Sui campi di seminati di battaglia morti

Sui campi di seminati di battaglia morti Sui campi di seminati di battaglia morti Quale sorte hanno avuto gli ostaggi di Varennes? La pietà di un vescovo. — Visioni .macabre. Tragica fine di due aviatori. - Parigi, 13. Maurizio Marechal nella Guerre Sociale e Michele Almeerida nel Bonnot Rouge. coretihùaho le loro impressioni raccolte'sui campi delie recenti battaglie. Marechal scrive-, a Varennes, uno dei punti, che è stato cmtro dei recenti combattiménti, è un piccolo villaggio di cinquanta case aggruppate-nel cavo di una valle a pochi chilòmetri a nord di Meanx. I tedeschi vi fecero la loro comparsa il i settembre. Di-buon -mattino un vecchio contadino del luogo si recava ai suoi campi, quando, svoltando da una siepe, scorse uno squadrone di ulani che scendeva nella pianura da una collina. Il contadino si nascose nella siepe. ; ina il comandante del. distaccamento nemico' lo aveva scortoAl galoppo l&ffidale si precipitò su diluìgli punto la rivoltella sulla fronte. Al povero contadino, sotto minaccia di morte, fu fatta l'intimazione di dare tutte 'le informazionche sapeea. La truppa poi entrò nel villaggio. Il sindaco, il parroco, i commerciante una quindicina di uomini furono prescome ostaggi e rinchiusi sotto Una tettoiaA mezzogiorno, tutta la regione era occupata. All'indomani, quando il combattimento si svolgeva nella direzione di Parigi, un areoplano francese apparve sul paese. L'areoplano venne letteralmente crivellato dpalle e precipitò da 500 metri in piena linea tedesca-, i due uomini, che si trovavano a bordo dell'oreoplano, un capitano di artiglieria e un sergente, furono uccisi sul co' po. Essi dormono, ora sotto l'erba del prato l'ultimo sonno. Due croci di legno sono pian late sulle loro tombe. Quando l'offensiva francese, condotta vigorosamente, costrinsi tedeschi a battere la rilirata, questi ripiegando, non. dimenticarono i loro ostaggiChe cosa fu di loro? Gli abitanti di Varennenon hanno grande speranza di rivedere '-più il loro sindaco e il loro parroco. <i La strada Meaux-La Ferté-Milon è sbdr rata. All'uscita dal villaggio sul canale del l'Ourcq il riamico ha fatto saltare il ponte. così dobbiamo aspettare che il genio abbia costruito un ponte di barche. Passa qualchora; poi attraversiamo il nuovo ponte, j'.oj P« decina di ""»»''. Qiungiamo allaradura. Lo spettacolo si allarga nei campqca e là seminati di boschi. Ovunque soncadaveri che hanno serbato atteggiament simventosìt sono cadaveri stesi in tutte le pc sizioni, sul Mentre, conia bocca contro ter'ra, oppure sul dorso, volli vèrso il cielo., con ] le braccia in croce, .la bocca .contratta da' dolore, il corpo tormentato dalla mitraglia ' •»'« lini1"° tutie le tinte della vwrle da!^dastro al nero, al. violaceo. I cavalli so ; no coricati con le zampe in aria, col ventre \ nflo come vesciche na tutt0 questo emana un ie.i0 chc mv0ve lo stomaco. » Al momento di partire vediamo venire[perso di noi.una automobile^ L'automobile si ferma, ne scende il vescovo di. Meaux, che, con un gesto largo, dà la benedizione. Sulla strada che percorriamo vi è un grande ingombro di rumi d'albero e da ogni lato sì aggrovigliano i fili teclgrafici. Non c'è albero, non c'è palo telegrafico che non porti venti impronte di proiettile, di scheggied'obice. Troviamo dei feriti tedeschi, che vengono trasportati in carriole. Sono accostati gli uni contro gli altri come per riscaldarsi o per garantirsi non si sa da quale nuooo pericolo. Si ha veramente l'impressione'che i tedeschi si siano trovati in. questo punto in piena disfatta. Essi abbandonarono 'tutto-, i loro fàcili, gli zaiil9f l cannoni i. loro carriaggi. ' ■ ' :-•■ti Abbiamo parlato poco fa dell'orcUvesM-.ovo di Meaux. Ora, èbene si sappia che: quando la'città di Meaux venne evacuata un solo uomo vi rimase.- E' rimasto fi vescovo. -Egli ci ha. detto-. .< Che cosa volete! Sono rimasto. Tutti erano partiti e non potevo lasciare morire di fame.quei pochi, chc rimanevano e non ho perduto tempo. Ho potuto raccogliere cinque o sei volonterosi.cittadini, abbiamo costituito un Gomitalo di salute pubblica, d'occorse organizzare tulio. Icombattimento è cominciato lunedi è st. e stollo alle porte slesse della città. Tutte Tutte le strade erano ingombre di feriti'. Non c'erano medici nè farmacisti.. Nemmeno signore, della Croce Rossa. Ho dovuto mandare a cercare medici a Parigi. Quanto al. resto, ce la siamo cavata come potemmo. Lepopolane, in questa occasione, sono state di grande soccorso >i. .. h-A sua volta Michele Almereida racconta la. visita da lui fatta ai campo di battaglia «In tuli la campagna è xih acuto odore dputredine. Il lezzo è atroce. Ovunque ci smuove in una atmosfera appestala. Eppure a poco a poco ci si abitua anche a questoSul ciglio di un colle ci troviamo..in un luogo occupalo dall'artiglieria tedesca. La posizione era ammirevole. Sotto, si stendeva una vasta pianura: la pianura della Marna. Il combattimento dovette essere certamente furibondo. Tutto dimostra che. la ritirata tedesca f uveram.ente una disfattaTutti i lavori di protezione, dietro cui erano state appostate le artiglierie, sono stati de moliti e ridotti a nulla. Questa c l'opera del 75 francese. Nella pianura non ci inno che cadaveri. I tedeschi hanno bruciato loro morti. Ne troviamo la prova liei cumuldi cenere nera che ingombra il piano. Ssono bruciati alla rinfusa uomini e. cavalli« Giungiamo al villaggio di Varennes. Nevillaggio sono rimasti un centinaio di ferittedeschi di tutte le armi. Troviamo rappresentate la fanteria, l'artiglieria e j granatieri. Tutti questi poveri diavoli hanno l'aria di bestie perseguitale. In una bottegaall'ingresso del villaggio, una decina di tedeschi sono stesi a terra sulla paglia». I E, RAGAZZONI.

Persone citate: Bonnot Rouge, Marechal, Maurizio Marechal, Michele Almeerida

Luoghi citati: Parigi