Il dietroscena della combinazione

Il dietroscena della combinazioneIl dietroscena della combinazione Roma,,noe. a a e , a « Un Ministero forte- ». E' questa la dcllnizione del nuovo Ministero, che ha trovalo fortuna nel mondo politico e nelle sale di Montecitorio. 1 deputati di Estrema dissentivano soli da questa definizione e preferivano quella di « Ministero preparatorio », data da uno dei deputati di Roma, nel senso che la combinazione Salandra-Sonnino preparerebbe la via ad un futuro Ministero Giolitti, togliendo di mezzo un eventuale intermedio esperimento 'Sonnino, oppure si accanivano intorno al così detto « punto nero » del secondo Ministero Salandra, cioè la inclusione dell'on. Grippo. Ma la massa parlamentare riconosceva che, per la partecipazione di alcuni uomini di primo ordine e per la intensità delle propaggini estese a ogni settore costituzionale della Camera, il Ministero oggi annunziato è una costruzione solida, tale da resistere alla bufera parlamentare ed alle ventate di passionalità politica della folla italiana. •Le varianti dell'ultima ora non hanno, a dire il vero, portato molta fortuna al nuovo Ministero Salandra. Autorevoli personalità parlamentari esprimevano oggi riserve sull'oppor tunilà, dal punto di vista politico, dell'esclusione dell'ori. Rava, e sulla convenienza, dal punto ili vista tecnico, dell'assegnazione de. portafoglio dell'Istruzione all'on. Grippo, to gliendo da quel posto, dove aveva in preparazione larghe riforme, l'on. Daneo, per sbalzarlo alle Finanze. Ma i critici ignoravano n retroscena dell'ultima ora di questa crisi, più fortunosa ili quanto sia in apparenza risultata. Se il pubblico conoscesse l'intero processo di formazione della seconda combinazione Salandra, comprenderebbe come il caso presieda talvolta all'assegnazione delle cariche di ministro. Il pubblico ignora, ad esempio, che l'on. Orlando non ha. mai aspirato al portafoglio della Giustizia, ili cui venne oggi investito. L'on. Orlando aspirava prima al portafoglio degli Interni, poi al portafoglio dei Lavori Pubblici, ed in terzo tempo al Ministero delle Finanze. Fu soltanto dopo lunghe trattative che si decise ad accettare di ritornare per la terza volta a-Palazzo Firenze. 11sterte pe eguagrunencos— giodovsiasciafrosen«la cè imal'asgioten» di il pre, trobuoquala «un do la uodelre stivasfonocomsenEsedim«il specocarespeCal'esu cridimeseritcoapveposuRava e all'in-1 coQuanto all'esclusione dell'on. Clusione dell'on. Grippo, esse rientrano nella! noserie dei fatti imprevisti che accompagnano i «nie rv\Ki t-, cn,H„ ,i„nv.. u, veJe crisi. La soite dell on. Rava era rimasta i nAspindecisa fino :■ ieri sera. Gli onorevoli Carcano ed Orlando avevano, nelle pi^e fratiatlvc con l'on. Salandra, salvato if loro collega di Sinistra dal pericolo di una esclusione. Ma al momento in cui l'on. Salandra si preparava ti recarsi al Quirinale per presentare al Re la lista del nuovo Ministero, si manifestò un fatto nuovo, cioè la insurrezione degli elementi di destra e del centrodestro. Era il Panilo liberale conservatore che insorgeva. I suoi 80 deputali avevano, nell'autunno, quando le correnti parlamentari non -i pronunciavano nettamente sulla linea di condotta del Ministero Salandra. compiuto l'atto di coraggio di dire al Governo la loro parola solidale. Oggi la crisi forniva la possibilità all'onorevole Salandra di chiamare ai potere qualcuno dei suoi fidi amici politici ; invece l'arbitro della crisi ne faceva beneficiare un uomo di sinistra. Ciò veniva giudicato ingiusto, inammissibile. I deputati liberali conservatori non potevano ammettere che la tinta politica del secondo Ministero Salandra fosse diversa da quella che aveva il Gabinétto dimissionario. Tutto ciò venne fatto intendere all'on. Salandra, ed il ragionamento trovo l'appoggio presso l'ori. Sonnino. su— cudevaprPaprfidPapifesegsaveunceddezinidenevainl'adinodero, vorevole Rava, riconosce gli eminenti servigi re-i psi da lui come ministro delle finanze e dichia- ! itL'on. Salandra dovette ricominciare la fatica dj Sisifo, sacrificando fon. Rava e cercando un nuovo ministro tra le file della destra. Una bellissima lettera inviala stamane all'on. Rava indorò la pillola. Nella lettera l'on. Salandra esprime il più vìvo rammarico di doversi separare per inesorabili necessità politiche dall'olie¬ ra di essere pronto in una prossima occasione a dimostrare al suo collega dimissionario il suo affetto;: riconoscente. Le profferte all'on. flava si riferivano ad un fatto concreto. La formazione del nuovo Ministèro rende \acahti tre aiire cariche, due posti di vice-presidente della Camera per la assunzione al Governo degii oli. Grippo e Carcano e il posto di president! della Giunta generale del bilancio. Il Governo sctglieia come candidato l'on. Rava per il l'osto che gii piacerà indicare. L'onorevole Rava sembra propendere per la nomina a vice-presidente della Camera. La ferita dell'on. Rav.i era, almeno in parie, sanala. Il Ministro dello finanze, che lascia in eredità al .suo successore gli sludi per la imposta globale, e preparata nello scorso estate e che si credeva a sicuro da ogni pericolo, avendo avuto solo - ventun palle nere sul suo bilancio, ha già aa: vino un cordiale colloquio con l'on. Daneo, al -j quale si è limitato a fare rilevare una curiosa e | circostanza : -l — E' la seconda volta — gli ha detto schere ; «osamente — che tu mi porti via i progetti di e i . a e e a i legge che ho preparalo. La prima volta ciò è avvenuto quando ero alla Minerva ; il fatto si ripete oggi. Non meno interessante è conoscere come l'onorevole Crippo sia diventato ministro dell'Istruzione e l'on. Daneo ministro delle Finanze. L'ou. Grippo non era indicalo alla Minerva: l'illustre avvocalo .cassazionista meridionale, appariva come un degnissimo guardasigilli. Ma il portafoglio della Giustizia era già assegnato all'on. Orlando. Dove collocare l'onorevole Grippo, il presidente del gruppo liberale conservatore? L'on. Salandra dovette pensare, per taluni precedenti, che l'Estrema Sinistra potrebbe riesumarc, essere prudente non affi n dare a, Gripp0 le ,,iliailze K così avvenne , che l'on. Grippo andò olla Minerva, e all'onorevole Daneo fu affidato il portafoglio delle Finanze. S. mvetecasosagnavgandloilsoGl'sgvdfarsl'mdpMsrlridnnte[ dsldeimlnfree

Luoghi citati: Firenze, Roma