Un obiettivo documentario alla tv di Bonn sull'Alto Adige
Un obiettivo documentario alla tv di Bonn sull'Alto Adige Un obiettivo documentario alla tv di Bonn sull'Alto Adige Gli attentati (secondo il commento) furono preparati ad Innsbruck; i compiici dei dinamitardi sono a Monaco e a Stoccarda «Noi tedeschi faremmo bene a non immischiarci nel contrasto» (Dal nostro corrispondente) Bonn, 26 novembre. La televisione tedesca ha dedicato un ampio documentario all'Alto Adige che ha sorpreso per il suo sforzo di obiettività. Per la prima volta una fonte di Bonn ha illustrato al pubblico non soltanto gli argomenti degli alto-atesini di lingua tedesca ma anche quelli degli italiani. Le conclusioni a cui sono pervenuti i reporters della te» levisione possono essere così sintetizzate: gli alto-atesini di lìngua tedesca non sanno quel che vogliono, non hanno idee chiare sui mezzi per realizzare le loro vaghe aspirazioni. E' chiaro che gli attentati dinamitardi nell'Alto Adige vennero preparati almeno in parte ad Innsbruck, e che i loro complici vanno ricercati a Monaco, a Stoccarda ed in altre città della Germania. I tedeschi — altra conclusione —, faranno bene a non immischiarsi nelle faccende dell'Alto Adige. Agli italiani il documentario imputa diverse colpe: in primo luogo la < immigrazione forzata > di gente del Sud nella regione Alto-atesina e poi la loro « scarsa comprensione > per ì desideri della popolazione di lingua tedesca. Anche la parata militare del 4 novembre a Bolzano, rientra, secondo la tv, nella mancanza di tatto delle autorità italiane. La tv ha infine aspramente criticato il ministro degli Interni di Bonn Hoercherl (de mocristiano bavarese ed ami co di Strauss) che in una re cente seduta del Bundestag si dichiarò disposto ad offrire asilo politico al dr. Burger, il dinamitardo alto-atesino ricer cato dalla polizia italiana e da quella austriaca. m. c.
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