Moro risponderà stamane ai socialisti sul dissenso per i ministeri finanziari di Fausto De Luca

Moro risponderà stamane ai socialisti sul dissenso per i ministeri finanziari Oggi dovrebbe risolversi la lunga carisi Moro risponderà stamane ai socialisti sul dissenso per i ministeri finanziari La Malfa ha rinunciato al Bilancio e il psi ha insistito per la nomina di Giolitti - Poi Nonni e Lombardi hanno propostò un compromesso: spostare Giolitti alle Finanze e togliere Andreotti dalla Difesa - Il Presidente incaricato farà conoscere la sua decisione questa mattina - Si tratta dell'ultimo punto rimasto sospeso e sembra probabile un accordo (Nostro servizio particolare) Roma, 3 dicembre. Situazione ancora sospesa stasera per la definizione del-, la lista del governo, ma la cri-; si sembra' finalménte avviata: a positiva conclusione. La giornata, in breve,.ha visto un seguito di riunioni degli autonomisti socialisti che hanno esaminato il problema della assegnazione dei dicasteri finanziàri, poi Nenni, De Martino e Lombardi si sono recati da; Moro e gli hanno presentato alcune richieste. Moro ne ha preso atto e ha dichiarato che darà una rispósta domattina. Essendosi determinata, una nuova .situazione interlocutoria, 1 socialisti che avevano convocato per la tarda serata 1 direttivi dei gruppi parlamentàri e la direzione, hanno aggiornato a domattina tutte queste riunioni. Entro il primo pomeriggio di domani tutto dovrebbe essere definito e Moro potrebbe andare al Qui¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii rinale per sciogliere la riserva e portare la lista. La giornata si è aperta con una prima riunione del gruppo, lombardiano nello studio dell'on; Giolitti: erano presenti Lombardi, Giolitti, Santi e Brodolini. Poco dopo le 10 i membri autonomisti della direzione più un comitato di nove' persone in rappresentanza della maggioranza- del comitato' centrale hanno cominciato ad esaminare, nella sede del pai in Via del Corso, il problema dei dicasteri finanziari, divenuto acuto dopo la dichiarazione con la quale Giolitti ha ieri sera rifiutato la sua destinazione al Commercio con l'estero, mentre il Bilancio, li Tesoro- e le Finanze sarebbero andati rispettivamente a La Malfa, Colombo e Tremelloni. In tal mòdo, argomentavt Giolitti, 1 socialisti sarebbero rimasti esclusi dai dicasteri finanziari. Tuttavia la protesta dei socialisti portava automa- a n pio n e i ioza ato el ori, ati en li o La i. oifita a- » il cee 3 ta le oil uniao. non belo di eadi ticamente ad escludere l'on. La Malfa, e anche di questo 1 socialisti dovevano' tener conto. Ma le cose erano ormai andate avanti piuttosto precipitosamente, si profilava un nuovo contrasto tra nennlanl e lombardiani che si ripercuoteva sul complesso gioco aperto nel psl per la successione a Nenni nella segreteria del partito e per far fronte alle minacce scissionistiche della sinistra. La discussione ha investito globalmente il problema del governo e quello della segreteria. Sono state affacciate diverse ipotesi, tra cui quella di designare De Martino al Bilancio, mentre Nenni avrebbe conservato la segreteria del partito pur assumendo la vicepresidenza del Consiglio. In tal caso Lombardi sarebbe diventato vicesegretario. La designazione di De Martino al governo è stata però ben presto abbandonata, sul suo nome Invece c'è stata una designazione unanime (tranne Santi) per la segreteria del partito, in • sostituzione di Nenni. La mattinata si concludeva senza aver elaborato proposte precise per il governo. Sì apprendeva nel frattempo che i dirigenti repubblicani, Reale e La Malfa, avevano inviato due lettere a Moro. Il segretario del pri comunicava al presidente incaricato che la direzione repubblicana riteneva risolto il problema della sua rappresentanza nel governo con l'accettazione del dicastero della Giustizia offerto al partito. « Per quanto riguarda il Bilancio,. il comitato esecutivo ed i.parlamentari .Hanno deciso di* pregare ■ La Malfai di accettare una eventuale designazione, solo se essa rappresenti la volontà di tutti i partiti >. Quest'ultima frase faceva evidente riferimento alla protesta socialista ed equivaleva ad una rinuncia di La Malfa, il quale a sua volta scriveva a Moro: « Se, dopo la soluzione riguardante il segretario del partito, è utile il mio ingresso nel governo, come ministro del Bilancio, disponete pure di me. Se non vi è utile o, all'ultimo momento, siete costretti a cambiare decisione, fate come reputate più opportuno, nell'interesse dell'equilibrio politico del governo e del successo della travagliata operazione in corso, senza preoc- tlllllMllllllllHIllllHllliltlll Il 11 i 1111111 Lf 11 f csQMcdpgdzttvNslc cujiazlpgJL .di qualsivoglia consegue Aia nei... miei riguardi ». Questa Ietterà, inviata da La Malfa anche a Nenni, si concludeva con la assicurazione delia più leale collaborazione. Gli autonomisti mettevano a punto le loro richieste per il governo nell'incontro pomeridiano. C'erano nuove insistenze su Lombardi perché accettasse il Bilancio, ma con esito negativo. Il discorso tornava nuovamente su Giolitti. Alle 18,30 la riunione finiva; Nenni, De Martino e Lombardi si recavano da Moro a piazza del Gesù. L'incontro durava poco meno di un'ora. Nenni, lasciando il palazzo Cenci-Bolognetti, diceva ai giornalisti che andava a Montecitorio dove doveva riunirsi il direttivo dei deputati socialisti. Ma a Montecitorio non si faceva ve dere. Più tardi si apprendeva che la riunione del gruppo era spostata a domattina e cosi anche quella della dire zione che doveva aver inizio alle ore 21. La direzione si riunirà' invece alle 11 di domani. H quadro della situazione ri sultava assai sfocato e impreciso. . Correvano le voci più disparate sulle intenzioni dei socialisti. Più tardi, attraverso indiscrezioni, si precisava che la delegazione del psi era tornata a proporre la candidatura di Giolitti ei Bilancio. Come alternativa essi accetterebbero la designazione di Giolitti alle Finanze, ma chiedendo insieme: lo spostamento di An dreotti dalia Difesa, l'esclusione di Mattar ella dal governo, Il Commercio estero (per l'on. Corona) invece della Marina Mercantile. Moro, a quanto risulta, non avrebbe dato una risposta, positiva o negativa Si sarebbe limitato a prendere atto delle richieste riservandosi di dare una risposta domattina. E' stato cosi riaperto il negoziato. Moro ha preso tempo per consultarsi anzitutto con Colombo e con Tremelloni per accertare la loro disponibilità rispettivamente al Bilancio e al Tesoro. Poi dovrà risolvere le questioni connesse ai nomi di Andreotti e di Mattarella e alla richiesta del Commercio estero. Bilancio della giornata: La Malfa escluso dal governo, ne goziato avviato a conclusione sugli ultimi punti insoluti, im minente conclusione della crisi di governo. Fausto De Luca Nenni e Lombardi si recano da Moro per portargli le ultime proposte del pei (Tel.)

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