È morta a 50 anni Carmen Amaya la più grande interprete della danza gitana

È morta a 50 anni Carmen Amaya la più grande interprete della danza gitana APPARTENEVA A UNA NOBILE FAMIGLIA ZINGARA DELLA CATALOGNA È morta a 50 anni Carmen Amaya la più grande interprete della danza gitana Dalle esibizioni a piedi scalzi nelle taverne del porto di Barcellona ai grandi successi di Broadway - Cantata da Garcia Lorca, ammirata da Toscanini e da Stokowski ("Nostro servizio particolare) Madrid, 19 novembre. Carmen Amaya, la più. famosa danzatrice di flamenco di tutti i tempi, discendente da una nobile famiglia gitana, è morta questa mattina alle nove nella sua fastosa casa di Bagur in Catalogna, vittima di una grave affezione renale. Aveva 50 anni. Al momento del trapasso, erano accanto a lei la madre, il marito ed altri familiari. i Costretta al letto da diversi mesi, Carmen Amaya era andata peggiorando di giorno in giorno. La settimana scorsa, sentendo prossima la fine, aveva chiesto gli ultimi sacra¬ menti, che le erano stati amministrati dal parroco di Bagur, conosciuto come il prete degli zingari. Soltanto alcuni giorni fa, il governo di Madrid interpretando i sentimenti dell'opinione pubblica, le aveva voluto conferire la Gran Croce di Isabella la Cattolica, la più alta decorazione civile spagnola. Nella motivazione si leggeva: «Per i servigi resi alla propria terra >. Venuta al mondo il 2 novembre del 1913, Carmen, seconda di sei figli, era cresciuta in una famiglia di gitani per i quali la danza e la musica erano necessari quanto il pane. Aveva forse appena set¬ te anni quando cominciò adandare in giro insieme al padre, suonatore di chitarra, tra i tavoli massicci delle taverne del porto di Barcellona. Danzava il flamenco scalza, per poche monetine gettate dai marinai in libera uscita. Ma la fortuna doveva giungere molto presto. Un anno dopo essa era a Parigi, nella compagnia di rivista di Raquel Meller. Nel 1936 Carmen Amaya è a Rio de Janeiro, mentre in patria viene cantata da Garcia Lorca, nei suoi ultimi giorni di vita. Guadagna 14.000 dollari (oltre 8 milioni e mezzo di lire italiane di oggi) alla settimana. E' ce nosciuta da tutti come la < danzatrice gitana ». Poi viene scritturata per otto mesi al teatro Maravillas di Buenos Aires e gli spettatori argentini impazziscono ogni sera per lei. Finalmente giunge la chiamata dagli Stati Uniti, per il grande pubblico di Broadway. Ma Amaya non può partire perché è analfabeta e negli Stati Uniti la legge non fa entrare chi non sa né leggere né scrivere. Nel giro di pochi mesi la danzatrice è in grado di saper leggere qualche cosa — quanto basta per ottenere il visto americano — e di fare la propria firma. Durante il suo soggiorno americano, ella balla alla Casa Bianca per il presidente Franklin Delano Roosevelt. Le sue gambe, assicurate per un milione di pesetas di allora diventano famose come e forse più di quelle di Mistin guett. Ma ciò che più colpisce è la sua arte, l'irresistibile brio con cui ella interpreta le calde danze gitane; ne fanno fede le parole di ammirazione di Toscanini: «Non .ho mai visto un'artista pervasa da tanto ardore ». Stokowski che non è riuscito ad assistere ad una rappresentazione di Carmen Amaya per aver perso una coincidenza, si fa annunciare alla ballerina e le chiede di danzare per lui. Amaya acconsente e balla il flamenco solo per 11 celebre direttore d'orchestra. Stokowski, rapito, al termine della danza si allontana senza una parola « perché parlare avrebbe significato rovinare tutto ». ^ Mentre è negli Stati Uniti ella prende parte a cinque film, ed Hollywood non vorrebbe più lasciarla andar via Ma il richiamo della sua terra è forte e Carmen ritorna fra i gitani di Catalogna e di Andalusia. Gira ancora delle pellicole, ma sempre nel suo Paese. L'ultima, Las tarantas, giunge sugli schermi mentre Carmen Amaya sta spegnendosi nella sua casa di Bagur. a. p. La danzatrice di flamenoo Carmen Amaya (Telefoto)