Che succede nella scuola?

Che succede nella scuola? Difendere la serietà degli stadi Che succede nella scuola? Il 40 per cento degli studenti martedì ha disertato le aule al Sommeiller in segno di protesta contro le giuste innovazioni della preside - La «pagella mensile» inviata alle famiglie Un nuovo episodio avvenuto al Sommeiller, il più importante fra gli istituti tecnici cittadini, riporta alla più viva attualità L problemi della disciplina nella scuola e dei rapporti fra i docenti, gli alunni e le famiglie. Al Sommeiller è preside, dal 1» ottobre, la prof.ssa Deaglio, valente insegnante e organizzatrice, studiosa dei sistemi d'istruzione in Svizzera, Germania e Inghilterra. Una donna colta e moderna, che ama la scuola e conosce i ragazzi (è madre di due studenti); che conosce soprattutto i diritti e doveri reciproci dell'una e degli altri. Queste sue convinzioni l'hsn no guidata a due riforme. Non è giusto che i genitori siano informati soltanto ogni tre mesi dell'andamento degli studi dei loro figli; conforto, aiu to spirituale e materiale, rimedi di vario genere potrebbero essere molto più efficaci se tempestivi. Ed ecco la prima innovazione: la «situazione mensile » di ciasun allievo, viene trasmessa alle famiglie, perché si rendano conto dei voti, delle interrogazioni, delle necessità dei figli. Un provvedimento eccellente, che dovrebbe essere adottato in tutte le scuole e già largamente diffuso all'estero. In Svizzera e in Inghilterra la « situazione » degli studenti è trasmessa a1, genitori ogni settimana. Seconda riforma: il controllo delle assenze. Tutti sanno che i ragazzi discoli nascondono ai genitori non soltanto gli insuccessi scolastici, ma anche le scappatelle per andare al cinema- o con gli amici. La prof.ssa Deaglio, giudicando lesivo alla dignità dello studente il « controllo » della firma del padre sul bigliet¬ toalogzofodne s'racreggdccpsafibrggdmvdl'Ldhdltaidvdsvnnlcadfto 11 n :i ; i : i n > i. 111 ii 111 - ii : i -11 i m i n 1111111111 ! 111 j 11 to di giustificazione, è ricorsa' al sistema meccanografico. Per ogni assente, parte all'indirizzo del padre una scheda d'informazione. Chi potrebbe condannare il sistema? Ma contro le due innovazioni, che costano denaro, fatica e impiego di personale, che s'inquadrano nel più stretti rapporti scuola-famiglia au:.ni cati più volte dal Provveditore e imposti dalla nuova legislazione scolastica, parte degli studenti hanno risposto disertando le lezioni, al 40 per cento, martedì scorso. Hanno chiamato < sciopero » la loro protesta, senza pensare cho lo sciopero è una importante arma sindacale che bì squalìfica e si ridicolizza in un ambiente nel quale non esistono rapporti di lavoro. La preside 11 ha messi in guardia il giorno prima leggendo per radio al 2400 studenti dell'Istituto il telegramma del ministro: « Punire severamente gli organizzatori di disordini nella scuola ». Ma l'ammonimento non è servito. L'indomani della diserzione dalle aule, la prof.ssa Deaglio ha convocato la «commissione» degli studenti, ha parlato con loro più di due ore, 11 ha ascoltati, li ha convinti. Spera che abbiano capito che non è suo intento € instaurare il regno del terrore, ma aiutarli a muoversi con la massima libertà dentro i limiti della disciplina scolastica, con l'aiuto amorevole degli insegnanti e dei genitori ». A questo punto s'inserisce, nello «sciopero» del Sommeiller, un aspetto poco piacevole che ha le sue origini in un allarmante episodio avvenuto due settimane fa. Un manifestino, diffuso tra gli studenti, li invitava a scioperare \j 11 [ i : 111 n 1111 n i n, r n 11111 n 111 r < 11. r 111111 n 1111 m 111111 a' er znnoca he ti i oeeto er no ro lo te lìmno in gumedi Ma to. ne io e» on olhe uo no otà na regece, eilole un uto nienare contro l'adozione di un libro di educazione civica (autore il prof. Battaglia) e contro il « padellino mensile ». Il foglio portava il timbro di un'organizzazione giovanile neo-fascista. « Due individui — racconta la preside — sono comparsi \quel giorno nel mio ufficio; mi hanno chiesto con arroganza di ritirare dalla circolazione un libro che secondo loro "fomentava l'odio tra italiani", rievocando la lotta di Resistenza. Ho risposto quello che si meritavano e li ho allontunati ». Questo fatto fa presumere che sull'agitazione degli studenti si sia inserito un elemento estraneo alla scuola, ma estremamente pericoloso alla sua funzione. Bisogna constatare, purtroppo, che ci sono organizzazioni pronte a sfruttare le situazioni contingenti della scuola, ai fini della loro propaganda. E' un sintomo grave. Ora la polizia sta indagando per identificare gli individui che tentano di creare disordine tra gli studenti. La scuola è una cosa troppo seria e deve essere difesa ad ogni costo. D'altra parte il fatto di aver accomunato la questione delle pagelle mensili all'ostilità contro il libro di Battaglia è un indizio chiaro. Al Sommeiller, passata la tempesta, è tornata la . serenità. La preside è certa di scoprire i promotori dei disordini, alcuni già 11 conosce, oggi 11 interrogherà e parlerà anche con i loro genitori; saprà se c'è qualcuno dietro i ragazzi, che li guida e li incita. « Solo i responsabili — assicura — saranno puniti, e se. sono estranei alla scuola, denunciati ». 11111 ■ 111111 ri 111111111 fi 11111111111 i ; ; ì i 1111 il 111111111 hi

Persone citate: Battaglia, Deaglio

Luoghi citati: Germania, Inghilterra, Svizzera