La Juventus batte il River Plate (2-1) ma la pioggia rovina lo spettacolo

La Juventus batte il River Plate (2-1) ma la pioggia rovina lo spettacolo Soltanto cinquemila spettatori ieri allo Stadio torinese La Juventus batte il River Plate (2-1) ma la pioggia rovina lo spettacolo Gli argentini vanno in vantaggio su punizione battuta da Menotti -1 torinesi nella ripresa pareggiano con Del Sol e si affermano con Nenè - Malgrado il terreno allentato si è assistito a qualche fase di gioco interessante Il tempo ha fatto il viso dell'arme ad una manifestazione che aveva uno scopo altamente umanitario e benefico: ha voluto addirittura infierire contro la gara fra il River Piate e la Juventus. La pioggia incominciò a cadere minuta e fitta verso mezzogiorno, cessò per un momento verso l'una, e poi riprese insistente, come per crudelmente assicurarsi che il pubblico non rispondesse all'invito degli organizzatori, e per guastare quello che c'era da guastare nel gioco. Gli spettatori che hanno avuto il coraggio di recarsi allo Stadio, sono quindi stati tutt'altro che numerosi e meritano un sincero encomio per il coraggio con cui hanno sfidato l'intemperie. Dell'incasso, che non ha certamente raggiunto la cifra che si attendeva, viene data notizia a parte. In simili condizioni l'incontro non è certo stato quello che ci si attendeva II terreno di gioco dello Stadio comunale di Torino possiede certo un buon drenaggio, e lasciava filtrare l'acqua. Ma ne cadeva sempre della nuova, e la superficie, pur non presentando qua e là che qualche pozzanghera e qualche laghetto, era intrisa in modo da rendere difficilissimo il controllo della palla. I primi a soffrirne furono i giocatori del River. In Argentina non si gioca quando piove, e condizioni come quelle della giornata rappresentavano quindi per essi un grande ostacolo ed una grande novità. 1 calciatori nostri hanno fatto il callo, tutti quanti oramai, al maltempo ed alle condizioni che esso crea. Ma la Juventus, impaurita essa pure dalle circostanze, tenne a riposo alcuni dei suoi uomini, come Anzolin, Salvadore, Sarti, e ad altri, come Stacchini e Del Sol non permise che di giocare un tempo solo in vista del campionato che domenica prossima deve avere il suo svolgimento. Cosi, alla partita, diretta dall'arbitro italiano R'igato, hanno preso parte complessivamente ventisei uomini, avendo i padroni di casa cambiato un elemento all'inizio della ripresa, e gli ospiti avendone sostituiti tre nel corso dalla medesima. Quando gli argentini entrarono in campo, fu come se si tuffassero in un bagno. A superare la prima sgradevole impressione impiegarono i primi minuti, nei quali gli scivoloni ed i capitomboli furono parecchi e svariati. Poi, al 13° minuto, come primo segno di ambientamento e di acclimatamento, essi segnarono. Un calcio di punizione contro i bianconeri, a pochi metri dall'area di rigore di questi ultimi, veniva tirato da Menotti con precisione e con forza. Il pallone evitava la ristretta barriera difensiva formata dai bianconeri: Mattrel si protendeva per fermarlo, ma esso, vniisdevosmodvvinsSmpv viscido, gli scivolava sulle mani e deviava irresistibilmente in rete. Sul vantaggio acquisito in simile modo, il River Piate seppe reggere fino ai termine del primo tempo. Sivori, Nené e compagni portarono offensive su offensive, e Stacchini, in ottime condizioni di forma, seppe dare prova di incisività, ma sempre o un capitombolo o un errore o un intervento di un difensore sudamericano vennero ad impedire che la Juventus acciuffasse il pareggio. Alla ripresa usci Stacchini, il suo posto all'ala destra venne preso da Da Costa, e questi venne sostituito da Del Sol. Per gli argentini, in momenti diversi del secondo tempo, il cileno Rojas — nostra vecchia conoscenza di Santiago — venne a sostituire Cap, Juarez prese il posto di Onega, e Ornad entrò al posto di Menotti. Così i quattordici giuocatori che il River aveva portato seco si bagnarono un po' tutti. Successe anzi il fatto ameno, in occasione del carri biamento avvenuto per ultimo in ordine di tempo, che Ornad entrasse in campo parecchi minuti prima che Menotti ne uscisse, e così, fino a quando l'arbitro non se ne accorse, gli ospiti continuarono a giuocare con dodici uomini invece di undici. Sei minuti dopo della ripresa del giuoco, Del Sol, con un tiro basso eseguito ben da fuori area, sorprendeva il portiere Carrizo che si trovava compromesso da un preceden te intervento, ed otteneva cosi il pareggio. Undici minuti più tardi, Nené ripeteva la prodezza e mandava in vantaggio la Juventus, questa volta il portiere essendo uscito fin fuo ri area. Gli argentini, verso il termine, andavano ancora più volte all'attacco, senza però riuscire a disturbare sover chiamente Mattrel. La partita venne giuocata in pieno spirito di cordialità, come si desidererebbe vedere sempre. La superiorità tecni ca ed ambientale della Juventus venne a concretarsi specialmente nel secondo tempo. E' stato un vero peccato che le condizioni del tempo e del terreno abbiano impedito agli ospiti di produrre la esibizione tecnica che essi desideravano. Il terreno richiedeva, esigeva quasi, una attività a giuoco largo, con passaggi ampi e spaziosi, ed invece le loro tendenze naturali li portarono quasi sempre ad un lavoro stretto e minuto che non poteva condurre ad esito alcuno. Quello che emerse invece nell'undici argentino, fu la maestria nel controllo della palla e, specialmente la capacità di impostare e condurre le azioni raso al suolo, secondo 1 sistemi classici di una volta, completamente andati in disuso ora sul continente nostro. Lo spazio manca perché sul giuoco degli argentini ci si possa dilungare, ma affermare si può che il River Piate, pur mancando di quella robustezza fisica che è consuetudinaria in Europa, ha prodotto un giuoco, che, in quanto a stile, gradevolezza e correttezza, ha pienamente soddisfatto. Era presente, in tribuna d'onore, assieme ad alte autorità civili e militari, il Sindaco di Erto, l'abbandonato paese della zona del Vajont Vittorio Pozzo Juventus: Mattrel; Gorl, Leoncini; Castano, Coramini, Sacco; Stacchini (Da Costa), Da Costa (Del Sol), Nené, Sivori, Menichelli. River Piate: • Carrizo; Delgado, Echergaray; Sainz, Cap (Rojas), Varacha; Onega (Juarez), Fernandez (Ornad), Menotti, Delem, Roberto. Arbitro: Rigato di Mestre. Il juventino Nené (da sinistra) e gli argentini Delgado e Carrizo durante Juventus-River Piate (Foto Moisio)

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