NENNI SPIEGA PERCHE' i socialisti sono nel governo di Fausto De Luca

NENNI SPIEGA PERCHE' i socialisti sono nel governo Nel suo primo discorso da quando è vke presidente del Consiglio NENNI SPIEGA PERCHE' i socialisti sono nel governo Globalmente il programma di centro-sinistra « non è inconsistente come pretendono i comunisti né catastrofico come dice la destra; non è una manovra del capitalismo per ingabbiare i lavoratori né un folle salto nel buio» - Egli ha annunciato che le leggi agrarie e le leggi urbanistiche saranno presto presentate in Parlamento - Piena accettazione del Patto atlantico come politica di distensione - La secessione dei «carristi» considerata dal «leader» socialista un latto compiuto Roma, lunedi mattina. Nenni, tenendo ieri a Roma il auo primo discorso pubblico dopo l'assunzione della vicepresidenza del Consiglio nel governo di centro-sinistra, non ha rivolto dalla tribuna del cinema Adriano il < drammatico appello all'unità del partito » di cui si ora parlato nei giorni precedenti. Anch'; se la decisione di tenere il discorso è stata originata dalla difficile situazione interna del psi, anche se il discorso ha dedicato largo spazio alla frattura avvenuta tra la maggioranza e la minoranza del psi, l'appello alla sinistra non c'è stato. C'è stato, invece, un appello ai simpatizzanti socialisti, ai lavoratori e alle masse popolari perché sostengano il psi In questo momento difficile per le vicende interne e denso di responsabilità per l'esperienza nuova che comincia. « Per coloro che da anni sollecitano il partito socialista ad assumere più dirette responsabilità politiche, e venuto il momento — ha detto Nenni — di raggiungere i socialisti nelle loro sezioni, nei loro nuclei aziendali, nei loro circoli, per dare slancio all'azione intrapresa, per organizzare attorno ad essa il sostegno e lo stimolo delle forze popolari, per muovere verso traguardi più ambiziosi e lontani ». L'on. Nenni na dato l'Impressione di considerare ' la scissione come un fatto già avvenuto o irreparabile. Egli ha difattl adoperato il termine « secessione > per definire il comportamento dellti corrente di sinistra e ha- inserito questa secessione nella successione storica delle lacerazioni avvenute nel movimento so¬ cialista, a partire dal 1921, ogni volta che si è aperta la discussione sulle condizioni della partecipazione del lavoratori al potere. Richiamati questi precedenti, Nenni ha osservato che «proprio la rottura dell'unità politica dei lavoratori ha finito per porre i problemi del potere in termini non di alternativa maggioritaria, ma di ricerca di un minimo comune denominatore politico dei socialisti con le forze democratiche cattoliche e laiche, per affrontare insie- me i problemi, rimasti insoluti dal 1948, della creazione dello Stato moderno in una moderna democrazia ». E' in questa linea che l'accordo di governo è stato raggiunto, come « un compromesso politico che salvaguardando i valori ideali e la personalità storica dei rispettivi partiti, li associa politicamente nella volontà di liquidare l'immobilismo centrista e le velleità involutive della destra: fuori di questa alternativa — ha proseguito Nenni — non c'era e non c'è, nell'arco delle forze socialiste e democratiche, nessun chiaro disegno e proposito politico in grado di corrispondere alle esigenze di concretezza del nostro tempo, a parte le seduzioni della lunga strada, delle lunghe attese, della lunga marcia, che hanno un loro valore morale, ma appaiono dilettantesche ». Siamo, infatti, in una situazione in cui < ogni rottura di equilibrio che non si traduca in un nuovo immediato equilibrio ad un livello più alto, rischia di diventare un fattore di decomposizione politica e sociale da cui non trarrebbero alcun vantaggio i lavoratori e che, anzi, si risolverebbe a favore delle destre ». Cosi chiarita la.ragione generale della partecipazione del psi al governo, Nenni ha detto che l'atteggiamento di intransigente opposizione tenuto dalla sinistra del psi < fa pensare all'atto di chi sega il ramo dell'albero su cui è seduto, avendo sotto di sé il vuoto dell'abisso ». Comunque, sia per le responsabilità che comporta la partecipazione al governo, sia perché il psi non esaurisce il suo compito nell'azione ministeriale, « più che mai esso ha bisogno di uscire rapidamente dalle sue difficoltà interne nella reciproca assunzione e tutela delle responsabilità della maggioranza e di quelle della minoranza ». Anche queste ultime parole hanno confermato l'impressione che per Nenni il problema effettivo è ormai quello di portare il psi oltre la scissione della sinistra, rivolgendo il discorso al vasto pubblico degli elettori e dei simpatizzanti perché coprano, con le loro adesioni, 1 vuoti che si determineranno con la scissione della minoranza « carrista ». Fondamento di questo appello è l'impegno che i socialisti metteranno nell'esigere la integrale attuazione del prò-' gramma di governo. E a. questo riguardo, illustrando i provvedimenti più significativi, Nenni ha detto che le leggi agrarie e le leggi urbanistiche saranno presentate « di qui a poco » in Parlamento e costituiranno « il banco iniziale di prova del governo». Globalmente, il programma c non è inconsistente come pretendono i comuni?' é catastrofico come dice la jstra, non è una manovra del capitalismo per ingabbiare i lavoratori né un folle salto nel buio: esso si colloca, invece, nella linea degli interessi del popolo lavoratore ». Con questa stessa nitidezza Nenni ha trattato della politica estera, senza raccogliere le critiche formulate dall'on. Vecchietti sul comportamento del ministro degli Esteri on. Saragat a Parigi e a Bruxelles. Nenni ha detto che la ricerca della pace può essere perseguita sia all'interno sia fuori dei blocchi. Di qui la ^possibilità per il psi di partire dall'accettazione del Patto atlantico per svolgere una politica di distensione. Dai Patto atlantico, del resto, non potremmo prescindere, egli ha detto, neppure se fossimo partito di maggioranza relativa o magari assoluta. Ciò che conta è di non fare confusione come si tenta c con misero artificio polemico estraneo alla realtà del mondo attuale», tra Patto atlantico e atlanti amo, cioè con < una paeudo ideologia che ha toccato le sue punte estreme con la dottrina di Poster Dulles e con la caccia alle streghe di Ispirazione maccartista». A giudizio di Nenni, < c'è nella coalizione di centro-sinistra lo spazio necessario per chi, come 1 sociali sti( parte dall'adesione italiana alla Nato per muovere verso la costruzione organica del la pace». Fausto De Luca 1 *•'.*! A l L'onorevole Pietro Nenni dinanzi ai microfoni durante il suo discorso (Telefoto)

Luoghi citati: Bruxelles, Parigi, Roma