17r15cleeearpddi be- la circolazione di banca e di Stato peri i: 'te spese civili c. militari, del Tesoro cVeo- dg- stUufece un perìcolo indiscutibite dilimnobi- «rennsdvn fitto clic da 191 milioni, una vera goccia d'ae e Qua, come ebbe a dire un eminente indù l- striale. Altri 23 milioni andarono alle Cas e- se ordinarie di risparmio: gli altri :!S(i mi-'M^/^QUamno soltanto al Tesoro, per le\\ii! dmpe- spese dello Stato n Per dirla in breve; dall'agosto in poi, si i, emisero 775 milioni di biglietti in più: 600 el cl! Banco e 175 di Stato. Di traesti 775 milio- o- jji, circa 560 se lì prese lo Stato per le spese r- Qel Tesoro, per rimborsi alle Casse posiali. i000- H commercio, in sconti ed anticipazioni a, non ebbe che 101 milioni: 23 andarono alle s- casse ordinarie di risparmio, ò ,^osì ^'-*'e nuove emissioni il commercio so cobe meno di un terzo: il resto giovò solo à lesoro. Ciò dimostra pienamente giustiadi ra er e ficaia la tesi più volte sostenuta in queste pagine: che in Italia gli aumenti di circolazione per operazioni di commercio furono olire modo modesti. Nulla quindi di più naturale dello lagnanze e delle agitazioni del ceto monetario, a nome dello industrie e del lavoro. Intanto si produceva uu altro fenomeno che ancora continua, A misura che i depositanti ritirano dalle Banche a dalle Casse i depositi ed i conti correnti, li tesoreggiano to ?" ^Jl^^H^i* di mi'ioni •# **• r- # , J? «HE^ UT- el ,>,l"Jli banco d Italia, Banco di Napoli e di Sicilia — avevano complessivamente :ì& milioni di depositi a conti correnti, ecc. Al 10 ottobre erano saliti a 658 milioni, con un aumento mai visto di 298 milioni in tre mesi. L'afllueuzfi dei depositi ha fortunatamente consentito agli Istituti di emissione di au- o o di o» ' «™- $.f »B"*> '» 1»! «»' <"1*™ "» I. """Olii OH ni io, sre si. oa milioni Vi'iS, ossia di 452 iuìli"ni. 11 movimenti) continua, e la Banca d'Italia, abilmente restaurata e diretta, veda ancora, ora i suoi depositi crescere in ragione di due milioni al giorno!- Cosi tra moratoria e restrizione di circolazione si è venuto scuotendo c depauperando quel sistema bancario del paese, clic deve; essere la base della nostra ripresa economi* cu. Nessuno disconosce i miglioramenti che, a pace fattu, gioverà, apportare al nostro irio: ma in tempi di crisi, è e. bancàr «1 emissione. E giova riprendere concordi «„•«- pera benefica e patriottica di fiducia e dì restaurazione nel sistema bancario nazio- el na ad J*".'1 e of ti dsdgcs«virrdpsmerldngqmgp•dQuesto è il compito della nuova politica monetaria che oramai si impone. Il gennaio sa j1™?™ viene: "il decreto di moratòria ha di ^nlmie c conviene emanare nuovi prevvedtu- imi,,tl: D°bhmmo permanere nella uggiosa ra infeconda moratoria o dobbiamo usarne, so fia P»™. con qualche lieve temperamento ne, transitorio? L coinè uscirne, senza orgaeti aizzare, corno in Inghilterra ed in Oeri.m ma, un nuovo regime di solidarietà fra Isti- te tuli di emissione e banebe di sconto o depoio- ?,to.> u\ ™°?o da fronteggiaro compatii ed he jnyiiu-.ibiU la sfiducia ingiustificata del pubse, "nf'° • ari A tale uopo, bisogna cominciare dall'in- j la ycrtire la politica del 1 esoro. Vmora lo Sta- j lle W ha fatto per se la parto del leone nelle ni. mi ove emissioni ed ha compresso, quanlo più 'ui- Poteva, gli aiuti al commercio. Giova oro, : er operare con prudenza, ma fin dove v ha mar-, er gaio di sicurezza e necessario giungaiio sa- sa ni e forti ì presidi] del credito ra piacere che registriamo 1 autorevole e stacr- P»t*« adesione che I on. l.uzzutti ha dato in- »el 6ule al progetto di una Cassa di prestiti ov- seguatamenie per il credito industriale, qua is a e k con varo fu propugnata e discussa in queste colon ne. Suìio una forma o l'altra, l'hanno l'atta tutti gli Stati d'Europa. Perche dunque l'Irse ialia devei consentire.che la sua mg^he ricchezza di valori e titoli, che a-appresen- ; la il lavoro ed il risparmio di intere gè-. ile norazioni, continui a subirò le « mveroslmili1 ne devastazioni» cosi giustamente deplorale o dalla Camera di commercio di Genova? di Ma per venire in aiuto del commercio e co- del lavoro, occorre anzitutto che il Governo ato sistemi sopra basi più solide la sua politica rso monetaria. Ed è confortante la quas: untt.va nimitù di pareri, circa la convenienza di ali- un Prestito pubblico di difesa nazionale che, on a somiglianza di tutti gli Stati d'Europa — où "™/°}°J* per come 1 Olanda e la Svizzera - I Italia de\c ca, serenamente prospettare e compiere pei un duplico scopo. Giova da un latei consolidare u* le emissioni di biglietti già fatte per il Ter ava poro; preparare dall'altro, disponibilità lì-nti uunziam e cartacee per i futuri ed merita-1 bili bisogni della neutralità armata o dell'entrata in campagna. Bisogna persuaderci che i debili pubblici, con eniissiono di biglietti] che in apparenza non richiedono interessi, sono invece i più costosi per l'economia nazionale ! Ma è possibile un prestilo, un largo prestito all'interno, senza rianimare e rinfrancare, in una reciproca c fecondo fiducia l'in, tero sistema bancario e monetario del puesc?Questi sono gli ardui problemi che il "nuovo ministro del Tesoro dovrà senz'altro affrontare. L'on. Carcano ha dato il flore della saia balda giovinezza nelle filai parihaldine perla redenzione dell'Italia: nugirria- mo 0|.a di tufto c.„or0 „n ro-lice successoall'opera sua, immane e patriottica,' di una sa]da e VÌ£.nrwia ripresa economica dellaDa(,rfa MAGGIORINO FERRARIS