Giovane muore stroncato dalla fatica degli studi

Giovane muore stroncato dalla fatica degli studi Spoltriva «li un leggero soffio al enore Giovane muore stroncato dalla fatica degli studi Diciassette anni, figlio unico, frequentava l'Istituto Avogadro - Aveva trascorso la sera sui libri, sino a mezzanotte - II collasso poche ore dopo, nel sonno Uno studente di 17 anni è morto la scorsa notte stroncato da infarto. E' Roberto Canuto, che abitava in via Vigone 51 con i genitori, la madre Ines Vittono, impiegata alla Riv. e il padre, Flavio, impiegato fila società Tonelli Ragazzo aito, robusto, sembrava pieno di salute e non aveva mai sofferto malattie che lo avessero costretto a letto. Aveva però un leggero disturbo al cuore! un soffio, che tuttavia un medico e un cardiologo avevano escluso potesse dare conseguenze. Al giovane era soltanto stato consigliato di non affaticarsi troppo. Da qualche domenica andava in montagna con amici, senza lamentare stanchezza. Roberto Canuto frequentava la quarta classe dell'Avogadro. Sensibile al dovere, a volte trascurava 1 consigli dei medici per poter essere sempre ben preparato sulle materie di insegnamento. I genitori, quando lo vedevano restare troppo a lungo sui libri, lo invitavano a svagarsi e riposarsi. Nulla ha lasciato prevedere una crisi cosi tragica. Sabato sera Roberto è uscito di casa per recarsi con alcuni amici a Vedere un film in un vicino oratorio salesiano. Domenica è andato con i genitori, fuori città, in macchina, a far visita a parenti. Lunedi ha frequentato regolarmente le lezioni. La aera si è messo a studiare. Alle 22, prima di andare a dormire, la madre lo ha Invitato a non affaticarsi troppo. A mezzanotte i genitori si sono accorti che era ancora chino sui libri. L'hanno pregato di desistere dallo studio ed egli, poco dopo, l'ha effettivamente tralasciato per andare a dormire. Poi il dramma. Alle 4 del mattino il padre è stato svegliato da un rumore che proveniva dalla stanza del figlio e che sembrava un rantolo. E' sceso dal letto, è corso di là allarmato. Il giovane non dava più segni di vita. Angosciato il padre ha chiamato la moglie. Accorreva un medico che abita nello stesso stabile. Quando il sanitario è giunto al capezzale del giovane non ha potuto far altro che constatare il decesso che, quasi sicuramente, era già avvenuto sin dal momento in cui il padre era corso al capezzale del figlio. — A quarantatre anni è stato improvvisamente stroncato da un infarto il dott. Giacomo De Gaspari. Abitava con la madre e la nonna in via Ti' ziano 34, era da 15 anni con' aulente sanitario della Compa gnia « Westinghouse » e assi' stente alla divisione medica dell'Astanteria Martini. Non aveva mal accusato disturbi di cuore e fino al giorno prima era rimasto al suo posto di lavoro.

Persone citate: Avogadro, Giacomo De Gaspari, Roberto Canuto, Tonelli Ragazzo