Condannato un commerciante per circonvenzione d'incapace

Condannato un commerciante per circonvenzione d'incapace Condannato un commerciante per circonvenzione d'incapace Il Tribunale di Alessandria gli ha inflitto 3 anni e 8 mesi Si sarebbe appropriato dei beni di una parente - E' quarto processo che subisce per questa vicenda (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 18 dicembre. • Il commerciante Carlo Taverna di 48 anni, da Litta Parodi, è comparso per la quarta volta dinanzi ai 'giudici accusato di appropriazione indebita e circonvenzione d'incapace: il tribunale alessandrino lo ha condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione, di cui 2 anni e 6 mesi condonati. Una cugina del Taverna, Angela Ferraris, donna di rara bellezza, aveva sposato ventenne il genovese Giovanni Tobino. La coppia sì era trasferita ad Alessandria d'Egitto ma, naufragato il matrimonio, la Ferraris s'innamorò dell'avvocato fiorentino Giovanni L'Abbate, che l'aveva assistita nella causa di separazione legale dal marito. Durante un viaggio turistico in Italia, il 3 luglio 1939, il L'Abbate morì per un attacco cardiaco. Aperto il testameniiiniiiiiiiiiiiiiiMiiniiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiii to si accertò che egli aveva lasciato erede di tutti i suoi beni la Ferraris, definita nel documento come « moglie >. Il patrimonio era valutato in una trentina di milioni. Gli eredi legittimi fecero causa, ma invano. Nel 1945 l'anziana signora, che nel frattempo sì era ritirata in una casa di riposo di Alessandria, potè entrare in possesso dei beni, che erano depositati in Svizzera e acquistò fra l'altro Buoni del Tesoro per venti milioni che rinchiuse in una cassetta di sicurezza, della quale aveva la chiave anche il Taverna. A più riprese la sorella e la nipote dell'avvocato, Rosa e Maria L'Abbate, abitanti a Firenze, ottennero dal Taverna (col consenso della Ferraris) somme varie. Nell'ottobre '59 trovarono il commerciante deciso a non sborsare più una lira. Avuta allora da un medico la dichiarazione che l'anziana signora era affetta da una forma di arteriosclerosi tale da limitarne le capacità d'intendere e di volere, le due signore fiorentine denunciarono il Taverna per circonvenzione d'incapace. Durante la istruttoria la cassetta di sicurezza, che avrebbe dovuto contenere ancora parecchi titoli, venne aperta e trovata completamente vuota. Il commerciane comparve in tribunale ad Alessandria nel 1961. Malgrado si proclamasse innocente, senza tuttavia spiegare la scomparsa dei titoli, fu condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione. Nel dicembre dell'anno scorso la Corte d'Appello di Torino ridusse la pena a 2 anni e 3 mesi. Si appellarono sia il difensore, avv. Punzo, che il procuratore generale. La Cassazione, nel febbraio scorso, accogliendo l'istanza della difesa dichiarò nulla la prima sentenza e rinviò gli atti alla procura di Alessandria per il rinnovo del dibattito. Così stamane, ancora dite so dall'avv. Punzo, Carlo Taverna è ricomparso dinanzi ai giudici, ai quali ha ripetuto di essere innocente, mentre Rosa e Maria L'Abbate hanno rinnovato le loro accuse; il tribunale l'ha ritenuto colpevole. La signora Angela Ferraris è morta nelle scorse settimane all'età di ottantacinque f. m. anni. GIULIO DE BENEDETTI DIRETTORE RESPONSABILE EDITRICE LA STAMPA