Sedici anni al mezzadro che uccise la padrona
Sedici anni al mezzadro che uccise la padrona Sedici anni al mezzadro che uccise la padrona Alle Assise di Alessandria - La colpì con un bastone durante una lite - Concesse le attenuanti generiche (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 26 novembre. Agostino Giacobone, il quarantaduenne mezzadro di Fabbrica Curone che il 24 luglio scorso uccise a randellate a Costa Montemartino la padrona della cascina, la signora Ester Davlco vedova Caffarone di 67 anni, residente a Genova Quinto, è stato condannato a sedici anni di reclusione. I giudici della Corte d'Assise di Alessandria lo hanno ritenuto colpevole di omicidio volontario, concedendogli le attenuanti generiche. II processo, iniziatosi ieri mattina, si è concluso alle 13,15 di oggi dopo una breve permanenza in camera di consiglio dei giurati. Agostino Giacobone, che colpi ed uccise l'anziana signora nel corso di una accesa discussione causata dal comportamento del nipote della vedova, il dodicenne Ezio Caffarone, ha sempre negato di aver colpito con intenzione omicida. Anche nel corso del processo, rispondendo alle domande del Presidente, aveva ribadito di essere stato insultato durante la discussione dalla proprie tarla della cascina e di non aver potuto dominare l'impulso di colpirla con un bastone. Di diverso avviso — ed i giudici hanno accolto le loro richieste — sono stati il pa trono di parte civile avv. Muscolo di Genova ed il P. M. avv. Prosici. Il rappresentante della pubblica accusa chiedendo la condanna a venti anni di reclusione per omicidio volontario (riconosciute le attenuanti generiche e considerati i buoni trascorsi dell'Imputato) ave1 va sostenuto che il Giacobone uccise perché travolto da una ira cieca, da un odio profondo che l'ha spinto a colpire con tutta la sua brutale forza la signora genovese. I difensori si sono battuti per sostenere la tesi del delitto non voluto, dell'omicidio preterintenzionale. In subordine l'avv. Quaglia aveva chiesto che quanto meno fosse con cessa l'attenuante della provo cazione grave. f, m.
Persone citate: Agostino Giacobone, Caffarone, Costa Montemartino, Ester Davlco, Ezio Caffarone, Genova Quinto, Giacobone, Muscolo
Luoghi citati: Alessandria, Fabbrica Curone, Genova
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