Compito unico ma formidabile
Compito unico ma formidabile Compito unico ma formidabile notte Roma, 5 A differenza dei precedenti, il Gabinetto costituitosi oggi non va giudicato dal punto di vista parlamentare, o, per lo meno, '1 punto di vista parlamentare passa in seconda linea. Si può ben prevedere che ad esso faranno buon viso la Destra, il Centro e la Sinistra, e che dell'Estrema Sini- istra M grappo radicale non potrà fare a meno * disarmare. Ma quando si è fatta j questa, previsione, si è detto poco di rassi- curante, perchè il gigantesco problema, po .... , ■ , -, - , , , „,„ litico da risolvere e fuori del Parlamento. ! Benché sia molto grande e omogenea la imaggioranza disposta a sostenere il nuovo e a e 0 l o a . l , i I -| o a e -| e o i . n ia è 2 a re a , Gabinetto, si prevede che la Camera, e conseguentemente il Senato, non saranno tenuti aperti come d'ordinario. Si prevede che il Parlamento sarà bensì convocato solo nell'ultima decade di questo mese, ma le sue sedute saranno tante quante basteranno per il voto di fiducia sulle, comunicazioni del Governo e per il prolungamento dell'esercizio provvisorio sino alla fine dell'anno finanziario, cioè sino al 30 giugno 1915, salvo a tenere qualche nuova, brevissima sessione per cose improrogabili' nel pnimp semestre dell'anno prossimo. Questa grande misura di prudenza è suggerita dalla conflagrazione europea, e dalla delicatissima, posizione dell'Italia, non potendosi escludere che se il Parlamento l'osse aperlo dalla fine di novembre al 20 dicembro e dalla seconda metà di gennaio in poi, esso potrebbe essere profondamente turbato da qualche gravissima notizia della conflagrazione europea. A Parlamento chiuso, il Gabinetto potrà concentrare la sua attività nella preparazione militare, che dovrà essere completa e possibilmente perfetta. L'on. Sonnino, che tutte le volte che c stato al Governo, ha schivato i ricevimenti per dedicarsi interamente, ai problemi da risolvere, non preoccupato e nemmeno occupato dai lavori parlaunentari, avrà agio ili consacrarsi tutto quanto alla soluzione del problema che incornile all'Italia. Kgli. che aveva, rifiutato il portafoglio degli esteri quando l'Europa era in pace, lo ha accettato ora che l'Europa c in fiamme; egii, che fu uno dei più tonaci fautori dell'adesione dell'Italia alla alleanza fra l'AusIrki-Ungheria e Ja Germania, che si è costantemente mantenuto fedele alla Triplice Alleanza, assume la di rezionc della nostra politica estera per la prima volta durante la più grave crisi delh Triplice Alleanza. Egli che ha faina di es sere un uomo tutto d'un pezzo, poco duttile, pochissimo malleabile, insofferente di finzioni, sdegnoso di ipocrisie, si insedia alla Consulta nel momento in cui la Consulta è assediata dagli Ambasciatori, che hanno la missione di adulare, blandire, accarezzare, sedurre l'Italia allo scopo di spingerla a uscire dalla neutralità a beneficio degli Stali belligeranti della Triplice Intesa ovvero a indurla a restare neutrale « usque ad fìnem » a beneficio dei due Imperi centrali, e sollecitala insistentemente dui minori degli Stati balcanici ad organizzare la lega degli Siali neutrali ed a mettere l'Italia alla testa di questa. Non c'è mai stato in Europa una grande Potenza tanto adulata c corteggiata quanto adesso l'Italia, perchè è generale ih Europa e fuori di Europa il convincimento che l'atteggiamento dell'Italia abbia, in un senso o nell'altro, una importanza tdMlatsppgzzrfSfdtnlfsfvdtpCsiJictlpRumldrmlGfcpa.decisiva non soltanto per Ja determinazione ina anche per le conseguenze relative alla [sua determinazione. Tutti, anche i profa- ni, hanno compreso che l'attitudine della:Romania dipende da quella dell'Italia, co-jme pure nei circoli diplomatici si intuisce |che l'attitudine dell'Italia esercita, in que-lmo momento, una grande influenza anche in Bulgaria, e che la stessa Grecia, la quale c stata tutt'altro che amica dell'Italia negli ultimi anni, ha ora gli occhi rivolli all'Italia, ansiosa di venire a patti con essa. Appunto perchè la Consulta è assediata dai rappresentanti delle grndi Potenze e degli Stati balcanici miranti a far servire l'Italia ai loro fini e perchè le decisioni della Consulta possono riuscire o molto benefiche o fatali all'Italia, appunto perchè la soluzione del nostro problema internazionale si presenta irto di difficoltà spaventevoli, il Ministero, oggi costituito, non potrà, in sostanza, occuparsi e preoccuparsi che della politica estera, la quale, per un tempo che non si può adesso determinare, dovrà assorbire tutta quanta l'attività del l'Italia. Ogni altro problema passerà in se conda linea. C.
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