Regge mezza tonnellata di legno che sta per schiacciare il padre
Regge mezza tonnellata di legno che sta per schiacciare il padre Regge mezza tonnellata di legno che sta per schiacciare il padre Quando arrivano i soccorsi, si accascia svenuto per lo sforzo - Un altro episodio : salta sul tetto di un capannone, lo sfonda e precipita da dieci metri uccidendosi Un uomo ha rischiato di essere schiacciato da una catasta di legna. Lo ha salvato il figlio, reggendo sulle spalle mezza tonnellata, finché non è accorsa gente in aiuto. Poi, è crollato privo di sensi per lo sforzo immane. E' accaduto ieri, nel laboratorio di falegnameria al numero 13 di via Buniva. Appartiene a Nicola Fanelli, 54 anni, che vi lavora con 11 figlio Franco, 29 anni. Sono aiutati da un garzone che ieri era assente. Sono le 16,30: Nicola Fanelli si avvicina ai fogli di compensato appoggiati verticalmente a una parete. Sono molti, per un peso di circa cinque quintali, alti tre metri e larghi altrettanto. Cerca di sfilarne uno, e 11 mucchio ondeggia, si inclina paurosamente verso di lui. L'uomo arretra, spaventato. Ma il locale è angusto, si trova la strada, sbarrata dal banco di falegname. Quando vi sbatte contro con ia schiena, urla di terrore, perché il pesante blocco di compensato sta ormai piombandogli addosso. 11 figlio lavora poco lontano. Al grido, al solleva di scatto e si lancia in avanti con un balzo. Riesce ad arrestare per un istante, con le braccia alzate, la caduta del legname. Poi, lentamente, si volta e la puntella con le spalle. Ma i piedi scivolano sul pavimento, a poco a poco viene sospinto contro il banco. Ansima, il volto congestionato per lo sforzo. « Fa' preBto, chiama qualcuno », mormora al padre impietrito dal terrore. L'uomo si riscuote, passando sotto il banco riesce a guadagnare la porta ed esce in strada gridando. Accorrono, dalle botteghe vicine, un sarto ed un meccanico. Quando entrano nella falegnameria, Franco Fanelli è allo stremo delle forze. E' caduto in ginocchio, si puntella con le mani contro il banco, per evitare che il peso sulle sue spalle lo schiacci contro In spigolo. I due uomini, con il padre, respingono lentamente il legname verso la parete. Quando Ti ' gio-vane sente che la pressione di minulsce, crolla svenuto. Viene rianimato con un cordiale. E' ancora pallido, ma sorride. < E' stato un brutto quarto d'ora », commenta, sorridendo al padre che lo abbraccia. — Incidente mortale alla Prosldea in via Caserta 15. La ditta Edllmet con sede in via XX Settembre 3, Bta ricoprendo un capannone. Uno degli operai dell'impresa, Franco Impera, 20 anni, da Nuxis (Cagliari) abitante presso D'Angelo-Prato in via Provana 1, al termine del turno di lavoro, è saltato dal carro ponte sul tetto, anziché scendere per la scala di sicurezza. Le tegole hanno ceduto sotto 11 suo peso, ed è precipitato all'interno del capannone da una decina di metri d'altezza. Caricato sull'ambulanza dello stabilimento, è morto durante il trasporto all'ospedale per la frattura del cranio.
Persone citate: D'angelo-prato, Franco Fanelli, Franco Impera, Nicola Fanelli
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