Campane a stormo

Campane a stormo Attraverso il Belgio eroico Campane a stormo (Nostra corrispondenza particolare) LILLA, 25 settembre. Stamane allo sportello della stazione di Gand, alla mia domanda di un biglietto per Anversa, l'impiegato mi ha risposto adattandomi le molte persone ansiose che facevano del vasto atrio un alveare ronzante. — Nessuno parte oggi. Le linee del nord sono sospese. — E domani si partirà? — Chi sa? Ritornate domani. Che avvenga così molto spesso ho potuto, ormai troppe volte, constatarlo nei quindici giorni che ho impiegato per giungere fin qui. Ma che avvenga proprio oggi, è noioso. Sembra fatto apposta per me. Si direbbe che i tedeschi vogliono tagliarmi tutte le linee di comunicazione. Ed è tanto più doloroso, in quanto mi ero proposto un programma magnifico: Malines e Termonde, due esempi della devastazione compiuta dai tedeschi; e da Termonde un nuovo tentativo di giun gere ad Anversa. Questa volta da un'altra parte, ove avrei forse trovato baionette ine no severe... • Sbarco inglese ad Anversa Tutto questo programma è caduto d'un tratto, e mi trovo immobilizzato a Gand. Bellissima città, la capitale della Fiandra, con una cattedrale gotica mirabile e con un Palaia de Ville forse ancora più bello, perchè improntato ad un gotico fiorito e festoso, che sembra il barocco del gotico; cillà piena di monumenti, di negozi eleganti, di canali silenziosi. Ma è troppo pacifica. Tanto piti che la sospensione dei treni non significa che vi sia una battaglia fra Termonde c Gand. Anzi, significa solo che vi è movimento di truppe. La battaglia vi sarà, ma fra qualche giorno. Non è difficile comprcndare che si spostano delle truppe da Anversa verso il sud; probabilmente per tendere la mano a quel movimento aggirante dei francesi che è già risalito fino quasi a Cambrai, e che tende a Mons. Ma quali sono queste truppe? Da una settimana Anversa è chiusa completamente al Irafltco. Non ce ne entra e non ve ne esce. Vi sono notizie che passano attraverso tulli j posti latasLdgspnCscbpQqpMdlccticsgdesI pacdprqndi guardia. E la notizia che corre a Gand j (sia vera, sia falsa, ve la dò con tapta Lpiù sicura coscienza che fra qualche giorno tsarete in grado di constatarne da voi l'esal tezza) è che in questi giorni si è compiuto ad Anversa od a Blankenberghe, sulla cosia, uri nuovo importante sbarco di truppe inglési. Io ho parlalo con persone degne di fede, che hanno visto ad Anversa le nuove truppe inglesi. In ogni caso, non sarà un elemento capace di rivolgere la situazione. Il contingente sbarcato non può essere troppo forte. Ma anche se, con l'esercito belga, non fa cesse un totale superiore ai 150 mila uomini, sarebbe più che sufficiente, dopo il congiuri-1 gimento coi francesi verso Mons, a mettere in tale pericolo l'ala estrema tedesca, da costringere il centro tedesco a ritirarsi. Forse anche Bruxelles dovrà essere abbandonata Ed in questo caso, secondo le previsioni di coloro che vogliono essere bene informati, la grande battaglia avverrà sulla Mosa, da Dinant o da Verdun, fino al confine olandese di Mastricht, Il semicerchio In ogni modo non è inopportuno il fissare le posizioni tedesche oggi. La linea tedesca, che si sta febbrilmente rafforzando con trincee e con reticolati, comincia al nord di Bruxelles, da Malines, passa per Termonde, e poi all'est di Alost, per Soignies, giunge a Mons. Dlì Mons la linea avanza verso l'ovest fino a Douai, che è stata occupata l'altro ieri, e da Douai, per Cambrai e SaintQuentin, traversa la Francia nella linea nota fino al nord di Verdun. E' un semicerchio larghissimo, la cui freccia è la Mosa da Visè a Verdun. Se i francesi debbono romperlo, non può essere che nel jninto mediano, ossia a Mons, che è anche il più vicino in linea retta alla Mosa, grazie al saliente di Namur. E' probabile quindi che la nuova baitaglia si deciderà laddove si è decisa ìa prima-, a Mons. I tedeschi prevedono il pericolo e si. preparano strenuamente. Dalle notizie di Gand appare che un leggero vento di preoccupazione passa sugli invasori, in tanto è notevole che Visè, il punto estremo nord della linea tedesca del Belgio, sia fortificato. Risulta che i tedeschi lo fortificano. E' chiaro quindi che temono che all'attacco francese dal sud corrisponda l'attacco belga dal nord. Infatti i belgi da Anversa giungono colle avanguardie fino a Lanaaken, a poca distanza da Visè. Se veramente, come corre voce, che vi do colla massima riserva, queste nuove truppe inglesi da Anversa tenderanno la mano all'estrema sinistra francese, i tedeschi avranno nemici su tutto il fronte, da Visè, per Malines, a Cambrai, e da Saint-Quentin, per Laon, a Verdun. Ecco la situazione d'oggi, ed ecco quello cKe può essere per i tedeschi il pericolo di domani. Tulle queste considerazioni non mi consolano però del fallo che questa meraviglia sa giornata dell'estate di San Martino mi vede inattivo per le vie troppo pacifiche di Gand. E fino a quando durerà il sequestro? Fortunatamente la carta geografica mi suggerisce un sistema pratico per occupare gli osi di Gene. Poiché ver. gualche §ionw» l la circolazione sarà chiusa in Belgio, andrò a passare questi giorni dal lato della battaglia. La. linea ferroviaria Lilla-Parigi è ancora interrotta, poiché Donai e Somans sono state occupale dai tedeschi; ma fino a Lilla si circola. Andiamo un po' sentire dal più vicino possibile l'odore della battaglia. Tornare nella bonne ville de Gand mi sarà sempre possibile. Dove l'orda è passata Non che su queste miti e dolcissime campagne, tenute come dei nobili giardini, siano passati i cavalli del nemico! Da Gand a Courtrai il terreno è ancora libero. Nessuna souillure, come la chiamano qui, lo ha man. chiato. Ma a Courtrai, così taciturna e 'nobile nella sua bianca pace, i tedeschi sono passati. Era nella loro corsa su SaintQuentin. Allora i tedeschi facevano cinquanta chilometri al giorno, inebbriati dalle prime vittorie. A Courtrai si cambia per Mocscroen, che è la frontiera. La terra di Francia, con le .sue infinite mollezze di linee, col suo verde chiaro e con la nobile chiazzatura di selvelle e di loschi, incomincia. Da qui ad Amiens il terreno è stalo tutto tedesco, pel tempo in cui sfilò l'orda immensa (un milione di uomini che sì precipitava, più che marciare, su Parigi). Questi francesi hanno visto sfilare i grigi reggimenti, preceduti dagli ufficiali armali della lanterna cieca, la cavalleria infinita e sorona, le enonni colonne di cinque o seicento automobili, la colossale artiglieria pesante, con le sue migliaia di cannoni, le ambulanze, le scorte, le munizioni; tutto il colossale stupefacente apparalo di uomini e. di strumenti che da trent'anni la Germania prepara. E pensate quale fremito di orrore deve aver scosso queste città indifese, queste popolazioni inermi, al passaggio InfU nito dell'orda, alla vista di questa massa popolosa di armati irta di baionette e coprente con la sua estensione una provincia! Il sentimento del condannato a morte che vede prepararsi la ghigliottina non deve essere dissimile da quello del cittadino di Rubaix e di Lilla, quando J'« Invincibile Armala » proveniente dal nord ha preso la Lìa tra lc loru case A IMa t tedeschi sono staU cillquc soU giorni; poi prosegui-1 rnno per Amiens; ma i cittadini non parlano volontieri di questa occupazione. Essa si è scolta in circostanze così slranc, die li preferisce dimenticare l'episodio. Nemmeno la piccola vanità di coloro « che sono slati invasi» agisce, di fronte alla noia di dovere raccontare forse un incidente deplorevole. Cronistoria sui muri Ma le mura parlano abbastanza. Esse sono ancora tappezzale , oltre che di manifesti tedeschi raccomandanti la calma, minaecianti pene a coloro che facessero atti di ostilità, e così via. Una piccola cronistoria dell'occupazione di Lilla è contenuta nei manifesti che via via faceva affiggere il sindaco Delesalle. Essi confermano quello che era già noto: che Lilla, per evidente debolezza del comandante la guarnigione, è stala abbandonata a se stessa, senza nemmeno un uomo per difenderla. Nel primo manifesto il sindaco dichiara ai cittadini che Lilla è completamente isolata: nè telegmjo, nè telejono funzionano più. Raccomanda la calma e previene contro possibili panici. Nel secondo avverte che sono sospesi i servizi pubblici, perchè anche il personale municipale è assente, e che si è istituita una Guardia civica per mantenere alla meglio l'ordine in mancanza di forza. Nel terzo è la fine. Il generale tedesco da Lens ha mandalo parlamentari per trattare dell'entrata in città. L'abbandono di Lilla, che poteva essere evitato magari con un simulacro di difesa, è stato l'unico episodio doloroso della campagna francese. Il responsabile è stalo punito; ma ufficialmente si è cercato di coprire la sua colpa asserendo che aveva nvuto l'ordine di ritirarsi su Dunkerque. In realtà l'ordine era di mandare a Dunkerque tutti i mobilizzabili; poiché i tedeschi hanno stabilito l'illegale e crudele uso di arrestare nei paesi invasi lutti coloro che a loro avviso potrebbero essere mobilizzati e di mandarli in Germania come prigionieri di guer- ra. E' in questo modo che hanno potuto arrotondare quasi fino all'inverosimile le Cifre dei prigionieri fatti. Il sistema è tanto più\ barbaro, in quanto implica una vera caccia all'uomo; ed una caccia all'uomo inerme. Dovunque i tedeschi arrivano, obbligano i sindaci ad affiggere i manifesti di mobilitazione; poiché questo, naturalmente, non serve a nulla, esplorano le strade, le case, ed arrestano tutti gli uomini validi sino a 45 anni. Quando li sorprendono nella fuga, sparano loro addosso, come a caccia. Gli episodi di questo genere sono ormai troppi perchè il sistema possa essere negato. Nel Belgio il sistema è slato applicato dovunque su larga scala; ed è forse così che i tedeschi possono aver fatto i 30 mila prigionieri di guerra di cui si sono vantati nel comunicato ufficiale. In Francia il sistema è stato regolarmente ed ostinatamente continuato. Un simulacro di esecuzione A Lilla, condusse ad un grave incidente. I mobiUzzabili, che conoscono orinai il pericolo, spariscono automaticamente daile contrade a 50 chilometri innafìzi ai tedeschi. Esodi furibondi e paurosi vi si producono non appena nei villaggi si sparge la voce che i tedeschi potrebbero arrivare. Da Lilla, infatti, erano sparili all'arrivo dei tedeschi lutti i mobiUzzabili che oggi empiono numerosi le strade, attendendo il richiamo. La delusione dei tedeschi, e sopratutto di un certo tenente Von Kocppcl, fu tale che egli voleva a tutti i costi fare fucilare il prefetto Trcpont. Un simulacro di esecuzione capitale ebbe luogo nella sala della Prefettura; e Von Koeppel stavm abbas sando la sciabola fatali1, quando, a quel che si racconta, si penti, udendo che qualcuno chiamava il prefetto morituro col titolo di eccellenza.... La vittoria della Marna ha liberato Lilla. Battuto Von Kluh, il corpo che occupava i o punii estremi di Lilla ed Avuens, ha dovuto ripiegare verso Valenciennes. E' un mese che si vive tranquilli. Ma cattive voci cominciano a correre. Douai é stala oecunata e un battaglione tedesco sa- . ■■•■iii • a*'vv---i.,'„- ,. „,,.- rebbe giunto al villaggi di Orchies a cosi poca disianza. E' vero che i francesi vi giun- gono Ieri erano a Pcromn, e poi sì sente che . . , , „ . •, ni e qualcac cosa in aria... Lilla ne ha bisogno: questa grandissima\c ricchissima città, gittata senza difesa sul „ . ■ „j „„■ confine francese, e una preda cosi grassache deve tremare ad ogni ora. Stasera aduli tratto, mentre mangiavo nella sala dell'ai bergo, tutte le campane della città hanno suonato a stormo. Che cosa vuol dire? Nessuno lo sa. Tulli divengono di cattivo umore. Ma la generale discussione non conduce ad una conclusione sicura. Un brivido è passalo sulla città; ma poiché mezz'ora dopo nessuno sapeva che cosa fosse avvenuto, oguano si è deciso a ridivenire allegro. Occorre in certi tempi un quotidiano sforzo di volontà per divenire allegri. Forse domani sapremo perchè le campane si sono messe ad urlare così lugubremente. Ora bisogna andare a letto. E' il coprifuoco. PAOLO SOARFOGLIO

Persone citate: Campane, Laon, Paolo Soarfoglio, Tulli, Verdun, Von Kocppcl