Le proteste degli studenti africani furono organizzate dai cinesi ?

Le proteste degli studenti africani furono organizzate dai cinesi ? Le proteste degli studenti africani furono organizzate dai cinesi ? La voce diffusa da ambienti neutrali - In un articolo le Izvestia affermano che la dimostrtzione sulla Piazza Rossa è stata fratto di «premeditata manovra» Monito agli ospiti negri : « Chi non rispetta le nostre leggi, può lasciare il paese » (Dal nostro corrispondente) Mosca, 20 dicembre. Nello stesso giorno in cui si sono svolti i funerali dello studente negro che con la sua morte ha provocato il fermento tra i giovani africani ospiti della Russia, la stampa sovietica, per la prima volta, ha portato a conoscenza del pubblico gli avvenimenti, prendendo su di essi una posizione estremamente polemica. Le Izvestia, ohe pubblicano stasera una nota della Tass, parlano di provocazione e dicono esplicitamente che la manifestazione di protesta sulla Piazza Rossa è stata frutto di una premeditata manovra. I provocatori non sono indicati con chiarezza, ma è da supporre ohe la reazione russa si sia appena messa in movimento e che non si arresterà qui. Le esequie di Asare-Addo so no avvenute con semplicità al crematorio centrale di Mosca, verso le sei del pomeriggio. Brano presenti cinquanta studenti africani, trasportati sul posto da due pullman, l'amba¬ sciatore del Ghana e alcuni di- plomatici dei paesi dell'Africa nera. Una cinquantina di poliziotti sovietici era sui posto. Ma non ci sono siati incidenti: il corteo degli africani è sfilato in grande calma lungo le mura del Donskoj Monastir, il monastero ohe racchiude il crematorio; i giovani portavano corone di fiori di carta e intonavano funerei canti dell'Africa. Poche ore dopo uscivano le Izvestia con l'attaceo massiccio contro la « stampa borghese » che < ha pubblicato articoli calunniosi sulla situazione degli studenti africani in Urss ». Pretesto alla diffusione di informazioni « assurde » sull'atteggiamento dei so vietici verso gli africani, è stata < una disgrazia accaduta in questi giorni a uno studente del Ghana ». La nota elenca le facilitazioni di cui godono gli studenti stranieri ospiti della Rus sia, affermando che essi fruì scono degli stessi diritti dei cittadini sovietici. Quindi « non si può parlare di nessuna di scriminazione che del resto sarebbe contraria alla natura stessa della sooietà sovietica» «Gruppi di colonizza tori » cercherebbero ora di sfruttare l'incidente per turbare le buona relazioni dell'Urss con i paesi amici. Ripetendo la già nota versione ufficiale, che attesta che Addo è deaeduto per morte naturale e esclude quindi che sfa stato vittima di una aggressione, l'attacco delle Izvestia afferma che « l'incidente e stato usato con lo scopo evidente di aizzare gli studenti del Ghana e gettare una cattiva luce sulla loro vita in Unione Sovietica». L'accusa più grave rivolta non si sa bene contro chi, è la seguente: « Qualcuno » ha fatto chiamare e convergere a Mosca, col pretesto che avrebbero trovato doni natalizi all'ambasciata del Ghana, studenti residenti in diverse città della Russia. Sarebbe poi risultato che « in realtà né l'ambasciata ganaense, né l'assoct'aaione degli studenti gannenti nell'Unione sovietica, avevano diramato un simile invito ». Un monito duro, e valido anche per il futuro, viene rivolto agli studenti africani che hanno partecipato alla manifesta«ione sulla Piazza Rossa. « Le riunioni degli studenti si tono trasformate in una violazione delle norme di.ordine pubblico vigenti a Mosca. « L'ospitalità sovietica impone, comunque, agli studenti stranieri il rispetto delle leggi e delle norme esistenti nel nostro paese. E' naturale ohe simili violazioni suscitino il giusto sdegno dei sovietici. Se le nostre norme e leggi non vanno a genio a qualcuno, costui pub lasciare in ogni momento il paese che lo ospita». Nella conclusione la nota dice che « le menzogne secondo cui in Urss vi sarebbe un atteggiamento sfavorevole nei confronti degli africani, è stata messa in giro per dirottare l'attenzione dalle manifestazioni di razzismo di alcuni paesi capitalisti ». Resta aperta la domanda: chi ha chiamato gli studenti africani a Mosca dalle altre città russef Chi e perchèt E' lecito supporre che gli studenti africani non avrebbero accettato un invito del genere da rappresentanti di paesi ohe passano per « colonialisti » o « imperialisti ». Anche le Izvestia, chiare nella polemica con la versione dei fatti offerta da alcuni giornali occidentali, lo sono meno nelVaitacare coloro che avrebbero convocato, con falsi pretesti, gli africani a Mosca. Raccogliamo una voce, oggi largamente diffusa in determinati ambienti neutrali: a telefonare agli africani, ad accoglierli e ad eccitarli, sarebbero stati gruppi di studenti del sud-est asiatico, fortemente influenzati dall'estremismo cinese. E' possibile che nei prossimi giorni non manohino altre sorprese. Enzo Betti»

Persone citate: Addo, Donskoj, Enzo Betti