Hanno deciso i goals di Sivori

Hanno deciso i goals di Sivori Hanno deciso i goals di Sivori Un palo colpito da Stacchini al 24' del primo tempo di Juventus-Messina, un altro di Da Costa al 28', ed un terzo, ancora di Da Costa, poco dopo. Tutti i messinesi in area a difendere lo zero a zero. Un gioco piacevole se non proprio irresistibile da parte juventina, durante i quarantacinque minuti iniziali. La ripresa sì è aperta su un goal di Sivori (prodezza personale su centro di Stacchini) ma è parsa chiudersi subito dopo allorché, al 4', Brambilla ha saettato nella rete di Anzolin un pallone imparabile. Una mezza disavventura messinese ha riaperto ai bianconeri la strada del successo. Fallo evidente quanto inutile di Stucchi, al 15', e sul conseguente penalty rete di Sivori, il quale con i due punti di ieri è passato in testa alla classifica dei cannonieri. Ancora un palo di Nené — il quarto della giornata e tutti colpiti dagli attaccanti bianconeri — a confermare la superiorità della squadra di casa, poi il nervosismo che si infiltra come un veleno nella mente del difensori juventini. L'incubo dei precedenti pareggi conquistati a pochi minuti dall'alt dal Man tova è dal Milan, pare materializzarsi davanti agli occhi di Gori (non in giornata favorevole neppure agli inizi della contesa), di Salvadore, Casta nò, Sarti e così via. Dalla pau ra al disordine il passo è bre ve. La partita termina con una pittoresca confusione della re troguardia bianconera e con il pubblico immusonito. Vi è qualche accenno di fischi, tosto contrastato dai «fedelissimi > dei popolari di curva. Es si sono stati i primi a capire l'ostacolo psicologico, più che tecnico, superato baldanzosamente dalla Juventus ed a valutare l'importanza di un successo meritato (lo ha riconosciuto negli spogliatoi lo stesso allenatore dei messinesi Mannocci). Questa la storia di JuventusMessina, una di quelle partite cosiddette facili, che proprio nella sproporzione iniziale di forze nasocndono l'insidia per chi si illude di essere al sicuro. I bianchi di Mannocci, ultimi in : graduatoria, poco esperti- della A èssendo neo-promossi,, avevano 'ben'póco: da perdere sul' 'terreno torinese.'Potevano giocare in tutta tranquillità. Al contrario, i bianconeri dovevano vincere e non è semplice come sembra ottenere le reti del successo quando l'area avversaria è super-affollaic di difensori. C'è stato un momento in cui il messinese più avanzato stava a trenta metri dal proprio portiere. Si trattava di opporsi ad un tiro di punizione e la testuggine calcistica era spiegabile (anche se proprio in tale occasione Stacchini ha deviato contro un. montane); comunque l'attacco del siciliani anche nelle altre fasi del gioco è consistito in Brambilla • Morelli; tutti ' gli altri sono rimasti indietro, 'compreso Derlin, ala non compiti difensivi, compresi Canuti ohe doveva controllare Da Costa, e Fascetti vagante nella fascia centrale dei campo. Naturalmente in queste situazioni un attimo di anticipo o di ritardo, un rimbalzo favorevole o sfavorevole decidono delle marcature. La Juventus non ha avuto la sorte alleata in inìzio, tanto più che Sivori accentrava su di sé con dribling ripetuti l'attenzione di troppi avversari, rallentando il ritmò fino a dare tempo ai « bianchi » di rinforzare il controllo di Nené," Stacchini, Méhièhelll. " • ■ ' Ut capitano » non era ieri nelle migliori condizioni di forma, ma i due goals lo mettono al riparo delle critiche-. Del resto proprio il primo tempo senza reti ha messo in risalto un miglioramento nel gioco juventino. Mancava in esso il mattatore, ma tutti contribuivano ad un buon standard di rendimento e soprattutto tutti apparivano in grado di puntare pericolosamente a rete. Questo, sì noti, in una gior nata in cui Del Sol, causa uno stiramento muscolare, era à riposo, sostituito però molto bene da Da Costa, specie siniche sul trentaduenne brasilia- |no non è calato il peso della stanchezza. In quanto alla difesa essa è stata troppo poco impegnata per suscitare un'impressione precisa. Sabato sera era corsa la voce che Mattrel dovesse so =t ituire Anzolin in porta. Monzeglio non ha creduto bene di confermare un avvicendamento che dovrebbe etsere normale tra duo portiPrì d. pari valore, i quali possono essère titolare o riserva a seconda delle condizioni fisiche. Anzi, in proposito, si può' aggiungere che il ritorno di Mattrel, ragazzo cresciuto nella so icietà fino a diventar^ azzurro, |farà un gran piacere a. tutti ì a , e torinesf;.;ma la partita col Meesina non era certo l'ideale per un rilancio. In gare del "genere portiere sta quasi sempre inattivo. Quando è chiamato al lavoro deve affrontare per 10 più capovolgimenti imprevisti e rischiosi. In secondo luogo Monzeglio ha l'autonomia, l'autorità e la esperienza per prendere le decisioni in modo netto, decisioni che troncano un dualismo che per fortuna non esiste tra Anzolin a Mattrel, ottimi sportivi entrambi. Non si capiscono quindi i misteri sull'uomo in porta, anche se è doveroso ammettere che l'ansia con cui alla vigilia si cerca di scoprire 11 segreto delle formazioni mette in difficoltà i tecnici più avveduti. Ad ogni modo Anzolin non ha avuto colpe nel goal subito su una stangata imparabile. Per il resto Castano, rientrando, ha contribuito a dare ordine alla retroguardia, Salvadore è apparso sicuro fino all'eccesso di fiducia nei propri mezzi. Gori e Sarti non sono risultati, invece, all'altezza della situazione. Gli avversari erano sfuggenti... verso la propria area, non si sapeva quindi chi marcare, ed i terzini dovevano svolgere un lavoro da mediano più che da difensore d'ala. Da Gori e da Sarti si può però pretendere tuttavia una maggior autorità di gioco. Il Messina ha tentato la < carta Benitez >, come era prevedibile. L'esordio del peruviano ex milanista ha finito però per essere una carta sbagliata. II sudamericano, ancora sofferente di uno stiramento muscolare, ha avuto un rendi mento incompleto, fin che f stato mediano (a guardia di Sivori) poi è stato costretto a passare all'ala. Buone invece le prestazioni di Derlin, ala arretrata, di Fascetti, ìmpegnatissimo contro suoi ex-compagni, e degli altri , ì r e e o r o a oo a roo o ui e tvn o e. Molti messinesi hanno compiuto in poche stagioni un balzo dalle divisioni inferiori ai con fronti con gli assi delle squadre più famose d'Italia: non si deve richiedere loro troppo. La cronaca del primo tempo iguarda principalmente i pali colpiti dai juventini, una girata ritardata » di Nené su respin ta corta del portiere (12'), una buona parata di Anzolin al 20' su puntata di Brambilla uno dei migliori tra i bianchi, un tiro alto al volo di Fascetti al 21', ed infine un flusso costante di attacchi dei bianco neri. Al 2' della ripresa Da Costa interrompeva in takle un'azione di Canuti, passava a Stac chini il quale prontamente deviava su Sivori. Prima che due avversari convergessero su di lui, Omar di sinistro spediva In rete a ni di palo. Immediato e movimentato il pareggio del Messina. Fascet ti, al 4', insisteva in una discesa da ala destra. Lo contrastava Sarti che allungava debolmente all'indietro. Morelli e Salvadore intervenivano e l'excomasco riusciva a passare a Brambilla. Tiro fortissimo e preciso. Nulla da fare per Anzolin. I bianconeri dovevano ricominciare, da capo l'assalto al compatto gruppo di difensori siciliani. Al 15', un centro di Menichelli a Sivori veniva intercettato da Stucchi. Nell'ansia di anticipare Omar, il capitano del Messina toccava con Il braccio. Sivori calciava un penalty da « manuale ». Con una finta, calcolata in ogni particolare, dava fino all'ultimo istante a Geotti l'impressione di battere con l'esterno del piede In modo che il pallone dovesse finire alla destra del portiere, dove infatti questi si tuffato. Nell'attimo decisivo Sivori toccava con l'interno e la palla finiva dall'altra parte Ancora un palo di Nené, di teBta, al 20'. La Juventus ha poi difeso il suo vantaggio. Paolo Bertoldi JUVENTUS: Anzolin; Gori Sarti; Castano,Salvadore,Leon cini; Stacchini, Da Costa, Nené, Sivori, Menichelli. MESSINA: Geotti; Dotti, Stucchi; Benitez. Ghelfi, Lan dri; Brambilla, Fascetti, Morelli, Canuti, Derlin. Arbitro: Genel di Trieste. Spettatori: 18 mila. Incasso: 10 milioni e mezzo. Reti: Nella ripresa Sivori (Juv.) 2\ Brambilla (M.) 4', Sivori (Juv.) 1S' su rigore. Lo alancio di Sivori, autore delle ret juventino, contrastato da due difensori del Messina nella gara di ieri allo stadio Comunale (Moisio)

Luoghi citati: Italia, Messina, Nené, Trieste