Arrestato ieri a Genova l'armatore della «Maria Amata»
Arrestato ieri a Genova l'armatore della «Maria Amata» E' accusato dei zx au Ir agio doloso «fella propria nave Arrestato ieri a Genova l'armatore della «Maria Amata» Era latitante da qualche mese, dopo aver trascorso tre anni in carcere - E' in corso in questi giorni il processo per l'incendio e l'affondamento della motonave da carico, che si sospetta siano stati provocati in modo fraudolento, per riscuotere l'assicurazione Genova, lunedì mattina. L'armatore Federico Del Re di 41 anni, uno degli imputati dei processo per l'incendio che distrusse la motonave da carico Ararla Amata, di 688 tonnellate, è stato arrestato ieri pomerìggio, dopo un appostamento, dai carabinieri Parrilli e Previti del nucleo di P. G. di Palazzo Ducale. Al processo che, come è noto, si svolge davanti alla prima sezione del tribunale penale di Genova, presieduta dal dott. De Vita, il Del Re deve rispondere dei reati di naufragio doloso e di fraudolenta distruzione di cosa propria. La accusa, infatti, sostiene che l'incendio della Ararla Amata venne provocato dolosamente, con lo scopò di riscuotere il valore dell'assicurazione della nave (circa 50 milioni) e quello del carico di biliardlnì elettrici che portava. Dopo il sinistro,' avvenuto il 19 gennaio 1959 al largo del porto di Valencia (Spagna), il Del Re era stato arrestato: era stato però rilasciato tre anni dopo, per decorrenza dei termini. Successivamente il giudice istruttore, avendo riscontrato nel corso delle indagini gli estremi idonei all'arresto, aveva emesso un nuovo mandato di cattura.. * Il Del Re si era allora dato alla latitanza, riuscendo fino a ieri ad eludere gli appostamenti dei carabinieri, i quali da tempo sapevano che egli veniva con una certa frequenza a Genova per vedere i familiari nella sua abitazione di via Giordano Bruno, nella zona di Albaro. L'armatore è stato arrestato infatti nei pressi di casa, mentre stava salendo sulla propria <Giulietta». Condotto nella sede del nucleo di polizia giudiziaria, il comandante, maggiore Scarnecchia, gli ha contestato i reati dei quali è accusato: « Sono spiacente che mi abbiate preso voi — ha detto l'imputato — perché avevo intenzione di costituirmi spontaneamente proprio in questi gior ni». Il processo riprende stamane. L'armatore Federico Del Re ieri subito dopo l'arresto (Telefoto)
Persone citate: De Vita, Federico Del, Previti, Scarnecchia, Valencia
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