Federazione calcio e televisione in dissidio per Italia - Austria

Federazione calcio e televisione in dissidio per Italia - Austria Federazione calcio e televisione in dissidio per Italia - Austria Non si sa ancora come l'incontro verrà teletrasmesso • Perché la Figc è contraria alle partite disputate al sabato • Come la tv si difende dalle accuse di offrire troppo poco per le riprese dirette • La stessa cifra viene pagata anche in Inghilterra • La Uefa super-federazione calcistica ha invitato ad un accordo i vari enti nazionali anche per favorire l'Eurovisione (Nostro servizio particolare) Roma, 21 novembre. La partita internazionale Italia-Austria in programma a Torino domenica 15 dicembre sarà teletrasmessa? E in caso positivo, la teletrasmissione sarà effettuata in diretta, cioè con inizio alle 14,30, oppure sarà differita al tardo pomeriggio o alla sera? Nonostante molte dichiarazioni e interviste in proposito al momento in cui siamo non è possibile fornire una risposta alle due domande. Nessuno è ancora in grado di affermare se ItaliaAustria sarà ripreso per tv. Tutto fa supporre che un accordo fra la Federcalcio e la tv sarà raggiunto nella pros¬ sima settimana e che, con ogni probabilità, la telecronaca sarà differita al tardo pomeriggio o alla sera. Ma si tratta di supposizioni e nulla più. Il « fattaccio » di Roma in occasione della partita ItaliaUnione Sovietica (giacché di «fattaccio» parlano le due parti, e cioè la Federcalcio e la tv, sebbene vagliando la situazione sotto aspetti diversi, talvolta addirittura opposti) non si ripeterà. La Federcalcio a proposito delle partite internazionali tiene a precisare che i rapporti con la tv non sono affidati alla Lega (che si occupa esclusivamente di manifestazioni di sua pertinen- za come 1 campionati) bensì alla Federazione stessa. Quindi mentre la Lega e la tv hanno siglato un contratto, nessun contratto lega la Federcalcio alla tv. Di volta in volta, a seconda dell'importanza delle partite internazionali, la Federazione avanza le sue richieste. La Figc sostiene che la tv, a prescindere dalle telecronache dirette o differite, paga troppo poco. Spettacoli come Italia-Unione Sovietica, tanto per citare l'esemplo più vicino, non possono essere valutati sulla base di una quindicina di milioni. Valgono almeno tre volte tanto nel migliore dei casi. A proposito della questione finanziaria, la Figc ha idee chiare, naturalmente non condivise dalla tv. La Federazione sostiene, infatti, che per concedere la trasmissione in diretta la tv dovrebbe per prima cosa assicurare la copertura dell'eventuale mancato incasso e in secondo luogo dovrebbe pagare il compenso per lo spettacolo. Il dott. Pasquale, quando era presidente della Lega, tentò l'esperimento delle gare internazionali al sabato, ma successivamente esso venne abolito (poco pubblico di giorno feriale, scarsi incassi, nessun incoraggiamento agli azzurri). Ora Pasquale è presidente della Figc e ripete le osservazioni contrarie. Quindi, tutto sommato, la Federcalcio, nonostante talune pressioni interne, è decisamente orientata verso l'allestimento delle partite internazionali la domenica, partite da teletrasmettersi differite per non danneggiare nella maniera più tassativa gli incassi e gli interessi delle società minori. Dì fronte a tale situazione la tv reagisce ricordando che l'accordo intercorso con la Federcaicio per la ripresa in diretta delle partite internazionali di sabato fu annullato proprio dalla Federazione Da allora le teletrasmissioni furono differite seb¬ bene all'estero, a cominciare dall'Inghilterra, tutti gli incontri internazionali siano trasmessi mentre sì svolgono. Il sistema per non danneggiare finanziariamente una partita internazionale esìste, secondo la tv: basta allestire degli incontri il sabato escludendo semmai la zona nella quale sì svolge l'Incontro, ricorrendo cioè a quella operazione tecnica che nell'ambiente televisivo è definita « blanketing ». La tv, insomma, insiste per poter trasmettere in diretta le partite internazionali ed è convinta di poterla spuntare grazie pure a un accordo internazionale che è stato siglato di recente. Si tratta di una trattativa conclusa fra l'Eurovisione e la Uefa, stando alla quale la Federazione europea di calcio si è impegnata a suggerire a tutte le Federazioni nazionali di varare i propri calendari internazionali di comune accordo con le rispettive televisioni appunto per propagandare il calcio. Per quanto concerne l'accusa di «tirchieria» In fatto di pagaménti, la tv si difende spiegando In primo luogo che la Federazione dimostra di ignorare l'enorme propaganda sviluppata nel Paese dalla televisione stessa e in secondo luogo che nemmeno la tv inglese, la più « ricca » d'Europa, per trasmettere una partita internazionale paga le stesse cifre sborsate dalla tv italiana. Pare che il «record» in fatto di compenso pattuito fra la tv inglese e quella Federcalcio per una partita di eccezionale Importanza sia stato di 18 milioni di lire. Chiaro che, così stando le cose, è difficile che si trovi un punto di contatto tra la Federcalcio e la tv. Tuttavia la tv, appunto per evitare il ripetersi di un « fattaccio » sul tipo di quello di Roma e in vista di ItaliaAustria di Torino, muoverà il primo passo la prossima settimana. n. g.

Luoghi citati: Austria, Europa, Inghilterra, Italia, Roma, Torino