Bisturi, antibiotici e cortisone per la cura delle malattie polmonari di Angelo Viziano

Bisturi, antibiotici e cortisone per la cura delle malattie polmonari Il congresso della società italiana di pneumolagia Bisturi, antibiotici e cortisone per la cura delle malattie polmonari Due forme morbose esaminate più da vicino: l'è adenoma bronchiale» (un tumore benigno che è bene rimuovere chirurgicamente) e la « sarcoidosi » Come distinguere quest'infermità dalla vera tbc - L'origine è ancora enigmatica Quando si parla di « adenoma bronchiale » (un tumoretto) e di « sarcoidosi » non si porta in campo malattie nuove, di impronta moderna; perché esse esistono assai da tempo. Ma è certo che « se non ci si pensa » è facile che nella pratica passino più o meno sovente confuse tra la congeda di tanti altri morbi polmonari, per la mancanza di precoci sintomi caratteristici. E se cosi avviene — abbiamo sentito ciò proprio ieri nelle dotte discussioni della prima giornata del congresso nazionale della Società italiana di pneumologia, adunato a Torino sotto la presidenza del prof. Luigi Biancalana, patologo chirurgo dell'Ateneo torinese — succede che un ma Into del genere venga sospettato piuttosto di tubercolosi e come tale prudenzialmente curato. Può la sua sembrare una forma tubercolare non preoccupante, certo senza classici reperti, benigna insomma, ma tanto da lasciar poi perplessi sulla insufficienza delle lunghe cure. Buono è che in quel limitato frattempo il vero male nascosto sotto altre sembianze non si arma di speciale malignità, e potrà successivamente cedere alle terapie proprie, una volta riconosciuto. Comunque riconoscendolo presto è più facile prevenire eventuali situazioni complicative. Ecco perché la nuova società — che accoglie gli studiosi di tutte le branche della scienza medica che si interessano dell'apparato respiratorio — ha inteso puntualizzare i due argomenti in due simposi, cercando di risolvere certi aspetti ancora enigmatici. Come resocontisti dob-i rmali(nGogsptcClsdricspmnaemdfitcscdvplcsaUbiamorprocedere^oittp^ Così occorre premettere che1 il congresso è stato aperto con una visione panoramica dei rapidi recenti progressi fatti dalla tisiologia e dalla chirurgia toraco-polmonare. Nella brillante sintesi fatta dal prof. Biancalana, la cui esperienza in materia è apprezzata anche in campo internazionale, è stata rivissuta tutta l'ansia e l'auda eia del bisturi, prima e do po l'avvento degli antibio tici per arginare caverne tubercolari, per guarire sup purazióni pleuropolmonari, per asportare tumori da bronchi e polmoni, per am putare zone bronchiali troppo colme di dilatazioni ( bronchiectasie ), per correggere malformazioni congenite, per divellere ancora la malattia cistica del polmone o" lesioni parassitarie Parallelamente all'avanzata del bisturi si sono sviluppati gli studi sulla valutazione della funzionalità respiratoria anche nei casi patologici e chirurgici, il cui esame preventivo è con dizione indispensabile per la decisione, caso per caso, di interventi demolitivi. Abbiamo messo nel novero delle operazioni sul polmone i tumori. Ciò vale quindi, anche per l'accen nato adenoma bronchiale tumoretto di aspetto polipoide. Esso, però, non entra nella categoria di quelli dotati di malignità. Tanto che se ne contano innumeri ri masti silenti per lustri e decenni, eppoi bene guariti con l'asportazione. Certo è tuttavia, che una diagnosi precoce (che in tal caso specifico significa la scoperta entro un anno o due dalla sua insorgenza) è auspi cabile. Difatti la sua prolifera zione entro il bronco colpito viene a determinare disturbi della ventilazione polmonare. Sicché dai sintomi lievi delle fasi dì sviluppo iniziali, quando ci sono, di tipo irritativo con tosse periodi ca, si arriva a episodi bron copneumonici, a suppurazioni, a emissione di sangue dalla bocca. Ad un certo punto si rischia di dover addivenire a interventi d'ur genza demolitori ; mentre prima, con i progressi tera peutici oggi raggiunti, è possibile l'orientamento « di risparmio » e la ricostruzione plastica del bronco già sede dell'adenoma. Il Simposio su tale tema è stato magistralmente diretto dal prof. Omodei-Zo- mIdtimvAvn rini, clinico tisiologo di Roma; relatori sui singoli aspetti i professori D. Gullino (Torino), G. Citroni (Fano), G. Tricomi (Catania),O. Ricci (Roma), A. E. Gallinaro (Firenze). In quanto alla sarcoidosi o linfogranulomatosi benigna, quando essa aggredisce bronchi e polmoni vi produce formazioni di un tessuto di proliferazione, coinvolgendo nodi linfatici. Cosicché talvolta può simulare davvero una forma specifica tubercolare. Il suo decorso è senza sintomi caratteristici. Una febbricola incostante all'inizio ; qualche linfonodo ingrandito sulla radiografia del torace; più tardi una certa compromissione diffusa del polmo¬ ne e di lì l'avvio ad Una lunga storia di insufficienza respiratoria. Ci sono, però, alcune forme iniziali che poi regrediscono. Il presidente dell'apposito Simposio, prof. G. Daddi, clinico tisiologo di Milano, ne ha egregiamente illustrato il quadro generale ed i vari stadi (dopo le considerazioni attuali della forma cutanea — di più antica scoperta — fatte dal prof. Crosti, clinico dermatologo di Milano). Quale ne sia l'origine è ancora un enigma. Ormai al tramonto l'ipotesi di una manifestazione attenuata della tubercolosi, si indaga su una molteplicità di stimoli. I professori E. Minetto e M. Fazio, della Scuola medira torinese di Giulio C. Dogliotti, hanno apportato un notevole e valido complesso di dati ed argomentazioni, che mentre respingono una causale infettiva cronica, sostengono un'origine di tipo cosiddetto « autoimmune ». Comunque è una malattia relativamente « tranquilla », per la cui terapia entrano in gioco derivati cortisonici e clorochina. Nei casi avanzati e già compromessi occorre curare la insorta insufficienza respiratoria. (Oltre ai citati, hanno riferito sull'argomento i professori Grampa, Masserini, Giobbi, Cornia, Rimoldi, Fegitz, Gatto, Grassi C, Giraldi, Passargiklian, Pana, Grassi G., Gialdroni). Angelo Viziano

Luoghi citati: Catania, Fano, Firenze, Milano, Roma, Torino