Le vane ricerche degli assassini Ipotosi nuove

Le vane ricerche degli assassini Ipotosi nuove Il delitto ili Cappella Horero Le vane ricerche degli assassini Ipotosi nuove nroo,,noe. L'etterato delitto di oui rimase vittima il povero don Giuseppe Audagna, cappellano della Cappella Morero, è sempre circondato del più fitto mistero, più procedono lo indagini, più ■aumentano la solerzia o la diligenza instaJnoabile dei magistrati inquirenti, dei funzionari d; Pubblica Sicurezza e dell'Arma dei Reali Carabinieri, e 'Più l'elemenito strano, incomprensibile, inesplicabile si insinua- ira le ricerche dello autorità, moltiplicando gli ostacoli e le difficoltà frappostesi per la scoperta dei colpevoli, scompaginando le ipolesi già prospettato c facendone sorgere altre nuove, forse più audaci ma non perciò solo, meno Probabili. , Zingari girovaghi ? Anzitutto le condizioni del luogo ove fu rinvenuto il cadavere del don Audagna, consentono di affermare con certezza assoluta, che il delitto tu consumato da persone praticissime del luogo. Il misero corpo dalla vittima fu rinvenuto infatti, non già sotto un ponticello visibile e facile a notarsi da chiunque per avventura percorra la strada provinciale, ma sotto un tombino che attraversa ad una certa profondità il plano stradale da im lato al l'altro. Nessuno, che non sia praticissimo de", luogo, può avvedersi, al passaggio sulla 'Strada e tanto meno di notte, dell'esistenza del tombino. Quindi l'Ipotesi che il delitto siasi potuto ideare e consumare da zingari girovaghi non menita di essere presj. in molta considerazione. Ed allora? Omicidio per rapina 0 per vendetta? E chi poteva nutrire propositi di vendetta contro il buon don Audagna, il taciturno e malaticcio sacerdote che viveva.vcne tranquillo nella modesta capnellanla. in mezzo alla pace del campi, «eraa immischiarsi negli affari altrui, tutto dedito alle pratiche del suo ministero, alieno dalle chiacchiere e dal pettegolezzo, pT60coup8to soltanto delle condizioni della chiesetta di San Giovanni, «Iella quale era preposto? I richiamati non c'entrano Si h detto che propositi di minaccia sarebbero stati profferiti al suo indirizzo da una persona tuttora non identificata. Si è detto che il don Audagna abbia potuto forse destare rancori m qualcuno, i cui interessi ereditari siano stati danneggnatl da lasciti per la cnie- . tetia. lasciti fatti in punto di morte e nei quali non sarebbe rimasta estranea l'influenza '''ti don Audagna. Si è detto- anche, e le carie» 1 .ivenute in casa del cappellano confermano voce, che il don Audagna prestasse danaro u discreto interesse. Si n deCio infine che il don Audagna avesse imposto lo "sborso di una Jorie somma a titolo di oblazione per la composizione dr una vertenza giudiziaria. Assassinio dunque a scopo di vendetta. m paese, i più credono piuttosto alla possibilità di una vendetta, che di una rapina, ma la voce della oblazione e del componimento delia vertenza giudiziaria non risulta finora attendibile, m supposto a tali dicerie, si è parlato anche di arresto di due militari richiamati, si sono anzi fatti i nomi' del due soldati. Gli arresM però non sono avvenuti. L'Arma deL reali carabinieri ha semplicemente scritto a! Comando del Corpo, al quale ■appartengono 1 due soldati, per capere se essi si sono assentati e quando dal reggimento e se con regolare licenza. Ad agni modo uno di essi che fu in paese il sabato, riparti iper Torino nel pomeriggio del giorno stesso e l'altro ha -fornito spiegazioni rassicuranti. D'altronde se è vero che un gruppo di giovani tempo fa in un momento di allegria, si lasciò andare a compiere un bruito scherzo nella chiesetta di San Giovanni, introducendevisi inosservati, indossando i paramenti sacri e facendovi la parodìa di una funzione religiosa, è altresì vero, che tutto infine ai ridusse ad una buona lavata, di testa da parte del don Audagna, il quale per quanto sdegnalo del brutto scherzo non richiese affatto a titolo di composizione lo sborso di alcuna comma. " Cherchez la femme? „ Ed allora? Chi poteva concepire propositi di vendetta contro don Audagna? II malinconico sacerdote non era in fama di donnaluolo. Si esclude generalmente che egli potesse avere rapporti clandestini con donne. L'ipotesi, però, vi ò chi l'affaccia e per delle considerazioni di un valore molto relativo. Eccola. Don Audagna, nella notte del delitto, ò stato, — si pensa. — richiesto per prestare assistenza ad un moribondo, ma perchè egli, all'appello inatteso, invece dì vestirsi comunque, per accorrere con la maggiore sollecitudine ove là sua presenza sarebbe stata necessaria, si alzò con tutta calma, e benché nella notte avesse pievuto a dirotto, si mise scarpe leggere, di nuovo riparate, si cambiò le calze, usandone un paio di lana nuove, infilò i calzoni migliori che aveva, la tonaca più pulita, riservata per le grandi occasioni, e si pose ih testa un tricorno quasi nuovo? Doveva forse recarsi ad ' un convegno? La sorella del don Audagna, alla vista di un abbigliamento così insolito, à riinasta sorpresa. Cherchez la femme? Si tratta di ipotesi cosi delicata, che non mi permetto di insistervi, molto più che questo è argomento cosi poco solido, che basta a spiegarlo il fatto che quel giorno era giorno festivo, e che don Audagna poteva avere la sera preparato accanto al letto gli abiti migliori per il mattino. E poi, come spiegare che don Audagna sia uscito con l'involto di paramenti sacri e con le borse del l'Olio Santo? L'ipotesi di un delitto, commesso a scopo di lucro, invece che di vendetta, non pare molto attendibile. Nella casa del don Audagna nulla fu toccato. Si disse che gli ignoti assassini avessero asportato quanto di meglio avessero potuto rinvenire, rovistando i mobili, ed in vece, nelle camere non fu trovata alcuna, trac eia di manomissione; una cartella di Kendità al portatore, alcuni libretti di risparmio ed una piccola somma in denaro furono rinvenuti al solito posto. Vi sarebbe il biglietto da cinque lire; ma soltanto la sorella, e nemmeno con precisione, afferma di averlo visto giorni prima; nè è accertato che tale somma fosse rimasta ancora in contanti in mano dedon Audagna. Infine gli assassini dopo compiuto il misfatto, tolsero di dosso al don Audagna rove sciandogli le tasche degli abiti, l'orologio, una catenella che portava ai co3o, e la chiave d.casa, riposero tutti questi oggetti nel fazzoletto, preso pure alla vittima e ne fecero un involto annodato che gettarono nel fosso laterale dcBa strada. Vendetta atroce ? Vendetta dunque, si afferma con convinzione in paese; terribile vendetta. Per quale causale? Ecco il mistero. Non vendetta poJltica. Una simile Ipotesi é assolatamente esclusa. Per quanto le ultime lotte nel Colleg'o di Bricherosio. per l'elezione del rappresentante in Parlamento e per la rinnovazione dei Consigli comunali, siano state vivacissime, ad esse rimase completamente estraneo il don Audagna, e óTidltronlde manca nelle nostre campagne la capacità a delinquere in modo cosi atroce per passione politica. La vendetta esercitata su! povero don Audagna ebbe dunque . altri moventi ben più -Ioni. Oò attesta la violenza dei colpi che glfurono infarti: l'autopsia ha riscontrato sul cadavere oltre la frattura del cranio, pro-lotta certamente da colpi di bastone o di sasso, e la ferita vibrata con coltello, anche la frattura dell'osso sacro. 11 che fa ritenere che gli assassini, dopo aver assalito il povero cappellano, lo abbiano finito a calci, trascinandolo poi auas! spento sotto il tombino della strada provinciale, ove l'acqua scorreva torbida e abbondante. Dico quasi spento, perchè noi polmoni della vittima fu trovata deità sabbia, circostanza questa che dimostra come la mone depovero sacerdote fu accelerata dall'asfissiaEd ora attendiamo fiduciosi che l'opera dell'Autorità giudiziaria valga a squarciare ben presto il profondo mistero di cui è tuttora circondata la miseranda fine del povero don Audagna. Questo è l'augurio che ttrttì qunano.

Luoghi citati: Torino