Tra i volontari nazionalisti "Il nemico, lungo la Stura, punta su Torino"

Tra i volontari nazionalisti "Il nemico, lungo la Stura, punta su Torino" La Stampa 21 Settembre 5 i Il XX Settembre a Torino Giornata di calma, sera movimentata LA giornate, ohe licioni prevedevano grave di avvilimenti «amorosi, è invece passato. . nella più assoluta calma. La cittadina»» ha potuto (oderai in perfetta paco la miti carezze di un bai soie autunnale temperate da un'aura ohe ci riportava con la mente alla ventilate giornata della primavera. Esteriormente le patriottica ricorrenza era ricordata delio sventolio di molta bandiere esposte ai balconi desìi edlflzi pubblici a da molti edilizi privati. Un grande bandierone era tesato pura sulle aommìtft defila Mola AntoneBlana. B» previsione di possibili! Incidenti pubblici l'autorità ha preso delle estate aiteure di viirilanze e di sicurezza. Numerosi plotoni armati arano oo tutti t quartieri a disposizione dell'Autorità, a grossi ni» eie) di guardie e carabinieri rimasero per tutta Ih «ornala in riama attesa presso 1 diversi Comtnlaeartxaà. rn via Genova, ora è la sede dei Consolati ametrtao© e tedesco, vennero rin forzate le pattuglie ag& ordini di un funzionarlo, pronto ta eneo di bieotmo a chiamare sui posto la quantità da truppa occorrente per impedire l'accesso natta strada a una folla di • : ino-trenti. Ma jo ripetiamo, ne la truppa, ne le pianile ed i carWnler. ebbero occasione 41 uscire dai rispedivi posti di r^rttanza. Ciò rftevato diamo posto agH arrenlmenti i-tw particolarmente hanno reSarioae con la storica ricorrenza. I manifesti Per fatica particolare dei gruppi «avoreroìi alla guerra furono attaccati ai muri della città numerosi manifesti rossi riprodiuoenti i primi ' due versi dell'Inno di Mameli t PvaXelU d'Italia - L'Italia s'è desta... Il lavoro da affisatone venne tatto nelle ore pili quiete deiaa cotte, ma non passò inosservato alla forza pubblica. Ci risulte infatti che alcuni degli improvvisati a/ftwOort dovettero consegnare le rispettive generalità ad agenti in perlustrazione. Altri parógtenl dell'azione guerresca, vollero pure affermare le loro convinzioni con altri scritti murali. Sotto l'epigrafe del monumento n C.aribaldt i Vogliamo Trento a Trlestel » guinati campi della Galizia e della Polonia, i vocazione. Quello che l'Autorità ha preteso da invita gli intervenuti ad inneggiare al Re] noi poteva esigerlo anche dagli altri! *. E d'Italia, che, col suo telegramma al sindaco i scendono in via Mazzini, dedtrt ad allontadi Roma, ha riaffermato le altissime virtù ' tiare, o colle buone o colla forza, quanti si di Casa Savola, la quale, dopo avere iniziato, sono raccolti sotto le finestre dell'Associa-. l'unita d'Italia, avrà animo e cuore di compirla. Un irrompente applauso ed il grido entu elastico di • Viva il Rei » accolsero la brillante tmprowuaazione del prof. Clan. Segue Mario Viana, che pronunzia il suo discorso su • La morale eroica • L'oratore, che all'inizio è fragorosamente applaudito, viene sovente Interrotto da approvazioni ed accolto alla fine del tuo dire da una grande ovazione. Parla 1'on. Bevione Ritornata l'assemblea silenziosa, si alza I'on. Bevione, il quale pronunzia brevi paj&le di commiato, tratteggiando la situazione politica che si è venuta creando dopo l'ultimatum dell'Austria. « Gli interessi dell'Italia egli spiega — imporranno fatalmente un *ostro Intervento nel conflitto, intervento assolutamente legittimo. Purtroppo, a questo intervento 61 oppongono larghe frazioni della borghesia, che sì preoccupano piuttosto del loro interessi economici particolari che degli interesbi della Nazione. Perciò è IncUspensa bile che si dia opera per rischiarare gli spiriti e richiamarli ad un più austero senso del dovere ». L'oratore conclude: • Non abbiamo potuto celebrare il 20 settembre con un intervento realizzato: celebriamolo con un voto: che noi ci adoperiamo con tutte le nostre forze perchè le figlie derelitte d'Italia, Trento, Trieste e Zara, ritornino al più presto alla loro grande madre Roma ■. Grandi acclamazioni coronarono la chiusa del discorso, che fu spesse volte interrotto da applausi. Una dimostrazione nella via Mentre l'on. Bevione tratteggia la situazione j dell'Italia nel momento attuale, un gruppo di fu 8critt0; ^cun0; socialisti e anarchici si presenta in via Mazzini E' stato anche distribuito a mano migliaia di esemplari un manifestino da carattere nazionalista di cui però era etata proibita dalla Autorità la pubblicazione. Esso invoca con fresa vivaci e vibrante un'azione vigorosa dell'Italia nella guerra attuale, affermando che eventi auspicati si maturano anche e si schiera Indisturbato sotto le finestre del Associazione nazionalista. Quando II deputato del quarto collegio sia per flniie il suo discorso si sentono le prima grida di : — Abbasso la guerra 1 La polizia che tanto ha fatto per indurre i ocr noi . Nella vita dei popola - dice, fra j nazionalisti a non scendere nelle strade a conil'altro il manifesto - le occasioni non si crea-1 memorare il XX Settembre, non ha pensato alno ma, fra essi, quelli soltanto si mostrano ! fatto agli Incidenti che potevano nascere da degni di vivere, che. allorquando le occasioni1 "' si, offrono, sanno, afferrarle con fede gagliar¬ da • . Rivolgendosi ai figli del « Piemonte possente che Iniziò la grande opera », il manifesto ■ oiu-hlude invitando i piemontesi a • concorrere animosi ad une gesta magnifica • e termina al grido di « Viva Borirai viva l'Italia 1 ». Consilio dei " libertari „ un possibile intervento dei socialisti nei pressi dell'Associazione nazionalista. Non si trova no in via Mazzini che pochi carabinieri e un paio di guardie. Il grido di • Abbasso la guerra I » non è lasciato dai nazionalisti senza risposta Le fine sire dell'Associazione si riempiono di giovati e si sente un urloi — Viva l'Italia 1 Al i vive » risponde un nuovo «abbasso», E cosi di seguito per una buona mezz'ara. Dall'alto al basso è un continuo fuoco di fila di invettive che acquistano sempre maggiore ca- In opposizione della corrente nazionalista il Fascio Libertario ed il Fascio Giovanile di Borgo Vittoria, Indissero un Comizio ne: salone dell'Associazione Generale, per protestare | jjj^"e" 'violenza contro ogni movimento tendente " irnva. ; ^ ng ai tu4ti oolor1 Nel,B 8trar]tì intenzione dei promotori era di tenera una g] ?en(e anchp quaJcne gr]do ,solato d) , viva riunione pubblica. «»^<^^^*^™£ l'AustriaI Abbasso l'Italia pezzente 1 .. E » dovettero contenere Vmiziahva «^«"*Lr «sponde dall'alto: « Traditori' Venduti! L'Au una riunione privata. Il numero degU interve-, fta can)a ^ miti, muniti, s'intende, d. bigatto d invHo fu | m {avorntorl ,„ aUo ,,/Bn0 M MmuU di circa un migliaio, ma molti di essi noni sjj GU anjmj cominciano ad essere eccUatl. , soffermarono,a lungo nel salone! nazionalisti, visto che la'Polizia non inter i partecipanti erano ridotti a meno *^J"f».; 4 de0idOno di farne a meno e tare dr. I principali oratori furono VAcutis. il Gar.no. jse ^ Qpera dj ^ mm M^ g| djce; zlone. Proprio in questo momento echeggiano gli squilli, che indicano che la squadra mobile è giunta sul posto. La scena si trasforma Dall'alto si applaude, in basso si fischia, si protesta o si... corre. Un buon gruppo del na zlonallstl, che è sceso nella strada, viene disperso con i socialisti e gli anarchici Con esso però non si confonde. Appena ha preso contatto col i provocatori, intona l'inno di Mameli. L'audacia sorprende per un momento t socialisti, ma non li disarma. Al canto rispondono col canto, ad Inno contrap pongono Inno. Nuovi squilli disperdono i due gruppi, mentre le Invettive tornano ad mero ciani. Via Mazzini torna tranquilla ma non cosi 11 centro della città. Un centinaio di nazionalisti si portano in piazza San Carlo e fanno un tentativo di dimostrazione presso il caffè, chiedendo gli Inni all'orchestrina; subito accorse la forza pubblica, che li disperse Alcuni del giovani sono tradotti alle Questura, ma vengono rilasciati parte subito, parte più tardi nella notte. Sono stati arrestati anche parecchi sovversivi, alcuni del quali avevano oltraggiato gli agenti. Tafferugli ed arresti in piazza Cario Felice Una parte dei nazionalisti, reduci da via Mazzini, giunta in piazza Cario Felice. «I fermò dinanzi al Calle lAiiure. dove era raccoUa la solita follo domenicale a sorbire le bibite e ad ascoltare il concerUno Qui fu chiesta da alcuni giovani la Marcia Tìvale. e l'orchestra la esegui Ma nel viale e sulla piazza si era radunato un folio gruppo di antimilitaristi e sovversivi, i quali accolsero la Marcio Ppale non una salve di fischi Questa contro-d'mo«trazione soIIpvò le protesto dei nazionalisti e degli avventori del caffè Segui un gran tafferuglio e un vivo scambio di apostrofi fra le due parli contendenti l tavolini si vuotarono, la Direzione del caffè fece chiudere le saracl riesche, mentre ira nazionalisti e avversari si accendevano dispute e si iniziavano colluttazioni. L'orchestrina intanto cessò di suonare, e il denors dei Ligure fu in balla della folla. Alle grida di : » Evviva la guerra! ». facevano eco quelle di: «Abbasso la guerra!», omesse dagli anarchici. Nella confuf* ie furono rovesciati tavolini e sedie. Un ragazzo fu colpito da un tremendo -chiatto e restò ferito. Contemporaneamente entrò in scena la forza pùbblica, che era numerosissima. Furono suonati gli squilli e avvenne il solito fuggi fupiri. Cosi, poco per volta, la piazza fu sgombrata. Al Ligure rimase seduta solfante una piccola parte della folla di prima. Tra questa ad un natio fu dato l'allarme di un borseggio, e 11 borsaiuolo venne inseguito in via Lagrange. raggiunto ed arrestato Gli agenti hanno compiuto in piazza Carlo Felice tre o quattro arresti. Due degli arresiutj wmnero condotti alla Questura Centrale La dimostrazione, dopo gli - arresti e gli squilli, a poco a poco languì. A mezzanotte 'ulto era tranquillo. La Marcia Reale nei teatri il Dnlberto, ecc.; lo stato maggiore insomma del rlvohizionarismo locale, i loro disco rei non furono diversi ne nefila sostanza, uè nella forma, del molti altri.che gli sfessi orato» hanno offerto in molteplici oocasioni ai frequentatori delle loro adunanze, e naturalmente ottennero il consueto successo di applausi. I rintocchi del mezzogiorno echeggiarono Insieme agli ultimi battimani dell'ormai assottigliato uditorio, e la sala si sfollò lentamente. All'esterno nessun affoliamento e nessun incidente. La camera del lavoro e il Partito sooialteta ai mantennero estranei all'iniziativa. Dimostrazione fallita in Piazza Castello Ieri alte 17 — polche era corsa la voce di una dimostrazipne nazionalista durante il cambio della guardia al Palazzo Reale — un discreto gruppo di anarchici, rivoluzionari e simili si era appostati dinanzi al Palazzo Madama iti attesa che giungesse la guardia del ;9.o fanteria, in sostituzione di queBa del 92J> « Noi volevamo stare tranquilli, ma non possiamo resture impassibili dinanzi ad una ro- Durante la rappresentazione serale al Balbo, ina parte del pubblico chiese la Marcia Reate, che fu eseguita dall'orchestra, fra gli ap ilausi. Anche in altri teatri e ritrovi della città si ; innovaronoeisodda l'ordine di partenza. Quale la formazione? l'I comandante la Centuria nazionale ' ha già H suo piano prestabilito; smembrerà la sua forza lungo la strada. Si parte, partiamo tutti e ti piazzalo del Poligono di tiro si sgombra anche dei curiosi, qualcuno dei quali ci segue di lontano chiedendo^, senza saper trovare rapaste i — Ma che cosa succedo T Per la vecchia ria di circonvallazione fi raggiungo la barriera di VaWcooo. La formazione regolare è abbandonata * si procede a paaao da strada La borgata Madonna eh Campagna la si attraversa suscitando una cufiosita vivissima. — Chi sono? Chi aiate? — al chiedi «a ogni parte. — 1 volontari: — Cosa succede? — Il nemico scende . lungo la ralle della Stura! — Non esageriamo I La Ola si assotiglia. Un plotone lentamente si allontana dal grosso: la retroguardia è al suo posto Un altro plotone accelera il passo: è l'avanguardia che corre alla ricerca del nemico, u centro si divide m due-, siamo olia biforcazione della cascina Monlerrina e il cotnandaoie divide le sue forze per le due strade affidando il contatto a delle patl&uglie. Un plotone fiancheggia le due rive delia Stura. •Troveremo presto il nemico- allegrieI Quando ci è allegiri ai sente 11 bisogne di cantare e ti canta • Sulle balze, tulle bal.-e ». grida qualcuno c Noi Noi dopoi », urlano gli altri. Pei momento è più opportuno a » Frate-M d'Italia ie due forte a contatto All'altezza delia cascina RolTe. la pattuglia inviata lungo le rive della Stura giunge «li corsa ad avvertire li tenente De Marco ohe ho 8oopeno U nemico L'invasore non ha attrasato ia Stura all'altezza.di Allessano, ma si prepara a passarlo nei pressi di S Marchese. U moiivo ? Lo sapremo poi ti comandarne del"l'esercito nazionale - ordina subito lo spiegamento delle sue forze con conversione a destra. Punta col centro vergo la cascina Ntr.oiiino Che cosa ta frattanto il tenente De Man.o con I suol cento uomini? Come gli ingiungeva l'ordine. eg|. ha rogg.anto Allessano, punto ove si suppone debba trovarsi l'avangtiard -t del nemico che ha il grosso alla Veneraa; da \ttesGaoc tei iniziato la suo azione. Invece d cacciarsi subito oltre la Stura, località che poteva preparargli delle sorprese, o nel migliore dei rasi offrirgli troppi ostacoli da superare, è disceso verso S. Marchese deciso ad oltrepassare a quel punto la Stura e porre cosi un ostacolo' naturale contro un pcesibi'e attacco dell'esercito nostro. La mossa gli evita un mutile spreco di forze e gH offre se riesce, lo ugual, garanzie. Oltrepassata la Stura. la via alla ferrovia Torino-Milano, che deve tagliare, gli sarà se non sicura «sente da sorprese, il tenente De Marco ha preso tutte le posslb.li precauzioni : j suoi uomini sono perfettamente disposti. Nessun movimento del nemico gli può sfuggire. L'azione precipite L'esercito nazionale ha arrestato il nemico, ma anche H nemico ha scoperto l'avversario. La distanza che il se para e limitatissima: occorrono mosse rapide, decisive. Il tenente Fratianni. come abbiamo détto, ha spiegato le sue forze con conversione a. destra: che cosa fa l'ala avversaria ? La pattuglia di punta dell'Invasore ha avvertito 11 comandante che il nemico avanza stf. fronte e a deeua e il tenente De Marco spiega 'le me forze ni quel senso,, cercando j. ^araiitirsdalle pose*ili forze che lo potrebbero cogliere itile spalle. L'esercito nazionale è a Cascina NiecoUni. l'esercito invasore a cascina del PlTtO. E' Il momento questo in oin dovreobe iniziare: il crepitare della fucileria. Tace invece ogni vote sotto il beli issino sole. La manovre a finita Le due forze si riuniscono, e cominciano ie discussioni e i commenti. AU'eeerc'to nazionale di buon accordo ci laecta la certezza morale della vittoria. Le avventure di caccia tate utóiil» in ninnili In un isolotto dal Po Siamo nel mese più caro ai cacciatori, più triste per quelle povere bestie, che hanno la disgrazia di nascere selvaggina. La loro tran-, - -r^^ rta1 Viiiàn p™^4ltS^.àdJÙv4,t!!Ss, K Liberia, dj stato di apprensione. Nei dlntornl.dl Torino la , _to.nn A890clazlone m<.lQ Milanese, oltre sili SPORT FOOT-BALL . ! I matches di ieri Quest'oggi all'Arena si è Milano, 20, notte. svolto il torneo d4 1 Club, vi partecW i Melano, gl^7 Stai ménte nel mattino delia domenica datori si moltiplicano a vista d'occhio, e me-; 5;^.-^ Italia con st-anno sono più ostinati B più minacciosi del g<^« Ul^cmp^m^"Km^S» Klyagginanon ha. un .minuto di pace spe- \ 0^amzia"tricc" Milan Club. Nella me> ' Oimta si svolsero le partite eliminatorio, nello Il tenente Fratianni, il vivace istruttore dei volontari nazionalisti, trasformato per l'annunziata tattica in comandante della prima centuria, riceveva ieri mattina 11 seguente ordine; « Truppe nemiche avvistate tra Cascina Va¬ gliare delle comunicazioni non può, d'altronde, essere formato da grande forza Fatta la riflessione, procede alle disposizioni. I suoi cento uomini sono divisi in tre plotoni La varieté degli atteggiamenti non è inferiore alla varieté delle... uniformi! L'insieme è tentino e Quòta S55 (biforcazione ferrovia To- veramente pittoresco, anche se mancano i rino-Ciriè-Lanzo), puntano su Torino, presu-i colori sgargianti. Giacchette d'ogni taglio, non nubilmente lungo la valle della Stura, fra escluso quello militare; cappelli di ogni fogA Itessano e teglone Braccio Pedanche. Ella, eia, compresa la paglietta ancora digiuna di con le truppe al suo comando, dovrà cosirin- sole; scarpe di ogni Udo... Le note eleganti che smontava allo scopo di improvvisare unaKere u nemico a ripiegare ed Impadronirsi non abbondano. Tra I cento giovani che Tordella ferrovia che dalla Venarla conduce a mano la prima centuria - e la seconda non Lonzo ». | 6 diversa — pochi sono gli studenti: la mag- Alla medesima ora, al tenente Andrea De-1 gioranza è formata da impiegati e da operai, Marco comandante della seconda centuria da quell'elemento, cioè, ohe meno avremmo (esercito invasore),, perveniva il seguente co-j oreduto di trovare. municato: u tromba torna a squillare. E' l'ora di par- a Ella con le sue truppe, avanzerà contro ti«. 1 ciclisti si slanciano verso la barriera di il nemico, proveniente da Torino lungo la | Valdocoo. 1 tre plotoni ondeggiano un momento, Dalle della Slura, tra Allessano e renionc ',001 81 muovono, partono con un bel pas*> miBraccio Pedanche, e punterà sulla cascinai ^a**- ta. or*^ Perfetto come la migliore o.mfrodimostrazione. Nessun gruppo «impatto di nazionalisti tuttavia si trovava presente. VI erano tnvece molti curiosi, i quali non sapendo che cosà fare, aspettavano gli eventi. . L'Autorità di P. S. aveva dal canto 6U0 preso energie provvedimenti precauzionali. Cosi di accordo colla Autorità militare, aveva stabilito che il cambio desia guardia avvenisse senza musica. E infatti ti reparto del »9.o fanteria giunse in piazza Castello ammprovvteo. quasi inosservato, e penetrò aubJto nella piazzetta reale. Qualcuno del pubblico, al passaggio dei soldati, gridò evviva all'esercito, vi furono degli applausi: delle grida di « evviva a guerra ». a oui contrastarono altre di c abbasso ». Ma le guardie e i carabinieri in gran numero Ri inalinearono tra la folla e la evitarono a sciogliersi: il ohe avvenne pacificamente ta seguito, poiché la guardia volante venne fatta .passare dal portone di piazza San Ciò vanni, più raeson incidente avvenne. Nella serata la commemorazione nazionalista Una provocazione dei socialisti La giornata è passata, come abbiamo detto, calmissima La serata invece fu turbata da. i soldati slamo abituati a contarli a milioni e rlo Ambrogio. Nello Stato Maggiore il tenente qualche Incidente, ma di nessuna gravità. I non si sa parlare che di armate, la forza di spenni e Mario Viana Dispone anch'esso di Mie ventuna oltre trecento soci ed invitati. ' cui dispone l'invasore è veramente un po' quabi c€nt0 aomiaì> di tre ciclisti e di un tromfra oui alcune signore, si raccolsero alla sede scarsa... I soldati sono pochini, l'equlpag- beMiere. Non è equipaggiato meglio del nemidell'Associazione nazionalista torinese per| giamento^ ^ leggermele difettoso, mancano ^ non na èeryte, logistici superiori a quello commemorare il 20 settembre. Alle 81,30 prendono posto al banco della Presidenza l'on. Bevione, il prof. Clan, presidente dell'Associazione, e l'oratore designato, Mario Viana, che è accolto da vivissimi e cordiali applausi. Malpensdla (Km. 5, strada Torino-Settimo), per interrompere le comunicazioni ferroviarie fra Torino e Milano ». L'uno e l'altro ordine furono recapitati In busta chiusa, con tanto di ceralacca e timbro per garanzia del segreto, al due comandanti delle centurie riunite sui piazzale del Poligono di tiro a) Martinetto., Echeggiano due squilli di tromba... L'invatore in marcia. compagnia di un reggimento veramente Ideale, Le truppe dell'Invasore, di quello che dovremo considerare come 11 nemico, prima di partire, salutano gli avversari. Qualcuno grida ■ — Arrivederci sul campo della gloria l Incontro al nemico. L'idea di seguire l'esercito invasore per vedere quali distruzioni minaccia — lo scheletro di Lovamo distrutta ci si presenta come un richiamo — ci tenta, ma oe ne liberiamo. Non è prudente. L'operazione che dove compiere è 11 comandile del reparto invasore, tenente di auelle devono essere circondata del più De Marco, ha in sottordine il sergente All-firande mistero: „ to ^ ^ zien. il sergente Galliano ed il caporale-mag-; di tìnviaieì ^ <joa certi esempi che vengono in questi giorni d'oltre Alpi i glorna lieti devono tutto temere. giore Carminati. Nello Stato Maggiore trovai l'avv. Domenico Bagnasco. Dispone di un trombettiere, di tre ciclisti e di un centinaio di soldati. In questi giorni di guerra, in cui 11 tenente Fratianni, che comanda l'esercito nazionale, ha in sottordine 11 maresciallo Ma consueto. Soffia, Insomma, un vento di guerra, anche per la selvaggina. Qualche volta, però, non BOlta'iv, per questa la stagione 'ella caccia costituisce un pericolo. Un cacciatore i.: campagna 5 sempre una spada, anzi un fucila di Damocle sospeso sul capo del prossimo. Domandatelo all'elettricista Arnaldo Fazzl, di anni 22. abitante in via Naplone, n. 31 Egli si era recato a pescare nell'lsoletta del Po che è di fronte a San Mauro All'Improvviso una fucilata echeggiò, e il Fazzl venne ferito da una scarica di pallini alla gamba e al piede sinistro Si volse gridando, e vide un cacciatore che faceva gesti di disperazione e che si affrettò a chiedergli scusa. Egli aveva sparato contro un uccello, che si era posato tra il fogliame di un cespuglio e non aveva scorto al di Ift il pescatore Intento tranquillamente all'opera sua. Il Fazzl, tuttavia, non serbò rancore n.l suo Innocente feritore. SI limitò a raccomandargli di studiar bene, un'altra volta, quale genere di selvaggina 8tas«e per colnire Ambedue, quindi, abbandonarono l'isolotto che non aveva loro portato fortuna. Il Pazzi, raggiunto lo stradale di San Mauro si fece accompagnare a Torino all'Ospedale di San Giovanni, dove 11 dottor Quarella lo medicò e Io giudico guaribile in dieci giorni L>a miseria! Il meccanico Murai Antonio, d'anni 23. da pochi giorni rimpatriato dalla Francia, cedendo agli Impulsi di un disperato dolore originato, dicesi, dalie sue condizioni miserrime, tentò di asfissiarsi con un braciere di carbone nella sua abitazione in via Monte Bianco, N «. Un suo amico, col quale coabita, volendo entrare In casa dopo d'avere bnsfato invano all'uscio per farsi aprire, sfondò una finestra ed entrò r."'la camera, ove trovò il giovane già in Istato semi-asfiitico. Accorsi altri Inquilini, venne subito stabilita la corrente d'aria nell'ambiente e fu spento il carbone, che ardeva ancora net braciere. Intanto fu avvertito 11 medico di guardia alla caserma Pompieri, il quale accorse prontamente e praticò all'Infelice le necessarie cure mettendolo fuori pericolo. Caduta dalla scarpata d'una strada Cena Giovanna Borgese. maritate Fasoglio, d'anni 51 abitante in via Casalborgonè. N. 9. m-rtitre passava per.una stradettn attraverso 1 prati di VanchlgUa,'scivolò e cadde giù da Ma <jcorpaw dall'altezza di due 0 tire metri proriurendnsi la frattura del femore destro. Dalle unardie municipali e->sa venne rialzata ed accompagnata all'Ospedale Ai San Giovanni dove l'i prof Debenerd. la fece ricoverare, giudicandola guaribile in 80 giorni, salvo complicazioni. Si scotta col brodo bollente Certa Mena Moltnero. d'anni 55, abitante in via Stampatori, N. 5, ritirando da un fornello una camola di brodo bollente se ne rovesc ò il contenuto .sulla gambo sinistra produoendosi scottature di secondo grado. Una guardie municipale la accompagnò all'Ospedale di San Giovanni dove fu medicata e giudicata guaribile in 12 giorni. Pugni anonimi Il manovale Bartolomeo Geremia d'anni 3-v abitante in via MlgUetti. N. Il, fu coip.to a pugni da uno sconosciuto all'angolo di via Gar.haidi e via Sant'Agostino, e ripetilo una ferita lacero-contuse al labbro superiore Venne medicato al San Giovanna e giudicato gua,-ibile In 12 giorni. I ladri zione Calcio Milanese per due goals ad uno. Nel pomer.ggto sempre mi campo dea Aie» na si è avuta la finale fra U MHan e Liberta?. Il Milan ha dimostrato ancora una volta tutta la sua euperiorDià battendo la giovane Società milanese per chiane goals ad uno. Va notato che il Mllan ha messo in campo nel pomeriggio di oggi tutta una squadra ben diversa da quella che aveva gluocato nella mattinata, composta quest'ultima da elementi di riserva. Il primo tempo della anale si è chiuso oca due golas a favore del Milan sognati rispetta» vamewe da Avanzini e da Marche» al 86.0 ed al 36.o minuto. Nel secondo tempo 1 rossoneri raccolsero- altri tre goale per opera di Vanhcge. Il Libertas ha potuto salvare l'onore della giornata segnaidò per merito de Villa l'unico goal sul Unire detta partita Complessi' vomente Mllan 5 e Libertas 1. Arbitro Severino Cattaneo . , „ $£. Alessandria. 20, notte. Sul nostro campo sportivo ai è dlaputs*» quest'oggi un'mtereseantisitaia partita di foo> ball frsi le squadre di prima categoria o* Genoa Clufr e Alessandria Foot-Ball Club. L'in» centro ha segnato una netta vittoria del giovane « team » alessandrino che ha saputo, do» minare quasi Interamente durante la partita la gtor.osa e forte squadra'genovese 6agnàa*IO' sei goals contro quattro, pubblico numerosi»«Imo ed elefante affollava le tribune. La squadra genovese era compoeta di : Qnao» co, Casanova. De Vecchi. Pélla, Tmvewo, D'Avanzelli Berardo. Garbutt. Sardi, Santa» maria e Walsanghom. La squadra alessandrina era cosi composte: Pellizzoni. Milano, TioogzelM, savoiardo. Smith. Lazoli, TorrirelIL Blocl Grfflo nella Casa. Boato. Arbitrava otti» inamente Laugerì. Bologna, 20, notte. Oggi sul campo di Villa Eroolam ha avut» luogo un match fra la prima squadra dèi Bologne F B. Club e Venezia F C. La squadra del Bologna riuscì vincitrice segnando 3 gpals a sero I goaH furono segnati tutH nel secondo tempo. Arbitro Donati. Lato Melali ii ili ili la coltura a errano Roma, 20, sera. Il « Messaggero » dice che l'Amministrazione della Casa Reale net vasti possedimenti che ha nell'Agro Romano, favorirà, con oemi mezzo una maggior coltura di tafreni a grano e ad altri cercali. Il ritorno pacifico La via del ritorno è plana per tutti Non © sono morti, non ci sono feriti, non ci sono prigionieri. Gli avversari dì un momento si sono tornati a riunire e pare che mai siano stati cosi amici. Il canto degli uni e degli altri ha voce più robusta E di conseguenze, il • Fratelli d'Italia... », non basta più. Non si vorrebbe, ma la tentazione è cosi forte, che supera la intenzione. Fischiettato prima, accomiato poi. prorompe infine e con tutto l'impeto il • Sulle balze, sulle balze del Trentino pianteremo, pianteremo il Tricolore... ». Con un senso di praticità indIscutiMe. Invece dt ecorazzare per le vie. i volontari nazionalisti, cosi hanno festeggiato il XX Settembre. v 33, denunziò chi avendo lasciato incustodita chissimo tempo Egli è spirato In braccio at momentaneamente una sue cesta e una bi- suoi discepoli, addoloratissimi per la morta lancia ignoti approfittarono dell'occasione per dell'illubtre professore. impossessarsene. { L'Università domani sarà chiusa In segno - Al meccanico Stuardo Carlo fu rubata una dj lutto. Per le esetiuie ancora non si è'nulla binrlwta lasciata in un garage al N. 10 di via | stabilito, perchè si attendono 11 prof. Antonio r'epolo. " da Parigi, nonché le figlie, che si trovano a — In ora rniprecis.itu dell'altra notte, ignoti. Torino, ed 11 figlio Mario, tenente del Genio, muniti di falsa chiave penetrarono nel negozio | cne sl tr0Va a Pontebba, ed un altro Aglio, della Ditta Bachi in via Principe .Amedeo, ; tenente aviatore, che sl trova a Pordenone. N 20 e vi rubarono L. 5 in nichelio, alcune pezze di seta e alcune polizze. Maneggiando una rivoltella Il calderaio Opossi Giovanni di Lorenzo, di anni 26. abitante in corso Regina Margherita, X 162. si presentò la scorsa notte al sanilaro di guardia al San Giovanni, dott. Longo. per farsi med'icare una ferita di rivoiiwflta alla mano sinistra. Egli dichiarò che mentre esiminava una rivoltella neMa sua abitazione l'arma sparò e Io colpi alla mano, n sanitario lo giudicò guaribile in quindici giorni. Note spicciole La ewa di marcofedl, 23, imperantissima, wfluta «U Sielem - La L'b-rtà». La ?£il*v£Z 2 par rachitici * fissata pei giorni 1, 2, 3 ottoore. «rtle <m 9 aue IO. visita medica Ji<^*si'°?J. £*laJ35nVaconnilone- età dal 3 si 7 ami' W! * ™Ktta COTtflcato di vaccino e dt poterti doli» OODgresazici» di Carnè.. _V __. i servizi logistici... Quello che però non manca che il suo avversario possiede, nè può dire che è la buona volontà. i su0j uommi alano meglio vestiti di quelli del Squilla la tromba, e in un momento i primi I tenente De Marco. Le condizaoni sono alla cento uomini sono schierati. II comandante li pan. uKUale è sopratutto nelle due schiere la passa in rivista: sorride soddisfatto. Non ha be!|a vivacità, la giocondità *ana. torto ! Al suo comando non ha che un pugno Tra la partenza delle due Centurie, stobiltII prof, don manda anzitutto un ringra-! di uomini, ma basta osservarli per persuadersi sce \\ dispositivo, deve passare mezz'ora. Al ziamento agli intarvauuti, chiamandoli tutti che sono tagliati in quella certa stoffa che nemico deve essere permesso di prendere posiamioi, poiché la solidarietà fra i nazionalisti ha servito a formare i garibaldini. | zione. di cercare la via che più gli conviene italiani ai è rivelata cosi terra»: quale mai ! — Sono pochini, — esclama il tenente De per scenderò lungo la Stata. La mezz'ora passi è verificata in alcun partito. Accennando1 Marco, — e bisogna che li disponga In modo sa. passano anche tre quarti d'ora. Ci siamo, alle migliala di italiani irredenti che furono che dimostrino di essere molti di più. Un 11 maresciallo Ambrogio fa schierare la comJwelatt ai SoacsUa augii ioav 1 reparto a cui è etato affidato l'incarico di ta- pagaia, la passa, In rivista, a tenente Fratianni Poiché fra le molte dicerie, ohe in questi giorni hanno facile corso fra ti pubblico, vi mjiure queiia che totseprobabile, se non proprio certo, il rinvio a tempo indeterminato della riapertura delle scuole secondarie, il provveditore agli studi, cav. Luigi Garello, ha dell'istruzione pubblica, e la risposta del michiese una paro uà assicuratrice al ministro tiistro tu che 11 funzionamento normale degli istituti non deve subire alterazioni. In conseguenza gli studenti del licei, dei ginnasi, delle scuole normali. I quali sono chiamat* a prove d'esame nella sessione di ottobre, devono attenersi al manifesto del provveditore, del 5 giugno scorso. Per coloro che le avessero dimenticale, ricordiamo le date delle sin gole prove. Per la licenza liceale: l.o ottobre, versione dal latino in italiano; 3 ottobre, componimento italiano; 7 ottobre, versione dall'italiano In latino. Per la licenza ginnasiale (ginnasio classi co) : 8 ottobre, versione dal latino In Italiano; 9 ottobre, componimento italiano; 10 ot.obre, versione dall'italiano in latino; 14 ottobre, versione dal greco in Italiano; 15 ottobre, lingua francese. Par la licenza ginnasiale (ginnasio moderno) : per i giorni 8, 9 e 10, come pel ginnasio classico; il 14, lingue Inglese e tedesca; il 15. lingua francese; il 16, disegno. Per la lioenza dalle scuole normali e dai corsi magistrali: Lo orobre. italiano e pedagogia; 3 ottobre, matematica Far la licenza complementare: 2 ottobre componimento italiano; 5, matematica; 6. lingua francese; 7, disegno; 8. calligrafìa; 9, larari donneschi. 11 ministro Daneo L'on. Daneo. ministro della pubblica istruzione, à giunto alle 15.11 da Roma, e col treno delle 18 riparti per Pinerolo. diretto a Bricherasio. L'on. Casalini infermo Nell'ultima seduta consigliare è stata rilevata l'assenza dell'ori, Casalini. che abitualmente è fra i più assidui alle riunioni consigliar!. La causa dell'assenza è dovuta alle peggiorate condizioni di salute, in coiiseguenza de'i molteplici lavori a cui lo costringono le numerose cariche che egli occupa nella vita pubblica Per poter godere in misura più larga del riposo di mente e di corpo che gli abbisogna per superare la nuova -crisi che lo ha sorpreso, l'on, Cs&okxù al è ritinto a ciavea&na. Soia Lodovico, morte di un illustre Indianista torinese Napoli, 20, notte. Slamane, alle ore 5. è morto nel suo domicilio, in via Alessandro Scarlutu. Michele Kerbaker, illustre indianista e linguista, traduttore di parecchi drammi indiani, che rivelarono al pubblico italiano insieme un artista ed un profondo studioso II Kerbaker era professore ordinario di linguistica ed incaricato di sanscrito, da moltissimi anni nella nostra Università, Aveva 85 anni ed era nato a Torino. Egli aveva formato Intere generazioni di studiosi e, nonostante la sua tardissima età, continuava con la stessa fede e con lo stesso amore l'insegnamento delle due difficilissime discipline. I) Kerbaker. che da tempo era ammalato. quando un muovo senibrwva essersi rimesso abitante in via Borgo Dora, '■ attacco di bronco-polmonite lo uccise In po- itato Civile di Torino 20 settembre 1014. NASCITE-. 18, cioè maschi li. femmine 7. MATRIMONI: Bersano Giulio con Ferrerò .viaria- Grapplo Cesare con Spallarossa Ines; Orsini'Claudio con Ravarino Rosa ; Paste Luigi con ComolUo Angela; Rigolettl Carlo con Colettino Catterlna. ■ _ MORTI: Festa Enrico, di anni 67, di Torino, conciatore. Fontana Gabriella ved. Ceruiti, di anni 6$, di Torino ortolana via Perussla 847. Corvetti Anna nata Tallone, dì anni 47. di Ta- rantasca, casalinga. Mussatto Stefano, di anni 68, di Camagna Ca- navese materassaio, corso Emilia 5. Morisì Giovanna nata Malchiodi, di anni 57, di Ferriere casalinga, via Vlgone 45. Danzi Matteo, di annl.59. dì Gesso, portinaio, via Caserta 49. Mattazzogllo Enea, di anni 1C, di Lione (Fran- da), macellalo. Gillio Michele, di anni 48. di Muzzano. selciatore corso Regina Margherita 96-bis. Vallino Severo, di anni 66. di Livorno P.te, scritturale, via Conflenza 2. Ardi Bonaventura «il anni 63. di Saluzzo. ■ mugnaio. Totale 13, di cui a domicilio 8. negri ospelali, istituti, ecc.. 5; Non residenti in questo Comune t: Più 3 minori d'anni 8. Gli spettacoli d'oggi TEATRO CARlGNANO (proprietà Fratelli Chiarori*). — (Compngu.a comica italiana <Lrewa da Napoleone Musi) — Ore Sì Le consolatrici, commedia a tre atti, di Weber e Provtns — logreuo L 0,80, POLITEAMA CHIARELLA — R'.DOSO ' TEA, 1(0 ALFIERI l'riir.rta miv.iii e Zerbow). — Compagnia d'op.rette - La Nuovissima • — Ore SI: Finalmente soUI. operetta in S aut. <a Frana Lrtha-r — Ingresso L 1 TEATRO BALBO toesuone Fili Chiarella) — Compagala d'operette • Città di Firenze >. — Or* 31: Hagmza viziata, operetta m 3 atu, di A. O. Rendon, musica di al. Penella. TEATRO 01ANDUJA — Riposo. VARIETÀ' MAFFEI — Spettacolo di vaiietli ove «1, (ilAKLil.NO CITTADELLA - Tutti i giorni TWta ai Giardino Zoologico, dalle ore 10 aue ore 1S. Spettacolo equestre tutte le s w. alle ore Sl. CINEMA SPLENDOR — Le rive del rumici, paoora» irlire — L'amore vinse t'odio, dr. psàsional* ta due atti — Carotine ed il fologmlo. comics. CrNEMA MERIDIANA — La moglie posticcia. diT**. tentlu'ma commedie (Targa Filtra). SF.STAURANT DU PARC — Skat:ng — Concerto. SI VENDE BENE GIOIE, ORO da E. VU.Ll.iM, via Genova, I (sotto il portone). TOMO PERLE - BRILLANTI - ORO argento compro • tendo e faccio qualaisii cambio — Antioipo fondi per disiinp.-fino uìole. MAVAItlto — Via Pio limato, U, piano terreao. 10STJ OSSERVATORIO DI TORINO. Palazzo Madama — SO Settembre: Altezza barometrica In millimetri a 0 gradi di tempera tura: OW 3: "731,7; Or» 15: 730,8; Ore 21: 730,7. Stato atmcslar'.co — Ore B, Ib e at : sereno. Temperatura estrema al nord in aradi centetimalt: MINIMA + 1S.2 MASSIMA + 21,0 Piazza Castello (nelle aiuole al nord del Palano Ma. AIMO): Temperatura marni ma del giorno 10 + 2S.1 Temperi-turo minima delle none dal 19 al 20 + 12,0 22 Settembre — il sole naace atte ore 6,16; tramonta 3£le ore 18,28 Giorno della tona 3. PENSIONATO PIEMONTESE per studenti di tutte le scuole secondarie superiori. Sorveglianza, trattamento ottimi. Ripetizioni. Rette miti. (Chiedere Tt*wi). Corso Vittorio Euiunueie 11, *» — Torino. 11208 MALATTIE DELLA PELLE USATE LA merarigltibo rimedio comporto il w> geull indiani, sta» grauo oè odori, inveuto» aie orlon» iti dottor Edoardo Frane*. Con un tolo fiocom vedrete molto l'ottici»m qulnso,&o malatti» della polle, LU GO LI Trovali in ratta le FARMACI?, Flao. pi ce L- 9. — Flac. dopp. L. 3.SO Deposito locale a Milano PAHMACIA EHBA Piana Duomo corte precoci dell» reecMal». geloni, «crapula- . tire, plaghe, erpeti, pruriti, tigna, scottature, uudorlai piedi, bruciore alle cosci »,m»lartie «arroto, aalattle uterine e fi»-„ luno.Be orporijBt». IMA ASININA Da molti e molti anni cosi in questo Istituto, come nella mia Clientela privata, il Sciroppo Negri ò uno dei pochi che io adopero con riconosciuta efficacia contro la pertosse, ed acche contro altre tossi ostinate, specialmente da influenza. Dott. Filippo Fogliari ' Medico Direttore del Brefotrofio di Roma, Tra i volontari nazionalisti "Il nemico, lungo la Stura, punta su Torino" Tra i volontari nazionalisti "Il nemico, lungo la Stura, punta su Torino" Il tenente Fratianni, il vivace istruttore dei volontari nazionalisti, trasformato per l'annunziata tattica in comandante della prima centuria, riceveva ieri mattina 11 seguente ordine; « Truppe nemiche avvistate tra Cascina Va¬ tentino e Quòta S55 (biforcazione ferrovia To- rino-Ciriè-Lanzo), puntano su Torino, presu-inubilmente lungo la valle della Stura, fra A Itessano e teglone Braccio Pedanche. Ella, con le truppe al suo comando, dovrà cosirin- Kere u nemico a ripiegare ed Impadronirsi della ferrovia che dalla Venarla conduce a Lonzo ». |Alla medesima ora, al tenente Andrea De-1Marco comandante della seconda centuria (esercito invasore),, perveniva il seguente co-jmunicato: a Ella con le sue truppe, avanzerà contro il nemico, proveniente da Torino lungo la |Dalle della Slura, tra Allessano e renionc Braccio Pedanche, e punterà sulla cascina i soldati slamo abituati a contarli a milioni e I non si sa parlare che di armate, la forza di ' cui dispone l'invasore è veramente un po' scarsa... I soldati sono pochini, l'equlpag- | giamento^ ^ leggermele difettoso, mancano Malpensdla (Km. 5, strada Torino-Settimo), per interrompere le comunicazioni ferroviarie fra Torino e Milano ». L'uno e l'altro ordine furono recapitati In busta chiusa, con tanto di ceralacca e timbro per garanzia del segreto, al due comandanti delle centurie riunite sui piazzale del Poligono di tiro a) Martinetto., Echeggiano due squilli di tromba... L'invatore in marcia. 11 comandile del reparto invasore, tenente De Marco, ha in sottordine il sergente All-zien. il sergente Galliano ed il caporale-mag-giore Carminati. Nello Stato Maggiore trovai l'avv. Domenico Bagnasco. Dispone di un trombettiere, di tre ciclisti e di un centinaio di soldati. In questi giorni di guerra, in cui i servizi logistici... Quello che però non manca è la buona volontà. Squilla la tromba, e in un momento i primi cento uomini sono schierati. II comandante li passa in rivista: sorride soddisfatto. Non ha torto ! Al suo comando non ha che un pugno ! di uomini, ma basta osservarli per persuadersi che sono tagliati in quella certa stoffa che ha servito a formare i garibaldini. ! — Sono pochini, — esclama il tenente De 1 Marco, — e bisogna che li disponga In modo che dimostrino di essere molti di più. Un 1 reparto a cui è etato affidato l'incarico di ta- gliare delle comunicazioni non può, d'altronde, essere formato da grande forza Fatta la riflessione, procede alle disposizioni. I suoi cento uomini sono divisi in tre plotoni La varieté degli atteggiamenti non è inferiore alla varieté delle... uniformi! L'insieme è veramente pittoresco, anche se mancano i colori sgargianti. Giacchette d'ogni taglio, non escluso quello militare; cappelli di ogni fog eia, compresa la paglietta ancora digiuna di sole; scarpe di ogni Udo... Le note eleganti non abbondano. Tra I cento giovani che Tor mano la prima centuria - e la seconda non 6 diversa — pochi sono gli studenti: la mag- gioranza è formata da impiegati e da operai, da quell'elemento, cioè, ohe meno avremmo oreduto di trovare. u tromba torna a squillare. E' l'ora di par- ti«. 1 ciclisti si slanciano verso la barriera di Valdocoo. 1 tre plotoni ondeggiano un momento, 001 81 muovono, partono con un bel pas*> mi ^a**- ta. or*^ Perfetto come la migliore rlo Ambrogio. Nello Stato Maggiore il tenente spenni e Mario Viana Dispone anch'esso di quabi c€nt0 aomiaì> di tre ciclisti e di un trom beMiere. Non è equipaggiato meglio del nemi ^ non na èeryte, logistici superiori a quello compagnia di un reggimento veramente Ideale, Le truppe dell'Invasore, di quello che dovremo considerare come 11 nemico, prima di partire, salutano gli avversari. Qualcuno grida ■ — Arrivederci sul campo della gloria l Incontro al nemico. L'idea di seguire l'esercito invasore per vedere quali distruzioni minaccia — lo scheletro di Lovamo distrutta ci si presenta come un richiamo — ci tenta, ma oe ne liberiamo. Non è prudente. L'operazione che dove compiere è di auelle devono essere circondata del più firande mistero: „ to ^ ^ ; di tìnviaieì ^ <joa certi esempi che vengono in questi giorni d'oltre Alpi i glorna lieti devono tutto temere. 11 tenente Fratianni, che comanda l'esercito nazionale, ha in sottordine 11 maresciallo Ma che il suo avversario possiede, nè può dire che i su0j uommi alano meglio vestiti di quelli delI tenente De Marco. Le condizaoni sono alla pan. uKUale è sopratutto nelle due schiere la be!|a vivacità, la giocondità *ana. Tra la partenza delle due Centurie, stobilt sce \\ dispositivo, deve passare mezz'ora. Al nemico deve essere permesso di prendere posi| zione. di cercare la via che più gli conviene per scenderò lungo la Stata. La mezz'ora pas sa. passano anche tre quarti d'ora. Ci siamo, 11 maresciallo Ambrogio fa schierare la com pagaia, la passa, In rivista, a tenente Fratianni da l'ordine di partenza. Quale la formazione? l'I comandante la Centuria nazionale ' ha già H suo piano prestabilito; smembrerà la sua forza lungo la strada. Si parte, partiamo tutti e ti piazzalo del Poligono di tiro si sgombra anche dei curiosi, qualcuno dei quali ci segue di lontano chiedendo^, senza saper trovare rapaste i — Ma che cosa succedo T Per la vecchia ria di circonvallazione fi raggiungo la barriera di VaWcooo. La formazione regolare è abbandonata * si procede a paaao da strada La borgata Madonna eh Campagna la si attraversa suscitando una cufiosita vivissima. — Chi sono? Chi aiate? — al chiedi «a ogni parte. — 1 volontari: — Cosa succede? — Il nemico scende . lungo la ralle della Stura! — Non esageriamo I La Ola si assotiglia. Un plotone lentamente si allontana dal grosso: la retroguardia è al suo posto Un altro plotone accelera il passo: è l'avanguardia che corre alla ricerca del nemico, u centro si divide m due-, siamo olia biforcazione della cascina Monlerrina e il cotnandaoie divide le sue forze per le due strade affidando il contatto a delle patl&uglie. Un plotone fiancheggia le due rive delia Stura. •Troveremo presto il nemico- allegrieI Quando ci è allegiri ai sente 11 bisogne di cantare e ti canta • Sulle balze, tulle bal.-e ». grida qualcuno c Noi Noi dopoi », urlano gli altri. Pei momento è più opportuno a » Frate-M d'Italia ie due forte a contatto All'altezza delia cascina RolTe. la pattuglia inviata lungo le rive della Stura giunge «li corsa ad avvertire li tenente De Marco ohe ho 8oopeno U nemico L'invasore non ha attrasato ia Stura all'altezza.di Allessano, ma si prepara a passarlo nei pressi di S Marchese. U moiivo ? Lo sapremo poi ti comandarne del"l'esercito nazionale - ordina subito lo spiegamento delle sue forze con conversione a destra. Punta col centro vergo la cascina Ntr.oiiino Che cosa ta frattanto il tenente De Man.o con I suol cento uomini? Come gli ingiungeva l'ordine. eg|. ha rogg.anto Allessano, punto ove si suppone debba trovarsi l'avangtiard -t del nemico che ha il grosso alla Veneraa; da \ttesGaoc tei iniziato la suo azione. Invece d cacciarsi subito oltre la Stura, località che poteva preparargli delle sorprese, o nel migliore dei rasi offrirgli troppi ostacoli da superare, è disceso verso S. Marchese deciso ad oltrepassare a quel punto la Stura e porre cosi un ostacolo' naturale contro un pcesibi'e attacco dell'esercito nostro. La mossa gli evita un mutile spreco di forze e gH offre se riesce, lo ugual, garanzie. Oltrepassata la Stura. la via alla ferrovia Torino-Milano, che deve tagliare, gli sarà se non sicura «sente da sorprese, il tenente De Marco ha preso tutte le posslb.li precauzioni : j suoi uomini sono perfettamente disposti. Nessun movimento del nemico gli può sfuggire. L'azione precipite L'esercito nazionale ha arrestato il nemico, ma anche H nemico ha scoperto l'avversario. La distanza che il se para e limitatissima: occorrono mosse rapide, decisive. Il tenente Fratianni. come abbiamo détto, ha spiegato le sue forze con conversione a. destra: che cosa fa l'ala avversaria ? La pattuglia di punta dell'Invasore ha avvertito 11 comandante che il nemico avanza stf. fronte e a deeua e il tenente De Marco spiega 'le me forze ni quel senso,, cercando j. ^araiitirsdalle pose*ili forze che lo potrebbero cogliere itile spalle. L'esercito nazionale è a Cascina NiecoUni. l'esercito invasore a cascina del PlTtO. E' Il momento questo in oin dovreobe iniziare: il crepitare della fucileria. Tace invece ogni vote sotto il beli issino sole. La manovre a finita Le due forze si riuniscono, e cominciano ie discussioni e i commenti. AU'eeerc'to nazionale di buon accordo ci laecta la certezza morale della vittoria. Il ritorno pacifico La via del ritorno è plana per tutti Non © sono morti, non ci sono feriti, non ci sono prigionieri. Gli avversari dì un momento si sono tornati a riunire e pare che mai siano stati cosi amici. Il canto degli uni e degli altri ha voce più robusta E di conseguenze, il • Fratelli d'Italia... », non basta più. Non si vorrebbe, ma la tentazione è cosi forte, che supera la intenzione. Fischiettato prima, accomiato poi. prorompe infine e con tutto l'impeto il • Sulle balze, sulle balze del Trentino pianteremo, pianteremo il Tricolore... ». Con un senso di praticità indIscutiMe. Invece dt ecorazzare per le vie. i volontari nazionalisti, cosi hanno festeggiato il XX Settembre.