Un'intervista col pres. della Fiat-S. Giorgio

Un'intervista col pres. della Fiat-S. Giorgio Un'intervista col pres. della Fiat-S. Giorgio Il sottomarino e la sua storia La figura del Comandante Belloni Abbiamo ieri intervistato sul gravissimo inci-1 dente della Spezia il comm. ing. Dante Ferra-1 is, presidente del Consiglio d'amministrazione1 della Fiat-San Giorgio, il quale, benché preoc-l-upat.ssimo e modo addolorato, per le consa- uenze ohe potranno derivare dal.a scomparsa iel sottomarino, ha gentilmente acconsen.ito a 'arci ogni ragguaglio sulla origine e sulla storia del sommergibile, diventato ora così improvvisamente celebre. La storia del sottomarino 43 -■ Il sottomarino 43 — ci ha detto il commentatore Ferraris — fu cominciato a costruire, in- ieme ad al.ri che vennero forniti al Governo aliano, due anni or sono. Mentre ancora ne lui-ava la costruzione, cinque o sei mesi fa, esso fu venduto alla Russia, alla quale doveva essere consegnato precisamente nel luglio scor- so. Il tipo del sotiomariiio. che prende :l nome di Medusa dal primo che fu cos.ru.io d. quel consegna ce] sottomarino in un porto francese. « Ma la Società, dato lo stato di neutralità dell'Italia, vi si rifiutò. La Società stessa aveva. g'.à offerto il soittomarii» al Governo italiano modello .venne ideato dali'ing. Laurenti. 11 N. 43 è analogo quindi al tipo piccolo fornito precisamente dalla Fiat-San Giorgio al governo italiano. Esso doveva essere consegna o al.a tino di luglio, e in quel mese appunto era preannunciato l'arrivo di una apposita Commissione russa, composta di ufficiali di quella marina, la quale doveva venire a collaudarlo ed a ri ararlo. « La Commissione, per incidenti imprevisti, ritardò la snia venuta, e quando essa avrebbe dovuto arrivare, era già scoppiata la guerra europea. Verso i pruni di agosto pervenne aila Direzione della Società il telegramma de] Ministero della Marina russo, che ordinava la quando ne era siala iniziata la costr.izio.: e il nostro Governo non l'aveva accettato, dichiarando di aver- necessità ormai di sottomarini di un altro tipo. Scoppiata la guerra, la stessa Società offrì nuovamente il sottomarina al nostro Governo, il quaile, non avendone bisogno, non lo accettò. » Noi l'avevamo offerto poiché, essendovi il divieto di esportazione, avremmo potuto co Stratone un altro pel Governo russo, e dare quello che avevamo in cantiere al Governo italiano. .< Sono allora intervenute trattative col no Siro Governo per vedere se si fosso potuto fare ugualmente la consegna de* sottomarino, d'accordo colla ambasciata russa. Ma il Co verno italiano dichiarò che tale consegna non sarebbe staui p«>-*:V. i>o:> r:a7.i"ui neu- tre. Si dovette quindi troncare qualsiasi trai- tativa per l'immediata consegna alla Russia, e con l'amministrazione militare di quella 'na- rina fu stabilito che il sottomarino sarebbe stato mandato a destinazione dopo la fine della guerra Perchè il sottomarino abbandonò il porto — Ci può dire, commendatole, quale fu la ragione per cui il sottomarino parti dal porlo di Spezia, col comandante e cedici persone dell'equipaggio? Ecco : ti sottomarino è munito di apparecchi radio-telegrafici forniti dalla Compagnia Marconi. Ora, poiché mancava il collaudo desila Commissione militare, e poiché si dovevano definire i rapporti tra la Fiat San Giorgio e la Compagnia Marconi, si richiese alla Direzione dipartinrentaie della Spezia di po¬ ter procedere ai collaudo degli apparecchi Marconi, uscendo fuori del porto e manteneu ^osi pero n€ne acque ^s-1 golfo per gìld esperi ment' ^ I direttori della Società, che sono il coman- dan,a Bostìlli e rtoR Laurenti. d»v— '" '- o ,Ja d, Mr ^ comandante M dipartimen- , , g sotUmwrillo i„_,lìl>_ aliUll„ .Ucil.,utu in porlo dopo gli esperimenti. « La Fiat-can G.orgio siub-'H che dovesse essere ueiegato a tali prove, quale comandante de! sottomarino, il signor Belloni, ex-tenenie di Marina. Anjelo Belloni — Fuo dirci qualche cosa sulla figura di Angelo Belloni e sul suo stato di servizio? — A quanto consta alla Società è un giovane iinelligentissiriio e di grande valore. « Angelo Belloni, sottotenente di vascello nella riserva navale, nato il 4 marzo 1882, è stato iscritto nella riserva navale il 29 agosto 1911, quando lasciò 11 servizio attivo per entrare come ingegnere addetto alla costruzione dei sommergibili al servizio della Ditta Fiat-San Giorgio ui Muggiano. presso Spezia. u Egli si è sempre dimostrato espertissimo nel maneggio dei sottomarini. Noi l'avevamo più volte incaricato di importantissime missioni, che sempre seppe disimpegnare con rara abilità. a Da pochi giorni era tornato dal Brasile, dove aveva presentato a quel Governo, per il collaudo, tre sommergibili della nostra Casa. lo so che era stato riformato per un difetto all'orecchio, che gli aveva procurato una crisi di sordità. Qualcuno anche ha affermato che fosse stato riformato per difetto alla vi=ita; ma si doveva trattare di una infermità passe^giera. « Noi l'avevamo incaricato poi di tenere sui sommergibili una serie di conferenze in Romeo ia. « Le conferenze furono tenute con grande n'ùn pre*.-;.?.;« ,:W Re di Romania. La competenza assolutamente unica del Belloni in materia di sottomarini fu da quell'epoca universalmente riconosciuta, , n Belloni era un uomo simpatico, audacia simo, svelto « Affidando a lui il comando di un sottoma¬ rina si poteva essere sicuri che nessun inconveniente sarebbe accaduto. «Insieme a lui erano sul sottomarino «43» per la prova radiotelegrafica, ring. Rocchi del» 'a Società «Fiat-San Giorgio» e un incaricato della Compagnia Marconi. Di più vi erano gli uomini dell equipaggio, i cui nomi voi già conoscete. . Come avvenne la scomparsa < Il sottomarino usci dal porto di Spezia alle ore 8 del mattino di sabato 3 ottobre. Secondo quanto era stato convenuto, esso avrebbe dovuto rientrare nel Cantiere il pomeriggi» verso le ore 16. Poiché a quell'ora esso non, era ancora rientrato, i Direttori della Società presenti a Spezia, si misero in sospetto, dubitando di qualche disgrazia. Vennero però poco dopo le lettere del comandante Belloni, a chiarire il mistero. « Uno dei Direttori si recò subito a Roma per conferire col M.nistero e dare quelle spiega» zioni che gli fossero state richieste. « Io seppi — continua il comm. Ferraris -* la triste notizia la sera del 4 alle ore 20,30, poiché per telefono io non ero riuscito a parlare con la Direzione della Società alla Spezia. Cosi la notizia mi giunse dopo cho la «Stampa» della sera, l'aveva già divulgata per Torino. Io mi trovavo a Moncaìierì e ri. cevettj i primi particolari da una lettera-espre* so giunta a Torino dalla Spezia e che mi fu comunicata per telefono da Torino stessa , Il'Amm.nistratore-delegato della nostra Società « Ho auindi riunito d'urgenza il Consiglia d'Amministrazione, ed abbiamo inviato al Ministero il telegramma di cui Loro posseggono la cop'a ». — Che cosa pensa — abbiamo chiesto — il Consiglio d'amministraizone, sullo straordinario avvenimento? — Le dirò esattamente quale è l'opinione mi» che concorda in modo perfetto con quella dei miei colleghi del Consiglio. Noi riteniamo in modo assoluto che la scomparsa del sottomarino sia dovuta esclusivamente all'improvvisa alienazione mentale del comandante Belloni; opinione questa ohe, del resto, è confortata dal documenti inviati dallo stesso Belloni. Noi attendiamo sereni il risultato dell'inchiesta dia venne subito ordinata da! Ministro della Marina e cercheremo noi stessi di far tutto il possìbile per aiutare il Ministero nel difficile compito e perchè luce completa sia fatta. a Tuttavia, pure essendo persuasi che il fatato si debba alla alienazione mentale del comandante, noi abbiamo stabilito, se qualche nuova constatazione risultasse dall'Inchiesta, tale da discordare col nostro pensiero, di dai» querela per appropriazione indebita al Belloni quando, per un caso che noi non voghamo li r .re della Jb'iat-&»ui«v Oiorg-i<y J^pexia