Per vincere l'asta delle banane occorrevano appoggi politici?

Per vincere l'asta delle banane occorrevano appoggi politici? Per vincere l'asta delle banane occorrevano appoggi politici? La strana deposizione del consulente dell'associazione grossisti - Il processo rinviato a sabato prossimo lioni (Nostro servizio particolare) Roma, 23 novembre. Una delle posizioni più difficili in questo processo delle banane è quella dell'ex deputato de Edgardo Castelli di Pavia. Dopo aver fatto parte del governo per sette anni come sottosegretario alle Finanze, era diventato « alto consulente > dell'associazione fra i commercianti di banane con un compenso ufficiale che nel 1957 fu di 1 milione e 200 mila lire, nel 1959 di 1 milione ed 800 mila e nel 1962 di 4 mi- 11 Castelli partecipò alla riunione del 13 febbraio in cui il consiglio direttivo dell'Asbanane decise di aumentare il con- c stato fatto» mare un fondo di 50 milioni. In quell'occasione disse che « le battaglie quando assumono un aspetto di vita pubblica si combattono anche in base ad interventi concreti che determinerebbero l'andamento delle ruote che devono girare »: che * vicino all'azione di ordine politico, amministrativo e legale, sarebbe opportuno iniziarne un'altra >; che € c'è stato un lavorio che, anche se non posso dirvi di più, che t incon¬ , !1'"''0'' | » L> i deve capire — ha os Iservato stamane il presidente trandoci dopo il avremo un motivo di più per congratularci di quanto è stato fntto »; che « se si arriverà alle gare, è giù tutto pre- del tribunale — che esiste una singolari corrispondenza fra certe sue frasi pronunciate centi parte dell'Asbanane abbiano vinto,la gara indovinando le offerte da presentare...*. « Mi rendo conto — ha ammesso l'on. Castelli — ma le giuro che io proponevo soltanto di chiedere l'appoggio di qualche partito con la promessa di concorrere a finanziare la campagna elettorale*. « E perche ha detto che tutto era stato " predisposto "t Cosa era staio predisposto? » ha insistito il presidente. « Tentai di dire qualcosa per tranquillizzare chi era preoccupato». Ha insistito il Castelli aggiungendo: « Giuro che questa è la verità ». Prima del Castelli è stata interrogata la signora Brunilde Galli Scott: che vinse la concessione per la zona di Milano. In gara non ebbe avver sari e si aggiudicò la concessione con una offerta superioe soltanto di 10 mila lire al canone minimo fissato dalla Azienda monopolio banane. « Ma come sapeva che per quella concessione non aveva concorrenti ? » le ha chiesto il presidente. « Si diceva i?i giro — ha spiegato la signora — e. a sorte s'era stabilito fra noi, vecchi concessionari, che avrei concorso soltanto io in quella zona ». L'offerta fu scritta material mento sulla sua scheda dal rag. Rossi. Per quale motivoi il segretario dell'Asbanane era in condizioni di conoscere bene plgcgnSGUz(md1nABvSFN.SPcrSStanti dettagli che avrebbero|dovuto rimanere segreti? Il giudici cercheranno di avere una risposta sabato prossimo, alla ripresa del processo.

Persone citate: Brunilde Galli Scott, Castelli, Edgardo Castelli

Luoghi citati: Milano, Pavia, Roma