Nuova sparatoria a Cipro tra guerriglieri greci e turchi

Nuova sparatoria a Cipro tra guerriglieri greci e turchi Mentre si cerea una soluzione politica Nuova sparatoria a Cipro tra guerriglieri greci e turchi Il pronto intervento d'un battaglione britannico ha posto fine allo scontro - Poco prima era stato costituito un «comitato di collegamento» incaricato di studiare un riordinamento amministrativo dell'isola ca Nicosia, lunedì mattina. A Nicosia si è ricominciato a sparare: dopo due giorni di relativa tranquillità ed una notte di assoluta pace, si è ieri registrato un grave incidente, avvenuto al limite del settore turco, che fa temere un improvviso deterioramento della situazione. La sparatoria è scoppiata quando si stava commentando favorevolmente la formazione del « Comitato politico di collegamento ». L'incidente ha ora ovviamente di nuovo avvelenato l'atmosfera. Secondo testimonianze che non possono essere controllate, si è cominciato a sparare da parte turca ed i greci non hanno certamen- te esitato a rispondere con gli stessi mezzi. Si sono uditi dapprima alcuni colpi isolati, poi la sparatoria è divenuta fittissima e si è protratta per circa un'ora. Sul posto si è immediatamente precipitato un battaglione britannico che è riuscito a riportare la calma nella zona, senza però poter bloccare i combattenti. Un ufficiale britannico che ha partecipato all'operazione ha'dichiarato: «Turchi e greci si sparavano all'impazzata da un muro all'altro. Noi ci siamo trovati proprio in mezzo a loro ed i colpi passavano sopra le nostre teste. Nessuno di noi è rimasto ferito. Poco dopo il nostro arrivo i combattenti si sono eclissati ». La sparatoria tuttavia non avrebbe provocato vittime o feriti. Dopo questo incidente se ne sono verificati altri di minore importanza, in diversi settori della città. Netta mattinata di ieri abbiamo attraversato il settore greco e la situazione è apparsa estremamente tesa: in quasi tutte le strade sono stati istituiti posti di blocco sorvegliati da giovani armati, e si scorgono circolari) pattuglie di civili che imbracciano il fucile, assumendosi « compiti di sorveglianza*. La comunità greca ha in particolare incaricato queste pattuglie di dare la caccia agli autori dei sei rapimenti di cittadini greci che sono avvenuti nei giorni scorsi: una delle sei persone rapite fu poi ritrovata uccisa a pistolettate. L'incidente di ieri mattina è avvenuto mentre il ministro britannico per le relazioni con il Commonwealth, Duncan Sandys, stava presiedendo la prima riunione del « Comitato politico di collegamento », nella cui opera si spera per un sereno esame della situazioni; e l'avanza¬ mento di proposte realizzabili. Alla formazione dei-comitato si è- arrivati dopo che sabato Duncan Sandys aveva avuto colloqui con l'arcivescovo Makarios ed il vice-presidente Fadil Kutchuk. Entrambi i due personaggi ciprioti avevano concordato nell' esprimere al ministro britannico il convincimento della necessità di un riordinamento politico ed amministrativo dell'isola di Cipro. Il « Comitato di collegamento politico > riunisce i rappresentanti di tutte le parti in causa nella questione. Vi fanno /parte, l'alto commissario britannico Sit Arthur Clark: l'ambasciatore greco Miltiades Delivanis; l'ambasciatore turco Mazat Ozkol; il comandante delle forze armate dell'isola generale Young: il leader turco Ra-.if Denktash; Glafkos deride», presidente della Camera dei rappresentanti e sostenitore degli interessi dei greci; e altre personalità di prestigio delle due parti. Prima della sparatoria di ieri, l'arcivescovo Makarios si era dichiarato ottimista sulle prospettive di pacificazione. « Il Comitato di collegamento politico — aveva dichiarato — è stato incaricato di esaminare gli incidenti e le ragioni di disaccordo tra greci e turchi. Posso dire che da parte greca si auspica sinceramente la fine della, vertenza pesche 1 turbamenti dell'ordine pubblico non portano alcun vantaggio ». L'arcivescovo Makarios è stato interrogato in relazione all'offerta di aiuto avanzata dall'Unione Sovietica e l'Egitto; egli ha fatto intendere di preferire che la Gran Bretagna svolga da sola l'opera di mediazione'tra greci e turchi. U. p.

Persone citate: Arthur Clark, Denktash, Duncan Sandys, Fadil Kutchuk, Turchi

Luoghi citati: Cipro, Egitto, Gran Bretagna, Nicosia, Unione Sovietica