Sanzionata ad Aosta la Giunta «del leone»

Sanzionata ad Aosta la Giunta «del leone» Politica Immutata alla Regione Sanzionata ad Aosta la Giunta «del leone» Votato il rinnovo dell'alleanza con i comunisti dall'Union Valdotaine (91 sì, 28 no) e dal psi (16 sì, 7 no) - I socialisti autonomisti hanno abbandonato per protesta la seduta Dal nostro corrispondente Aosta, lunedì mattina. Cinque socialisti autonomisti hanno abbandonato clamorosamente la seduta del direttivo del psi svoltasi ieri ad Aosta, non condividendo il punto di vista della maggioranza, che vuole il proseguimento dell'alleanza con i comunisti nella nuova Giunta regionale e desiderando inoltre interpellare nuovamente la propria direzione nazionale. Alla riunione, cui partecipavano 23 componenti del direttivo con diritto di voto, l'« osservatore» della direzione na-. zionale dott. Somaschini e numerosi iscritti, era stato presentato un ordine del giorno, in cui preso atto della posiziona degli altri partiti della Valle sulla costituzione della Giunta regionale e richiamate le recenti deliberazioni congressuali nazionali che prescrivono alle organizzazioni locali di partito di sentire il parere dell'organo esecutivo nazionale ed il telegramma in proposito inviato dall'on. Corona, si proponeva di aggiornare il dibattito a mercoledì 20 per la assunzione delle decisioni definitive, procedendo alla nomina della delegazione per l'incontro con la direzione del partito. La votazione che ne è seguita ha respinto l'ordine del giorno con 16 voti contro 7. A questo punto i socialisti autonomisti Ester Buoli, Pierino Ghignone, Enrico Kaiserman, Graziano Luboz e Rino Zaramella hanno abbandonato la sala della Cgil, dove era in corso la riunione, dichiarando che, sostenitori della mozione sospensiva respinta dalla maggioranza, non intendevano partecipare a votazioni volte a sancire un impegno definitivo per il partito senza aver prima sentito il parere della direzione nazionale. La seduta è proseguita e. a. quanto è trapelato, 16 carristi hanno approvato un ordine del giorno di adesione alla formazione di un governo regionale con il pei e l'« Union Valdotaine > (la nota Giunta «del leone>). Ora le decisioni spetteranno alla direzione nazionale e non si esclude la nomina di un commissario. Anche l'assemblea de)L'« Union Valdotaine> ha ieri'approvato, a larga maggioranza, la linea politica del suo presidente, on. Severino Caveri. Alla fine della riunione, iniziata alle 10 e protrattasi ininterrottamente per sei ore, un comunicato ha reso pubblica la vittoria della mozione presentata dalla signora Perruchon vedova Chanoux, avv. Caveri, Pietro Fosson, Vittorio Ropset, avv. Fillietroz ed al tri, che subordina la formazione di una nuova maggio^ ranza ad una nuova politica del governo circa l'attuazione dello statuto regionale, le invadenze del comitato di coordinamento, e la soluzione dei più importanti problemi economici valdostani. La mozione vincitrice è stata approvata con 91 voti, mentre 28 voti sono toccati a quella del sen. Chabod, avv. Marcoz (presidente della Giunta uscente) e on. Gex, che caldeggiava, nell'attesa degli adempimenti costituzionali la formazione di una giunta minoritaria U.V.-psi-psdi con l'appoggio esterno di tutti gli altri partiti. Dopo l'assemblea numerosi congressisti si sono riuniti in un ristorante cittadino, dove vinti e vincitori hanno brindato all'Union Valdotaine, mentre si levava il canto gl'ave di Montagnes valdótaines, che è l'inno ufficiale del movimento. Gli ambienti democristiani di Aosta si sono compiaciuti per l'atteggiamento delle minoranze dell'Union Valdotaine e del psi. i. v.

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