La Baviera centro nazionalista di Massimo Conti

La Baviera centro nazionalista DOVE FERMENTA L IRREDENTISMO TEDESCO La Baviera centro nazionalista E' la roccaforte dei conservatori più retrivi, dei nazisti (che esaltano l'assassinio di Kennedy) e dei profughi che reclamano i territori occupati in guerra - «Fino a 40 anni fa - ha detto uno dei loro capi - era naturale considerare l'Austria ed i Sudeti come parte della Germania. Oggi nessuno òsa definirli Stati tedeschi» ■ L'ex ministro Strauss si è messo alla testa di queste forze per tentare la rivincita contro Erhard, che lo ha estromesso dal governo fiDal nostro corrispondente) Bonn,* 4 dicembre. La «marcia dei cinquantamila», attesa a Bonn per il IO dicembre, è una sfida del reduci e dei mutilati al governo tedesco, restio ad aumentare oltre una certa misura le pensioni di guerra; ma sarà anche la prima prova di forza fra Ludwig Erhard e l'copposizlone nazionale», chiamata a raccolta da Franz Joseph Strauss. Con ogni probabilità la vertenza sulle pensioni di guerra, fomentata dall'ex ministro per la Difesa col sostegno del liberale Mende, non metterà in crisi il governo; di certo, però, essa lascerà germi di malcontento fra i tre milioni di tedeschi assistiti dallo Stato. E da questi risentimenti a sfondo combattentistico contro la «patria ingrata», l'opposieione nazionale vorrà trarre profitto, soprattutto nelle prosarne elezioni politiche. Dopo l'agitazione degli ex «(imbattenti, sarà la volta del «ontadini tedeschi che già si jpprestano a mobilitare la liazza contro l'arrendevolezza di Erhard alle pressioni francesi in favore della loro agricoltura. E verrà anche il turno dei profughi dell'Est: dieci nilìoni di persone che, sempre secondo Strauss, si sentano tradite nella lotta per Vpeimatrecht, il diritto a tornire in qualche maniera nelle tirre perdute dal Reich. Sembra quasi di assistere ai preparativi di una vasta cernitura che voglia risuscitare fintasmi già fugati dalla pròsierità di questi placidi anni. « ìl governo Erhard — ha dette un autorevole personaggio socialdemocratico tedesco — u« incontro a tempi difficili Ale sue ambizioni Strauss non pme limiti. La sua condotta ignora gli scrupoli. Non sappamo dove conduca la strada inboccata dal capo bavarese ». Se tutti non condividono le previsioni pessimistiche dei sociUisti, sono molti quelli che seguono con paura le manovri di Strauss. Estromesso dal grverno dopo lo scandalo dello « ipiegel », il singolare personaggio de si è ritirato nel suo feido preparandosi alla rivinci à. La Baviera, ferocemente conservatrice, paragonabile al Ttxas, offre l'ambiente migliore per le ambizioni del nazionalisti, del pangermanisti e dei nasisti. La violenza hitleriana coninciò i suoi esperimenti in Baviera; e a Monaco oggi si pibblicano giornali come il Sfdatenzeltung, che esaltò nei gbrni scorsi l'assassinio di Kennedy. E' appunto dal «libiro Stato di Baviera» che sino giunte ora notizie inquietinti: la C.S.U., il partito de nocristiano di Strauss — hann> riferito i giornali — sta trasformando la polizia in una sjecie di esercito privato del l'ix ministro per la Difesa Strauss ha stretto alleanza fin il « Bàyern Parte; », un novimento di destra, e con la «■Jesa.mtdeutsche Partel », il «partito pangermanico » di ispirazione nazista. Del « partito pangermanico » Insterà dire che esso sollecitò a suo tempo l'estradizione e U condanna dei partigiani ce ctelovacchl « responsabili dellissassinio di 300 mila sudeti e! di 150 mila soldati germanici: si chiedeva cioè la pu razione dei patrioti che lottarono contro gli invasori e con t'o i collaborazionisti del regi ne. E si potrebbe aggiungere ancora che del « partito pangermanico» fa parte anche firich Schellhaus, l'ex ministro per i profughi del governo del ls Bassa Sassonia, che vuol fir inserire nel codice penale in articolo di legge contro «1 capi politici rinunciatari » Schellhaus vorrebbe mandari in prigione quei leaders po Itici che nei loro scritti o di storsi mettessero in dubbio l'ippartenenza della Prussia, dola Slesia e della Pomerania ala patria germanica. Nella Ulta di queste rivendicazioni Frank Seitboth, altro influente personaggio della « Gesamtdflitsche Parte! », include l'Austria e i Sudeti: « Quaranta a%ni or sono —. ha dichiarato Siitboth nell'ultimo congresso dd suo partito — era naturale considerare quei territori porte integrante della Germania. Oggi invece nessuno osa più definirli Stati tedeschi» Purtroppo non si possono confinare questi- episodi fra 1 Vaneggiamenti di una mlnolanza politica del tutto trascurabile. Nelle ultime elezioni generali i nuovi amici, di Strauss raccolsero 900 mila voti. E i loro rappresentanti fanne parte di quattro governi e di sei Diete di Ldnder, oltre che di 1300 consigli provinciali e comunali dell'intera Germania. Risulta dall'analisi dei risultati elettorali che su cento eletta-i della « Gesamtdeutsche Pirtei » novanta sono profughi di', territori dell'Est I leaders dt; partito sono a un tempo i capi -delle Leghe del profughi, le potenti associazioni the tengono 11 governo sotto continuo ricatto politico. Ecco jerché l'alleanza con la « Gesamtdeutsche Parte! » può offrir* a Strauss strumenti per mcpsCde nlficnc manovre contro 11 nuovo cancelliere di Bonn. La nuova intesa fra 1 due partiti, del resto, poggia su salda affinità di principi. La C.s.u. — forte di cinquanta deputati alla Camera di Bonn e di cinque ministri nel gabi- nczcrzvd netto Erhard — appare an ch'essa non esente da tendenze autoritarie e nazionalisti che, che degenerano non di rado in intemperanze neo-naziste. E' un democristiano bavarese, il ministro dell'Interno di Bonn Hòchel, accusato di tollerare la censura telefonica e postale nei confronti degli avversari politici, veri o presunti: anche 11 più noto romanziere tedesco, Heinrich Boll lamenta di essere sorvegliato dal partito al governo. E sono anche uomini del partito di Strauss coloro che hanno chiesto la punizione dei «crimini di guerra consumati dagli alleati ai danni del popolo tedesco». La direzione del C.s.u. ha subito respinto la responsabilità dell'iniziativa (attribuita a singoli personaggi), ma l'episodio resta a testimoniare delle infiltrazioni naziste in quel partito. Si potrebbe parlare ancora del ripristino della pena di morte in Germania, richiesto inutilmente dal partito bavarese; e concludere con un altro episodio di cui è stato protagonista Friedrich Zlmmermann, segretario generale del C.s.u. Questo Zimmermann, dopo la morte di un deputata del suo partito, raccomandò al Bundestag la candidatura di un amico, ex ufficiale delle SS e guardiano di uh Lager, t E' tempo — spiegò In quella circostanza Ztmmermann — di dimenticare il passato». Massimo Conti Un atteggiamento dell'ex ministro della Difesa Strauss