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Tre esponenti dc di Sanremo incriminati dal pretore per aver turbato l'asta del Casinò Conelusa l'inchiesta su denuncia del prefetto Tre esponenti dc di Sanremo incriminati dal pretore per aver turbato l'asta del Casinò Sono il capo gruppo consiliare, un impiegato della casa da gioco e membro della Giunta provinciale e il segretario del comitato comunale del partito - La turbativa sarebbe avvenuta nella fase dell'esame dei concorrenti i 0 (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 18 dicembre. Domani sera il Consiglio comunale di Sanremo si riunirà sotto la presidenza del sindaco avv. Francesco Fusaro per discutere un ordine del giorno che al numero 1 porta le dimissioni degli otto assessori i quali, insieme al primo cittadino, compongono la giunta: e de, un socialdemocratico e un indipendente eletto nella lista dei floricoltori. E' di questa sera la notizia che il pretore dott. Fortunato ha ultimato l'inchiesta aperta nei giorni scorsi, su denuncia del prefetto, per una presunta turbativa d'asta nell'appalto della gestione della casa da gioco. Come aveva dichiarato pubblicamente il sindaco avv. Fusaro in una recente seduta consiliare, egli — nella sua qualità di ufficiale di governo — aveva trasmesso un esposto alla prefettura. Il prefetto, a sua volta, aveva denunciato l'accaduto alla magistratura sanremese. Di qui l'inchiesta del pretore, che alla chiusura delle indagini ha elevato regolare imputazione per turbativa d'asta e per oltraggio, nei confronti del sindaco, a carico di tre esponenti democristiani, rag. Francesco Penna, capogruppo consiliare della de, ora dimissionario; Tino Bergonzo, impiegato della casa da gioco e membro della giunta provinciale de; Giacomo Perla, segretario del comitato comunale democristiano, dipendente del municipio. L'annuncio ha fatto scalpo re in quanto l'imputazione elevata dal dott. Fortunato non è di tentativo, bensi quella più grave di turbativa d'asta. Ciò non significa che l'aggiudicazione del casinò all'Ata non sia regolare sul piano amministrativo e legale, in quanto, sempre sulla base delle notizie fornite, la turbativa non avrebbe in ogni caso sortito effetto essendo state ammesse a concorrere tutte le ditte richieden¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii'iiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ti; la turbativa ravvisata dal pretore si inserirebhe nella fase intermedia e precisamente in quella relativa all'esame dei concorrenti. Il pretore Fortunato ha già provveduto ad informare delle sue decisioni la prefettura. Le vicissitudini della de sanremese hanno avuto inizio alcuni mesi fa, quando alla guida del comitato comunale venne chiamato il signor Giacomo Perla, in sostituzione del rag. Giovanni Pesante. Si disse allora che il partito voleva rinnovarsi per fungere da sprone all'amministrazione comunale (in cui la de è forte di 19 consiglieri su 40) e che, di conseguenza, sarebbe stato necessario un rimpasto di giun¬ tdvfpqMdtiaacqq*Sltqr«munii iiiiiiiiiiniiiiii Hliiiiiiiiiim ta. Ma l'« operazione rilancio » dell'amministrazione comunale venne rinviata, premendo nel frattempo una delle pratiche più importanti per Sanremo: quella dell'appalto del Casinò Municipale. Fu appunto in questo periodo che avvenne la grave frattura fra a sindaco FusaH e il suo partito. Al concorso di appalto del Casinò Municipale avevano presentato la propria candidatura dodici ditte; fra queste dovevano essere scelte quelle che avrebbero avuto il * placet » dell'amministrazione. Sembra che una corrente della de, la più forte, fosse orientata per l'ammissione di cin que delle dodici ditte concorrenti, ma quando si trattò di miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniliiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiD decidere in giunta, l'aw. Fusaro si impuntò e l'organo deliberante, da lui presieduto, decise diversamente: ammise all'asta tutte le dodici concorrenti. In questa occasione alcuni assessori si schierarono col sindaco. Di qui la frattura definitiva fra l'aw. Fusaro e una parte del suo partito. e. b.