Nel regno di Zeppelin

Nel regno di Zeppelin Nel regno di Zeppelin La città dei mistero - La consegna è di tacere La snuadrm destinata alla Manica - Nel giorno della battaglia navale - La sorte s'avvicina, (Nostra corrispondenza particolare) PRIEDR1CHSHAFEN, novembre. I sp,. , . x ' „ ,. | prUn «tarminone telegrafatami da Kteuzlin- gen. diceva: « II conte Zeppelin è arrivato a Friedrtclwhafen, Due ore dopo partivo per la piccola città, del Wùrtemberg alla ricerca del vecchio e glorioso generale ». Un'Insolita disciplina e severità domina la frontiera. Tutta la linea del Reno, che da Basile», si estende sino a Costanza, è sorvegliata •milrt armento. La ipaura dello spionaggio sta traghi ungendo anche in Germania -;i limite dell'inverosimile. Me n'accorgo a Coswwza dove aono aiTestato e perquisito. Alleggerito del ■portafoglio. delle «.arto, d'un candido taccuino, sono condotto al comando;, ma un'ora dopo rilasciato. Il sottufficiale aveva commesso un eccesso (ft zelo. Cosi posso rivedere Costanza — la pittoresca, capitale del lago che bagna le terre di cinque paesi —.tutta avvolta nella nebbia, deserta di forestieri o brulicante di soldati e di feriti. Vi sono quattromifla ■uomini di guarnigione quasi tutti volontari, poco più che ragazzi, che si preparano a batterai. Mentre il battello che mi porta a Friedrich-' shafen solca le acque del lago disturbando la serenità, d'uno storno di gabbiani, ceraso a questa minuscola città dove si innalza il cantiere di Zeppelin fi cui ìaMoi'o ifebbrlito turba la vita della più grande caipitai.e europea. Se i buoni inglesi, costretti a rinchiudersi in casa ogni sera poco dopo il tramonto, sognanti ogni notte attacchi e bombardamenti ummirassefo la serenità, la melanconica dolcezza di guasta trpiag&n lacustre, ove fa Germania prepara contro di essi la lotta, trascorrerebbero forse notti più serene. Ma la calma che vi sorprende appena sbarcati a Friedrichsh&fen è solo apparente. Si respira qui un'aria di mistero. Le Autorità militari hanruo pi'eso disposizioni severissime. Ai corrispondenti di giornali tedeschi fu proibito Idi parlare di nuove costruzioni'. La Constonzer Zeitung che giorni sono scrisse: ■= Un nuovo dirigibile corazzato è etato ultimato... », fu deferita alle Autorità militari. E la pacifica popolazione ohe ha seguito .Zeppelin attraverso N éuo non facile cammino sino al trionfo attuale, ha la ferma convinzione di essere ouetode di gelosi segreti militari. rimandate ad un abitante di Friedriehsharen. con un accento straniero: Scusate dove si trovano i cantieri? Vi osserva, vi scruta, si stringe le spalle, non risponde. La consegna è di tacere! 'Ma se dieci minuti dopo, in amichevole conversazione, gli dite confidenzial irretite: La. Germania non potrà mai vincere i] suo più terribile nemico: l'Inghilterra, la Monella degli Zeppelin e "del bombardamento tói Londra è una banale invenzione.... vi racconterà tutto quello che sa e generalmente sa molto poco. Friedrichshafen s-a d'essere diventata celebre e gode, così meschina, cosi provinciale, di destare il terrore ad una città ai sette milioni d'abitanti. Si racconta come talvolta sull'altra sponda de! lago, a Romanehorn. in territorio svizzero, arrivano strani personaggi cho con cannocchiali scrutano il cantiere e l'hangar. Si parta d'un aviatore lin-ffleso. .he tre giorni sono, in canotto automobile si i spinto sino al limite estremo delle accnirt neutrali per studiare la situazione. Ma gii aviatori nemici non si sono ancora fatti vedere. Martedì scorso un'informazione avvertiva ohe una squadriglia di sei areoplani inglési stava per giungere. Vi fu qualche ora di panica. Sui lazzaretti si innalzano altissime bandiere della Croce RussV. la popolazione ti rifugi* nelle cantine, gli artiglieri l'aggiunsero i loro posti, j c Taube ^ si prepararono alla caccia dei nemico, ina gli areoplani non vennero. La partita era stata riinandata, il compito più grave (felle Autorità ìfiBlftari quel giorno fu di convincere la popolazione a ritornare all'aderto a respirare l'aria pura del lago. *** Quasi alle spalle della città, fasciato da una foresta, s'estende il cantiere. Si ode da lontano un martellio affrettato, uno scoppiettìo incestante, come di dieci motori in azione, ir cantiere è difeso dalla guarnigione di trecento uomini e da una scritta all'entrata del bosco: Attraversare e soffermarsi nel bosco senza motivi argenti è severamente proibito; si corre di giorno e di notte pericolo di vita. Vado allora alla ricerca del conte Zeppelin. Il motivo particolarmente urgente è evidente. Posso attraversare la foresta con animo sereno. Zeppelin passava, prima che scoppiasse la guerra, molti mesi dell'anno a Friedrichshafen intento ai «uoi studi preferiti. Quando la cattiva sorte colpiva le. sue areonavi ritornava qui a ritemprarsi nel lavoro, a ricominciare con rinnovata energia la sua opera per il raggiungimento dui sogno. Ma da quando è scoppiata la guerra ù sconipars>o. Dirige servizi di guerra. Si dice che ora sta impiantando ad Anversa e non lungi da Ostenda parchi areonautici. Ritorna, talvolta, a Friedriclishafeu. si ferma un pomeriggio. una giornata, chiuso nel suo laboratorio, poi. riparte. Nessuno sa dove è diretto. Oggi deve esserti qui, ma al suo al3oggio all'Hotel Kurhaus mi si dichiara che ii conte è .a Berlino ; all'officina, ohe il generale 6i trova in un'ignota locau'tà. in guerra, alla testa della sua flottiglia di dirigibili. Se la cattiva fortuna m'ha impedito di parlare col geniale inventore, in trentasei ore di permanenza a Friediichshafen, ho potuto con uDa rapida inchiesta raccogliere lufòrmazioui che, nel limite del possibile, ho ragione di ritenere esatte, sulle costruzioni che rendono paurosi gli abitanti di Londra, E" difficile stabilire con precisione assoluta il numero di dirigibili che possiede oggi la Germania. Ufficialmente, il Lo agosto, ne possedeva la — il numero, probabilmente, era interiore alla verità. — «ette di proprietà privata cacecastrgnnuil dudigrhatsaldechnaghti tedtrarcOil pobinmsozidiltapsistsoincprtilidnmdLs«abtctagpapnscmrtdfi mmetclImlpficcmvspnsSnrs"Il«azstlLddpilrsrBRsdai «autieri Zappétta furano «nbifco aessi « di- • M sposizione dello Stato. Inoltre parecchi erano pronti: in poche settimane poterono essere prova1ì c lanciat, A cimento 0ra nei a e a n i n cantieri lavorano 1200 operai, quasi tutti meo cenici. In tempi normali ve n'erano -500. I lo cali sono disposti in modo che si possono costruire due dirigibili oontemporaneamente. Ogni'tre settimane, dopo una sola prova, una nuova areonave lascia il cantiere e parie come il suo duce per ignota destinazione. Se ne deduco che la Germania possiede una squadriglia di trenta dirigibili puonti alla lotta. Tra essi ve ne sono aodici destinali alla grande battaglia sulla Manica. A Friedrichshafen sono noti sotto il nomo di Marine-Luftschiffe, dirigibili del mare. Possono discendere alla superfìcie delle acque, navigare col moto delle eliche, rialzarsi. Questi dodici dirigibili che in primavera saranno diciotto, sono destinati all'aMacco contro l'Inghilterra. Sono lunghi 140 metri per 15 di larghezza e sono muniti di tre motori Maybach sviluppanti una potenzialità di 800 iHP. L'equipaggio è composto di trenta uomini e l'areonave è annata di mitragliatrici. Un piccolo osservatorio posto sulla areonave stessa in comunicazione telefonica cO] capitano, vigila, gli attacchi nemici e guida il dirigibile nella notte. I dirigibili del'mare possono portare da 45 a 50 bombe. Le terribili macchine esplodenti sono lanciate da una navicella apposita situata ad un centinaio di metri sotto il dirigibile stesso. Due soli uomini sono destinati a compiere la pericolosa operazione. Le bombe hanno la forma di torpedine e sono munite di due spolette. Una regola il tempo, l'altra provoca lo scoppio al contatto d'un corpo resistente. Il lancio delle torpedini può essere regolato colla massima precisione. La sostanza esplosiva dalle bombe è la stessa di quella dei celebri cannoni da 42 em. La lotta contro gli c Zeppelin » 6 difficile sopratutto per la rapidità colla quale possono innalzarsi e per la facilità colla quale, anche colpiti, possono continuare a navigare. Si ripara attualmente a Friedrichshafen un dirigibile che volò su Liegi, che fu colpito ventidue volte e riuscì ancora ad atterrare nelle linee tedesche. La difficoltà nell'abbatterli è dovuta ai numerosi reparti di gas (17 ballonets). Un areoplano può innalzarsi a mille metri con una velocità da 5.5 ad 8 minuti; i dirigibili del mare si elevano da 3 a 4 minuti. La lotta tra questi due mezzi di locomozione sarebbe quindi ìmpari. I competenti di Friedrichshufen affermano: « Se una squadriglia da dodici a diciotto areonavi raggiungesse Londra, le nostre bombe — clic secondo le ultimissime prove penetrano nella terra sino ad una profondità w cinque metri — costituirebbero per la capitale inglese un pericolo. Il fuoco delle artiglierie, in una grande città oome Londra, provocherebbe più danni alla città stessa che alle nostre areonavi Un inseguimento di areoplani, data la nostra maggiore rapidità d'innalzamento, ha scarsa probabilità di successo. Poi. la nebbia inglese ed il nostro odio contro l'Inghilterra ci aiuteranno.... Ma prima di tutto e sopratutto gli inglesi ci troveranno di fronte tiel giorno decisivo della battaglia navale... ». Alla sera il « Deutsches Haus » è popolato d'ufficiali. Vi sono uomini che sono stati al fronte, altri che vi andranno fra breve. Tra i fiori e le coppe di vino vi è un'allegria che mi paro esagerata. Si parìa di guerra, del conte Zeppelin che, malgrado i suoi 76 anni, è giudicato uomo di energia e deciso all'attacco. In. ogni parola trapela la sicurezza della vittoria e l'odio contro l'Inghilterra. Dell'Italia non se ne parla che col rammarico di non averla al fianco In questa lotta di vita e di morte por la Germania. Taluni conoscono ufficiali e piloti italiani venuti in Germania a studiare gli « Zeppelin ». Dalla terrazza dell'Hotel si osserva la sconfinata triste distesa delle acque. Nella notte compaiono qua e là delle luci. Sono battelli che partono o che arrivano: portano soldati, materiale, passeggeri dal Baden, dalla Baviera. Al mio fianco un ufieiale di marina osserva con attenzione l'ultimo numero del Stiaplicissimus. Un ponte in ferro sulle acque nerastre del Tamigi. A fianco si profila unu spettro, pauroso, lo spettro della sconfitta. Sotto un'iscrizione breve: « Das Schicksal naht » (la sorto s'avvicina). Pareva riprodurre la suprema speranza di quegli uomini che si preparavano con serenità a morire. G, DEBENEOETTI rrndisndcdnfcppfmatpBngrsrbarCdosnedaNièNltbidmdnmdgslsfadlvttsmidtlN

Persone citate: Haus, Taube