Assaltano col cric un'oreficeria sotto gli occhi del proprietario

Assaltano col cric un'oreficeria sotto gli occhi del proprietario In piena giorno tra, ta folia di via Chiusa deità Salute Assaltano col cric un'oreficeria sotto gli occhi del proprietario Due banditi su una "Giulietta" che avevano rubato pochi minuti prima - Il bottino è di un milione Altri episodi: a Vena ria una guardia notturna mette in fuga i ladri; in vìa Lodi un giovane è sorpreso a svaligiare un appartamento; a None l'incasso di una macelleria scompare con due zingaro a l n a o o a e i i e Assalto in pieno giorno a una oreficeria. E' avvenuto sotto gli occhi del proprietario e di parecchi passanti, ma è stato cosi fulmineo che nessuno ha potuto tentare qualcosa per impedirlo. Per questo colpo 1 banditi si sono serviti di un'auto che avevano rubato mezz'ora prima, forse meno. Ecco come è avvenuta l'aggressione. Ore 13,15 In via Chiesa della Salute. Al num. 17 c'è l'oreficeria dei fratelli Carlo e Roberto Rigoli: nel negozio c'è soltanto il primo . e sta, togliendo dalle vetrine r plateaux più preziosi per la chiusura. All'angolo con via Vibò, ohe è a una trentina di metri, è ferma una « Giulietta » azzurro chiaro. E' 11 da qualche, minuto, con due giovani r bordo: sembrano in attesa di qualcuno', invece splano l'oreflcerla. Poi uno scende, con calma. E' un giovane sul 23-23 anni,. alto 1,70, snello, cappotto .grigio chiaro, molto elegante. Nella destra ha 11 cric della macchina. Senza fretta, attraversa la strada e va verso 11 negozio del Riguli. Un vecchio gli passa vicino, vede il cric e non trattiene un grido di sorpresa : ■.< Ma è un ladro ». Altri passanti sentono, si voltano, non possono oredere a tanta audacia e non intervengono. Ora il bandito è davanti alla veti-Inetta dell'ingresso, vede il proprietario. In quésto momen to, la « Giulietta - aie avviata dall'angolo di via Vibò e viene avanti lentamente. Un colpo deciso : il cristallo va in frantu mi. Carlo Rigoli accorre mentre il rapinatore sta afferrando due plateaux. L'auto ormai gli» si è affiancata con una portiera aperta ed egli vi balza sopraLa macchina fugge, ma si riesce a rilevare il numero di targa; TO 882048. Poco dopo sul luogo c'è il dott. Samale con alcuni agenti di Madonna di Campagna. Carlo Rigoli sta facendo l'inventario del danno subito: i plateaux contenevano braccialetti e catenelle d'oro per il valore di un milione. La macchina del banditi'era certamente rubata, ma finora li ■ furto non risulta denunciato. Dalla targa si arriva al proprietario: è la società Capamlanto. La « Giulietta » era stata rubata tra le 12,30 e le 13 in via Cavour davanti al numero 48. — A Venaria una guardia notturna ha sventato un furto in un. negozio di via Burldanl 3. 81 chiama Palamede Barberini, 42 anni, della « Argus ». Due mesi fa aveva già costretto alla fuga tre ladri che stavano caricando su un camioncino stoffe e biancheria, prese dal negozio di Lidia Nardin Trevisi, In via Marconi 3. L'altra notte ha visto alcuni uomini indaffarati attorno alla vetrina del negozio di abbigliamento di Cesare Bardella. Si è avvicinato con la rivoltella spianata e a una ventina di metri dal gruppo ha intinvito l'alt I ladri — che avevano Infranto ii cristallo di una vetrina e stavano « pescando » i capi di vestiario con pertiche munite di uncino — hanno abbandonato attrezzi e refurtiva e sono fuggiti in auto. La guardia notturna ha sparato per aria tre colpi di rivoltella. Alcuni Inquilini, destati dagli spari, hanno dichiarato di aver udito anche altre detonazioni più sorde. E' probabile che i ladri In fuga abbiano sparato contro l'agente, ma senza colpirlo. II proprietario del negozio Cesare Bardella, che abita al piano superiore, non aveva sentito alcun rumore; è slato svegliato dai colpi di rivoltella e si è affacciato alla finestra. Poco dopo ha fatto l'inventario: i ladri avevano rubalo solo pochi capi di biancheria. — L'artigiano Giorgio Ricca, 33 anni, abitante con 1 suoceri in una casetta a due piani di via Lodi 10, ha sorpreso sulle scale un ladro che fuggiva dopo avergli svaligiato l'alloggio, il Ricca stava rincasando: nell'androne si è imbattuto in un giovane che scendeva a precipizio. Gli ha chiesto che cosa cercasse. L'altro è arrossito, ha tentato di guadagnare la strada balbettando frasi incoerenti. Il ÌRfelosusomdpvmtaiiSdrmnndlDdsadgbVddbvftd iiuiiiimii munii mi ,,„„„„ Ricca lo fermava e lo Invitava, fermamente, a seguirlo netl'alloggio e a spiegarsi. Ma giunto sul pianerottolo, non aveva bisogno di chldere altri achiari menti : la porta di casa era sfondata. Anche l'alloggio era nel più completo disordine. Mancavano oggetti preziosi per mezzo milione di lire. Erano finiti In tasca al giovane, che si ras iiiiriiiiiimiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHii ninnimi ztininslaatcv mi segnava a restituirli e ad attendere l'arrivo degli agenti del commissariato di borgo Dora, chiamati per telefono, Identificato per Osvaldo Visconti, 18 anni, fattorino disoccupato, senza fissa dimora, è stato accompagnato alle Nuove. — A None, in via Belnasco 3, ieri verso le 14 11 macellalo Pietro Caviasso stava pranzando, con la famiglia, nella retrobottega, quando è squillato il campanello che avverte se un cliente apre la porta del negozio. Il Caviasso si è alzato di scatto: ricordava di averla chiusa a chiave. E' corso nella macelleria ed ha trovato la porta scassinata e il cassetto degli incasal, in cui aveva riposto 120 mila lire, vuoto. Si affacciava sulla strada e vedeva due donne, nel caratteristico costume delle zingare, salire frettolosomente su un'« Alfa 1900 », — Penetrati con chiavi false nell'alloggio dell'antiquario Elio Quaglino, di via Bagetti 22, ladri hanno messo a soqquadro le camere e hanno rubato oggetti preziosi, alcuni monili antichi e denaro per un valore di quattro milioni. Il furto è avvenuto presumibilmente domenica, quando il Quaglino con i familiari si trovava a Salice d'Ulzio per trascorrere la fine settimana. — La villa che 11 medico torinese Giuseppe Garelli possiede in frazione Versino di Viù è stata visitata l'altra notte dal ladri. Sono entrati nell'edificio attraverso una finestra del pianterreno ed hanno rubato biancheria ed elettrodomestici de! valore di circa mezzo milione. Sn'■IIIMIIItlllllllllllllllllllllllllllllllllllllllEllìl 1<\ ì* - ÌW L'orefice Carlo Rigoli

Luoghi citati: None, Venaria, Viù