Johnson ed Erhard auspicano accordi con il blocco comunista

Johnson ed Erhard auspicano accordi con il blocco comunista Comunicato ufficiale dopo due giorni di colloqui Johnson ed Erhard auspicano accordi con il blocco comunista Tuttavia «il Presidente e il Cancelliere hanno riaffermato i loro .impegni per la riunificazione pacifica del popolo tedesco in libertà, mediante autodeterminazione» - Piena adesione di Erhard alla forza atomica multilaterale Johnson City, lunedi mattina. Johnson ed Erhard hanno concluso due giorni ili colloqui nella tenuta del Presidente americano diramando un comunicato nel quale sottolineano la loro volontà di venire ad un accordo sui principali problemi internazionali col Paesi del blocco comunista. E' questo il punto principale del documento, che assume particolare importanza essendo quasi una rettifica rispetto alla dichiarazione del portavoce tedesco di sabato sera, il quale aveva detto che Erhard considerava < non troppo incoraggianti » le risposte sovietiche alle concilianti iniziative occidentali. Il comunicato afferma tra l'altro: « II Presidente e il Cancelliere hanno avuto una esauriente discussione sull'attuale stato delle relazioni tra Oriente e Occidente. Essi hanno ribadito r.he i diritti e gl'interessi basilari delle nazioni libere devono essere difesi, e in particolare hanno convenuto ohe. non debba essere raggiunto nessun accordo che serva a perpetuare lo status quo della Germania divisa, una parte della quale è privata dei diritti e delle libertà elementari. ■ «Su questa base, il Presidente ed il Cancellière hanno convenuto che è estremamente importante continuare ad esplorare tutte le opportunità per il miglioramento delle relazioni tra Est ed Ovest, per alleggerire la tensione e per allargare le prospettive di pace, che può es■ere stabile se è giusta. Essi continuano a sperare ohe onesti sforzi delle potenze occidentali riceveranno una risposta costruttiva da parte dell'Unione Sovietica. < Il presidente e ti Cancelliere hanno riaffermato la loro convinzione che una Europa sempre più- unita è di vitale importanza per tale Une. Il Cancelliere ha sottolineato, e « Presidente ha convenuto, che gli sforzi per realizzare questa unità devono sempre rispettare le relazioni commerciali tradizionalmente libere dell'Europa con gli Stati Uniti ed il resto del mondo libero ». Dopo un ulteriore e più esplicito accenno al prossimi negoziati di Ginevra, in cui si dovranno stabilire nuovi rapporti doganali tra i Paesi dei Mec e gli altri Paesi. dell'Occidente, il comunicato così prosegue: < /I Presidente e il Cancelliere hanno riaffermato i loro impegni per la riunificazione pacifica del popolo tedesco in libertà mediante autodeterminazione. Il Cancelliere ha sottolineato il desiderio della Repubblica federale di prendere in esame tutte le strade che possano portare al raggiungimento di questo obiettivo. Il Cancelliere ha anche affermato 'che la Repubblica federale della Germania continue ì i suoi sforzi per migliorare le sue relazioni con le Nazioni dell'Europa Orientale. €ll Presidente ha t'innovato l'impegno del governo e del popolo degli Stati Uniti a mantenere le attuali sei divisioni da combattimento in Germania fin tanto che saranno necessarie. Il Presidente nello stesso tempo ha manifestato il proprio apprezzamento per l'accordo di collaborazione in base al quale le spese americane di dollari per le forze militari degli Stati Uniti in Germania sono controbilanciate dagli acquisti tedeschi di materiale militare negli Stati Uniti. « Il Presidente ed il Cancelliere si sono trovati d'accordo sulla necessità per tutti i Paesi membri delia Nato di collaborare strettamente al rafforzamento delle capacità degli alleati a far fronte a tutte le minacce. In particolare essi hanno espresso la convinzione che la proposta per una forza nucleare multilaterale, che viene attualmente discussa da diversi Paesi membri della Nato, fornirà nuovi mezzi per il rafforzamento della difesa occidentale ». Quest'ultimo accenno è considerato il più suscettibile di conseguenze immediate in quanto rappresenta uria netta divergenza tra l'atteggiamento tedesco e quello di De Gaulle, notoriamente avverso alla cosiddetta forza nucleare multilaterale. a. p.

Persone citate: De Gaulle, Johnson, Johnson City