Note Vaticane

Note Vaticane Note Vaticane Benedetto XV stadia la delicata questione del Vescovo di Genova (Per teletono alla Stampa]. Roma, 17. Dalia Diocesi di Genova continuano a giungere al Papa telegrammi e .Indirizzi di gratulazione e di omaggio. E' già incominciato l'arrivo di pergamene c di, pubblicazioni di attualità, alcune veramente prez-'ose. Il popolo di Pegli, la cittadina che ha ospitato nella sua studiosa e pensosa adolescenza colui che doveva diventare il più alto sacerdote della, cristianità, offrirà un grande album a firma di tutti i suoi- abitanti, cómpre*'.' numerosi stranieri (russi, inglesi, tedeschi), che vi soggiornano abitualmente.' L'album, che è un'opera d'arte dovuta a Gilberto Se.rmani, ù.ora esposto nella chiesetta della Immacolata «-'ndimenticabi.lis chiesa nova», carissima al Papa, e sarà consegnato ufficialmente in epoca da destinarsi, da una Commissione di laici ed ecclesiastici. Benedetto XV, però, ha fatto sapere a tutti i vescovi della Liguria che, puro apprezzando i sentimenti di affettuosa venerazione che gli giungono dalla sua terra e dal suo mare, desidera che tutte le somme, che vengono raccolte per questi devoti omaggi, vengano invece erogate in opere di beneficenza e possiLilmente ad istituti che provvedono ad aiutare la folla di lavoratori liguri rientrati in patria per causa della guerra. Benedetto XV, che intende più sollecitamente che sia possibile dare capi religiosi alle diocesi di Cremona, di Bergamo e di Tortona, recentemente orbate dei loro vescovi, si occupa pure della delicata questione della diocesi di Genova, che, per '.il mancato « exequatur » u Monsignor Carron, è ancora, senza presule. 11 Papa non ha preso ancora una decisione. Sembra che ora faccia lavorare uffiedosamente persone di molto tatto perchè all'ex-vescovo scottohiano, il quale, per altro, in questi ultimi tempi ha tenuto un contegno r.'servatissi mo anche nei confronti del Governo italiano, venga concessa la necessaria approvatone da parte del ministro Guardasigilli La concessione sarebbe puramente » prò forma », Monsignor Caroti sarebbe immediatamente nom'nato ad una alta carica di Curia. Subito dopo, sarebbe annunciato ai genovesi il .nuovo arcivescovo. Nessuna de elisione è stata però presa ancora dal Papa. Molti genovesi desidererebbero avere monsignor Ludovico Gavotti, attuale vescovo di Casale. Marchese, gran signore, .talianissimo, parente di soldati e marinai, egli sa rebbe bene accetto da tutti, anche per la sua personale affabdiHtà. Monsignor Gavotti è certamente il più quotato dei successori di Monsignor Pulciano anche perchè è tifo lato e la diocesi di Genova, ha tradizioni, diremo cosi, gentilizie. Si parla anche di monsignor Beda Cardinali, attualmente a Perugia, notevole s-lngolare figura di prelato, che fu vescovo di Civitavecchia. .Monsignor. Beda CardinaW un po' un personaggio letterario. Antonio Fogazzaro, che lo ha conosciuto, lo ha ritratto con arte notevole e vivo rispetto -!n uno dei suoi romanzi... Ma la delicata. qu_stione di Genova vuole lunga meditazione. Passeranno, quindi, ancora parecchi giorni prima ohe s.'a risolta. Si dice anche che Benedetto XV voglia eleggere a. capo della diocesi della Superba, un uomo che possa entro un breve tempo assurgere al fastigio della porpora. E. Z. btc I Presidenti tinse Unioni riconfermati in carica l e e i ò i i . i a i ri , i o a n . re a a o IPtr teletono olla Stampa). Roma, 17, notte. L'ùssercatore Romano di questa sera pubblica che il Papa ha confermato nei loro rispettivi uffici il conte Giuseppe Dalla Torre presidente dell'Unione popolare fra cattolici d'Italia, il conte Stanislao MedolagoAlbani presidente dell'Unione economica sociale, il conte Ottorino Gentiloni presidente dell'Unione elettorale cattolica italiana, l'avvocato comm. Paolo Pericoli presidente generale della Società della gioventù cattolica italiana, la principessa Cristina Giustiniani Bandini presidentessa dell'Unione delle donne cattoliche d'Italia, Come era stato previsto anche dalla Stampa, Benedetto XV non ha voluto modificare, con mutamenti significativi, le cinque Unioni che rappresentano i dicasteri laici dell'organizzazione cattolica, italiana. Questa conferma nella presidenza di uomini che, come il Dalla Torre ed il Pericoli, godevano della piena incondizionata fiducia del defunto Papa, e il tanto diacusso conte Gentiloni non può tuttavia significare la completa assòluta approvazione del nuovo Pontefice a quelle; che erano sotto il Papa defunto, le caratteristiche delle Unioni stesse. Dopo la famosa intervista con il Giornale d'Italia a proposito del famoso « patto della vergogna », il conte Gentiloni parve caduto in disgrazia pressò Pio X ed il cardinale Merry del VaJ, ma lentamente le sue azioni rialzarono"; In questi ùlfirai fepjpi ìj,; grande elettóre riapparve in pubblico anche nella fastosa divisa di cameriere di cappa e spada. Benedetto XV, che è un sicuro ed esperto conoscitore di uomini, sa che nei quattro presidenti e nella presidentessa confermati nelle alte cariche avrà fedeli interpreti per quello che potranno essere le riforme prossime e future delle Unioni. Il conte Dalla Torre rappresenta poi quell'elemento.veneto, caro a Pio X, che, per necessità di cose, è. stato escluso dalla nuova vita vaticana. Con lui l'Unione popolare cattolica, se non ha fatto grandi progressi, è stata però un buon centro di propaganda morale, specialmente in alcune zone. Benedetto XV non può certo aver dimoiliticato la rumorosa ed impolitica affermazione del Gentiloni, ma poiché lo sa rettissimo ed operoso lo ha mantenuto in carica. Grandi battaglie politiche non sono imminenti, ed-il Gentiloni può benissimo ancora dirigere il suo dicastero, che ha una vita vera sólamente nei periodi elettorali. Il conte Medoiago-Albani è, è vero, un anziano e forse un sorpassato dalla concezione di quello che è il movimento sociale cattolico, ma, per l'antica fiducia che pei; il patrizio bergamasco hanno avuto Leone XIII e Pio X, per la sua generosità, per l'alta virtù cristiana l'atto di porlo a riposo o, semplicemente, nella riserva, sarebbe stato male interpretato non sólamente a Bergamo ma a Milano, a Torino, nel Veneto, dove il Medoìago-Àlbaaii conta larghe aderenze amici e seguaci fedeli. Il Papa potrà certamente, dopo 'j atti più necessari e più urgenti, iniziare con l'aiuto di questi personaggi, quella iniziale riforma delle cinque Unioni, richiesta dai nuovi tempi. Benedetto XV sa, per esempio, che. sud comm. Paolo Pericoli, presidente dell'Unione della gioventù cattolica può contare molto. L'attìvità di questo ormai anziano campione della organizzazione glovaniile è sempre entusiastica e brillante. Per questo, il Pericoli potrà collaborare allo svecchiamento delle altre Unioni. Benedetto XV sa che il suo prestigio è grande. Egli infatti è venerato dèi giovani guelfi e gode l'alta fiducia in tutto l'episcopato italiano. Il Pericoli 'potrebbe essere ufficiosamente il Presidente dei Precidenti e ricondurre a più florida vita quelle Unioni, alcune delle quali sono diventate, con Pio X, semplici associazioni pie, non vere e proprie organizzazioni di difesa contro l'an ticleriralismo ed il sovvertivismo. Nel mondo cattolico romano la conferma dei cinque personaggi ha incontrato buona accoglienza. Ciò prova che la politica di Benedetto XV non fa salti. E' una. politica abile- e pru dente. e. z. pptt