Avvelenato con la figlia da meno bicchiere di vino

Avvelenato con la figlia da meno bicchiere di vino Avvelenato con la figlia da meno bicchiere di vino A Milano - Il fiasco acquistato in una bottiglieria dove lo scorso anno morì intossicata la moglie del proprietario (Dal nostro corrispondente) Milano, 15 novembre. Mezzo bicchiere di vino ha intossicato un ferroviere e sua figlia che sono stati ricoverati all'Ospedale Maggiore. Si tratta del macchinista Carlo Lecchi di 56 anni e di sua figlia Fernanda di 28. Il ferroviere, terminata la scorta di vino, acquistava ieri un fiasco in un negozio di via Candìanì. Rientrato in casa se ne era versato un bicchiere trovandolo subito sgradevole. Per questo aveva chiesto il parere della figlia Fernanda che aveva condivìso l'opinione del genitore: il vino aveva sapore di acido fenico. Il fiasco era stato messo cosi da parte per essere restituito al negoziante. Improvvisamente Carlo Lecchi si sentiva male: forti dolori viscerali, conati di vomito e sudori freddi lo facevano cadere in uno stato dì semincoscienza. Il figlio Franco di 22 anni, l'ha dapprima accompagnato in un commissariato e poi in ospedale. Le sue condizioni di salute apparivano disperate. I medici lo mettevano sotto la tenda ad ossigeno dove il fer roviere trascorreva la notte tra la vita e la morte. All'alba di stamane le sue condizioni drnomdvafiibhanHrdfilngmclsgcpcmBqqc di salute erano però miglio rate. La figlia Fernanda di 28 an ni, anch'essa ricoverata in ospedale, stamane è stata di messa. La polizia ha iniziato le in daginì sequestrando il fiasco di vino. Il liquido sarà sottoposto ad analisi di laboratorio. Stamane i due gestori della fiaschetteria di via Candiani, i cugini Carlo e Giacomo Sabini, interrogati dalla polizia, hanno dichiarato che 11 vino arriva In damigiane dal Veneto e che lo infiascano loro. Hanno escluso che possa essere avvenuto un processo di acidificazione. Il 7 ottobre scorso nella fiaschetteria avveniva un analogo episodio. In quel giorno, nella retrobottega, i due cugini stavano mangiando insieme con le loro mogli. Ad un certo punto la moglie di Carlo, Giovanna Ironi di 25 anni, sposata da appena quindici giorni, si sentiva male e decedeva poco dopo per edema polmonare di tipo tossico. Era colpita da collasso anche la moglie di Giacomo, Onella Bianchi che si riprendeva. In quell'occasione la polizia sequestrava l'olio e l'aceto con cui era stata condita l'insalata. g. m.

Persone citate: Carlo Lecchi, Giacomo Sabini, Giovanna Ironi, Onella Bianchi

Luoghi citati: Milano, Veneto