Le dichiarazioni dell'on. alandra sulla condotta dell'Italia in risposta al voto del gruppo liberale-conservatore

Le dichiarazioni dell'on. alandra sulla condotta dell'Italia in risposta al voto del gruppo liberale-conservatorema Stampa i Ottobre Le dichiarazioni dell'on. alandra sulla condotta dell'Italia in risposta al voto del gruppo liberale-conservatoreIl Governo vigila sui supremi interessi della Nazione • L'esercito è preparato Un accenno all'atteggiamento della Turchia - La grave situazione in Albania. PER TELEFONO ALLA " STAMPA „ riunione Roma, 30, notte. Stemane, alle ore 10.SO, si è riunito a Montecitorio il Partito liberale di destra per discutere della, situazione dell'Italia nel conflitto europeo. La riunione fu importantissima ed è finite alle ore 13, dopo anlmatissima discussione, oon l'approvazione dell'ordina del giorno del Vice' 9W»ictoate della Camera, on. Grippo, i Nell'ordine del giorno si esprima la fiducia nel Ministero, confidando che esso possa tutelare gU alti interessi dell'Italia nell'ora pre'tsente. . Eccovi i particolari della riunione. Presiedeva l'on. Grippo. Erano presemi gli onorevoli: Ai-lotta, Borromeo, Simoncelli, Monxi Guarnicri, Bovetti, 'fosti, Falconi, Ballotti, Ve Capitani. Roy, Montresor, Grabau, Medici, kiallenga, Federzooi. Padulli, Sioli-begnant, Brandolin, Deamicis, Sandrini, Morandi, Ancona, Rota, Valvassori-Peroni, Arrigoni, Chlìdlchino, Stoppato, Soderinl, Reggio, Merlotti, Cardani, Hizzetti, Caputo, Teodoli, Brezzi, Piccirilli, Rossi Gaetano, Parodi, Gavazza, Indrl, Taverna, Maglioni, Vinay. Maury. Amicareslli, Uenaglio. . Avcauo aderito gH onorevoli: Nava Cesare, Roberti, Nunziante, Calisso, Foscarl, Miari e Facchinetti. ; L'on. Grippo, aprendo la discussione, illustra le ragioni della riunione, riferendo che la precedente adunanza non fu oh un amichevole preliminare scambio di idee. Era stalo dato incarico all'on. Grippo di ottenere un colloquio — a nome del Gruppo — dal Presidente del Consiglio. Questi lo ricevette e fece lo dichiarazioni elio ora al Gruppo riferisce, j L'on. Secondivi lia già spiegato lo ragioni .per le ciucili il Governo ha deliberato e persiste par ora nella neutralità. Queste ragioni bouo di ordine politico, militare c diplomatico. •L'on. Grippo presenta poscia il suo ordine del giorno di fiducia nel Ministero. ; Prende quindi la parola l'on. Allotta, il quante svolgo 11 seguente ordine del giorno. e II Partito liberale italiano, ispirandosi alle nobilissime tradizioni dei suoi uomini maggiori, i cjw»li furono tanta pan,- ilei nostro RiJBorgimenlo, ohe fondarono l'unità, l'indipendenza e la prosperità della Patria sul principio di nazionalità, seguo con occliio vigile e ansioso lo svolgersi del piti grave urto di popoli cha registri la Storio. Esso ritiene che in così immane conflitto 1 popoli di Europa oercheran. no nel nuovo assetto la realizzazione (Ielle proprie aspirazioni nazionali ed e convinto che n itale necessità storica non possa sottrarsi l'Italia senza venire meno elle stesse ragioni della propria esistenza. Approva Ja dichiarazione rti neutralità in seguito allo scoppio inatteso tleilc ostilità che. lacerando solenni trattati, scompaginava tutto l'equilibrio politico eslstenjte e restituiva piena u ciascun stato la valutazione dei propri! interessi. Ma la neutralità !»ort può asse lino u uè stessa e ogni paese, pur non desiderando la guerra per la guerre, devo raggiungerà la sua massima efficienza militare e seguire con occhio vigile (pelle difettive di politica estera, le quali valgano a ''stringerci u nazioni, 1 cui interessi non siano in antitesi con quelli italiani. | « Solo cosi potremo, al momento opportuno, completare l'edificio nazionale con l'acquieto dei nostri confini naturali e con il consolidamento di quel posto che ci spetta sulle npon'de di un mare prevalentemente nostro. Il gruppo parlamontare liberalo, sicuro interprete del gran Partito ohe rappresenta, riafferma la sua fede nel Re nazionale, degno successore dei suoi grondi Avi e rinnova 1 voti di fiducia dati all'eminente uomo politico, che ha dimostrato oon t fatti di saper imprimere un grande indirizzo meritevole dell'approvazione del •■ Paese. Formula, Infine, l'augurio che gli italia't>l. imitando l'esempio mirabile che ci danno tutti Indistlntamento gli altri popoli, facciamo (tacere ogni differenza di Partito per stringeriEi in questa ora solenne in un fascio solo di solidarietà per 1! raggiungimento delle più alta finalità della nazione •. « Firmato: Arlotto ed altri ». ■ Parla poscia l'on. Ancona, il quale presenfta il seguente ordine del gioiuio: ' « I deputati liberali di Destro e dei Centri, i« convenuti oggi a Montecitorio, «sentono il /■dovere, nelle attuali circostanze, di riafferlì» mare la loro fiducia nel Governo, o confida i« no che il risultato finale della sua opera t» vigilante ed energica .saranno conformi agli w interessi del Paese. — Firmato: Ancona, ed l« altri ». ' L'on. Stoppato a sua volta presenta il e/eiguente ordine del giorno: I « Il gruppo approva l'opera dal Governo e |'«la dichiarazione, di neutralità, da conservarsi » vigile e fortemente annata, o ha fiducia, che :i» il Governo medesimo siasi posto c ei manli* tenga in sicura condizione da farne valere !i«gli effetii noU'interesKS dell'Italia ». Si apre sugli ordini del giorno una vivacissima discussione. Stoppato confida che il Governo saprà far valere il poso della iieu tralità dell'Italia nella futura sistemazione della geografia politica europea, augurandosi che la neutralità non sia per essere negativa, ! Ritira il suo ordine del giorno e propone un [emendamento sull'ordine del giorno Grippo, | L'on. Magliani ha piena fiducia nel noverino, ma fa delle riserve sul genere delle discussioni fatte fuor! dell'aula parlamentare su idi un arKomon o cosi delicato. Perciò accetta 'la les':: dell'ordine del giorno Grippo e la cc.da di quello dell'oli. Ancona. ; Monti Guarnieri vorrebbe si parlasse anche Ideilo gravi responsabilità dell'impreparazione ! militare o d«i pericoli del prolungarsi della : presente stasi. I Arrivabente chiede se l'Italia appartenga anIcora alla Triplice Alleanza. Che valore ha dunque, cosi vincolata, la nostra neutralità? \tl Governo, in confronto dell'Austria e della 'Germania, allorché fu presentato l'ultimatum 'alla Serbia, avrebbe dovuto denunciare l'aljleanza. Questa deve scioglierei oggi. . iSandrini presenta un emendamento all'orj Bine del giorno Grippo, nel senso che si 'parli anche delle aspirazioni nazionali. ' L'ori. Galleristi richiama l'attenzione dei presenti sulla portata delle deliberazioni che oggi dovranno prendersi. Constata l'intimo dieeenso che divide 1 convenuti, in quanto egli ed altri amici non si sentono di votare un ordine del giorno di incondizionata fiducia nel Governo, con tutto il rispetto e l'affetto che Antonio Salandra certamente merita. Voterà l'ordine del giorno Arlotta. Brezzi e Marioui parlano a favore dell'ornine del giorno Ancona, affermando essere superflua l'approvazione della dichiarazione di neutralità. G? 'Po insiste ne! dire ch^ tala approvazione a evo essere esplicito., poiché essa lui valore politico importantissimo. Riassume la diBcuòsione. Arlotta, ptr la didiiarazlone di voto afferma the, chiarito il pensiero suo e di allri amici col proprio ordine del giorno, è necessario si venga ad una deliberazione unanime la Quale non può avvenire ee non eulToràine -del «orno Grippo. Stoppato ritira l'ordine del giorno e si associa a quello GripCosi purè l'on Ancona, tyon. J3*&*}#i £ 'SlOClft, dichiarazioni di Arlotta. proponendo solamente cha sia aggiunta alla parola, • interessi » anche la parola « aspirazioni », Grippo dichiara che nella frase « supremi interessi » sono comprese anche « lo aspirazioni ». isu proposta di Stoppato, si modifica la formula cosi: o supremi interessi nazionali ». Quindi presenta nella sua forma definitiva il proprio ordine del giorno, cosi concepito: * Riconosciuta la legittimità e convenienza da nobili bui, possono danneggiare 1 opera « della, dichiarazione di neutralità de) nostro;che jl Governo ei propone di compiere usic Stato allo scoppiare della guerra, riaffennaj ,.,n^_ M , , *nlJ mantfA^j-ioiii se . la sua piena fiducia nel Governo, che ritte- j1 "presse aei paese, tali manifestazioni so Governo. Ma pel momento attuale è necessario molta calma e questa calma è da raccomandarsi sovratuttò al paese. Inoltre- non si deve dimenticare la nostra condizione di neutrale. Infine è necessario ricordare che lo manifestazioni destinate ad agire sulle ! direttive del Governo, pur essendo ispirate ne coanseio de! suoi alti doveri. dello sue erravi responsabilità verso la Patria, e conrida che saprà tutelare, con meditata preparazione ed energica azione, i supremi interessi nazionali ». L'ordine del giorno Grippo, cosi modificato, 6 approvato per acclamazione. Si delibera l'invio di una Commissione al presidente de) Consiglio, per esporgli i voti della riunione. Essa risulta cosi composta-: Grippo, Arlotta. Ancona, Stoppato, GaHcnga e Tosti. La riunione si scioglie alle Vtt. no cioè suscettibili di vincolare l'azione del Governo nel momento In cui esso ha bisogno della sua libertà d'azione. L'on. Salandra rassicuro i deputati presenti circa la nostra preparazione diplomatica e accennò, a questo punto, alle condizioni del ministro dagli esteri. Il presidente del Con* sigilo dichiarò che realmente le condizioni La risposta di Salandra Il conflitto anglo-turco nella sua fase acuta fi Kodivè. Invitato dall'Ambamolatorolnglommm rasarsi In Italia, rlapondo ohe non aocotta ordini dall' Inghilterra. Roma, 30, notte. Senza esagerazione di pessimismo ed può dire oggi ohe. il problema turco è entrato 61 a 'nome' di >edereoe« « Roma, SO, notte. Le dichiarazioni fatte stasera dal presidente del Consiglio alla rappresentanza dei deputati liberali conservatori riunitisi starnane a Montecitorio assumono una note vole importanza. Esse rappresentano tutto ciò che il Governo creda di poter dire, in questo momento, circa In. situazione dell'Itoli» nel conflitto europeo e intorno ailu noEtrii situazione diplomatica, e militare. Il presidente dei Consiglio liti scelto l'occasione ol/ertagli dulia manifestazione di vi gitante fiducia dei deputati del partito liba rato nazionale c ha parlato. liceo quali furono le dichiarazioni del presidente del Consiglio. Prima che agli parlasse, l'on. Grippo gli presentò l'ordine del giorno votato per acclamazione nella riu nione di stamane riassumendo contemporaneamente la discussione e rilevando il si' gniiicato di unanimità raggiunta dalla manifestazione di fiducia verso il Governo. L'on. Salandra rispose dichiarando che tutto ij Ministero è lieto dell'attestazione di fiducia venutugli dai deputali die lo hanno sostenuto nello primo battaglie alla Camera c che dimostrano di volerlo sostenere nella difficile .situazione attuale. — Il Ministero ha bisogno di ciò ma senio— lia dichiarato il presidente del Consiglio — che il compilo che mi è stato addossato dalle circostanze è troppo superiore alle mie forze modeste. T<on avrei mai potuto credere che assumendo il Governo come 'presidente del Consiglio, gli avvenimenti avrebbero imto a cosi dura prova il Ministero da me presieduto. Nondimeno di ciò non mi laijno e proseguirò la mia via, che è quella del dovere, sforzandosi di cor* rispondere alla fiducia del paese, di cui sento il consenso all'opera del Ministero, L'on. Salandra si disse poi lieto di vedere intorno a sò deputati di tutte le regioni d'Italia, poiché i 17 deputati presenti erano stati scelti in modo che tutte le regioni fossero rappresentata ravvisando in essi. Ih scala ridotta, tutto il paese; tanto più lieto si disse per trovarsi in mezzo a deputati del partito liberale conservatore, al quale egli appartiene. « Cosi, aggiunse, mi seni bra di trovarmi in famiglia ». Il presidente del Consiglio rassicurò la rappresentanza del partito liberale dicendo: Il Governo, conscio delle gravissime responsabilità, che ad esso derivano dalla eccezionale gravità del momento attuale, saprà rispondere degnamente alla fiducia del Parlamento e del paese. Il Governo chiede soltanto quella ragionevole libertà di movimento che non vincoli l'azione che si propone di esercitare. Premere o cercare di premere dal di fuori sul Governo è pericoloso, il Goverjio- non può dire tutto; nor. può recare in pubblico, nemmeno dinanzi al deputati, segreti di Stato. Se lo facesse, commetterebbe un delitto. Esso risponderà a suo tempo nel modo più largo ed esauriente dei propri atti. Ma chiede, per ora, che ogni tendenia a qualunque coercizione, sia pure esercitata a scopo altamente patriottìco, sia abbandonata anche perchè chi è fuori del Governo no?i può comprendere l'estrema delicatezza e la estrema mutabilità della situazione, che varia di minuto in minuto. Il Parlamento e il paese sap piano vero che il Governo vigila e nulla tralascia perchè gli alti interessi delta nazione siano tutelati. L'on. Arlotta il quale aveva presentato nella riunione di stamane un vibrante ordine del giorno che rispecchiava in certo modo anche la tendenza dei nazionalisti, i quali avevano aggiunto la loro firma a quella dell'ex-ministro napoletano, rilevava, a questo punto, il significato delle manifestazioni patriottiche tentate dai nazionali, sti, che aecompagnarono questo ultimo periodo. Il presidente del Consiglio rispose al rilievo dell'on. Arlotla dichiarando che egli riconosceva, come tutte le correnti di idee, tutte le tendenze politiche aventi fine patriottico, abbiano diritto al rispetto dailaj di salute dell'on. Di San Giuliano, nei gior- in urna fase acuta, pericolosa. Secondo noni scorsi, apparivano gravi. Però da ieri'tizie che raccolgo all'ultima ora nei circoli le condizioni dell'infermo erano migliorate, Lplotnatìci della Trìplice Intesa, è awenuL'on. Di San Giuliano, — aggiunse l'on. Sa-1, . . .. ,, landra, - non cessa, malgrado la inalai-|tojen a Costantinopoli un episodio gravistia, di occuparsi della politica estera ita-[shno, che conferma lo stato di tensione esiliana; anzi egli dichiara che 11 lavoro men-| stento fra l'Inghilterra e la Turchia e i nuo tale gli è necessario perchè gli riesce di . . . . , _ it sollievo ai dolori fisici. Il presidente delivl muiacclt»1 eIeiJMJltl ch8 entrano D*lla Consiglio, a questo punto, preso dal suo1 sconvolta situazione europea, scrittoio un foglio di 4 pagine inviatogli j Attualmente si trova a Costantinopoli il Sto,0^ d f!™- Di San Giuliano sullo ìj.cdivè d.E m gi h fondatl tti questioni di politica estera del giorno Le nostre comunicazioni fra me e il ministro °^ la ^ permanenza nella capitale turca degli esteri — disse l'on. Di San Giuliano abbia il preciso scopo di stabilire una intesa — non sono interrotte. Intanto speriamo fna j c^oii giovani turchi e il mondo inusche il miglioramento continui. L'on. Calih-I , se. collega dell'on. Salandra nella Univ9r-!Eulxaano *S.*l&no, che dovrebbe tentare una sita di Roma, fece, a questo punto, alcune {azione, quando la Turchia entrerà nel eoaallusioni sulle condizioni della nostra pre-j finto, contro l'Inghilterra. In seguito a qu?. sti sospetti ieri l'ambasciatore inglese a Costantinopoli ha fatto visita al kedivè d'E- parazione militare. 11 presidente del Consiglio fece notare esaere questo un argomento del quale, per ragioni di patriottismo, sa-, rebbe bene parlare il meno possibile. Pero, gitto e in. una forma categorica gli ha |n(i interrogato, dichiarò elio avrebbe fatto, col-' la delicatezza che il tema richiede, alcuue dichiarazioni. L'on. Salandra volle premettere di non voler parlare dello responsabilità del passato circa le condizioni nella preparazione dell'esercito. L'dn. Salandra aggiunse ossero sua intenzione di occuparsi soltanto del presente. A tale riguardo disso dì poter con piacere annunziare ai deputati che la nostra preparazione militare è ora completa. Tutto è pronto — egli espose — tutto è stato disposto colla cura più minuziosa c coti tutta la. larghezza di. mezzi necessari. L'Italia non può essere sorpresa da qualunque avvenimento. Il nostro esercito, se gli eventi lo richiedessero, saprebbe compiere interamente e brillantemente U pròprlo dovere, il paese può quindi essere tranquillo. Il Governo non perde di vista alcuno degli elementi della situazione: esso preferisce però alla politica delle promesse o falle dichiarazioni anticipale la politica dei falli compiuti. Parlare poco insomma ed agire, se è necessario. La discrezione su lutto ciò che riguarda la nostra situazione e Vallone del Governo si impone. Nelle condizioni nelle quali il conflitto europeo viene a porre l'Italia sono più che mai delicate. La situazione internazionale è resa attualmente anche più complicala dal difficile atteggiamento della Turchia. La politica di questo Stato rappresenta un vero elemento perturbatore della situazione ternazionale. L'on. Vinay interruppe, a questo punto, il Presidente del Consiglio dicendo con brutale franchezza: <( La politica della Turchia è una politica di lega da malfattori »'. Non voglio per delicatezza riferire la ri sposta data dal Presidente del Consiglio al- i Mi¬ mato, a nomo del suo Governo, di abbandonare ianmedlatamente Costantinopoli e partire per l'Italia, dove il Governo inglese gli avrebbe dato una provvisoria residenza adatta. H kedivè ha dichiarato di non accettare "aìcjin ordine dall'Inghilterra ed ha fatto osservare essere stato Investito di un'alta autorità .sovrana dal Sultano e di riconoscere perciò solo il suo dominio. Infatti il kedivè si prepara ora a stabilirsi a Costantinopoli. Questo suo atteggiamento rappresenta indubhlauioiite una nuova grave complicazione europea, perchè solleva tutta la questione egiziana e, con essa, la gigantesca questione mussulmana che i circoli giovani turchi, appoggiati daUa Germania, vorrebbero sfruttare come formidabile arma di guerra contro la Triplice Intesa. E' inutile dire come tale movimento potrebbe avere serie conseguenze europee, assai più vaste dei fini dell'attuale guerra. Nei càlcoli diplomatici, commentandosi questo grave incidente, che vi ho potuto narrare, si osserva che esso può condurre ora l'Inghilterra a risolvere con una decisione netta la questione egiziana per eliminarvi definitivamente la ingerenza della Turchia. Negli stessi cirooli diplomatici raccolgo gravi notizie sulla preparazione militare che la Turchia va compiendo col deliberato scopo di un'azione contro l'Inghilterra. Si apprende oggi che in tre centri dell'Asia si vanno concentrando forti masse di truppe turche, cioè ad Aleppo, Beyruth e Damasco, Grave situazione a fallila 'l'Ila i8i «celta gei miei pillo nessun fatto compiuto „ Roma, 30, notte. Secondo le ultime notizie di stamane la situazione a Vallona si 2)rcsenta sempre assai preoccupante. Gli ultimi telegrammi che i circoli competenti hanno ricevuto dicono che nei dintorni di Vallona si stanno organizzando bande di trecento o quattrocento uomini armali che si propongono dì marciare su Vallona per abbattere la bandiera turca ed issare quella albanese. Allo stato attuale delle cose, queste bande appaiono sospette. Ad ogni modo, esse provano l'acuirsi di quel grave e pericoloso stato di anarchia che si o abbattuto su tutta l'Ai bania e preme sópratutlo su Vallona. Il Governo contorna a seguire colla massima attensione tutti gli avvenimenti, rimanendo categoricamente fermo nel principio che non pilo accettare pet T'allotta alcun fatto compiuto, a favore di chiunque. Q. [legati dei Sesato albanese in viaggio per Costantinopoli por eflNre il trono a Bnraa Eddln Roma, 30, notte. La Tribuna ha da Brindisi; a Col pire* scafò Ionio sono sbarcati stanotte j legai ti del Senato albanese, i quali hanno Vini carico di recarsi a Costantinopoli per par, tecipare al Principe Buran Eddin Effendi figlio dell'ex Sultano Abdul Hamid, la sua eleiitme al trono albanese e per invitare A prendere poetessa dello scettro offerte-glii A capo della spedizione si trova il note Agii Al, di El Batsan, Con lo stesso Jonio ò tornato Defleh bey, che è stato incaricato* da Essad pascià di trattare intorno ei sui* ritorno in patria, ma pare che le trattative siano fallite, avendo opposto il Senato uri veto formale, temendo che il ritemo di Essad pascià acuisca la guerra civile di cui si hanno già i primi sintomi inquietai* ti. Le persone arrivate stasera dalVAlba~ nia danno la situazione generale come grcu vissima. Il Senato è impotente a fronteg-' giuria, tanto che ha posto l'Albania sotto la protezione della Turchia. Questa decisione è slata presa per istigazione di emissari austriaci che lavorano attivamente a favore della Turchia. Intanto si conferma l'occupazione di Berat per parte dei grecoppiroti che puntano su Fieri. Anzi, si die* che abbiano manifestato anche propositi su Vallona ». La risposta a Churchill 81 M IMI Hi Siali 31SIIÌ3» la frase dell'on. Vinay; dirò soltanto clie|E' evidente che con esse si va preparando l'on. Salandra, senza consentire nell'ai)-1 un'azione contro l'Egitto. Si apprende anche ESld^^^ ?u<*te truppe sono comandate da uffl. dizlo molto severo intorno ali atteggiamento ■ r della Turchia nel momento internazionale claii tedeschi. Vengono già segnalati movi che attraversiamo. Il Presidente del Consci mentii molto sospetti. Si crede che la Turgito pose termine allo ore 18 alla conversa- ! chla VOgUa con qualche colpo di mano arrezione, durata circa un'ora, ringraziando del-, . . ...... , la manifestazione di fiducia al Governo, che Siare tutto 11 vltaJe »ovl»ento <*i navigane trae conforto per il suo compito, che si zione attraverso il canale di Suez provcriassume in questa parola: vigilare! Infine!cando lo sbarramento del passaggio mari disse di voler dare una buona notizia ai de-1 putati e cioè che nessuna silurante italiana era stata colpita come ne era corsa voce, da mine galleggianti nell'Adriatico. I deputati del partito liberale conservatore lasciarono palazzo Braschi mostrandosi soddisfatti delle dichiarazioiii del Governo. Facevano parte della Commissiono gli on. Grippo, Arlotta, Toschi di Val Minuta, Vinay, Calisse, Mauri, De Amicis, Ancona, Stoppato, Mariotti, Gallenga, PadulU, De Capitani, Beliotti, Brezzi, Taverna, 8. Un telegramma dell'on. Bertoni all'oii. Salandra Sinlgaglia, 80, notte. L'on. Bertini, deputato di Sinlgaglia, hai telegrafato all'on. Calandra: « Popolazioni «(piaggia adriatica allarmatisEime odierno funesto incidente, invocano da V, E. efficaci provvediaaaati atti ad assicurar» libertà commaraio n**i*&*ion« m. no. L'Inghilterra dispone quivi di alcuni in crociatori che vegliano attentamente tutte Je coste turche. Secondo quanto mi ai assicura poi, la Russia, da parte sua, senza volare essa stessa precipitare la situazione, è ferma' menta deciea a chiarirla entro pochi giorni, Si può ritenere imminente un passo della Russia, appoggiato dalle altre due Potenze della Intesa, preeso il Governo turco per chiedere categoriche spiegazioni sulla chiù sui a dei Dardanelli. In caso di rifiuto da parte d«Ua Turchia a revocare le misure prese, è molto probabile che le Potenze del la Triplice Intesa prendano delle risoluzioni estreme. V. Q. VfoEtno, 80. A proposito dell'intervista che il primo lord clell'AmmiragUnio britannico Winstoa Churchill, ho, recentemente accordato al corrispondente londinese, del Giornale d'Italia, un uomo di Stato austro-ungaiico scrivo nel JVetw IMfe ner TaoeoU.lt: . -, «Ciò che Churchill chiede all'Italia. • alleata dell'Ausiria-Uiiglieria è della.' Germania, nientemeno elio l'appoggio italiano nellaguer-' va attuale. Ciò che Churchill olire in cambio all'Italitt è, se ben si considera, non più che Ja promessa che l'Italia, conserverà la aua aw tuaìu posizione nel Mediterraneo. La ricerca dall'amore e del l'appoggio dell'Italia' è così'stjiiwente. die l'illuminato, spirito Itallauo ne trarrà fin d'ora la conseguenza che le Potenze occidentali non si sentono mollo a loro agio • al sicuro, conio vorrebbero far credere a.loro stessi c agli altri. E' forse una cosoierusa di forza quella che induce l'Inghilterra e la Francia a cercare aiuti mi mondo intero, presso 1 gialli e i neri, non meno presso' quelli bianchi, in una assimilazione umiliante" Forse che lo flotte inglese o francese del Mediterraneo, s. alleate, costituiscono veramente una forza fatale cosi invincibile, ee Churchill deplora che fin lauto che la flotta austro-ungarica non lasci i suoi porti non può farle deS male?, infatti, nè nel Mediterraneo,.né nel' Mare del Nord le tanto vantato forze navaJ: dello Potenze occidentali hanno finora compiuto atti anche lontanamente rispondenti alia (oro forza numerica, E Churchill, quando espose dinanzi al pubblicista italiano la sue vantarle suiririvincfblle flotta britenhica, non poteva ancora nulla sapere del caso che fece, poco dopo, tre incrociatori insrleai vittime di un solo sottomarino tedesco. L'Inghilterra e lai Francia, ha detto Churchill, non desiderane* la loro estensione nel Mediterraneo; esse pò* seggono ciò di cui hanno bisogno, e vogliono: rispettare i possossl altrui. L'Italia deve dunque essere contenta che le si lasci nel Mediterraneo quanto possiede, e che le 6l Imponga: la politica di suicidio: che essa, staccata dai suoi alleati, possa lasciare determinare l'èstenslone della sua potenza mediterranea daiJ l'arbitrio u> «uoi rivali e dei suol attuali e più accaniti Invidiosi, i quali, anche durante la guerra libica, le' opposero in ogni occasi»ine difficoltà. L'equilibrio mediterraneo pro^ messo all'Italia non può. nella bocca di un uomo di Stato inglese, avere altro significato che quello di chiavistelli eternamente chmai dinanzi ad ogni futuro sviluppo delle aspirai zlonl della potenze. Italiana nel Mediterraneo.: « Quanto all'egemonia nel Mediterraneo » naturale che le solo a non invidiarla all'Italia, nò oggi uè nell'avvenire, sono le sue alleate, perchè esse vi scorgono anzi un vantaggio per loro, non avendo possedimenti In quel mare. L'Austrla-Unghorta è puro In grado di prestare n tali «ispirazioni dell'Italia, piti ...ohe un semplice e platonico aippogglo, quelli ctetà Puglia sono tutti fermi nei porli di della sua flotta, alla aua'e 11 conte Tiszu, nelle Bari e di Brindisi. Le squadriglie delle no- Delegazioni, molto tempo prima della guerra atre trtmetìinierf nercarrerébhurn il imw nt attuale, assegnò espressamente questo compi-. sire lorpeatniere percorrereooero il mare al- -t0, efcurenUl nella fina dichiarazione la"c-ò tendendo al rastrellamento delle mine gal- anche una parola alleruntrsce circa gli Italiani leggianti, che la tempesta dell'altro giorno dell'Austria. Egli passò sotto silenzio la recente trasformazione dell'Egitto In una provincia inglese, e fu anche abbastanza Bincero L'azione franeo-iogiese contro Cattaro i Vallona è ternata la bandiera albanese? IPer telearafo olla Stampa). Bari, 80, none. I7?!a notizia da Podgoritsa, raccolta dal Corriere delle Puglie, annunzia la rinnova* ta attivila bellica della flotta franco-inglese contro i forti che difendono la Bocche di Catturo e più precisamente contro le opere di Cqbila, di Lustica, di Mammola. Pare che sia nelle intenzioni dei franco-inglesi, oltre lo smantellamento di queste opere, la distruzione della stazione radiotelearaflca di Lustica. Uno dei forti, quello, di Cobila, sarebbe stato smantellato e la stazione radiotelegrafica di Lustica sarebbe già stata guastala, così da non potare più funzionare. Certo si è che da Cattaro sull'Adriatico tuona incessantemente il cannone. E' giunta qua notizia da Vallona che sul la città sarebbe stata nuovamente inalzata la bandiera albanese. Le autorità mussulmane avrebbero abbandonato in tutta fretta la città pel timore di una imminente invasione greco-epirota e i vallonesi oereobero approfittalo dell'abbandono per risollevare lo stendardo naztojialé. Le comunicazioni tra questa riva adriatica c la orientale continuano ad essere sospese in seguilo all'ordine diramalo iariseva dal Ministero alle Società dei servizi marittimi sovvenzionati. I piroscafi della So- ha trasportate dai porti muniti austriaci e sperdute con tanto graue minaccia per la navigazione per tutto l'Adriatico fino al Jonio. M. B. Un comoDieato nfGciale sneatisoe l'QMipsiiooe di Yalloos da parte dell'Italia . ROMA, SO. Alcuni giornali hanno annunciato !'mcu> iwrione tti Vallona da parte di truppa Ita. liane. Questa notizia è ineuselstent» ». (Ag. Stefani). opinion» pubblica « «ju constderactona In seguito all'aggravarsi della, situazione in Albania, Bono partiti da Roma diretti a Durazso, il barone Aliotta, ministro d'Italia a Durarlo e il capitano Castoldi, già segre, tarlo dal Krtadpt di Wied. non promettendo una modificazione nel meazl di anazionnlizzszlone applicati finora contri? l'elemento italiano a Malta, a Nizza e a Tunisi. Anche recentemente gli uomini di Stato Inglesi di ogni partito ritennero opportuno di dover dimostrare, con ragioni Inoppugnabili, la necessità della esistenza della Monarchia austro-ungarica. Oggi essi parlano dell'annientamento della Monarchia stessa, come parlarono altra • volta dell'annientamento della Rufisia, come di una necessità per la pace europea. Non dovrebbe essere un pentimento particolarmente gradito quello di affidarsi aV l'amicizia di una Potenza i cui uomini di Stato possono cosi rapidamente cambiare l'oggetto delle loro simpatie o antipatie •. •' La neotralifà della S?ezia Tra socialista e ministro . Stoceo'mo, 20. n signor Bramir.s, capo socialista svedese, dichiara nel suo giornailé d'esaerai rivolto al ministro degli Affari esteri, Knut Wallenborg. per avere assicurazioni sul carattere privato del viaggio di Sven Hedin In Germania. Il Neanche uà soldato greco si trova in Albania Vienne, 80. La Neuwe Wiener Tageblatt pubblica: « La Legazione di Grecia, dichiara che hifoTmàW OraoUn* che nel col nottate relative all'occupazione di Berat da j^jj, CÌVI ^ ^ avutp ^ Haija fj. parte dell» truppe dell'esercito «Menico so- porto la precisa tmprèiatone che Svèn Hedin no assolutamente false, neppur un scio è anch'egll convinto ohe la. neutralità * par «oblato aWl'tssrtita greto fi trova fa. Al- j la Svasi» la «ola via «tasto.,