Vive sola ed è diventata povera per raccogliere e salvare i cani randagi di Giorgio Lunt

Vive sola ed è diventata povera per raccogliere e salvare i cani randagi Il caso segnalato a Specchio dei tempi da "una ragazzina che ama gli animali Vive sola ed è diventata povera per raccogliere e salvare i cani randagi E' una donna dell'Astigiano che della cinofilia ha fatto una specie di missione - Un tempo èra ricca, ora abita uno squallido cascinale a Vallelunga (Dal nostro Inviato speciale) Asti, 14 dicembre. Agnese Bruno — una studentessa tredicenne, figlia di contadini e residente con i genitori e sette tra fratelli e sorelle in località Casablanca 82, nella frazione Vallelunga alle porte di Asti — aveva scritto qualche giorno fa a « Specchio dei tempi ». Le feste natalizie lliiilliilllllllllllliillllllllllliimilllllllllillilliiii o o e spingono tutti i ragazzi a confidare a € Gesù Bambino » i loro desideri: quello di Agnese era di natura particolare: la giovane lettrice non chiedeva nulla per sé, anche se la sua famiglia è di condizioni modeste e anche se la sua casa difficilmente per Natale sarà allietata da un deno. La ragazza ha un cuore iiiiiiiiiiiiiiiiiuilllllilllllMllililliii limimi d'oro, è affezionata non sole ai fratellini e alle sorelline, ma anche agli animali. Soprattutto ai cani. In casa ne ha due, cui non fa certo mancare la zuppa. Ma vi sono altri cani meno fortunati, che risohierebbero di morire di fame, se non trovassero chi li ricovera o li protegge. Perché non dare un po' di gioia, ha pensato Agnese, in occasione del Natale, agli < amici dell'uomo » che vedono mal ripagata la loro fedeltà t A pochi metri dal casolare di Agnese abita una signorina che della cinofilia ha fatto una specie di missione. E' Attala Gianoglio, un personaggio molto popolare nell'Astigiano. Da bambina marinava la scuola per pedinare l'accalappiacani. Quando un cane randagio capitava sotto il laccio della guardia, la piccola Attala riusciva quasi sempre a ridargli la libertà. Nascondeva la bestiola, la portava a casa o cercava qualcuno disposto ad accoglierla. Il suo fanatismo non si è at tenuato con il trascorrere degli anni. Anzi, ha assunto forme che pud comprendere solo chi ne condivide il carattere. Dapprima a San Damiano, poi a Montechiaro, a Vialorto e infine a Vallelunga, la signorina Gianoglio ha impiantato un vero e proprio ospizio per cani. Ne assiste una quaran fina, di ogni razza e taglia. Va in cerca di quelli abbandonati, salva dalla « camera a gas» quelli che finiscono al canile municipale, molti glieli affidano gli stessi proprie tari quando non possono più tenerli o sono troppo vecchi. Attala Gianoglio » poverissima, un tempo viveva nella agiatezza ma ha speso per ì cani tutto ciò che possedeva, Il suo ultimo rifugio, a Valle11111111 mi 111111■ ■ 1111■ 1111111■ 111111111■ 1111ri lunga, è un cascinale squallido e sperduto. Lo ha affittato per dieci mila lire al mese, non sa spiegarci nemmeno lei come riesca a trovare i soldi della pigione.. Il mobilio si riduce ad un pagliericcio, un tavolo zoppicante, una stufetta. Ha anche due caprette: le servono per procurare un po' di latte ai cuccioli. Con l'aiuto di una sorella e di due astigiani comprensivi. riesce a racimolare ogni giorno il sacco di pane raffermo, un po' di pasta e riso, qualche ritaglio di carne per sfamare tutte quelle bocche uggiolanti. * Spesso mi rubano anche il pranzo che mi porta la sorella: un piatto di minestra, una fetta di polenta o di frittata. Ma preferisco saltare il pa.ito che lasciare al loro destino queste povere bestie ». Agnese ha fatto amicizia con » suoi simpatici, ma invadenti vicini di casa. Sa che la loro protettrice stenta a mantenerli; per Natale ha lanciato un appello a c Specchio dei tempi ». 1 cinofili sono più numerosi di quanto si creda: tant'è vero che alla ragazza o a «La Stampa» sono giunte subito delle offerte. Oggi -siamo andati a trovare il branco di barboncini, cani da pastore, bastardella d'ogni tipo per consegnare alla singolare filantropa il dono: poche migliaia di lire, ma sufficienti per qualche « rancio speciale». Può darsi che qualcuno avrà anche la fortuna di incontrare un padrone < ricco », che gli voglia davvero bene. E' l'unica clausola posta da Aitala Gianoglio. Giorgio Lunt if 111111111 11111111111111u 11)i ! li111<1111■•• im1111m sddHv La tredicenne Agnese Bruno, che ha scritto a «Specchio dei tempi», con la signorina Gianoglio e I suoi cani

Persone citate: Agnese Bruno, Gesù Bambino, Gianoglio

Luoghi citati: Asti, Casablanca, Montechiaro