La ragazza che servì da «esca» spiega come fu ucciso il manovale di Saluzzo
La ragazza che servì da «esca» spiega come fu ucciso il manovale di Saluzzo Ricevette diecimila lire quale prezzo del suo silenzio La ragazza che servì da «esca» spiega come fu ucciso il manovale di Saluzzo «Il Fino ed il Gentile colpirono tre volte ciascuno» - Il primo però si proclama innocente smentendo le dichiarazioni rese in istruttoria - L'altro, che appena arrestato confessò un altro omicidio commesso tre anni prima, ammette solo l'ultimo delitto - In carcere avrebbe detto che l'amico «non c'entra per nulla» - Stamane verranno sentiti tre detenuti (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 4 dicembre. E' iniziato stamane alle Assise di Cuneo il processo per gli omicidi di Saluzzo e di Savigliano. Tommaso Fino di S6 anni da Melle e il bracciante Natale Gentile d'anni SO da Cisternino (Brindisi) sono accusati di aver ucciso a Saluzzo, nella notte sul 5 settembre del 1961, il manovale Antonio Peirone da Pevetagno e di averlo |quindi rapinato di 110 mila lire. Il Gentile inoltre deve rispondere dell'uccisione dell'agricoltore Giuseppe Busso di 1,S anni di Savigliano, soppresso a coltellate il 88 giugno 1958. Sul banco degli imputati f: comparsa anche la diciottenne Giovanna Barra da Brossasco, di cui i due si sarebbero serviti come esca per attirare nel tranello il Peirone, e che è accusata di ricettazione: avrebbe accettato dal Fino diecimila lire quale prezzo del suo silenzio. Dal momento dell' arresto fino all'odierno dibattimento, i tre imputati hanno più volte modificato il loro atteggiamento, negando, confessando e poi negando ancora. Tommaso Fino stamane ha ritrattato la confessione resa alla, polizia ed al giudice istruttore: « La sera della nera — ha dichiarato — incontrai il Peirone ed il Gentile. Quest'ultimo mi chiese se conoscessi una ragazza che potesse tenergli compagnia.. Gli presentai la Barra, quindi andai a dormire al mercato del bestiame. Ho due testi che possono confermarlo. Non so niente del delitto >. Presidente — Però il giorno dopo il vostro arresto avete confessato sia in Questura che dinanzi al giudice. Fino — Gli agenti minacciarono di picchiarmi. P. M. — Anche il magistrato vi ha minacciato? Fino — No, lui no. A questo punto d stata chiamata la Barra che all'epoca del delitto aveva poco più di sedici anni. Essa- ha dichiarato che quella notte era in compagnia del Fino nei pressi del cimitero degli ebrei. Dopo un'ora giungevano il Peirone e il Gentile. 1 tre incominciavano a chiacchierare, quando il Fino con una pietra colpiva il Peirone al capo, imitato subito dopo dal Gentile. Gli vibravano tre colpi ciascuno. Tornati in città, il Gentile le intimò di non parlare, minacciandola di morte. Fino (balzando in piedi) — Quello che- dice la Barra è falso. Presidente (alla Barra) — Qual è la verità? Barra — Quella che dico io. Natale Gentile, appena venne arrestato, ammise di aver contribuito a sopprimere il Peirone. Giunse addirittura, senza esserne sollecitato, a confessarsi autore dell'uccisione del Busso, un delitto che era già stato archiviato. Il bracciante, definito dal perito psichiatrico «un delinquente comune con abbassamento dei sentimenti morali e con dinamica criminale improntata all'utilità personale», c affetto da una malattia polmonare. Stornane non si e presentato all'udienza e nel pomeriggio r apparso disfatto. In seguito ha dovuto lasciare l'aula Ha borbottato poche parole, per lo più incomprensibili, per confermare il crimine di haluzzo e negare invece quello di Savigliano. A questo punto il Fino ha affermato che ieri il Gentile, conversando in carcere con altri detenuti, avrebbe dichiarato che « Pierin non c'entra per nulla in questa faccenda». Invitato a pronunciarsi in merito, il Gentile non ha né confermato né smentito per cui, su istanza dei difensori del Fino, domattina saranno sentiti i reclusi Angelo Angelucci, Renato De Colombi e Carlo Cerato. Il P. M. dott. Spaziani ha allora chiesto che venga interrogato anche il comandante delle carceri, il quale sarebbe in grado di smentire il Fino. n. m. I giovani Tommaso Fino e Giovanna Barra all'epoca in cui fu scoperto il delitto lllilllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllilllllllilllllilllltlllllllllllltlllllllllllllllllllllllltlllllllltltltllllllttlltllt'lllttltttttllltllttltt1"!*!*!'!11'"
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